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« Midgar.
Ore 18.00.
Le forze nemiche di Wutai hanno preso controllo di un treno diretto al reattore Mako numero 1. Due agenti operativi delle forze speciali di SOLDIER sono stati inviati sul posto per sopprimere la rivolta. »
Tolse il
trasmettitore che aveva nell'orecchio, subito dopo la fine della
comunicazione. Erano passati quasi nove anni da quando la guerra con
Wutai era
iniziata, sembrava essere passata una vita intera da quando la
compagnia
elettrica ShinRa aveva deciso di iniziare quel conflitto. A pensarci
bene la
scusa per combattere contro Wutai era pure stupida: un reattore Mako,
come
quelli costruiti nella città scelta per essere il Quartiere
Generale della
compagnia.
Lightning,
non aveva nè il permesso nè la voglia di
lamentarsi con Angeal
di quanto inutile fosse quel conflitto: gli ordini sono ordini, un
bersaglio è
solo un bersaglio. E' così che lei la pensava dunque la
ragazza non aveva alcun
problema da porsi, se non quello di essere l'unica donna all'interno di
SOLDIER, non certo reclutata tramite i noiosi poster che ritraevano la
star per
eccellenza della guerra di Wutai: Sephiroth.
Un tipo
alquanto particolare, feroce in battaglia ma estremamente posato e
gentile con i colleghi, certo non gli mancava una certa dose di
severità con i
SOLDIER di classe inferiore tuttavia dovette ammettere che con lei era
stato
anche fin troppo educato.
”
"È una bella canzone!" le aveva detto con un sorriso, era
rimasto ad
ascoltarla suonare quel brano assieme ad altri SOLDIER che si erano
subito
piazzati sull'attenti.
"La ringrazio, Signore." aveva detto lei formale, senza
alzarsi
dalla seggiola del pianoforte "E le chiedo scusa se non mi sono alzata
in
tempo, ma questo brano ha un significato particolarmente importante per
me."
Infondo non si era messa sull'attenti quando il SOLDIER 1st
Class Sephiroth
si era presentato davanti a lei, aveva continuato a suonare il
pianoforte sotto
gli occhi preoccupati dei suoi colleghi 2nd e 3rd. Il SOLDIER argentato
rimane
rilassato, non sembrava per niente intenzionato a sgridare la ragazza
che
continuava a stare seduta, ma con la schiena rispettosamente dritta, le
mani
appoggiate sulle gambe fasciate dai pantaloni dell'uniforme da 2nd.
"Non c'è problema, non sono qui in veste
ufficiale." continua a
sorridere tranquillo, mentre osserva gli occhi dal vivido colore
azzurro di
lei. Sono spenti, freddi, quasi meccanici e gli ricordavano se stesso
durante
la sua gioventù: infondo essere cresciuto dalla Shin-ra per
essere un SOLDIER
non sempre ha i suoi vantaggi.
"Mi pare di averla ascoltata da qualche parte, chi l'ha
composta?"
"Mia madre, Signore. Era una pianista, si chiamava Azarys
Farron. E'
morta a causa della sua salute cagionevole."
Lo sguardo del SOLDIER si fece dispiaciuto, non si aspettava
di toccare un
argomento tanto spinoso, soprattutto perché anche lui aveva
perso sua madre
subito dopo essere venuto al mondo. Lightniong al contrario rimaneva
impassabile, come se il raccontare di sua madre non l'avesse
minimamente
destabilizzata, forse Sephiroth un giorno avrebbe capito quanto la
giovane
Farron fosse una donna terrbilmente tormentata e sola.
"Non si dispiaccia per me, Signore. SOLDIER è
piena di orfani." A
questo punto si alza e si dirige verso le scale che stavano oltre la
segreteria
della Hall "Le chiedo scusa, ma devo ritornare ai miei doveri. Le
auguro
una buona serata."
"Angeal aveva ragione sul tuo conto, SOLDIER 2nd Class,
Lightning"
La voce di Sephiroth la bloccò, si girò
educatamente verso il suo superiore
per ascoltare ciò che aveva da dirle.
