Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |      
Autore: Kastel    12/02/2018    2 recensioni
Sa che sta facendo la cazzata del secolo, lo sa. Dannazione, lo ha quasi ucciso! Nonostante ciò tiene la mano sul coperchio del contenitore fatto col legno di quel maledetto albero.
Stiles, un desiderio e un ritorno.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Stiles Stilinski, Un po' tutti, Void!Stiles
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tic.
Fa rumore con le dita, le sbatte sul legno del banco. Nessuno si accorge di niente e questo gli permette di guardarsi attorno.
Tac.
Scott sta prendendo appunti. È diventato diligente, il ragazzo. Potrebbe ammirarlo, se solo non fosse così preso da se stesso.
Tic.
Allison non c’è più, eppure non sente la sua mancanza. Neanche il minimo sindacale, si potrebbe osservare.
Tac.
Sospira, grattandosi la testa. Queste lezioni, questo mondo. I suoi amici, il suo branco. No, tutto gli sta stretto, quasi come il tempo che scorre.
Tic.
Centinaia di anni forse sono troppo, oppure troppo pochi. Chi lo sa. Se solo potesse chiederglielo, saperlo.
Tac.
Ma lui può farlo.
Tic.
Tempo scaduto.


Sa che sta facendo la cazzata del secolo, lo sa. Dannazione, lo ha quasi ucciso! Nonostante ciò tiene la mano sul coperchio del contenitore fatto col legno di quel maledetto albero. Trema un poco, continua a spostare la mano per poi rimetterla al suo posto. Il cuore vibra all’impazzata, così come il respiro è veloce. Sta andando in iperventilazione.
“Muoviti, Stiles! Muoviti!”, dice per incitarsi.
Alla fine succede.
Gli occhi sono ben serrati quando svita il coperchio che contiene il Nogitsune.
E poi.
Niente.
O meglio.
Quando riapre gli occhi si trova in un bosco. Buio, silenzioso, lontano dal caos umano. Un luogo che gli da tranquillità. Poi una luce. Un’altra. Così in sequenza. E lui non può far altro che seguire questa scia luminosa, che lo porta ad addentrarsi tra gli alberi. Non si accorge neanche che si spengono una volta che le ha superate, rendendo di fatto impossibile tornare indietro. Come se mai gli importasse. Sa cosa c’è più avanti, l’ha capito dalla risata che gli sta spaccando i timpani. Poi le luci si spengono del tutto. E una figura viene illuminata solo dalle stelle.
Nogitsune.”
Stiles non si lascia ingannare dall’aspetto di animale, dal suo essere più piccolo di un gatto. Sa bene chi ha davanti.
“Giovane Stiles. Come va, nel misero mondo umano?”
“Bene, direi.”
Una risata acuta rompe il silenzio e Stiles ha paura di rompersi i timpani, perché c’è davvero troppo divertimento in quell’urlo per ignorarlo.
“Sai cos’ha una coda e poca convinzione nel cuore? Colui che mente! Quello che del resto sei tu.”
Inizia a camminare in cerchio, fissando il ragazzo negli occhi. Stiles è sicuro che sorrida, nel mentre.
“Il bugiardo qui di fronte a me mi ha liberato, eppure insiste ancora a mantenere la parte del martire. È stato un errore, vostro onore! Io sono innocente! Quanto ancora terrai questa difesa?”
Si ferma quando è abbastanza vicino da salirgli sulle gambe con le zampe anteriori, graffiandogli la pelle sotto i jeans.
“Come se a me, uno yako, potessi mentire. Ammettilo, che essere quello che voi definite trickster ti è piaciuto! Vuoi assaporare ancora il caos, il conflitto e il dolore!”
Gli sale in braccio, fissandolo negli occhi.
“Dì la verità. Da me non otterrai punizioni o demoralizzazione, bensì comprensione. Io ti capisco. Chi non desidererebbe una cosa simile? Scommetto che persino il tuo amico Scott non vorrebbe altro, se solo avesse avuto la possibilità di assaggiarlo!”
Stiles lo ascolta, rapito, deglutendo rumorosamente. La lingua del nogitsune gli lecca delicatamente la mano, a rassicurarlo.
“Fidati di me, Stiles. Lo sai, non puoi scappare da questo desiderio. Ti sta dilaniando il cuore. Guarda.”
Abbassa lo sguardo e urla, trovando l’organo ridotto in cenere. Prende la polvere in mano, tremando, e il nogitsune soffia via quel che resta dentro la cassa toracica.
“Visto? Ti sta distruggendo. A cosa toccherà poi? Alle mani, ai piedi, al cervello? Io non posso saperlo, ma conosco il modo di fermare il processo.”
Stiles lo guarda, senza parole, senza pensieri. Pende dalle labbra dell’animale, unico suo salvatore.
“Assecondare il desiderio.”


Spalanca gli occhi, trovandosi a terra. È sudato come mai gli è successo prima.
“Cosa...”
Si guarda attorno, notando dopo poco il coperchio lasciato alla polvere. Del pavimento o del suo cuore è difficile dirlo.
Lo prende, rimettendolo subito sopra il cilindro. Trema, è agitato.
Buon compleanno a me, Stiles.
Spalanca gli occhi, appoggiandosi alla prima superficie utile.
Dentro la sua mente vede un gatto sorridere.
Tanti auguri a noi.

 

 

 

 

Note.

Le luci che guidano Stiles sono dei fuochi fauti legati alle kitsune. Più precisamente si chiamano Kitsunebi e dicono vengano dalla coda o dal sospiro della volte.

Yako (che significa volpe di campo) è l’altro nome con cui sono conosciute le nogitsune. Sono di aspetto vicino a un piccolo gatto.

Mi atterrò molto alla mitologia giapponese e questo porterà qualche piccolo cambiamento.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Kastel