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Autore: Vanx_vanix    03/02/2018    2 recensioni
Ciao a tutti questa e la primissima FF che scrivo in assoluto, Sana e Akito non si conoscono, saranno i testimoni di nozze dei loro rispettivi migliori amici. Che cosa avrà il destino in serbo per loro, il loro legame è nato molto prima del loro primo incontro, e a capirlo per primo sara proprio Akito.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                  NON SI PUO’ SFUGGIRE AL  DESTINO
                                                                    CAPITOLO 1: Incontro
 
DRINNN DRINNN
S: Pronto!
A:Ciao Sana come stai?
S:Ayaaaaaa! Da quanto tempo che non ci sentiamo amica mia
A:Sana ti ho chiamato per dirti che mi SPOSOOO!!!!
S:WOWWWWWWWWWWW
 
                                                                          *****
 
Ed eccomi qui in un taxi, diretta all’aeroporto di Narita, sto partendo verso l’Italia destinazione Capodichino (Napoli) , per il matrimonio della mia migliore amica Aya, “ che non vedo da ben 5 anni” non sto più nella pelle.  Quando mi ha chiamato un mese fa, per chiedermi di farle da testimone, sono saltata dalla gioia.
Io ed Aya siamo amiche fin da quando andavamo all’asilo, poi 5 anni fa si è trasferita in Italia per frequentare l’università (storia dell’arte), e li ha conosciuto Tsuyoshi, un nostro concittadino giapponese.
 Lo ha conosciuto all’università, mi ha detto che è stato un colpo di fulmine, e che è un ragazzo adorabile, una persona “squisita”,mha! Che strano aggettivo. Hoo!! Che stupida non mi sono neanche presentata, io sono Sana Kurata ho 25 anni, vivo a Tokio e sono un’istruttrice di ZUMBA, amo la danza fin da bambina. Sono una ragazza solare e allegra,e anche un po’ ingenua .
All’età di 4 anni mia madre mi ha iscritta ad una scuola di teatro, e per tutta la mia infanzia, e adolescenza ho lavorato nel mondo dello spettacolo, fino all’età di 17 anni, ma ciò che mi appassionava di più era ballare. Poi ho iniziato a seguire qualche corso di ZUMBA, ed è da li che è nata la mia passione per questa danza fitnes.
T:Siamo arrivati. il tassista mi annuncia che siamo arrivati all’aeroporto.
 Pago il tassista e mi dirigo all’entrata, ma forse voi non  sapete che “a volte” sono impacciata e mi infilo in parecchi casini anche molto imbarazzanti. “Appunto” mentre varco l’entrata dell’aeroporto il mio “gigantesco” trolley si blocca nel tappeto, imprecando cerco di tirarlo via, ed ecco che perdo l’equilibrio e finisco per terra, ma la cosa imbarazzante è…. Che non sono finita proprio in terra ma addosso a qualcuno. Faccio per tirarmi su,” tutta rossa in viso per l’imbarazzo” e……….. “HO MIO DIO!!!!!!! UN ANGELO!!!!!”
Il mal capitato è un ragazzo, non bello di più, capelli biondi, lineamenti perfetti, e occhi (mamma mia che occhi) ambrati color miele, e sono proprio quegli occhi così magnetici che mi fanno rimanere li distesa sopra di lui,  incantata a fissarlo.
?:TOGLITI IMMEDIATAMENTE- mi dice il malcapitato sotto di me,e con imbarazzo ma anche con un pò di fastidio per il tono che ha usato (persino la sua voce a un non so che di accattivante), mi tiro subito su sistemandomi  e scusandomi facendo un piccolo inchino.
S:Mi scusi sono inciampata- la sua risposta? ?:mpf- si gira e se ne và,io rimango di sasso, va bene che è colpa mia ma gli ho chiesto scusa, sarà anche un bellissimo ragazzo, anzi era proprio un dio greco (spalle larghe, muscoloso e alto su per giù un metro e ottanta)ma è stato veramente antipatico, odioso, scorbutico e chi più ne a più ne metta. Tutta infastidita per l’incontro/scontro appena avvenuto mi dirigo al check in sperando di non incontrarlo più.
                                                                                              *****
 
POV Akito
Non ci posso credere ma proprio in Italia si doveva andare a sposare quel……….mmmm, lasciamo perdere, già sono abbastanza infastidito per il fatto che debba prendere l’aereo, e si da il caso che IO non lo abbia mai preso, perché soffro di vertigini.
 Io sono Akito Hayama, ho 26 anni,vivo a Tokyo e sono un insegnate di Karate, non sono una persona molto affabile,ho vissuto un’infanzia che mi ha segnato molto fino all’età di 12 anni, poi le cose sono un po’  cambiate.
Eccomi arrivato in aeroporto. Ma chi me lo ha fatto fare, a si ora ricordo il mio amico anzi unico amico si sposa, e mi a chiesto di fargli da testimone. Quando mi ha chiamato il mese scorso sono rimasto un tantino allibito, non dal fatto che si sposi,ma da come lo ha detto  (-Akito la mia caramellina gommosa ha accettato di sposarmi-) dal che ho pensato, “ma cosa si e bevuto oggi questo qui”,e poi mi ha detto che è uno dei soprannomi che usa con la sua fidanzata “Aya”. Mi ha dato un po da pensare (uno dei soprannomi) non voglio immaginare che altri soprannomi usi.
E mentre mi incammino verso l’entrata dell’aeroporto, vedo scendere da un taxi una ragazza, e sono rimasto un attimo imbambolato, ed è a dir poco strano perche non mi è mai capitato di rimanere colpito da qualcuno. Non avevo mai visto una bellezza cosi, capelli rossi sul ramato che ricadevano sulle spalle e incorniciavano un viso stupendo, sembrava fatto di porcellana, e un fisico da urlo.
Indossa una gonna a tubino nera che gli arrivava fin sopra il ginocchio, e una camicetta rosa a mezze maniche, il tutto risaltava le strepitose forme che aveva soprattutto il lato B che…..”no  Akito ricomponiti” e con questo pensiero supero la ragazza e mi dirigo all’entra. Quando a un certo punto sento dietro di me qualcuno imprecare contro una valigia, mi giro e tutto a un tratto mi ritrovo per terra,e quella bellissima rossa sopra di me, che mi fissa negli occhi tutta rossa dall’imbarazzo.
Porca miseria se è bella, poi con il viso arrossato è ancora più bella.
Ha degli occhioni da cerbiatta color cioccolato che mi colpiscono all’istante. Mettendo insieme i pensieri che avevo fatto poco fa quando l’ho vista, e la sensazione che ho adesso avvendola sopra di me, sento il sangue affluire verso il basso ventre, e…… NOOO! si deve togliere immediatamente prima che la situazione diventi più imbarazzante di cosi, con un tono forse un po’ troppo brusco gli dico.
A:TOGLITI IMMEDIATAMENTE.
E la vedo alzarsi all’istante ancora imbarazzata, fa un piccolo inchino e mi dice.
S:mi scusi sono inciampata- con una vocina delicata che purtroppo anche quella mi manda in tilt, allora con un semplice -mpf-mi volto e me ne vado all’istante, diretto alla toilette, ho bisogno di una rinfrescata. Ma che cazzo mi è preso, io che ho sempre tutto sotto controllo, e non mi faccio sopraffare da niente e nessuno quella ragazza solo con uno sguardo e riuscita a mettermi KO.
Eppure io quegli occhi gli ho già visti, mha spero solo di non rincontrala più, mi fa uno strano effetto quella ragazza, e la cosa Mi infastidisce parecchio.
   
 
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