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Autore: martinapedrazzini8    13/02/2018    0 recensioni
Storia camren, crossover grey's anatomy da come si può intuire dal titolo. Si tratta della mia prima ff. Beh, buona lettura.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Lauren

 

Sono ormai passati un paio di mesi da quando io e Camila siamo diventate ufficialmente "amiche" e da quando ha iniziato a vedersi con Sara Ramirez, la mia vecchia paziente.

Dopo che è stata dimessa ha chiesto di uscire alla specializzanda che, da quanto vedo, ha accettato.

 

Dire che questa situazione mi vada bene sarebbe mentire, ma so che la colpa è solo mia, sono stata io a decidere ed a definire il nostro rapporto.

Ormai non c'è più niente che io possa fare.

 

Il suono del mio cercapersone interrompe i miei pensieri.

 

Sono appena arrivata in pronto soccorso e mi volto verso un'infermiera per chiedere informazioni.

 

-Mi hanno chiamata, cosa è successo?-

-Un grave incidente in macchina, il conducente ha riportato semplicemente qualche graffio, ma i due passeggeri sono feriti gravemente e uno dei due è una bambina- mi spiega gentilmente.

-Ma come è potuto succedere?- domando sconvolta.

-Si presume che la persona alla guida sia stata distratta dal telefono e quindi sia andata fuori strada, ma non ne siamo ancora sicuri, ora dovrebbe andare al lettino 3 e poi a quello 7.- conclude l'infermiera prima di tornare a svolgere il suo lavoro.

 

Ancora abbastanza turbata mi reco al lettino indicato dalla ragazza.

 

Appena sposto la tendina divisoria, la scena che mi trovo davanti mi spezza il cuore, quella povera bambina circondata da macchinari e medici.

 

-Cosa abbiamo?- chiedo ad uno specializzando.

-Bambina, dieci anni, ha riportato fratture multiple al bacino e alla gamba destra, contusioni sull'addome causate della cintura che però le ha salvato la vita durante l'impatto.- mi risponde lui continuando la visita.

-Okay, allora finiamo gli accertamenti così la portiamo subito in sala operatoria.- finito di parlare mi dirigo subito davanti al tabellone per prenotare la sala.

 

Mentre sto scrivendo il mio nome una voce mi ferma.

-Lauren, ho bisogno di te per una paziente.- è Normani, mi sembra piuttosto agitata.

-Mi dispiace, devo andare a prepararmi per l'operazione di una bambina, chiama qualcun altro di ortopedia.- mentre parlo finisco di scrivere le informazioni sul tabellone.

-Ma è importante che ci sia tu Lauren..- sembra supplicarmi, ma non posso, devo aiutare quella povera bambina.

-Non posso proprio Normani, scusa, vedrai che andrà benissimo anche senza di me.- le sorrido per poi andarmene.

 

Abbiamo iniziato ad operare da circa un paio di ore e sta andando tutto per il meglio, quando sento il suono di un cercapersone.

 

-Dottoressa Jauregui è il suo, chiedono di lei in sala tre.- mi riferisce un'infermiera.

-Okay, beh qua abbiamo praticamente finito, comunque sia abbiamo scoperto il nome della bambina?- chiedo ad un specializzando mentre sto per uscire.

-Sofia dottoressa, il suo nome è Sofia.- mi risponde lui concludendo l'operazione.

 

-Cosa abbiamo?- domando entrando in sala operatoria.

-Donna, venticinque anni, è la sorella della bambina che hai operato prima, ha varie ferite, ma quella che mi preoccupa di più è quella alla gamba.- mi informa Normani.

-Mh, è proprio una brutta ferita, è messa molto male.- rifletto mentre osservo la gamba della paziente, l'osso fa capolinea dall'arto ed è presente una grave infezione.

-Ma scusate, perchè ha il volto coperto la ragazza?- domando confusa dopo aver notato un telo che le copre parzialmente il viso.

-Oh, ehm, perchè prima abbiamo operato l'addome, aveva una grave emorragia interna e quindi abbiamo preferito coprirla per proteggerla.- mi risponde la mia amica.

-Ah okay, che cosa strana, va beh non importa.- commento prima di riprendere ad osservare la gamba.

