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Autore: Chiaroscura69    15/02/2018    1 recensioni
Cosa succederebbe se per un giorno ci venisse data la possibilità di rivivere un giorno del nostro passato? Sarebbe giusto cambiare qualcosa o bisognerebbe lasciare tutto com'è stato, anche se ci fa soffrire?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sdraiata sul letto e penso. Mi capita spesso in quest'ultimo periodo, ad un certo punto della giornata lascio il telefono da qualche parte e stacco i legami con il mondo. A volte è un bene, a volte mi fa star male.
Questa volta non sta andando molto bene. Dicono che la parte più difficile quando si viene lasciati è l'accettazione. Il punto è che nel mio caso la questione è particolarmente complicata dato che non c'è una ragione precisa.
La mia mente continua a ripercorrere istante dopo istante tutto ciò che è successo fra noi, dalla prima volta che ci siamo incontrati. Sono così immersa fra i miei pensieri che nemmeno mi accorgo che ho iniziato a piangere.
Mi alzo di scatto e vado a recuperare un fazzoletto, non voglio trovarmi anche oggi con gli occhi gonfi e rossi. A nessuno importa se sto male? Allora nessuno deve sapere che sto male.
Prima che riesca ad arrivare al fazzoletto una lacrima prepotente mi sfugge dagli occhi e atterra sul pavimento. Alla fine trovo il mio fazzoletto e tampono piano i miei occhi. Ho deciso di smettere di pensare per un po', mi darò alla lettura di quel libro che non ho mai finito.
Mentre vado a cercare il mio libro, sepolto dalla catasta informe delle mie dispense universitare, mi accorgo che si sta diffondendo uno strano odore nell'aria. E' un misto di zolfo e odore di bosco incontaminato.
Potrebbe essere il condotto dell'aria condizionata che non funziona, ma di solito ha un odore molto più disgustoso.
All'improvviso nel punto esatto dove era caduta la mia lacrima inizia a venir fuori un filo di fumo leggero che sa di incenso. Incredula passo la mano sul pavimento cercando di capire come quel fumo si sia generato ma non vi trovo nulla.
Sto impazzendo...
Il fumo nel frattempo aumenta fino a diventare una vera e propria nube. Inizio a tossire e i miei occhi iniziano a lacrimare copiosamente.
Mi allontano mettendomi una mano sul volto e ad un tratto sento una voce.
''Sssalve Clara'' sussurra una voce sibilante.
Apro gli occhi con titubanza e mi ritrovo davanti una piccola donna ossuta con una nuvoletta di capelli biondi ed enormi, spaventosi, occhi verdi.
''C-come è arrivata q-qui? E come sa il mio nome?''chiedo impaurita.
''Oh non ha la minima importanza questo, sssignorina'' mi risponde facendomi l'occhiolino.
''A-allora c-cosa vuole da me?''
Se devo essere sincera, non incuteva paura nel suo aspetto, eppure aveva qualcosa di sinistro.
''Io sssono la sssaldatrice dei debiti. Appaio alle persssone che sssoffrono orribilmente e che non hanno colpa. Do una sssola occasssione, una sola possssibilità''.
''Non capisco...''
''Vedi tessssoro, poco fa stavi pensando a qualcosa che ti fa star male giusto?''
''Mmmm sì...e allora?''
''E allora io ti do la possssibilità di tornare indietro nel tempo, nel giorno in cui tutto quello che ti ha fatto sssoffrire poteva essssere evitato, e tu potrai decidere come gessstire la sssituazione''
''M-ma questo è-è impossibile...''balbetto arretrando di qualche passo.
''Oh piccola, invece è posssibilissssimo. Ricorda, hai sssolo una posssibilità''
Inizio a sentire gli occhi pesanti e la testa prende a girarmi vorticosamente.
''Fai la tua ssscelta e non parlarne con nessssuno oppure non potrò più aiutarti'' urla qualcuno nella mia testa, e poi non sento più nulla.


Mi sveglio di soprassalto sul mio letto. Che sogno orribile.
Sono le 10. Lo so perchè la mia sveglia del cellulare è precisissima. La lascio suonare ancora un po', voglio riprendermi del tutto. Che idea malsana quella di tornare indietro nel tempo. Mangiare troppo formaggio a cena mi sta facendo male. Promemoria per me: cercare di mangiare leggero prima di dormire.
Dopo una mezz'ora buona mi decido ad alzarmi e vado a spegnere la sveglia. Per pura curiosità controllo il calendario e mentre lo faccio mi do già della stupida.
Eppure, sotto il mio sguardo esterrefatto, scopro di trovarmi nel 15 ottobre dell'anno precedente. Stropiccio gli occhi ma non cambia nulla.
Esco di corsa dalla camera e salgo di corsa quattro piani di scale. Irrompo in camera di Davide e gli urlo:''Davi che giorno è oggi?''
Il mio amico mi guarda esterrefatto e balbetta:'' Q-quindici di ottobre Clara, perchè?''
Sto impazzendo.
''Niente, niente...scusa''mormoro e me ne torno nella mia stanza.
Io e Davide all'epoca stavamo alla casa dello studente, perciò praticamente vivevamo insieme.
Ho molti ricordi del 15 ottobre e con un fremito di eccitazione e ansia pura mi rendo conto che è il giorno in cui io e Roberto ci siamo baciati la prima volta.
E' molto semplice ciò che devo fare oggi; non devo proporre a Davide di andare alla festa universitaria. Una parte di me spasima al solo pensiero di poter baciare ancora Roberto ma l'altra, quella ragionevole, sa che in futuro me ne pentirò.
Inoltre so che devo resistere solo oggi, perchè se oggi non bacio Roberto quando tornerò alla realtà non soffrirò più, perchè la storia fra noi non sarà mai cominciata e di conseguenza mai finita.
Non ricordavo che questa giornata si fosse svolta in maniera così lenta, forse perchè il ricordo di tutto quello che era successo di sera aveva cancellato il resto.
A mezzogiorno io e Davide siamo andati in mensa ma lui mi guardava di sottecchi come se mi stesse analizzando.
''Beh che c'è che non va?''gli ho chiesto ad un certo punto un po' scocciata.
''Stavo per chiederti la stessa cosa. Sei molto strana oggi, Clara''
Vorrei parlargli della situazione in cui mi trovo  ma non posso, oppure non sarà servito a nulla.
''Sono solo molto stanca...Stanotte credo che andrò a letto presto''dico e mimo uno sbadiglio.
''Coomeee! Eh dai oggi avevamo deciso che saremo usciti a ubriacarci un po'''protesta.7
In effetti avevamo organizzato questa serata da un mese e glielo avevo promesso. Dopotutto se fossimo stati in giro per la città, non saremmo andati comunque alla festa universitaria.
''Okay, però ce ne stiamo un po' a zonzo, nessun locale fisso''
''Finalmente ti riconosco!''esclama dandomi un bacio sulla guancia.
Oh, adoro questo ragazzo.
Il pomeriggio riposo qualche ora e per un attimo tentenno, ho una voglia matta di vedere Roberto. E poi mi chiedo se il mio ricordo sia realmente uguale a come si era svolta la serata. Mi do nuovamente della stupida. Clara, a nessuno capita di avere una seconda occasione davvero vuoi sprecarla così? Per qualcuno che nemmeno ti vuole?
 
   
 
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