"Precisa, educata, meccanica. Lui ti descrive
così, dice che sei
un'allieva impeccabile."
"Rimango un essere umano, sono imperfetta." si sforza di
sorridere la giovane Farron, che non si aspettava che Angeal potesse
definirla
meccanica poiché era una parola che mai si sarebbe aspettata
da lui.
"Certamente." risponde l'argenteo con calma "Ma anche io non
riesco a non notare un certo malessere nel tuo sguardo."
Fu sorpresa.
Di che malessere parlava?
"Sono lusingata della sua preoccupazione, Signore. Tuttavia
non è
necessaria: sono in grado di cavarmela e risolvere i miei problemi da
sola."
Prese le scale, ormai determinata a prendere l'ascensore
mentre Sephiroth
indugiava se seguirla o meno. Alla fine si decise, voleva comprendere
cosa
turbava l'unica SOLDIER donna all'interno della Shin-Ra e capire
perché aveva
la sensazione che loro due fossero terribilmente simili.
"Lightning!"
"Sì?"
"Io... Ti rivedrò di nuovo?"
"Certo... Ma solo se sarete voi a volerlo."
Un sorriso sincero apparve sul volto della rosata, che
scomparve dietro le
porte dell'ascensore.”
Il primo
incontro con la Leggenda di SOLDIER era avvenuta solo qualche
giorno fa, eppure la ragazza ci stava ripensando abbastanza spesso. Lo
stesso
si poteva dire per Serah, si stava divertendo nella sua nuova scuola e
Lightning era felice che, grazie al suo stipendio poteva mantenere gli
studi
della sua sorellina che le aveva fatto avere una cartolina che ritraeva
lei e
una ragazza dai vividi capelli rossi. La SOLDIER era contenta, almeno
sua sorella
si stava facendo degli amici mentre lei faceva ancora fatica a
socializzare.
L'unica persona che poteva considerare "Amico" era Zack Fair, il
ragazzo che l'avrebbe aiutata in questa difficile missione. Il suo
sguardo si
posò sul treno in arrivo che stava portando il suo collega,
non appena il
veicolo si fermò un ragazzo dall'aria allegra si fece
vedere. Aveva brillanti
occhi azzurri come il cielo e i capelli corvini, indossava l'uniforme
da 2nd
Class esattamente come Lightning.
« Sono
contenta di vedere che
sei ancora intero, Zack. »
« Perchè?
Pensavi forse che non
ce l'avrei fatta? Guarda che sono un osso duro! »
Lightning
sospirò e scosse la testa: Zack era davvero spericolato, non
riusciva a trovare una mezza misura per le cose il che rendeva
difficoltoso
lavorare con lui. Tuttavia era un bravo ragazzo, Lightning aveva
imparato a
lavorare con un testone come lui ed il suo mentore era sollevato che al
fianco
del ragazzino ci fosse una donna solida e rigorosa come lei. Il
telefono del
moro squillò, il che lo portò a rispondere e a
mettere il vivavoce: era Angeal.
« Qui
è Zack! »
« Lightning
a rapporto. Ho
controllato il perimetro del Settore 8, attendiamo ordini. »
« Sei sempre
sul pezzo, vero
Light? »
« Seguo solo
gli ordini,
Signore. E' il mio dovere. »
« Va bene,
va bene. Continuate
per il settore 8. Mi raccomando, fate attenzione. »
Il volto
di Zack divenne alquanto perplesso, fino a quel momento lui aveva
combattuto solo contro truppe della Shin-Ra e non riusciva a capire
perché i
suoi alleati lo stessero atttaccando.
« Angeal
dimmi, cosa sta
succedendo? Perché stiamo combattendo contro le truppe della
Shin-ra? »
« Sono
Truppe di Wutai
travestite. Ora andate avanti, dovrete farvi strada. »
In quel
momento, avanzarono dei soldati con le uniformi dell'esercito
della Shin-Ra. Lightning si mise subito in posizione d'attacco,
sfoderando
Blazefire Edge il suo gunblade e aspettando che i nemici facessero la
loro
mossa.