 

Ha davvero una brutta ferita, non so proprio cosa fare al riguardo, devo pensarci su.

 

-Allora, se voi avete finito direi di portarla in terapia intensiva, ora come ora non so proprio come agire, devo studiare bene il suo caso e fare un paio di ricerche prima di prendere una decisione.- informo i colleghi prima di allontanarmi dalla paziente e di dirigermi nel mio ufficio.

 

Dopo aver cercato studi su pazienti nella stessa situazione della mia, vado a cercare Normani per maggiori informazioni.

 

La trovo a parlare con Dinah in caffetteria.

 

-Ciao Dinah cosa ti porta qua?- domando dopo averle raggiunte.

-Oh, ciao Lauren, niente ero nei paraggi, sai.- mi risponde, sembra molto stanca e triste, oh beh avrà i suoi motivi.

-Capito, comunque Normani volevo chiederti la cartella e gli esiti degli esami della ragazza di prima, sai per avere un'idea migliore della situazione e decidere come agire.-

-Certo, arrivo subito, spettami nel mio ufficio.- conclude lei prima di tornare a parlare con la sua ragazza.

-Vedrai che andrà tutto bene.- le sento dire mentre mi sto allontanando.

 

Chissà cosa sta succedendo.

 

Dopo dieci minuti dalla porta entra la mia amica.

 

-Eccomi, scusa, ma avevo bisogno di finire di parlare con Dinah.- si giustifica lei prima di andare a sedersi.

-Ma figurati, tranquilla, va tutto bene?- domando prima di seguirla a ruota.

-Si, cioè non molto, ci sono alcuni problemi, ma si risolverà tutto.- conclude con un sorriso stanco.

-Va bene, comunque gli esami della paziente?-

-Ah si giusto, ecco.- dice passandomi alcuni fascicoli.

-Ma si è scoperto il suo nome? Qua non c'è scritto niente al di fuori della sua età, che poi che strano sappiamo gli anni e non il nome?- domando perplessa mentre osservo delle lastre.

-Ehm, prima di perdere i sensi ci ha riferito la sua età e basta strano si, comunque la gamba?- sembra parecchio nervosa, ma non dico niente e inizio a spiegarle bene la situazione.

-Allora c'è un'estesa lesione ossea e il grado di infezione dei tessuti molli sono abbastanza preoccupanti, come è possibile che presenti un'infezione così avanzata?- domando confusa continuando a sfogliare gli esiti dei vari esami.

-I paramedici mi hanno riferito che è rimasta incastrata sdraiata verso l'asfalto per circa un'ora prima che riuscissero a soccorrerla e la ferita della gamba è stata schiacciata sul suolo per tutto il tempo.- mi informa la ragazza.

-Ah, beh almeno questo ora ha senso, comunque sia se l'infezione arriva all'osso sarà difficile riuscire a curarla, ufficialmente raccomando l'amputazione.- purtroppo per il momento non riesco a trovare altre vie da percorrere.

.-Assolutamente no, non se ne parla, quella gamba deve essere salvata.- risponde immediatamente alzandosi in piedi.

-Okay non so per quale assurdo motivo tu abbia avuto questa reazione, ma intervenire potrebbe peggiorare l'infezione e aumentare il rischio di trombosi venosa profonda.- rispondo tranquillamente.

-Sicuramente tu ne saprai di più, ma secondo me puoi salvarle la gamba.- continua lei.

-Si, ovviamente ne so di più ed è piuttosto presuntuoso da parte tua e non capisco questa insistenza.-

 

Ora mi sono alzata anche io dalla sedia, questa situazione mi sta innervosendo parecchio.

 

-Hai ragione, scusa, solo per favore cerca di trovare un'altra soluzione.- conclude Normani prima di cadere esausta sulla sua poltrona.

-Va bene, non ho idea di cosa stia succedendo e non capisco cosa tu mi stia nascondendo, ma lo farò perchè per qualche assurdo motivo ti interessa particolarmente, fammi ragionare due minuti.-

 

Dopo averla vista annuire, con la coda dell'occhio, continuo ad analizzare le varie opzioni che mi si presentano.

 

-Okay, forse ho trovato una soluzione.- esclamo all'improvviso.

