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Autore: helloitsophie    07/02/2018    5 recensioni
Terminato anche il secondo anno di stage alla Golden School, gli angels tornano ad Angie Town e i devils fanno ritorno a Zolfanello City. Ad eccezione però di Raf e Sulfus. I due sempiterni innamorati passano l'estate assieme nella città terrena. L'estate però sta per terminare, è il tempo di iniziare un nuovo alla Golden School per i loro amici ed è tempo per loro di intraprendere il Sentiero Delle Metamorfosi. Qualcosa però scombussolerà i loro piani. Una vecchia nemica tornerà a farsi viva per distruggere nuovamente i loro equilibri: Reina. Riuscirà l'amore di Raf e Sulfus a resistere ancora una volta? Completeranno il Sentiero Delle Metamorfosi o si divideranno e affronteranno l'infelicità eterna come Tayco e Sai?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' di tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Trova il mare negli occhi di qualcuno, e lasciaci affogare il tuo cuore» sono queste le parole che mi sento di confidare al mio diario segreto questa notte. Una notte diversa dalle altre. Le preoccupazioni non mi lasciano dormire e l’unica cosa che mi rasserena è il mare. La leggera brezza marina notturna mi scompiglia i lunghi capelli biondi, provocandomi una serie di brividi lungo la schiena. La folata mi ricorda vagamente il Sospiro degli inganni. L’estate ormai è giunta al termine e fra qualche giorno io e Sulfus partiremo. Domani ricominceranno le lezioni alla Golden School. Un nuovo anno senza di noi. Sono certa di amare Sulfus, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Lo amo talmente tanto che ormai il futuro è un’idea che si è staccata da me. Non è importante. Non significa più nulla. Non ho più occhi per vederlo. Sembra quasi che il mio futuro sia qui, adesso. Ma so che in realtà deve ancora cominciare, la nostra vita insieme. Non desidero altro. “E sento il battito accelerare, sembra il suono del mare. Poi un’onda che si infrange sugli scogli, è l’effetto che mi fai mentre ti spogli" All’udire quelle parole mi giro di scatto. Sulfus è in piedi con lo sguardo assorto tra onde del mare, proprio come il mio poco fa. Arrossisco alla rianalisi della sua ultima frase. Quel “ti spogli” lasciato morire tra le labbra. Si siede accanto a me. Mi cinge le spalle con un braccio e, istintivamente, appoggio la mia testa nell’incavo del suo collo. “Sai, ero sicuro di trovarti qui” mi accarezza delicatamente la spalla “Cosa ti preoccupa, Raf?” il suo tono è dolce ma riesco ad avvertire una nota di tristezza. “Pensavo al nostro viaggio, al Sentiero delle metamorfosi” pronuncio la frase in fretta, come se volessi impedirli di capirla. “Te ne stai pentendo?” “No, assolutamente!” inconsciamente alzo la voce. Mi stacco dalla sua presa, in modo da poter incontrare i suoi occhi. “Ho solo paura di perderti” il mio tono si riabbassa, quasi simulando quello di una bambina. “Non mi perderai mai” la sua espressione è dolce, i suoi occhi brillano all’incontro con i miei. Appoggio la mia fronte sulla sua, i nostri nasi si sfiorano e le mie gote assumono un colore più intenso. Le mie labbra rosee iniziano a tremare al solo pensiero di un contatto con le sue. Socchiude gli occhi e tenta di avvicinarsi. L’unione sembra ormai inevitabile ma all’ultimo il mio viso cambia direzione, porgendoli la guancia. “Sulfus, lo sai che non possiamo. Non ci è ancora concesso. Dopotutto siamo sempre... noi” Il suo sguardo si rattrista. “Hai ragione, perdonami” sospira. “Non hai niente di cui scusarti” con una mano gli accarezzo la sua guancia “Dobbiamo avere solo un po’ di pazienza” cerco di rassicurarlo. “Pazienza, Raf? È roba da Angel” un timido sorriso nasce sul suo volto, sono contenta si sia calmato. “Hey! Non usare Angel in modo dispregiativo, hai tutta la vita da passare con una Angel. Magari potrò anche diventare per sempre terrena, ma una piccola parte di me rimarrà sempre Angel” marco la parola in modo giocoso. “Non desidero altro che passare la mia vita con questa splendida Angel di fianco a me” Dopo quelle parole, non posso fare a meno di abbracciarlo. Il mattino seguente SULFU’S POV Stranamente oggi è la sveglia a buttarmi giù dal letto, non le dolci carezze di Raf. Con gli occhi ancora chiusi la cerco nel letto. Ma appena mi accorgo della sua assenza, li apro immediatamente. Al suo posto, un biglietto. “Sono andata a prendere Uriè e le Angels all’uscita della Grande Porta. Ci vediamo alla Golden School alle 8, non fare tardi. Raf” D’istinto guardo subito l’orologio, che segna le 7:45. Devo sbrigarmi se non voglio arrivare tardi. «Un Devil non è mai puntuale» nella mia testa risuonano queste parole. “Basilisco, attiva metamorfosi inversa! Devil’s Enemies, tentazione suprema!” Era molto tempo che non riassumevo le mie vere sembianze di sempiterno e sento come se, ormai, queste vesti non mi appartengono più. Intraprendo il mio volo verso la Golden School. Davanti alla scuola non trovo nessuno. E poi sono io il ritardatario. “Sulfus?” Il richiamo del mio nome mi fa voltare istantaneamente. Mi ritrovo davanti l’ultima persona che avrei mai pensato di