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Autore: daniverse    14/02/2018    0 recensioni
❀ ( mirai!centric, hinted!mirai♥akihito | future fic, introspettivo ).
Mia madre non mi ha mai raccontato troppe favole, quand’ero piccola. La realtà era ben altra, cruda (senza perdono, se sei un’anima nera). Forse è per questo che tutti quei ‘e vissero per sempre felici e contenti’ mi hanno sempre affascinata, ma mai illusa.
Per me, non mi sarei mai aspettata un lieto fine.

→ Storia partecipante all'iniziativa « You Raise Me Up – Love Songs Contest » indetta da Fanwriter.it e Torre di Carta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai Kuriyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quiete di utopiche sentenze, atto I

·         Questa storia partecipa all’iniziativa You Raise Me Up – Love Songs Contest indetta da Fanwriter.it e Torre di Carta.

·         Prompt: 17. L’amore esiste (F. Michielin).

·         N. parole: 360 (trecentosessanta) secondo Word.

Dopo il nostro primo incontro – un vero disastro, per quel che ne fu – me lo chiedesti spesso, tra qualche gomitata ben assestata, rantolii sdegnati e le mie gote arrossate. Se la mia vita non valesse più d’esser vissuta, se una bellezza occhialuta come me avesse senza esitazioni rinunciato alle meraviglie del mondo.

Se per davvero mi sarei buttata giù da quel cornicione sul tetto della scuola, o se si trattasse solo di un pretesto per adescarti.

Chi eri tu, con la sfrontatezza di permetterti di sindacare la mia decisione, per irrompere su quel dannato pianerottolo e urlare a pieni polmoni che questa è un’esistenza da non sprecare, l’unica che abbiamo e di cui conserveremo la memoria nell’infinito che ci attende?

Un’irregolarità, come me. Ecco cos’eri, cosa sei e cosa sarai per il resto dei tuoi giorni.

Sei davvero fastidioso. Non facevo che ripetertelo.

Per la tua gentilezza, le fantasie perverse e l’ossessione per gli occhiali, che probabilmente non capirò mai. Per il desiderio che avevi, emarginato da tutti e circondato solo da guerrieri caparbi e preparati a morire, di arginare la tua mostruosità e vivere come un adolescente qualunque. Per la testardaggine che mi ha stretto tra le braccia sprofondando nell’oblio, perché siamo tutti soli ma non dobbiamo, se non lo vogliamo.

Mia madre non mi ha mai raccontato troppe favole, quand’ero piccola. La realtà era ben altra, cruda (senza perdono, se sei un’anima nera). Forse è per questo che tutti quei ‘e vissero per sempre felici e contenti’ mi hanno sempre affascinata, ma mai illusa.

Per me, non mi sarei mai aspettata un lieto fine.

Perciò, mentre varco la porta e osservo l’appartamento nella penombra pomeridiana, non faccio alcun rumore nel richiuderla e dirigermi in cucina. I sacchetti pesano – la plastica mi creerà una saetta scarlatta sul palmo, vicina all’altra che custodisce la mia maledizione – ma li adagio con cura sul tavolo. Tendo l’orecchio. Dormi ancora, forse la febbre si è abbassata. Allora raccolgo i capelli con qualche sparuta forcina e mi appresto a sfidare i fornelli, territorio a me proibito ma che per te sono disposta a violare. Mi scappa un sorriso.

Come tu hai fatto per me.

Image and video hosting by TinyPic note dell’autrice | Buon pomeriggio a tutti! Devo dire che non facevo tappa in sezione dal lontano 2015 (mammamia, come passa il tempo), quando pubblicai questa storiella qui attraverso questo profilo. Eh, sì, sono cambiate molte cose da allora. Ma non mi perdo in dettagli; sebbene il dono della sintesi non sia mai stato veramente mio, non credo ci sia bisogno di inutili digressioni sulla storia... se non il fatto che a san Valentino (festa che se non fosse per il mio nome non considererei minimamente) non serve dilettarsi in chissà quale celebrazione. A volte sono le piccole cose a essere le più apprezzate, quei pensieri nati con il solo scopo di rendersi felice l’un l’altro senza pretendere niente in cambio. O più semplicemente, prendersi cura della persona amata in serenità. La pompa magna, beh, non è sempre necessaria.
Detto ciò (mai ebbi intenzione di sciorinarvi un sermone in materia, eh), #spreadthelove.

piuma.

   
 
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