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Autore: TheGhostOfYou0    03/02/2018    1 recensioni
Il mercante di Venezia [Antonio/Bassanio]
L’ebreo ti odia, l’ebreo ti vuole vedere pallido ed esangue, l’ebreo pretende la tua carne.
Una libbra, il prezzo della felicità di Bassanio.
Una libbra è quanto di più prezioso hai da offrirgli, speri lo sappia, speri lo capisca, speri non lo dimentichi mai.
Vivere nei suoi ricordi, è la tua migliore prospettiva se non puoi essere al suo fianco.
Morire per lui, la più onorevole delle morti.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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           Non hanno per me più valore della tua vita
 

Bassanio aveva occhi di un colore indefinibile, così grandi, così luminosi che ci avevi visto dentro, fin dal primo momento, un po’ di quella vita che sentivi non aver mai davvero posseduto.
Non c’è stato molto da fare, da quel momento in poi.
Eri suo. Irreparabilmente, inaspettatamente, completamente suo, intrappolato tra le pieghe di quel largo sorriso ed il suono dolce e melodioso della sua risata.
Gli avresti donato ogni singolo ducato, ogni ricchezza e di più, ogni respiro, ogni battito del tuo vecchio cuore, persino la tua stessa vita pur di continuare a vedere quella scintilla infiammare i suoi occhi d’ambizione, di speranze, di sogni. Poco importava se questi non ti comprendevano, poco importava se Bassanio avrebbe condiviso il suo letto, il suo corpo ed il resto della sua vita con un’altra persona. Sapevi che non avresti mai potuto averlo accanto, lo avevi sempre saputo.
L’unica cosa che desideravi era renderlo felice.
Era la tua missione, era la tua unica ragione di vita.
Eppure ora gli occhi del tuo amico, del tuo amore, sono velati di lacrime.
Le trattiene, perché non sarebbe consono né adeguato che un uomo della sua levatura pianga di fronte ad un pubblico, ma tu le vedi, quelle lacrime che gli offuscano la vista, la mascella squadrata serrata con forza e la testa che trema leggermente, o forse è il suo intero corpo a farlo.
E non vorresti, non vorresti davvero, ma ti senti inspiegabilmente felice per quella sua immensa rabbia, quella sua disperata tristezza.
Forse anche lui, nonostante tutto, tiene a te allo stesso modo.
Forse anche lui darebbe tutto: i suoi soldi, sua moglie e la sua nuova vita per te.
Forse.
Ma non ci sarà nulla di tutto questo, puoi solo permetterti di immaginarlo per una volta, l’ultima.
Sei in piedi e quello sporco ebreo non ne vuol sapere di concederti la sua clemenza. Sei in piedi e stai per morire, non importa quanto i tuoi concittadini si possano indignare, non importa quanti appelli possano fare. L’ebreo ti odia, l’ebreo ti vuole vedere pallido ed esangue, l’ebreo pretende la tua carne.
Una libbra, il prezzo della felicità di Bassanio.
Una libbra è quanto di più prezioso hai da offrirgli, speri lo sappia, speri lo capisca, speri non lo dimentichi mai.
Vivere nei suoi ricordi, è la tua migliore prospettiva se non puoi essere al suo fianco.
Morire per lui, la più onorevole delle morti, nonostante avvenga per mano di un ebreo iracondo e vendicativo. 
Morire per lui, il tuo destino.
 
