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Autore: NanaLuna    10/02/2018    1 recensioni
"Mon coeur."
"Sh." Grantaire è veloce a zittirlo, poggiando un dito sulle sue labbra soffici, morbidi occhi verdi che lo guardano preoccupati.
"Dormi, Ange."

Di come un Enjolras stanco e stressato, portato lontano da Parigi per potersi finalmente riposare, riesce a concedersi un attimo di debolezza fra le braccia del suo scettico.
[Enjoltaire] [Modern!Au] [276 words] [Studiare scienze politiche e contemporaneamente lottare per /tutti/ i diritti umani e fare la rivoluzione, purtroppo, è sfiancante]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Enjolras, Grantaire
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sole di mezzanotte



C'è qualcosa di incantevole nel Sole di notte. Qualcosa che supera la notte stessa, persino la luce lattiginosa che filtra attraverso le foglie degli alberi, il canto delle cicale attorno al vecchio casolare, il gracidare lontano dei rospi e delle rane nel torrente e la fresca brezza estiva che sfuma nel respiro tiepido sul suo petto. 
Grantaire abbassa lo sguardo sul ragazzo addormentato al suo fianco, immobile, le gambe inevitabilmente intrecciate alle sue. Stanno stretti, lo scampolo di stoffa color panna che li regge è troppo piccolo per loro, ma non importa. Una mano sporca di pittura si perde ad accarezzargli i capelli, raggi di sole argentati fra le sue dita. Imperterrito, Grantaire continua a muovere impercettibilmente la caviglia, e le corde scricchiolano appena sotto il loro peso. 
Non si dovrebbe mai guardare direttamente al Sole, ma R, sciocco mortale, non può fare a meno di perdersi nei lineamenti finemente cesellati di quel viso diafano, la pelle liscia e luminosa come marmo levigato su cui si stagliano sopracciglia appena aggrottate, le braccia toniche che avvolgono il suo corpo, quasi come se quel dio, dietro al velo delle palpebre chiuse, avesse paura di cadere.
Una folata di vento riscuote Apollo, che sbatte le ciglia pallide per qualche istante prima di riuscire a parlare.
"Mon coeur."
"Sh." Grantaire è veloce a zittirlo, poggiando un dito sulle sue labbra soffici, morbidi occhi verdi che lo guardano preoccupati.
"Dormi, Ange."
Enjolras, per la prima volta troppo stanco per ribattere, si raggomitola sopra il suo corpo caldo - un dolce peso che Grantaire accoglie volentieri -, di nuovo cullato dal lieve dondolare dell'amaca fra i due alberi d'ulivo.



Note dell'autrice:
Nata da un prompt trovato su pinterest, una breve flash che si lega al mio headcanon "ogni tanto R trascina Enjolras in qualche agriturismo o casolare in campagna, vicino Parigi, per una settimana fuori porta con lo scopo principale di farlo riposare e dormire il più possibile". Semplicemente, ci vedo troppo R a caricarlo di peso sulla sua automobile sgangherata appena lo vede persino più stressato del solitoE disegnarlo mentre dorme? Un must a casa, figurarsi durante tutte quelle ore in stanza!
Cerco di farla breve e chiuderla qui, o potrei non smettere mai di parlarne ^^' Si ringrazia Arya Tata Montrose, qui su EFP, per il betaggio e lo sclero di hc assieme, e ringrazio anche voi lettori! Specie se siete rimasti fino a qui: grazie grazie grazie
Stay alive kiddos,
NanaLuna.
   
 
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