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Autore: Hate8    12/02/2018    0 recensioni
Com'è finito un amore, i pensieri successivi, il dolore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OGGI

Aveva definitivamente buttato il quaderno d’appunti di analisi sulla scrivania. Sapeva di dover studiare ma non gli andava proprio. L’università era iniziata già da un po’ e lui continuava a essere sempre più preoccupato e avvilito; era per davvero la cosa più difficile che avesse mai affrontato in vita sua e si era reso conto di non essere per nulla il più bravo, il genio che tutti avevano sempre osannato e che alla fine, anch’egli ormai credeva di essere. Non era un bel periodo; ogni volta che smetteva di pensare all’università o almeno tentava di farlo, gli veniva in mente lei. Tutto era finito, chi lo avrebbe mai detto?

Era passato così veloce. Si erano già lasciati due volte o meglio lui l’aveva lasciata due volte ma alla fine era sempre riuscito a farsi riprendere da quella ragazza che lo rendeva tanto felice. Non era un ragazzo facile e lo sapeva, anzi era esattamente l’opposto. A volte ci rifletteva, rifletteva su come e quanto fosse cambiato nella sua vita, di come e quando si fosse trasformato da un ragazzo che desiderava solo giocare e divertirsi a quell’ormai uomo, qual è adesso, incapace di esprimere una qualsiasi emozione se non costretto. Eppure in lei c’era qualcosa di speciale, forse perché era la sua prima vera storia d’amore o forse perché lei era davvero speciale. Con lei si sentiva strano, felice, eppure per il 99% del tempo poteva sì e no leggere i suoi messaggi, ma a lui bastava perché sapeva che dall’altra parte, lontano, c’era qualcuno, qualcuno di bellissimo, che lo amava veramente.

LA CADUTA DELLE ILLUSIONI

La storia durava già da un bel po’. Si conoscevano ormai da 2 anni e stavano insieme da almeno la metà del tempo e in quel tempo insieme ne avevano viste tante: litigi, urla, pianti, baci, carezze, morsi. Era ormai un bel pezzo che non avevano un serio litigio e tutto sembrava filare liscio. Il loro più grande problema era stato la distanza, lui era andato più volte da lei ma mai il viceversa; a volte aveva tollerato, altre si era arrabbiato. Questa volta però pareva diverso. Lei, infatti, gli aveva promesso di venire in estate tuttavia il tempo passava e lei non si decideva a chiedere ai suoi o a vedere biglietti... Tutto ciò finché ad inizio estate lei afferma di non poter venire perché non riesce a convincere i suoi. Stavolta lui non lo tollera, si arrabbia, si infuria, le urla contro e sono sul punto di lasciarsi di nuovo. Tuttavia decide di darle un’ultima possibilità: sarà lui a venire da lei ma per l’ultima volta.

Convinto dal suo migliore amico, i due partono per la Sicilia. Lui aveva grandi attese, si immaginava la Sicilia come un posto magico  tra mito e realtà, con i suoi paesaggi agresti bruciati dal sole e il mare che s'infrange su scogliere di roccia biancastra. Poi c’era lei. Non vedeva l’ora di vederla, anche se era tanto arrabbiato, non vedeva l’ora di baciarla e dirle che l’amava.

Nei cinque giorni in cui rimane lì in Sicilia lei ne passa sì e no un paio con lui, un po’ per sfortuna perché si ammala, un po’ per i genitori. A quel punto lui la mette di fronte ad una scelta o i suoi o lui e lei scegli i suoi, non si ribella. Ricorda ancora il giorno in cui l’ha lasciata, l’ultima volta che l’ha vista in carne e ossa davanti a sé, ricorda fin troppo bene quell’ultimo “ciao” freddo, gelido che si scambiarono prima di vederla salire e sparire sulla metropolitana. Probabilmente lo ricorderà per sempre.

 

 

LA FINE

Lui ci tiene troppo e due continuano a parlare ma quando si tratta di prendere decisioni lei sceglie sempre i suoi. Questa volta è troppo. Smettono anche di parlare. All’inizio lui non ci pensa, in fin dei conti è in vacanza, ma dopo un paio di settimane tutto inizia a riaffiorare, spera che lei lo contatti e gli chieda scusa dicendogli: ”Ti amo M.”. Tuttavia lei non lo farà mai.

Entrambi sono dei gran capoccioni, nessun si vuole scusare per primo e alla fine passa più di un mese prima che si risentano. Fu lui a scriverle, le mancava troppo. Ma ciò che trovò lo scioccò. Lei non era più la stessa, era l’ombra, il fantasma di quella ragazza piccola, dolce, solare, gentile che aveva conosciuto due anni prima. Fu parlando con quel fantasma che si rese conto dei suoi errori: di aver aspettato troppo, perché era così fottutamente orgoglioso da chiederle scusa, di aver detto cose che non pensava e di essere stato così sciocco da credere di poter giocare liberamente con i suoi sentimenti senza aver poi conseguenze; ma ormai era tardi, lei aveva cancellato tutto, due anni di vita cancellati. Ormai era finita. Tempo dopo lui ancora ci pensava a chi avesse più colpe ed era arrivato alla conclusione che erano stati due stupidi a rovinare il loro amore.

 

UN ANNO DOPO

Lui la bacia, le morde il naso -come faceva spesso quand’erano assieme- e le dice che l’ama come nessun’altro al mondo. Le dice che è stata una delle pochissime persone a cui ha veramente tenuto nella sua vita. Lei lo bacia senza proferire parola.

Lui si sveglia, è notte, accende il lumino e cerca nel portafoglio appoggiato sulla scrivania qualcosa di preciso. Tira fuori una foto, è la foto del loro primo incontro, ad Arezzo, città che gli rimarrà sempre nel cuore, e ricorda quei momenti felici, ricorda lei e la prima volta che l’ha vista davanti a sé. Gira la foto, vi è una scritta sul retro, una frase che lui ha appuntato un anno prima poco dopo aver smesso di parlare con lei; una frase, che seppur presa dai Simpson, gli ricorda tanto lei. La legge: ”Non credevo che una donna così piccola mi avrebbe fatto sentire così grande”.

 

 

 

 

   
 
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