Anime & Manga > Yuri on Ice
Ricorda la storia  |      
Autore: ryuga hideki    15/02/2018    0 recensioni
La settimana era iniziata con una terribile notizia, una di quelle che in cuor tuo non vorresti mai e poi mai sentire. Notizie che non penseresti mai di udire anche se fanno parte del corso della vita. E proprio una di quelle era entrata nella vita di Yuri Plisetsky nella settimana del Grand Prix.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Otabek Altin, Yuri Plisetsky
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Privet a tutti! è la mia prima fan fiction in questo fandom. Avevo un idea che mi tormentava e che non mi dava tregua per ciò l'ho scritta e l'ho voluta condividere con voi! Spero vi possa piacere!
Buona lettura!!!

Ryuga Hideki

 


 

LOST






 

La finale del Grand Prix era giunta. Era arrivato il giorno tanto atteso, finalmente poteva vedere i risultati del suo duro allenamento. Voleva dare il meglio di sé visto il ritorno in scena di Victor. Voleva vincere ed essere considerato il nuovo pattinatore più forte del mondo. Ma purtroppo per lui le cose non stavano girando per il verso giusto.

La settimana era iniziata con una terribile notizia, una di quelle che in cuor tuo non vorresti mai e poi mai sentire. Notizie che non penseresti mai di udire anche se fanno parte del corso della vita. E proprio una di quelle era entrata nella vita di Yuri Plisetsky nella settimana del Grand Prix.

Non riusciva a credere che la persona più importante della sua vita potesse trovarsi in quel momento della propria esistenza.

Suo nonno, la persona più preziosa che aveva, era in fin di vita. Colui che pensava fosse immortale in realtà era fragile e delicato come un fiore proprio come le altre persone. Credeva che suo nonno fosse la persona più forte del pianeta, pensava che nulla potesse scalfirlo. Quando era piccolo lo immaginava come Superman, era il suo eroe e in quanto tale niente e nessuno poteva ucciderlo. Forse ci credeva ancora, anche se in quel momento le sue convinzioni si erano fatte delicate come una sfera di cristallo pronta ad infrangersi.

Non poteva essere vero.

Non voleva che fosse vero.

Si trovava nello spogliatoio mentre aspettava il suo turno. Era agitato e lui non lo era quasi mai. Le mani gli tremavano e il respiro si stava facendo sempre più corto. Nella sua mente vi era solo e soltanto tanta confusione. Si vedeva mentre sbagliava un semplicissimo triplo Axel o mentre andava completamente fuori tempo. Frammenti di momenti passati con suo nonno si facevano largo nella sua mente. Si sentiva arrabbiato e allo stesso tempo deluso e terribilmente triste.

Cosa ci faceva lì? Perché non era in ospedale da suo nonno? Non poteva rinunciare al suo futuro, era certo che lui avrebbe voluto che si trovasse proprio lì a gareggiare.

Aveva lo sguardo fisso sul pavimento. Le mani strette a pugno sulle gambe. Non sentiva ciò che gli accadeva attorno. Non sapeva nemmeno se fosse giunto il suo turno.

-Yuri...- sentì in lontananza una voce famigliare, ma non gli diede troppo peso poiché credeva fosse solo nella sua testa. -Yuri...- avvertì una mano sulla spalla. Si voltò, aveva lo sguardo smarrito e terrorizzato. Vide Yuuri Katsuki davanti a sé che aveva un aria comprensiva. -Fra poco tocca a te...- rivelò con un tono calmo e gentile per evitare di turbarlo. Yuri tornò a guardare per terra. Non riusciva a muoversi, avrebbe tanto voluto farlo pur di non farsi vedere in quello stato da lui ma non ci riusciva. -Andrà tutto bene, ce la puoi fare...- il biondo strinse con forza i pugni, si morse il labbro e senza sapere come riuscì a parlare.

-Non ho bisogno di farmelo dire da uno come te! Lo so che ce la faccio!- disse con un tono acido, ma un velo di dolore vi era nella sua voce. Yuuri non si sorprese più di tanto della reazione del biondo, ma sapeva che stava indossando una maschera. Sapeva cos'era successo a suo nonno, Yakov lo aveva rivelato a Victor.

-Pattina per lui... Dai il meglio per lui! Sono sicurissimo che è quello che vorrebbe e sono sicuro che ce la puoi fare. - gli mise una mano sulla schiena per dargli conforto. Il biondo sgranò gli occhi. Rimase immobile, era sul punto di scoppiare ma si trattenne. Le parole del rivale gli diedero un po' di conforto, il tanto che bastava per dargli la forza di alzarsi. Si voltò verso di lui e prima che se ne rendesse conto fu colto in un abbraccio. Si pietrificò. La mente smise di pensare. -Lui sarà con te mentre ti esibisci! Facciamo tutti il tifo per te...- Yuuri si staccò e gli sorrise. Il biondo aggrottò le sopracciglia ed uscì senza dire alcuna parola.

Raggiunse i bordi della pista, fece un respiro profondo ed andò a mettersi in posizione. Cercò di concentrarsi, ma la mente riprese a pensare a suo nonno.

-Nonno...questo è per te...- si disse.

La canzone partì. L'esibizione iniziò sulle note della versione russa di Once Upon a December. Conosceva benissimo quella musica, se n'era innamorato dalla prima volta che aveva visto il film Anastasia al cinema con il nonno, entrambi la cantavano sempre e quell'esibizione doveva essere il suo regalo di compleanno. Aveva preparato un programma complesso e audace per poter battere Victor e stroncare il suo trionfale ritorno, ma in quel momento non era sicuro che ci sarebbe riuscito.