« Nemici in
avvicinamento.
Ingaggiamo. »
aveva detto la
ragazza, che continuava a rispettare il protocollo fedelmente. Zack
invece era
felicissimo di darci dentro, tuttavia Lightning lo avvertì
che forse avrebbe
fatto meglio a mantenere una certa discrezione. Il duo
eliminò con facilita il
manipolo di nemici: la combinazione gunblade e spadone funzionava alla
grande,
questo perché il moro era un ragazzo con una notevole
prestanza fisica che
aiutava la compagna nelle sue combinazioni aere. Lightning è
infatti maestra
delle combo in aria, combina fendenti e proiettili abilmente senza mai
dimenticare di essere feroce.
« Ci state
prendendo la mano! »
Angeal chiama di nuovo
la coppia di SOLDIER per complimentarsi dell'ottimo lavoro svolto.
« Visto? Io
e Lightning siamo
grandiosi! Di questo passo diventeremo 1st in men che non si dica! »
La ragazza
scosse la testa: l'entusiasmo di Zack sapeva essere contagioso,
ma certe volte era davvero troppo. Angeal incitò il moro e
la sua partner a
proseguire, il bello iniziava adesso e si poteva capire dal caos che si
era
creato tra le persone. Arrivati al settore 8, il duo fu costretto a
fronteggiare un grosso Behemonth alquanto aggressivo. Non era la prima
volta
che la coppia di SOLDIER doveva affrontare un simile pericolo, certo
avevano
spesso Angeal a supportarli nel caso finissero in guai seri, ma erano
preparati
e insieme caricarono contro il mostro. La strategia che utilizzarono fu
piuttosto semplice, non vi era alcun bisogno di parlare e organizzarsi
poiché
il tutto era diventata una specie di procedura per i due: Lightning,
con la sua
velocità e i suoi proiettili, sarebbe stato il diversivo che
avrebbe spinto la
creatura ad attaccarla mentre Zack si concentrava sul fare danni da
dietro con
le Materia equipaggiate e la sua spada. Tuttavia, prima che la creatura
cadde
definitivamente sotto i colpi dei due SOLDIER, Lightning venne sbalzata
via,
mentre Zack ebbe la sfortuna di fare un incontro estremamente poco
piacevole.
« Mostri le
tue spalle al
nemico? La troppa fiducia ti distruggerà. »
Sephiroth.
Era lui.
La sua
lunga Masamune appoggiata sulla spalla di Zack, che reagì
subito
alla minaccia che si era trovato di fronte. Si scambiarono alcuni
colpi, ma
Sephiroth sembrava avete la meglio.
« Tu non sei
l'unico eroe! »
Disse il ragazzo con
rabbia, mentre si difese nuovamente dai colpi del Leggendario
guerriero, che
purtroppo lo mise fuori gioco facilmente e rompendogli anche la spada.
« È
Finita! »
Stava per
impalare il povero Zack con la sua Masamune, ma qualcosa
andò
storto: venne lui stesso infilzato da una spada, anzi un gunblade.
Lightning
era riuscita a raggirare il SOLDIER e a trapassarlo con la sua arma. La
ragazza
aveva imparato come muoversi silenziosamente quando il nemico era
distratto,
tuttavia non si aspettava di riuscire a compiere lo stesso scherzo con
lui.
Chissà,
magari la prossima volta che avrebbe infilzato Sephiroth, non
sarebbe stata poi così decisa.
« Le
macchine non parlano. »
aveva detto lei con un
sibilo, prima di scaraventare il corpo del SOLDIER il più
lontano possibile da
Zack « Fai
attenzione, per favore! »
gli diede la mano, ma
Zack poté notare una certa preoccupazione nella voce della
giovane « Anche tu!