E’ vicino a te quando ti legano alla sedia dove giustizia sarà fatta, ti stringe la mano, un contatto famigliare eppure incredibilmente nuovo,  tu gliela baci ed è calda e liscia. C’è vita in lui, ci sarà sempre vita in lui, anche quando il tuo corpo sarà freddo e rigido.
Ci sarà vita in lui, questo ti rassicura.
Si aggrappa a te in un ultimo disperato tentativo di averti vicino, respiri il suo profumo, lo imprimi nella mente. E’ l’unica cosa che vuoi sentire, quando sarà il momento.
Provi qualcosa di viscerale, che viene da dentro e ti sconvolge,  in quell’abbraccio veloce che non è neppure un vero abbraccio, che non è neppure un saluto degno.
Bassanio ti guarda negli occhi, quei tuoi occhi tormentati e scuri come una notte senza luna.
Siete così diversi, voi due, che ancora non riesci a spiegarti per quale motivo le vostre strade si siano incontrate ed incrociate in questo modo.
Ringrazi il cielo per questo. 
Deglutisce rumorosamente, continua a guardarti e tu, tu che hai impresso nella tua mente ogni singolo vostro momento, ogni respiro, ogni cenno, ogni occhiata, non ricordi d’essere mai stato guardato in questo modo, con tanto amore, con tanta riconoscenza, con tanta paura.
 E’ uno sguardo che sembra dire: “Non posso farcela senza di te.”
E se non volesse dire questo, vuoi di illuderti sia così. Non hai nient’altro ormai dopotutto.
“Ricordami alla tua nobile sposa, raccontale la vicenda di Antonio e la sua fine.
Dille quanto ti ha amato e le pene di cui è morto. E quando il racconto sarà finito, giudichi lei se Bassanio non ha avuto amore.
Non rimpiangere la perdita del tuo amico e lui non rimpiangerà di aver pagato il tuo debito. Se l’ebreo andrà subito generosamente affondo, pagherò all’istante, con tutto il cuore”
Sussurri, con la poca voce che ti rimane, perché vuoi che lui sappia, perché vuoi essere certo che mai sarai dimenticato, che ci sarà sempre qualcosa di te in lui, che il tuo sacrificio non sarà mai vano .
Graziano, il suo fedele compagno e servitore, stringe Bassanio tra le sue braccia, ma questo non basta a nascondere un corpo ormai preda degli spasmi, del dolore, di un pianto trattenuto.
I suoi occhi sono così addolorati che ti prostreresti ad implorare pietà solo perché smettano di mostrare una così grande sofferenza.
Stai facendo tutto questo per regalargli una vita felice e prospera, dopotutto.
“Sono sposato, ho una moglie che mi è cara quanto la mia stessa vita” Il suo tono è acuto, la voce trema, si spezza a metà d’ogni parola. Il suo dolore ti ferisce profondamente, il suo tono pietoso ti fa desiderare di liberarti dalle maledette cinghie che ti legano a quella sedia, alla morte, e stringerlo tra le tue braccia come fosse un bambino e cullarlo, cullarlo, cullarlo fino a ridargli la serenità, il sorriso, la vita.
E baciarlo, noncurante del mondo. Baciarlo con dolcezza, sulla fronte e poi sul naso e poi nell’incavo tra il collo e la mascella, lì dove è più sensibile e sentirlo tremare solo per il piacere.
Ma non puoi.
Non potrai mai.
“Ma la mia vita, mia moglie e tutto il mondo non hanno per me più valore della tua vita” Continua.
“Tutto perderei, tutto sacrificherei a questo demonio pur di liberarti”
Ti ama più della sua bella Portia, ti ama più della sua vita. Ora che sta per perderti, lui ti ama e te lo dice, te lo mostra.
Quanto gli sei grato, Dio, quanto gli sei grato.
Un sorriso genuino si fa largo dentro di te, ma non raggiunge le tue labbra, non ci riesce.
Forse non ricordi più come si faccia a sorridere così, come fa Bassanio.
Felice.
 