Lasciò che la canzone circolasse dentro il suo corpo, lasciò fluire tutte le emozioni che provava in quel momento. La rabbia che aveva provato qualche minuto prima era sparita non appena la canzone iniziò. Lasciò che la tristezza lo avvolgesse assieme all'amore che provava, portando con sé tanta grazia. Si muoveva così dolcemente e delicatamente che sembrava un fiocco di neve che si lasciava coccolare e trasportare dall'aria. Emanava tanta passione, non quella volgare e violenta ma bensì quella impregnata di un amore puro e sincero. Era come se si stesse esibendo mettendo a nudo il proprio cuore. La sua mente lo aveva portato completamente in un altro posto. A torno a lui non vi era nessuno, fatta eccezione per il nonno. Stava danzando da solo e soltanto per i suoi occhi. Non avvertì nemmeno la fatica dei salti.

Giunto a metà esibizione avvertì dei brividi gelidi lungo la schiena e una lieve fitta allo stomaco. Sgranò gli occhi, aveva una terribile sensazione ma cercò di rimanere il più concentrato possibile per arrivare alla fine. Si mise a danzare con ancora più vigore e passione, voleva disfarsi della tristezza. Voleva strapparsela dal petto e lanciarla via. Voleva sentirsi leggero dal peso che aveva addosso. Voleva essere libero.

La canzone finì. Si buttò per terra sulle ginocchia sfinito. Non aveva più fiato. Si mise le mani sul viso, versò qualche lacrima senza rendersene conto.

Era andato divinamente bene, ma a caro prezzo.

Si rialzò e raggiunse il kiss and cry tenendo lo sguardo basso. Non si fermò neppure a vedere il punteggio. Andò a cambiarsi per poi uscire. Aveva bisogno di una boccata d'aria fresca. Si sedette su di una panchina appena fuori dal pala-ghiaccio. Il sole era già tramontato e la temperatura era scesa drasticamente.

Aveva iniziato a nevicare.

Il cellulare gli vibrò. Lo tirò fuori dalla tasca e vide un messaggio da parte di sua madre. L'ansia prese il sopravvento. Le mani iniziarono a tremargli. Pigiò sulla notifica e lesse. Strinse le mani a pugno con forza, appoggiandole sulle gambe. La testa, incappucciata, era bassa con lo sguardo rivolto a terra.

Un fiocco di neve si posò sulla sua mano.

Le lacrime gli rigavano il viso. Sentiva un nodo alla gola che non lo faceva respirare.

-Yuri...- sentì la voce di Otabek giungergli all'orecchio. Il biondo non riusciva a muoversi. Un singhiozzo uscì dalle sue labbra, avrebbe tanto voluto urlare. Il kazako gli si avvicinò, mettendosi davanti. -Yuri...- alzò lo sguardo piangente verso Otabek. Era disperato. Non riusciva a controllarsi. Otabek perse un battito nel vederlo ridotto in questo stato. Si morse il labbro ed istintivamente lo abbracciò.

 

Yuri aveva vinto il Grand Prix.

Ma Yuri aveva perso.

 

Il momento più straziante della vita era giunto.
Il giorno del funerale giunse fin troppo presto. Avrebbe tanto voluto non parteciparvi. Avrebbe tanto voluto rinunciare a tutto ciò che gli era rimasto nella sua vita pur di non vivere quel periodo. Avrebbe preferito essere un pattinatore fallito piuttosto che perdere qualcuno di così caro.

Quel giorno il cielo era completamente bianco e il freddo era tagliente e penetrante.

Molti dei suoi colleghi pattinatori avevano preso parte alla cerimonia per dargli sostegno e conforto, ma lui avrebbe preferito rimanere da solo sulla pista e sfogarsi, liberandosi dal peso dello sconforto. Ricevere tutte quelle condoglianze lo uccidevano ancora di più. Erano come pugnali che si conficcavano nel suo petto impedendogli di respirare.

Voleva scappare il più lontano possibile da quel posto, ma allo stesso tempo non voleva andarsene. Non voleva staccarsi da suo nonno.

I suoi occhi erano spenti, non vi era nemmeno una minima traccia di rabbia o strafottenza. Erano completamente vuoti e freddi.

Otabek, Yuuri e Victor cercarono di stargli il più vicino possibile anche se non sapevano come sarebbe stato meglio comportarsi con lui. Era la prima volta che lo vedevano in questo stato.

Quando la cerimonia finì Yuri decise di rimanere per qualche minuto al cimitero.

Aveva gli occhi fissi sulla bara davanti a sé. Il vento gelido prese a soffiare con delicatezza, accarezzandogli il viso e facendo danzare i suoi lunghi fili dorati. Gli sembrava che tramite l'aria suo nonno gli stesse rivolgendo una gentile carezza. Iniziò a piangere in silenzio, sentendo il peso che aveva al petto farsi sempre più leggero.

Otabek, che si era allontanato come tutti gli altri, si voltò. Si fermò e decise di ritornare sui propri passi e raggiungere Yuri. Gli si mise accanto senza dire nulla. Allungò la mano verso la sua e gliela strinse. Il biondo la strette con più forza per paura che se ne andasse.

 

 

Yuri aveva perso.

Ma sarebbe tornato a vivere.

 

 



 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: ryuga hideki