-Ovvero?- domanda speranzosa la ragazza.

-Beh prima di tutto dobbiamo aspettare che l'infezione migliori.-

-Possiamo provare ad utilizzare medicinali più forti, come la colimicina.- mi suggerisce.

-Certo è un'ottima idea, anche perchè non abbiamo molto tempo visto che più aspettiamo e più la vascolarizzazione diminuisce, i nervi muoiono e i muscoli si atrofizzano.- rifletto prima di esporre la mia idea a Normani.

-Potrei utilizzare un chiodo intramidollare, certo avrà bisogno di un lungo periodo di fisioterapia per riprendere la totale funzionalità, ma in questo modo forse riusciremo a salvarla.-

-Per poi utilizzare un lembo libero per coprire del tutto il punto della frattura.- conclude la mia collega sorridendo.

-Esattamente, forse agendo in questo modo ce la faremo.- rispondo soddisfatta.

-Perfetto Lauren, vedi te lo avevo detto che non era necessario amputare.- commenta elettrizzata.

-Non capisco perchè tu sia così al settimo cielo, ma mi fa piacere che tu sia felice.- rido prima di continuare a parlare.

-Comunque avrei bisogno di visitare la paziente per essere sicura di poter applicare questa cura.- concludo prima di dirigermi verso la porta.

-No aspetta.- urla la mia amica fermandomi.

-Voglio dire, l'ho vista poco fa e il grado di infezione non è variato ed ho già avvisato l'infermiera di procedere con i nuovi medicinali, vai pure dagli altri tuoi pazienti è tutto sotto controllo.- mi informa raggiungendomi.

-Oggi siete tutti molto strani, ma okay, chiamami quando avrò il tuo permesso per salvarle la gamba.- affermo ironica prima di uscire dall'ufficio.

 

Ho appena finito di controllare gli altri pazienti ed è tutto tranquillo.

 

Decido quindi di dirigermi al bancone di accoglienza all'entrata per avere delle informazioni.

 

-Salve, per caso sa dirmi se la dottoressa Cabello è arrivata, il suo turno sarebbe dovuto iniziare un paio di ora fa, ma non l'ho ancora vista.- chiedo gentilmente alla donna dietro al bancone.

-Controllo un secondo e le dico.- mi risponde lei gentilmente.

-Mh no, nessuna Cabello si è presentata a lavoro oggi.- conclude sorridendo.

-Ah, ho capito, la ringrazio e buona giornata.- la saluto allontanandomi confusa.

 

Bah è insolito, non ha mai saltato un giorno.

 

Mentre entro in pronto soccorso, provo a chiamare la specializzanda al cellulare per controllare che vada tutto bene.

 

Dopo un paio di squilli sento in lontananza la suoneria di un telefono.

Seguo il suono e mi trovo in una stanza del pronto soccorso, il rumore arriva da una busta di plastica dove solitamente le infermiere mettono tutti gli averi del paziente che stanno soccorrendo al momento.

 

Non capisco.

 

Provo a chiamare di nuovo la ragazza e il telefono all'interno della busta riprende a suonare.

Decido di aprirla e leggo sul display "Lauren".

 

Sono ormai dieci minuti che sto correndo alla ricerca di Normani quando finalmente la trovo che sta parlando con Ally.

 

-Chi è la ragazza della gamba?- chiedo interrompendo il loro discorso.

-Non lo so Lauren te l'ho già detto.- risponde lei.

-Mi stai prendendo per il culo, tu lo sai!- sto iniziando ad urlare, ma non mi interessa, devo avere la certezza di essermi sbagliata, che tutto questo sia solo un brutto incubo.

-Basta non lo so.- urla lei a sua volta.

-Dove diavolo è Camila, questo lo sai?- le domando con ormai le lacrime agli occhi.

-Lauren..- la interrompo prima che possa finire la frase.

-Ti prego, dimmi che non è lei.- la sto supplicando ormai.

-Mi dispiace, ma la ragazza che sta rischiando di perdere la gamba, è Camila Cabello.-

 

 

Ed è stato in quel preciso istante che il mondo ha iniziato a crollarmi addosso.

 

 

   
 
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