I mostri grossi
sanno come essere imprevedibili! »
Fu una di
quelle volte in cui Lightning mostrò un sorriso sincero al
suo
compagno di disavventure, alla fine l'entusiasmo del moro sapeva essere
contagioso. Tuttavia non avevano tempo di chiacchierare, Sephiroth, che
sembrava
non avere neanche una goccia di sangue, stava tornando all'attacco ma
venne
prontamente fermato da qualcuno.
« Angeal! »
Lightning fu
estremamente sollevata di vederlo, come aveva fatto sette anni fa,
l'uomo
l'aveva nuovamente salvata. Non che fosse la prima volta, ma quando
succedeva
sentiva un peso sul cuore scomparire. Forse faceva decisamente troppo
affidamento sul suo padre adottivo, ma alla fine era pur sempre la
persona che
l'aveva salvata dagli scagnozzi di Don Corneo quando ancora era una
ragazzina.
L'uomo prese il suo telefonino, premette alcuni tasti e all'improvviso
lo
scenario intorno ai tre SOLDIER collassò, pixellandosi in
cubi verdi.
« L'allenamento
è terminato »
I due
guardarono il loro mentore allibiti, si erano entrambi impegnati al
massimo per quella sessione di allenamento virtuale, dunque
perché cancellare
così all'improvviso la missione?
« Non
è possibile! »
dice Zack arrabbiato « Ci stavamo
solo riscaldando! »
Lightning non dice
nulla, si limita solo ad osservare il suo collega, approvando la sua
reazione
poiché nemmeno lei capiva il perché di quella
brusca interruzione nella
missione d'allenamento. Tuttavia Angeal continuò a rimanere
calmo, come se
nulla fosse successo, prese la spada rotta di Zack e gliela porse
amichevolmente,
dopo di che appoggiò la sua mano sulla spalla di Lightning
sorridendo con
gentilezza prima di girarsi e uscire dalla Training Room.
« Lightning,
Zack... Abbracciate
i vostri sogni. »
i due giovani SOLDIER
non capirono e guardarono perplessi l'uomo, che parlava con tono quasi
solenne
« Se volete
diventare degli eroi
necessitate di avere sogni... E onore. »
Se Zack
continuava a rimanere alquanto confuso dalle parole di Angeal,
Lightning invece aveva compreso che i suoi sforzi non erano abbastanza
per
poter raggiungere un certo tipo di riconoscimento. Lei che lottava per
la pace,
per un mondo migliore e giusto, davvero necessitava di un impegno
ancora
maggiore? Di un suo sogno?
"Dimmi
padre, come posso
trovare un sogno da abbracciare?"
Strinse il
ciondolo che Serah le aveva regalato al suo compleanno, mentre
lentamente si dirigeva fuori dalla stanza.
Forse era
arrivato il momento di cambiare.
Note d'autore: Ciao a tutti!
Benvenuti nel mio secondo progetto un crossover tra Final Fantasy VII e Final Fantasy XIII, questa è la storia più grossa che spero di portare avanti a lungo termine. La ho in testa da una vita ma che non sono riuscita a stendere nero su bianco per via di alcuni problemi che non riuscivo a risolvere, ma ora penso di aver risolto tutto e spero di portarvi una bella storia. Ho preso anche alcune cose da NieR: Automata: l'aiutante di Lightning, la sua uniforme da 1st, alcune musiche a cui associo la fanfic e molti dei nemici che affronterà sono presi da lì ma servono per dare una spiegazione ad alcune cose (motivo per cui non ho inserito Automata nell'intro).
Alcuni personaggi sono stati cambiati, come per esempio il mio amatissimo Hope Estheim che incontrerete nel prossimo capitolo in una veste molto particolare.
Inoltre la trama sarà suddivisa in 4 parti, ognuna incentrata sui quattro filoni narrativi di Final Fantasy VII quindi Crisis Core, Final Fantasy VII, Advent Childern e Dirge of Cerberus. E niente, spero vi sia piaciuto il capitolo ^w^