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Autore: Lady S    07/02/2018    4 recensioni
“Marinette mi stai mentendo, ne sono certa. Il vero problema è che non riesco a capire di cosa stiamo parlando esattamente" esclamò Alya guardandola con l'espressione più seria che aveva mai visto sul suo viso.
Marinette non riuscì a fare altro che a continuare a guardarsi le dita intrecciate.
"Ero convinta che fosse tutto un gioco, uno scherzo, ma dopo questo..Mari, che cosa dovrei pensare?"
In quel momento Marinette raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e fronteggiò la sua più cara amica come non aveva mai fatto prima. Strinse i pugni e urlò tutto d'un fiato, nella speranza che tutta la sua voce non le morisse in gola.
"Alya, ci sono cose della mia vita che non devi sapere a tutti i costi e, mi spiace, ma non tutto quello che faccio deve essere approvato da te!"
Alya rimase immobile, come una statua, mentre Marinette si allontanò con fare spavaldo, ma la verità era che le sue gambe tremavano incessantemente.
Sapeva di averle fatto male e si sentiva orribile..
..ma cos'altro avrebbe potuto fare?
Stupido stupido stupido Chat Noir, era tutta colpa sua, accidenti!“
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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1- Toc toc



 

Marinette doveva ancora capire come diamine c'era finita in quella situazione.


Tutto era comincato quello stesso pomeriggio.
La classe era rimasta chiusa in palestra insieme al resto della scolaresca per un “possibile allarme akuma”.
Si possibile. Probabile avevano detto.
Più precisamente lo aveva detto il sindaco, dopo una telefonata di Chloè la quale sbraitava dicendo di aver avvistato chissà quale mostro.
Ovviamente subito dopo si era avvinghiata addosso ad Adrien lagnandosi come solo lei sapeva fare.
OVVIAMENTE.
Marinette se ne rendeva conto, stava diventando insofferente nei confronti di chi si avvicinava ad Adrien, se poi si trattava di Chloè, apriti cielo e spalancati terra!
Quindi erano tutti rimasti chiusi in palestra, seduti a gambe incrociate, a chiacchierare a piccoli gruppi, dapprima un po' spaventati, poi sempre più rilassati e scherzosi.
Poi finalmente era arrivato il “cessato allarme” e a poco a poco i ragazzi se ne stavano tornando a casa, ognuno dalle proprie famiglie.

-Marinette, sul serio, se andrai a casa in questo stato, come minimo il negozio di tuo padre sfornerà croissant bruciati per tutta la prossima settimana! Il tuo malumore è così forte che io stessa mi sento quasi arrabbiata!- sbraitò Alya, appoggiandosi alle spalle della sua migliore amica
-Credo proprio che stasera ti serva una buona serata tra amiche per tirarti un po' su il morale-
-Si vede così tanto?- le chiese l'altra nascondendo il viso tra le ginocchia
-Se escludiamo le occhiatacce e il fumo che ti esce dalle orecchie, no- Alya le sorrise così calorosamente che una parte di Marinette si sciolse istantaneamente.
Alya era la sua migliore amica ed era grata all'universo per questo dono. Lei e solo lei riusciva ad esserci sempre, a capirla anche quando lei stessa non si capiva, a compensarla. Erano due facce della stessa medaglia, ne era certa. Caratterialmente diverse ma così simili allo stesso modo.-Beh, direi che stasera ti chiederò proprio di fermarti per cena. Non penso proprio che per i miei genitori sarà un problema. Dici che per i tuoi potrebbero esserci problemi?-
Alya ci pensò un po' su e contò qualcosa sulla punta delle dita.
-Se non ho sbagliato nulla, per stasera le gemelle dovrebbero essere a posto e quindi credo proprio che per i miei genitori non ci dovremo assolutamente preoccupare- si alzò in piedi mettendosi la tracolla in spalla -ma ti mando comunque un messaggio di conferma, ok Mari?-
Così dicendo, le sorrise ancora, fece un cenno a Nino e scuoté ancora una volta la testa vedendo la scena tra Chloè e Adrien. Infine si avviò verso l'uscita.

Anche Marinette guardò ancora una volta la “coppietta felice” e per una volta, Adrien le fece quasi pena.
Era visibilmente infastidito dall'avere ancora addosso Chloè, ma era visibilmente combattuto, perché probabilmente non aveva la minima idea di come fare a staccarsela senza farla rimanere male.
Le venne quasi da ridere sotto i baffi. Doveva ammetterlo, se si fosse trattato di chiunque altro, la scena l'avrebbe fatta davvero ridere.
Prese le sue cose e anche lei decise di avviarsi verso casa, ringraziando di aver ritrovato una buona parte del suo buon umore.

 

Il resto della giornata passò in tutta tranquillità, nella solita routine alla quale Marinette era abituata.
Verso sera Alya le aveva confermato la sua presenza a cena, rilanciando l'offerta trasformando il tutto in un pigiama party tra amiche, così ogni piccola parte di Marinette era a poco a poco tornata al suo posto.
Si, era consapevole del fatto che probabilmente stava davvero reagendo in maniera eccessiva a cose di minima importanza, ma non poteva farci nulla.
La storia vissuta con Lila l'aveva punta sul vivo, lasciando evidenti strascichi.
E fu così che Marinette si scoprì come una ragazza gelosa del ragazzo che le piaceva e ancor di più, immensamente permalosa per qualsiasi cosa che comprendesse Ladybug.
Si, non era felice di questo lato del suo carattere, ma una volta presa la consapevolezza di questi suoi “difetti” poteva quanto meno provare a controllarli.
Poi succedeva una cosa come quella di quel pomeriggio e tutti i suoi buoni propositi andavano a farsi benedire.
Ma perchè mai Chloè aveva dovuto per forza scomodare un akuma? E soprattutto, perchè lei doveva essere proprio l'amica d'infanzia di Adrien?
E menomale che la coccinella era il simbolo della fortuna..


La cena si svolse nel migliore dei modi, tra risate e chiacchiere. Tra un piatto e l'altro, era venuta l'ora di andare a dormire. D'altronde, il giorno dopo ci sarebbe stata comunque la scuola e le ragazze sapevano che se non si fossero comportate in modo impeccabile, si sarebbero giocate tutti i bonus pigiama-party-infrasettimanale.
Salirono quindi in camera con tutta l'intenzione di prepararsi per andare a letto a spettegolare ancora un po' prima di dover inevitabilmente dormire.
Marinette cedette volentieri il primo turno in bagno alla sua amica, così che lei potesse dar da mangiare anche alla piccola Tikki.

-Grazie Mari. Mi spiace darti tanti problemi solo perchè vuoi passare una serata con la tua amica-
-Tikki, non ci sono problemi. A me spiace solo che stasera dovrò cacciarti dal tuo solito cuscino!-
La coccinella le fece un mezzo sorriso mentre sgranocchiava il suo ultimo boccone di biscotto prima di andarsi a nascondere.

Perfetto.
Tutto stava andando nel migliore dei modi per Marinette. Finalmente poteva pensare che una giornata come quella poteva finire bene, dopotutto.
La ragazza si sedette sul divanetto, aspettando che la sua amica finisse con il bagno (e a proposito, quanto ci stava mettendo Alya?).
Stava per mettersi a riguardare i suoi bozzetti di moda quando sentì un rumore provenire dalla sua finestra.

Si alzò di scatto e quando si voltò sentì il sangue gelarle nelle vene.
Un certo gatto nero si era appena materializzato alla sua finestra.

Ciliegina sulla torta?

Alya aveva appena deciso che era ora di uscire dal bagno.

 



 

   
 
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