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Autore: Ellery    11/02/2018    0 recensioni
One shot su Dolores Umbridge e sul suo ufficio rosa e pieno di gatti.
La ff partecipa al cowt-8, indetto da Lande di fandom. Week 5; prompt: gatti. Parole: 782.
La docente raggiunse la scrivania, di un adorabile legno rosa. Affondò nella poltrona comoda, anche essa color confetto, sollevando poi lo sguardo alle pareti. I suoi occhi porcini incontrarono quelli grandi e gialli di un gatto persiano.
«Ah, carissimo Burdock Muldoon. È un piacere vederti.» sussurrò, ricevendo in cambio un miagolio basso, ma soddisfatto. Passò, dunque, al ritratto successivo:
«E tu…Perpetua Fancourt… ti sei ricordata di lisciarti il pelo, oggi?»
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolores Umbridge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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  • Cowt8 – Week 5
  • Prompt: Gatti
  • Parole: 782
 
Rosa e gatti
 

Dolores Umbridge rientrò nel suo ufficio, chiudendo la porta a doppia mandata.
Dannati studenti! Erano così chiassosi, indisciplinati e terribilmente fastidiosi. Iniziava a capire perché la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure rimanesse vacante al termine di ogni anno scolastico. Qualcuno sussurrava che fosse un posto maledetto, ma… di maledetto vi erano soltanto gli alunni.

Era riuscita a mettere in riga i ragazzi del primo anno, terrorizzandoli con i propri modi arcigni e dittatoriali. Quelli del terzo, tuttavia, erano terribilmente maleducati. Avevano continuato a chiacchierare, a scambiarsi bigliettini ed a giocare coi calamai, finché non ne aveva trasformati un paio in rospi gracidanti. Altri due avevano ricevuto un castigo altrettanto esemplare: una ricerca approfondita sugli Kneazle e sulle loro abitudini comportamentali, di almeno novanta facciate. A quel punto, era riuscita ad ottenere il silenzio tanto agognato.

La docente raggiunse la scrivania, di un adorabile legno rosa. Affondò nella poltrona comoda, anche essa color confetto, sollevando poi lo sguardo alle pareti. I suoi occhi porcini incontrarono quelli grandi e gialli di un gatto persiano.

«Ah, carissimo Burdock Muldoon. È un piacere vederti.» sussurrò, ricevendo in cambio un miagolio basso, ma soddisfatto.

Passò, dunque, al ritratto successivo:
«E tu…Perpetua Fancourt… ti sei ricordata di lisciarti il pelo, oggi?»

La Norvegese delle Foreste si voltò per mostrarle la lunga e vaporosa coda.

«Perfetto!» chiocciò Dolores «Incantare le spazzole per la toelettatura è stata una splendida idea. Dovrò ricordarmene anche per il prossimo anno.» sussurrò, mentre un grosso felino faceva capolino in una terza cornice, facendo la pasta contro la tela del quadro.

«Non fare così Quong Po, rovinerai il dipinto!» ammonì, ritrovandosi a squadrare una smorfia altezzosa sul muso color crema del suo interlocutore.

Dolores Umbridge amava soltanto due cose: il rosa ed i gatti.  Come si poteva non adorarli? Il rosa era un colore così tenue, delicato ed assolutamente raffinato. Incompreso, forse, nelle sue mille sfumature e probabilmente perennemente accompagnato dal pregiudizio che fosse un colore per ragazzine e per donzelle in difficoltà. Per questo lo indossava sempre: per dimostrare che si addiceva anche una donna forte e talentuosa come lei! Anzi… se fosse diventata preside di Hogwarts, avrebbe imposto le divise rosa. Dopo tutto, le tuniche nere erano così banali, sciatte ed assolutamente fuori moda. Il rosa avrebbe dato un tocco di eleganza e di vitalità a quel collegio di indisciplinati.

L’altra cosa che adorava, dunque, erano i gatti: quei felini le somigliavano così tanto! Maestosi, impavidi ed individualisti. Erano animali indipendenti, che pretendevano rispetto ed attenzioni. Si era identificata in loro sin da piccola. Le malelingue sussurravano che si circondava di gatti soltanto perché era una vecchia ed acida zitella. Sciocchezze! Erano soltanto parole invidiose e nient’altro.  Lingue biforcute che aveva provveduto ad annodare con un tocco di bacchetta.

Prima di tutto, non era zitella! Era single e lo era per scelta: chi mai ha bisogno di un uomo, tra le mura domestiche? A cosa serve? A sporcare la tavoletta del wc, rubare spazio e a svaligiare le dispense. I gatti, invece… regalavano molto più amore che un qualsiasi essere umano. Non pretendevano di espletare i loro bisogni nel suo stesso gabinetto, non le rubavano le scorte di the e biscotti e nemmeno pretendevano un massaggino alle zampe prima di andare a letto.

Qualcuno le aveva chiesto perché non appoggiarsi alla compagnia di un cane. Un cane?! Nemmeno per idea. Chiassose bestie intente a sbavare sulla sua cena, rozze ed affatto eleganti. I cani non erano adatti ad una strega di gusto e raffinata come lei.

Dolores aprì un cassetto e recuperò una scatoletta dorata, agitandola piano:
«Beatrix Bloxam! Vieni, tesoro… vieni dalla tua mammina.»

Immediatamente, una gatta sbucò da sotto una libreria, seguita da altri tre mici, tutti desiderosi di ricevere quelle squisite crocchette al pesce:
«Ce n’è per tutti… oh, eccoti Roland Kegg e… ce n’è anche per te, Salazar Serpeverde.»

Li aveva chiamati come i maghi più celebri. Insomma, delle creature così auguste non meritavano dei nomi altrettanto altisonanti?

«Ed ecco un premietto per...»

Non riuscì a terminare. Un bussare alla porta la indusse a richiudere il piccolo scrigno nel cassetto.

«P-professoressa…» Un volto lentigginoso apparve oltre la soglia «S-sono Colin, del secondo anno e sono venuto per…»

«Lo so perché sei qui! » sussurrò, modulando un tono zuccherino «Hai svolto la ricerca sugli Kneazle, come d’accordo? Ti avverto che avrai una T se non raggiungerà almeno le novanta pagine.»

Maledetti studenti! Doveva smettere di graziarli con punizioni tanto piacevoli. Una ricerca sugli Kneazle era il miglior castigo che si potesse ricevere, no? Anche se… correggere quelle ricerche sottraeva tempo ai suoi adorati felini. Avrebbe dovuto assumere un “coccolatore” di gatti. O lasciare a Gazza l’onere dei castighi…


 

Angolino: buonsalve! è la primissima volta, credo, che mi trovo a scrivere nella sezione di Harry Potter e... ho deciso di cominciare con una piccola One Shot su uno dei personaggi più amati (??) dell'intera serie! La ff, come detto, partecipa alla quinta settimana del Cowt-8, indetto da Lande di Fandom. Il prompt "Gatti" mi ha ricordato subito quell'adorabile personaggio di Dolores Umbridge ed il suo splendido ufficio rosa e felino. A tal proposito, per la breve descrizione mi sono rifatta alla versione cinematografica. Non ricordo - son sincera - se anche nei libri è descritto allo stesso modo o meno.
Non sapendo come inserire l'interlinea su efp, inserisco una riga vuota. Se vedete tanti "invii a capo" è solo per questo motivo. Trovo sia un modo per rendere più scorrevole la lettura (almeno..spero!)
Vi ringrazio per aver letto fin qui! Per pareri e suggerimenti, scrive pure liberamente ^^
Un abbraccio,

E'ry
 
  
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