 
Quando capisci di essere salvo, scoppi a piangere come farebbe un bambinetto e Bassanio è subito al tuo fianco, ti stringe tra le sue braccia.
Sei al sicuro.
Puoi rilassarti, sei al sicuro. Sei salvo.
Quando arriva la sera, il cuore di Bassanio è tornato giovane e leggero come sempre mentre il tuo, se possibile, sembra più pesante di prima. Chiudi gli occhi, mentre osservi le luna alta nel cielo della tua amata Venezia.
“E’ tutto pronto amico mio? Tra non molto verranno a prenderci”  La voce di Bassanio è vicina, il suo respiro ti solletica l’orecchio, la sua presenza ti elettrizza, sveglia qualcosa in te che hai tenuto sopito per troppo.
Troppa attesa, troppo amore.
Il macigno sul tuo cuore s’è fatto insopportabile dopo quella dichiarazione, dopo quello sguardo, dopo quel dolore nulla può essere come prima. Non puoi far finta di niente, non puoi più accontentarti di quei baci fugaci, del dubbio e dell’incertezza.
Vuoi tutto, subito.  
“ Non c’è nient’altro che io debba portare con me se non la tua presenza, mio Bassanio” Sussurri. Prendi la sua mano, carezzi la sua pelle, stringi il suo polso. “ E la tua pelle calda, da carezzare, le tue mani forti da stringere nei momenti di sconforto”
Poi passi allo zigomo, sali, vicino l’occhio destro. “Ed i tuoi occhi, in cui specchiarmi per sentirmi un uomo migliore.”
Bassanio scuote il capo. “Non hai bisogno di me per sapere quanto tu sia speciale.”
Accenni un sorriso.
“Non hai idea, mio amato. Non hai idea”Pensi.
“Non c’è nient’altro se non le tue orecchie, per dare un senso alle mie parole” Le tue mani continuano lente il loro viaggio e Bassanio non osa quasi respirare.
“Del tuo cuore, per dare un senso alla mia vita”
“Antonio” La sua voce è roca, spezzata. Ti osserva, spaventato. Per la prima volta non è lui a condurre il gioco, per la prima volta, lo sente nell’aria, c’è qualcosa di più, qualcosa di immensamente più grande.
“Delle tue labbra, per potermi nutrire”
Infine ti avvicini alla sua bocca, la mano ferma sul suo volto, l’altra sul suo petto ampio. Bassanio è immobile, arretra leggermente, ma non abbastanza da impedire che le vostre labbra si incontrino.
Socchiude istintivamente la bocca, lasciandoti libero accesso, ma tu posi un solo bacio, poi ti allontani e lo osservi.
E’ così bello che ti domandi se sia umano.
 Bassanio si morde il labbro inferiore. “Che Dio mi perdoni” Bisbiglia, prima di avventarsi furioso su di te. Tiene la tua testa ferma tra le sue grandi mani, morde le tue labbra con violenza ed ardore che ti lasciano sorpreso e ti mandano in estasi.
Hai aspettato troppo.
Lasci che lui ti spinga con forza verso il muro, si stacca da te per respirare affannosamente e poi si avventa sul tuo collo e lo martoria di morsi, di baci, d’amore.
Come hai potuto vivere così a lungo senza tutto questo?
“Antonio” Chiama il tuo nome come fosse una preghiera e ansia e geme mentre struscia il suo corpo giovane contro il tuo. Stringi i suoi capelli saldamente, accompagnandolo nella sua danza, eppure non basta, gli abiti, Dio, non li ricordavi così pesanti e fastidiosi.
Tocchi il colletto dell’abito di Bassanio, in una tacita richiesta.
Lui annuisce, continuandoti a baciare e facendo scivolare le sue mani verso la tua intimità e quando le sue dita ti sfiorano appena ti senti esplodere, avvampare come un fanciullo alla sua prima esperienza. Ma non è ancora il momento, non così.
Ti avventi su di lui, lo spogli velocemente e puoi percepire il suo desiderio, prepotente.
Adesso è il tuo turno di schiacciarlo contro il muro. Mordicchi la sua mascella ed il lobo del suo orecchio, mentre fai combaciare l’inguine con il suo così da poterlo sentire vicino, di una vicinanza infuocata e pericolosa e tremendamente sbagliata. Forse andrete all’inferno per quello che state facendo, forse pregherai abbastanza da poterci andare tu per entrambi, ma non ti interessa.
L’unica cosa che conta è il tuo nome che esce dalle sue labbra come la più dolce delle canzoni
 e quella frase pronunciata durante il processo: “La mia vita, mia moglie e tutto il mondo non hanno per me più valore della tua vita”, che è un modo come un altro per dire “Ti amo ” e che forse significa qualcosa di più.
 
 
 

 
 
   
 
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