vedere. “Evangelyne? Che ci fai tu qui?” quasi urlo dal stupore. “È così che mi saluti? Nemmeno un abbraccio?” “Oh, ma certo! Vieni qui!” esclamo aprendo le braccia, felice. RAF’S POV La scena a cui sono costretta ad assistere appena arrivata alla Golden School, accompagnata dalle mie amiche, è straziante. Sulfus abbracciato ad una Devil, che non ho nemmeno idea chi sia. Mi avvicino per chiedere spiegazioni e tentare di capire. “Vedo che ti sei già dato da fare” quelle parole mi escono senza pensarci. Riesco ad ottenere l’attenzione di entrambi. “Raf, ma che dici? No! Evangelyne è...” “Cosa? Quella con cui mi hai sostituito per tre ore?!” il mio sguardo si infiamma. Senza nemmeno accorgermene attivo il mio potere Inflame. “Ma che stai dicendo? Tu sei tutta matta!” Le parole pronunciate da quella Devil fanno scattare la mia collera e, senza nemmeno accorgermene, lancio una palla di fuoco che va a colpire la spalla di Sulfus. I sensi di colpa e preoccupazione mi assalgono. Volo immediatamente da lui. “Sulfus, no! Ti prego, scusami. Io non volevo...” “Non importa, non mi sono fatto niente” con una mano accarezza il mio viso, come avevo fatto io la notte precedente, mentre con l’altra si tocca la spalla dolorante. Quel tocco calma i miei bollenti spiriti. “Raf, quello che stavo cercando di dirti è che Eva è mia sorella” “Esattamente” interviene la Devil “Felice di conoscerti, cognata” ironizza lei “Sei molto focosa per essere una Angel, ecco perché a mio fratello piaci tanto” Il suo tono è alquanto sfacciato. Mi sento così in imbarazzo. Una scenata di gelosia tale per sua sorella e per giunta davanti alle mie amiche! “Bel spettacolo Raf!” sento pronunciare in coro. Mi giro. Ci mancavano solo i Devil. “A mia discolpa, non mi avevi mai detto di avere una sorella!” guardo Sulfus. “Beh, Eva non la vedevo da molto tempo, Raf. Penso siamo passati quasi 10 lampi. Lavora per le Basse Sfere, fa parte delle Malevolge” “Già” interviene la sorella “E sono qui per recapitare un messaggio da parte delle Basse Sfere” “Ed io per recapitarne uno delle Alte” a parlare è una voce familiare proveniente dalle mie spalle. In contemporanea, tutti ci voltiamo. È Gabi. “Ci mancavi solo tu!” sono le parole di Sulfus. “Mantieni la calma, Diavolo! Non sono venuto fin qui per litigare. Come ho già detto, ho un messaggio” “Anche noi abbiamo qualcosa da dirvi” il professor Arkan esce dalla Golden School, accompagnato dalla collega Temptel. “Salve, stagisti” continua poi “Che ne dite di entrare? Potremo parlare molto più tranquilli. Quello che dobbiamo dirvi è estremamente importante” “Questa volta sono d’accordo con te, collega” concorda la professoressa dei Devil. “Professoressa Temptel, quale piacere rivederla! Mi è mancata tanto” dice Gas, precipitandosi per abbracciarla, venendo, ovviamente, respinto. “Certe cose non cambiano” esclama seccata Miki. Non riesco a capire il motivo di quel tono. “Per favore stagisti, ora entrate. Dobbiamo parlare” ci invita il professore Arkan. Poco dopo, siamo tutti riuniti in un’aula. Fa quasi strano, gli Angels e i Devils non sono mai stati nella stessa aula. “Professor Arkan, mi scusi. Ma potrei parlare per primo?” richiede il Guardian Angel. “Accomodati Gabi” “Oh no! Anche il mio messaggio è importante!” interviene la Guardian Devil. “Allora parlerete insieme!” “Beh ecco” inizia Gabi, posto davanti alla cattedra accanto ai professori con la sorella di Sulfus “Credo che il messaggio mio e di Evangelyne sia lo stesso” “Purtroppo” interviene lei seccata “Basse e Alte Sfere non sono d’accordo con la vostra unione, Sulfus e Raf” continua poi, guardandoci. “Non lo sono mai state!” ridacchia Sulfus, poggiando i piedi sul banco. “Si ma ora è diverso, vedete il nostro messaggio dice che se non vi recherete al Sentiero delle Metamorfosi entro 48 ore, sarete... giustiziati. La pena è di morte” Gli occhi di tutti si sbarrano. “Ma si può sapere che hanno contro di noi?!” “Vedi Sulfus, hanno paura che il sacrificio possa compiersi di nuovo. Visto come è andata la scorsa volta” spiega la sorella. “Beh, allora avranno quello che vogliono” intervengo io alzandomi dalla sedia. “Se schiere angeliche e diaboliche c’è l’hanno così tanto con noi ce ne andremo!” “Concordo” Sulfus si alza a sua volta e mi stringe la mano. “Raf, non dovete per forza” protesta Uriè. Mi volto verso la mia amica. “Purtroppo invece temo di sì, Uriè” I suoi occhi si riempiono di lacrime. “Ci mancherai, Sulfus” parla Kabalè. “Stagisti, vi chiedo per favore di mantenere la calma” ci placa il professor Arkan. “Questo non è l’unico problema” “Che c’è ancora?” domanda preoccupata Dolce. “Reina è stata liberata dal limbo” espone la professoressa Devil. Gli occhi di tutti si riempiono di fuoco. “Cosa? Ma questo non è possibile! Com’è accaduto? Chi è stato?” iniziano ad agitarsi i miei compagni. “A quanto ne sappiamo è stata la figlia” “Cosa? Reìna aveva una figlia?” si sconvolge Cabiria, come tutti noi. “Da quanto abbiamo scoperto si, e credo che Raf e Sulfus la conoscano bene” risponde la Temptel. “Cosa?” ci agitiamo entrambi. “Sua figlia è... Blu”
   
 
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