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Autore: principessanonima    03/02/2018    1 recensioni
Australia, Sydney. Ashton Irwin a soli diciannove anni è il capo della gang più temuta e ricerca della città. Allyson Summers segue il padre a Sydeny dopo che questo viene chiamato dalla polizia di Stato per fermare una volta per tutte i 5 Seconds of Summer.
Ma cosa succede quando Allyson verrà rapita da Ashton? Può l'attrazione nascere tra questi due opposti?
Dal capitolo:
L'aveva uccisa. Non con un'arma da fuoco, ma decidendo di allontanarsi da lei.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sei fortunata ad avere un padre che ti ama così tanto-
-Di cosa stai parlando?-
-Ha ricevuto il messaggio forte e chiaro, torni a casa Summers-


Dopo che Ashton uscì dalla sua stanza, la ragazza sentì tutti i muscoli del suo corpo rilassarsi per la prima volta da quando era stata catturata. Torni a casa Summers. Non riusciva a credere di aver sentito davvero quelle parole, che fosse solo un sogno?

Finalmente se ne sarebbe andata di lì, da quella prigione, da tutte quelle torture, ma soprattutto non avrebbe più rivisto Ashton Irwin. Sorrise al pensiero di rivedere suo padre e, sdraiata sul letto, lentamente, chiuse gli occhi. Poche ore dopo, qualcuno aprì talmente violentemente la porta della camera da farla svegliare di soprassalto. Non ebbe nemmeno il tempo di focalizzare meglio la situazione che fu presa per un braccio e trascinata fuori.
Stropicciò gli occhi con la mano libera e li puntò sul ragazzo avanti a lei. Nemmeno una parola, nemmeno un insulto, né un ciao. -Calum dove mi stai portando?- domandò a quel punto, visto che lui non era intenzionato a dire qualcosa.
-Zitta Allyson, sta zitta!- E menomale che le era sempre sembrato il più calmo dei quattro. Era una vera e propria furia quel giorno, bastava notare il rossore che la sua stretta le provocò.
Fu portata, o meglio trascinata, nell’ufficio di Ashton. Non fu sorpresa di trovarci il resto del gruppo, piuttosto si preoccupò appena vide la stessa espressione di Calum dipinta sui volti di tutti. Il suo sguardo si fermò in particolar modo su una persona: sul ragazzo seduto dietro la scrivania, con i capelli in disordine, con un’aria che non prometteva niente di buono, una pistola alla sua destra e un’altra alla sua sinistra. Sembrava che nemmeno l’avesse sentita arrivare, troppo offuscato da tutta quella furia.

