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Autore: Lila_88    02/02/2018    0 recensioni
[Romanzo Famigliare]
[Romanzo Famigliare] Una telefonata in piena notte disturba il sonno di Emma.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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TELEFONATA FAMIGLIARE



Il suono del telefono impiegò qualche istante, prima di svegliare Emma. Alzò la testa dal cuscino, talmente confusa dal sonno da guardarsi intorno, come per capire dove si trovasse. Quando mise a fuoco la situazione, si allungò per prendere il cellulare, che suonava ancora, dal comodino. Non si preoccupò neanche di guardare chi le stesse telefonando, prima di rispondere.

Pronto?”

Dimmelo ancora.”

Cosa?.. Agostino, sei tu?”

Perché, aspettavi la chiamata di qualcun altro, a quest'ora della notte?”

Veramente non aspettavo nessuna telefonata... che cosa hai detto?”

Dimmelo ancora... Anzi, sai una cosa? Non dirmelo. La prossima volta che me lo dici, voglio essere lì con te”

Per chiedermi ancora di chi è?”

Adesso Emma era completamente sveglia e avrebbe tanto voluto capire il significato di quella chiamata. Dubitava davvero (anche questa volta) di lei?

Emma... Mi hai preso talmente alla sprovvista che avevo bisogno di una scappatoia... Non c'era bisogno di riattaccare, ad ogni modo.”

Beh, ti ci è voluto un po' per richiamarmi.”

Ho pensato che non mi avresti risposto, se ti avessi richiamato subito.”

Ah, quindi hai aspettato che facesse notte per cogliermi di sorpresa?”

Qualcosa del genere. Mi dispiace di averti svegliata.”

Quindi, mi hai svegliato per farti dire una cosa che non vuoi sentirti dire di nuovo per telefono?”

Il tono di Emma adesso era leggermente adirato, ma Agostino non ci fece caso.

In realtà volevo che tu me lo dicessi di nuovo... E' solo che voglio davvero averti davanti a me quando me lo dici. Voglio che tu ti sieda sulle mie ginocchia e me lo dica. Voglio poterti baciare subito dopo, tirarti su di peso, portarti in camera e dimostrarti quanto sia felice della notizia.”

Agostino aspettò una replica che non arrivò. Quello che udì dopo qualche secondo di silenzio assoluto fu un sommesso singhiozzare e sospirò.

Emma, tutto bene?”

Si, credo che siano gli ormoni sballati.”

Di già?! Andiamo bene...”

Di nuovo il silenzio. Solo che, stavolta, dando un'occhiata allo schermo, Agostino comprese che Emma gli aveva riattaccato il telefono. Di nuovo. Sorrise, per fortuna a sabato mancavano solo tre giorni, dopodiché non le sarebbe stato più lontano per un po' di tempo. Appena era tornato a bordo della Vespucci, era andato a parlare con i suoi superiori, chiedendo di poter abbandonare la campagna di istruzione. Non c'era stato quando era nata sua figlia. Aveva a malapena visto sua figlia dopo che aveva partorito, senza peraltro riuscire a vedere la sua nipotina. Non voleva più perdere gli eventi più importanti della sua famiglia. Poteva comunque essere utile alla Marina anche rimanendo in Accademia a Livorno. Sperò che quella novità potesse calmare gli ormoni di sua moglie.

  
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