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Autore: _Infinity24_    10/02/2018    1 recensioni
"Avresti mai pensato che due semplici linee potessero cambiare così tanto la vita di una donna? Avresti mai pensato che due semplici linee potessero sconvolgere così tanto la vita di una donna? "
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:
Salve! Qualche giorno fa e stato il compleanno della mia pupetta, e non so per quale motivo mi sono messa al pc e ho scritto questa "roba qui sotto", principalmente l'ho scritta alla me di 22 anni che in quel giorno di primavera ha avuta la notizia più bella del mondo (non prendetemi per pazza, mi vergogno pure io di essermi dedicata una "lettera", ma ne sentitovo il bisogno). E quindi ho deciso di condividerla con voi. Grazie e (spero) buona lettura... non sono brava con le note, scusate.



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Avresti  mai pensato che due semplici linee potessero cambiare così tanto la vita di una donna? Avresti mai pensato che due semplici linee potessero sconvolgere così tanto la vita di una donna? Non credo proprio. Eppure eccole lì, rosa e ben marcate, che sembrano dirti: “Hey! Ci sono anche io ora!”. Un emozione forte, ma che dico forte? Fortissima, che ti scombussola tutta, non sai nemmeno se vuoi ridere per la felicità o piangere per la paura.
Sarò pronta? Sarò abbastanza per lui? Ma soprattutto, come lo dico a lui? Potresti fare una cosa carina, come hai visto in dei video su Facebook o su YouTube; impacchettare  il test, ad esempio, regalargli delle scarpine con magari allegato un bigliettino. Oppure…  alla fine ti metterai seduta, con una mano sulla pancia e l’altra che digita tutto quello che c’è da sapere sulla gravidanza al computer.
Ti metti a calcolare la presunta data del concepimento per poi ridere contenta dicendo “Quindi ero già incinta quando ho fatto quella cosa”, mentre con ansia, aspetti il ritorno di lui. Intanto lo sconforto ti assale, perché, stranamente gli sbalzi di umore hanno iniziato a verificarsi nel momento stesso in cui hai ricevuto la grande notizia.
Dopo ore di attesta, che di solito passavano in poco tempo, senti il “Clack” della chiave, cerchi di metterti composta, ma appena entra non resisti, e gli salti addosso emozionata, sussurrandogli un: “Sono incinta”, sentirlo sobbalzare per poi stringerti a lui, ritorni al punto di partenza: Ridere o piangere? Ma al diavolo! Entrambe le cose vanno benissimo! Infondo a chi importa? Non servono certo tante cerimonie.

“È femmina” , un’altra emozione, desideravi sorseggiare da delle tazzine vuote? Un po’ di pazienza, potrai farlo. Da piccola desideravi una sorellina a cui acconciare i capelli? Bene, potrai fare pure questo. Anche se, non proprio alla sorellina. Ti volti verso di lui, che tanto desiderava il maschietto ma dopo quella notizia sembrava non desiderare altro che una bambina. Ovviamente i giorni che sono seguiti li hai passati cercando un po’ ovunque un nome che poteva essere perfetto per lei, e, ammettilo, una volta trovato hai iniziato a scriverlo ovunque, sui quaderni dell’università , sulle agende… persino mentre guardavi uomini e donne a casa di tua nonna, scarabocchiandolo su un fogliaccio che avevi vicino, magari circondato da tanti cuoricini e fiorellini.

Poi, il grande giorno, tanto atteso quanto temuto. In piena notte, giusto a punto la notte in cui non avevi faticato ad addormentarti, ti svegli di soprassalto, sposti le coperte terrorizzata, e li realizzi, realizzi che ti sei appena fatta la pipì addosso. Ti prende il panico, superato subito dopo dalla vergogna e non sai che fare: Togli le coperte? Ma che diavolo, pensi che non se ne accorga? Sta dormendo nello stesso letto dove tu hai deciso di svuotare la vescica! Dopo minuti di ripensamenti trovi la soluzione perfetta, ma ahimè, lui decide di svegliarsi, si piazza seduto e ti guarda, con quell’espressione di chi non dorme da giorni, mette a fuoco la situazione: Guarda il letto, guarda te, abbozza un sorriso e ti dice: “Amore, sei un pochino grande per fartela addosso la notte!” Avete capito??? Ha osato infierire! E mentre vuoi solo che spunti una buca per ficcartici dentro,  ti accorgi che quella non è pipì, non lo è, la tua reputazione è salva! Emozionata inizi a strattonarlo per il braccio: “ Mi si sono rotte le acque!”

Sorvoliamo il viaggio verso l’ospedale, quello si sa già che lo hai passato a chiamare tutti i parenti.

Ora sei seduta lì, che guardi la tua pancia circondata dal tracciato, mentre rilassata ascolti quel piccolo battito che si, avevi sentito tante volte, ma quella, sarebbe stata indubbiamente l’ultima attraverso un monitor, perché una volta venuta al mondo, avresti appoggiato la testa sul suo petto per sentirlo.
Dunque:
Fare  avanti e indietro per il corridoio una volta iniziate le contrazioni? Fatto
Inveire contro il tuo ragazzo che cercava di aiutarti? Fatto
Insultare le infermiere? Fatto
Lanciare la bottiglietta d’acqua al dottore quando cercava di allargarti per far uscire prima la testa? Diavolo, sì.
Scusarti con tutta la gente che ti stava aiutando? Cosa? Ma stai scherzando? Assolutamente No!
Iniziare a piangere una volta sentito il pianto di tua figlia? Decisamente, fatto. Tutta la stanchezza era sparita, come per magia, nel momento stesso in cui te l’hanno appoggiata sul petto, come se quel gesto, fosse stata la scarica elettrica che ti aveva riportato in vita. E ora, sei lì, che guardi il tuo piccolo capolavoro mentre la allatti per la prima volta, i folti capelli castani e gli occhietti azzurri che ti guardano vispi e curiosi, quegli stessi occhi che ora, a distanza di due anni hanno cambiato solo il colore, lasciando spazio a un verde intenso.

Avresti  mai pensato che due semplici linee potessero cambiare così tanto la vita di una donna? No.
Avresti mai pensato che due semplici linee potessero sconvolgere così tanto la vita di una donna? No.
Avresti mai pensato che due semplici linee potessero riempirti giorno dopo giorno di un amore così puro e semplicemente perfetto? Un ultima volta, no.







 
   
 
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