Non ci fu bisogno che qualcuno le dicesse cosa fare, si andò a sedere autonomamente tra Luke e Michael.
Il fatto che nessuno si preoccupò di spiegarle qualcosa la fece imbestialire. -Cosa sta succedendo? Quando mi portate da mio padre?-
Fu Michael il primo a rispondere con le sue solite maniere. – Nessuno ti ha detto di parlare ,sta zitta - Allyson si spazientì, odiava quel loro modo di fare così arrogante e superficiale, lei non era di certo una che si faceva trattare così!
Stava per replicare, quando una voce, quella voce, la precedette.
-Fuori- Lo guardò allibita. Prima la faceva portare nel suo ufficio e poi la cacciava? Diamine se odiava quel ragazzo!
Prima che potesse alzarsi, però, continuò. -Lasciatemi da solo con lei-
AH.
Un brivido percorse tutta la sua colonna vertebrale facendola tremare. Lasciatemi da solo con lei. Quella frase rimbombò nella sua testa. Frase che non avrebbe mai voluto sentire. Guardò i ragazzi dileguarsi, finché la porta non si chiuse portando via l’ultimo briciolo di speranza che avrebbe potuto salvarla da quella situazione. Ashton si alzò, incamminandosi nella sua direzione e non appena si sedette sul divano, a pochi centimetri da lei, Allyson si allontanò avvicinandosi di più al bracciolo.
-Mi avevi detto che sarei tornata a casa- disse, con la voce tremante. Ormai aveva capito che qualcosa era cambiato, ma sperava che non fosse così, com’era possibile in così poche ore?
Ridacchiò spaventosamente. –Il tuo caro papino ha fatto lo sporco gioco, non ha rispettato i patti-
La ragazza scattò in piedi, iniziando a strillare incazzata. – Che gli hai fatto stronzo?! Dimmi subito cosa gli hai fatto!- Quell’atteggiamento non piacque nemmeno un pochino ad Irwin, che subito si alzò e le strinse dolorosamente un braccio.
-Non usare questo tono con me ragazzina, fallo o giuro che ti ammazzo- E non c’era alcun dubbio che fosse serio. Le sue mani si spostarono bruscamente sul suo collo e avvicinò il viso al suo.
-Ascoltami bene Summers, se vuoi sopravvivere qui dentro ti conviene iniziare a chiudere quella cazzo di bocca, mi hai capito?!- Lei annuì, ma continuò a guardarlo con disprezzo. Passarono minuti interminabili in cui restarono semplicemente a fissarsi; fu interrotto solo per un breve secondo, quando gli occhi di Ashton si spostarono sulle sue labbra. E con un ghigno, ritornò a quello strano contatto visivo.
-Sai che non sei male, Summers?-
Allyson desiderò con tutta se stessa potergli tirargli uno schiaffo o sputargli addosso, ma non seppe per quale motivo quella specie di complimento cancellò per poco il disprezzo con cui lo guardava.
Per fortuna durò poco quella situazione, finalmente fu libera da quelle strette. Inevitabilmente le aveva lasciato ben due lividi visibili. Ormai era tutto un livido contando anche quello sulla guancia!
-E visto che tuo padre non ha rispettato i patti, noi non abbiamo alcuna intenzione di liberarti. Puoi tornare nella tua stanza Summers - si stava per risedere dietro la scrivania, come se la questione potesse finirla lì.
Eh no, se pensava che la conversazione finisse lì non aveva capito nulla.
Strinse i pugni, consapevole che stava mettendo a rischio la sua vita.
-Non pensi che meriti almeno di sapere quali sono questi patti?- iniziò, ricevendo immediatamente una brutta occhiata come risposta. –Summers, ti ho avvertita-
Strinse ancora di più i pugni. Sentiva il bisogno di piangere crescere sempre di più, ma mai lo avrebbe fatto davanti a quel figlio di puttana, mai!
-Non c’è nulla che tu debba sapere, perciò, CALUM!-
Stronzo.


Finita di farsi la doccia, Allyson venne scortata da Calum in camera. Quella sera i ragazzi dovevano andare ad una festa, e ovviamente, sarebbe andata anche lei.
-Ti verrò a bussare alle 20.30, fatti trovare pronta- stava per chiudere la porta, ma improvvisamente Allyson lo bloccò ricordandosi di un dettaglio. -Ma io non ho nulla da mettermi! -
Lui ridacchiò – Credi davvero che Ashton ti faccia stare al suo fianco vestita cos'?- e puntò con la testa dietro di lei.
Allyson si girò verso quella direzione e solo in quel momento notò una scatola poggiata sul letto. -Ma..- non ebbe il tempo di dire niente, poiché la porta si chiuse subito dopo.
Si avvicinò al letto cautamente, come se stesse analizzando ogni dettaglio per essere sicura che non si trattasse di una trappola, in quella casa mai dare niente per scontato!
La scatola era avvolta da un enorme nastro azzurro chiuso a fiocco, legato ad esso c’era un piccolo bigliettino che non esitò ad aprire.
Per Allyson Summers.

HAEYYY
Non so con quale coraggio aggiorno dopo tutto questi anni, ma ecco che con la mia faccia tosta sono tornata!  La verità è che ho avuto un periodo molto incasinato e non riuscivo ad avere l'ispirazione giusta, faccio schifo lo so :(
Ditemi cosa ne pensate di questo mio ritorno, se i personaggi vi sembrano sempre gli stessi, accetto ogni critica!


 
   
 
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