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Autore: ChrisAndreini    03/02/2018    1 recensioni
(Spoiler Ray Route Day 7-Another story)
Saeran sta lavorando, ma non riesce a non pensare al suo nuovo giocattolo, la ragazza rinchiusa in una principesca stanza.
Una disgustosa, bellissima, inutile, pura, stupida testa vuota.
Una breve fanfiction sui complicati e contrastanti pensieri di Saeran dopo il settimo giorno della sua route.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Unknown
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Incoherent Thoughts

 

Che testa vuota!
Più pensava a lei, con quell’espressione innocente e gli occhi limpidi, e meno riusciva a sopportarla. Una stupida ragazzina che credeva ancora nella favoletta dell’amore e della salvezza dell’anima. Che ancora cercava di “salvarlo”. Salvare lui!
Ridicola, stupida. Proprio una testa vuota, lei come Ray. Era ovvio che la sua parte più debole avrebbe scelto qualcuno di ancora più miserabile di lui. Se solo la sua salvatrice avesse permesso a Saeran di decidere chi far lavorare con l’RFA. E invece aveva scelto Ray. E lui aveva scelto proprio male.
Quei capelli splendenti, quegli occhi brillanti e puri nonostante tutto quello che stava passando, quella pelle liscia, morbida, incredibilmente piacevole al tatto… tutto di lei era assolutamente… disgustoso.
Come era disgustoso il suo profumo, che impregnava tutta l’aria della sua stanza, che si era infilato prepotentemente nelle sue narici, e che sembrava non avesse intenzione di dissiparsi tanto presto.
Disgustoso quasi quanto quella sua dolcissima voce che ancora, quando lo vedeva, chiamava il nome di Ray, come se potesse risvegliarlo, come se veramente potesse tenere a lui. 
No, quella disgustosamente angelica testa vuota che ora era diventata il suo giocattolo lo stava solo usando. Nessuno teneva a lui… a Ray… e lei voleva solo controllarlo come un burattino, un proprio giocattolo, e allontanarlo dalla salvatrice. La sua salvatrice, l’unica che gli volesse bene veramente. 
Lo aveva reso più forte, più bravo, lo aveva purificato e allontanato da tutti quelli che lo avevano solo usato, sfruttato, controllato, torturato e abbandonato. La salvatrice era l’unica che tenesse veramente a lui, e l’unica che non lo avrebbe lasciato mai.
I
nvece quella ragazza, quella testa vuota, poteva già vederla, arretrare, il suo sguardo infrangersi, spingerlo via, allontanarsi, lasciarlo… cercare di scappare.
I
l pensiero gli provocò una fitta al cuore, come se per un secondo avesse smesso di battere. Probabilmente solo l’idea che lei se ne andasse era, per quella piccola parte di Ray ancora dentro di lui, fonte di un dolore inconcepibile, che gli straziava l’animo.
Bah, ridicolo!

E comunque Saeran non le avrebbe permesso di andarsene tanto presto. No, no, l’avrebbe tenuta segregata lì finché fosse stato divertente. Voleva vederla impazzire, chiedere aiuto, invocare i nomi dell’RFA mentre le forze iniziavano ad abbandonare quel corpo angelico perfetto che avrebbe ridotto alla fame, che avrebbe reso ripugnante, debole, esattamente come il proprio. L’avrebbe vista crollare, pezzo dopo pezzo, e non sarebbe stata la sua salvatrice a distruggerla, a “salvarla”, ma sarebbe stato lui, lui stesso.
Solo l’idea lo elettrizzava.
L’avrebbe fatta soffrire così tanto, così lentamente, così atrocemente, che anche lei, anche quella perfetta principessa, avrebbe abbracciato il suo demone interno, avrebbe supplicato di essere salvata da quella lenta e dolorosa agonia.
E poi lui le avrebbe offerto l’elisir come unica cura, e lei avrebbe sofferto ancora… e ancora… sempre di più.
Finché non sarebbe diventata proprio come lui.
…perché, però, ancora non le dava l’elisir?
Ma perché prima voleva farla soffrire con le sue stesse mani, ovviamente.
…perché, però, voleva farla soffrire così tanto?
Ma perché la odiava, la odiava con tutto sé stesso, ovviamente.
…perché, però, la odiava tanto?
…ma perché era disgustosamente pura… ovviamente.
I suoi bellissimi disgustosi capelli.
I suoi brillanti disgustosi occhi.
Il suo splendente disgustoso sorriso.
La sua liscia, disgustosa pelle.
…le sue morbide, meravigliose labbra.
…e quella dolcezza e speranza nel suo sguardo e nella sua voce che erano fin troppo estranee e lontane dall’orrore con cui Saeran aveva sempre avuto a che fare.
Non era giusto che lei fosse così onesta, felice e perfetta!
Non era possibile che una persona così disgustosamente meravigliosa potesse tenere davvero a lui. Lei ne sarebbe stata presto spaventata, come tutti.
Si sarebbe presto allontanata, come tutti.
Lo avrebbe presto abbandonato, come tutti.
E Saeran aspettava solo questo, così avrebbe dimostrato a tutti: alla salvatrice, a Saeyoung, all’intero culto e soprattutto a Ray, che aveva ragione. Che nessuno poteva amarlo, che nessuno, nessuno, lo avrebbe mai salvato.
…perché, però, si accaniva così tanto contro di lei? Perché proprio lei?
Non era ovvio? Ma perché non doveva permettersi di farlo sentire così.
Quella sciocca, stupida, disgustosa e miserabile testa vuota non doveva permettersi di inebriarlo con il suo odore, di stregarlo con le sue dolci parole, di riscaldargli il petto ogni volta che pensava a lei, di fargli tremare le mani dall’emozione e dalla nostalgia del suo sorriso mentre lavorava, di farlo…
Diamine, ancora!
Ancora una volta si era distratto, aveva pensato troppo al suo giocattolo e ora salate lacrime avevano bagnato la tastiera del computer.
Odiava quando il suo corpo agiva da solo, lontano dai suoi desideri, spinto da quell’inutile testa vuota di Ray, causato da quella...
Perché te la prendi tanto con lei, Saeran? Non ti ha mai fatto nulla di male!
Ma è proprio qui che ti sbagli, Ray. Quella stupida, inutile, insignificante, disgustosa, miserabile, irritante, schifosa, debole, insopportabile, perfetta, pura, meravigliosa, bellissima, dolce, splendida, angelica testa vuota ha fatto qualcosa di davvero imperdonabile.

Ci ha fatti innamorare di lei.

 

 

 

 

 

   
 
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