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Autore: Lau_McKagan    16/02/2018    4 recensioni
"E' stato un incidente!" facile a dirlo... uno, due, tre volte... ma gli incidenti sono imprevisti che capitano per caso, diverso è quando te li vai a cercare...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Credo che la maggior parte di chi leggerà questa storia (ammesso che qualcuno ancora legga in questa sezione, bo) non saprà ormai più chi sono XD ebbene, in questi giorni ho una tremenda nostalgia. 'Qualcuno' a caso sa perchè... non che la mia attuale vita da 35 madre di famiglia mi dispiaccia, anzi, ma questa parte del mio passato mi manca un sacco... Stavo ascoltando "The heroine diaries" oggi, dopo un infinità di tempo. E tra una pulizia e l'altra, sentendo "Accident can happen" mi è venuta una tremenda voglia di scrivere qualcosa. Visto che oggi sono stranamente sola, eccomi qui. Non ho davvero potuto resistere. Ok, non è un gra che, anzi, fa proprio schifo, ma ne avevo davvero bisogno... perciò niente, non mi aspetto nulla, non aspettatevi nulla, è solo una cosa buttata giù al volo, in un momento di profonda nostalgia. Un bacio

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La sua pelle sapeva di buono, come sempre. Un misto di vodka, tabacco, e il profumo suo, non ricordava il nome… ma forse era proprio la sua pelle e basta che profumava in quel modo. Strozzò un urlo quando l’ennesima spinta lo trafisse, facendogli incrinare le labbra in un sorriso compiaciuto. Sapeva che non sarebbe durata a lungo quella cosa tra loro, o forse si? In fondo se lo diceva sempre ‘Questa sarà l’ultima volta’, ma poi ce ne era sempre un’altra, e un’altra ancora. Tutto era iniziato così, “un incidente” diceva l’altro, ma per lui non lo era affatto, se l’era proprio cercata invece, perché da tempo Duff gli faceva ribollire il sangue non proprio in direzione del cervello. Ma perché doveva sempre incasinarsi la vita in quel modo? La stretta della mano dell’altro sul suo membro lo distolse da quei pensieri, facendolo sussultare. Sentì il suo viso immergersi nel suo collo, erano entrambi ormai vicini all’amplesso, lo sentiva da come avevano accelerato i respiri, e da come i loro gemiti ormai uscivano senza ritegno dalle rispettive bocche. Così accadde poco dopo. Sentì il liquido caldo invaderlo, e il corpo sudato del biondo accasciarsi sul suo. Abbracciarlo. Dargli un ultimo dolce – fin troppo – bacio sulla spalla, prima di spostarsi e rannicchiarsi esausto dall’altra parte del letto. Ma perché doveva sempre essere così dannatamente dolce?! Non poteva limitarsi a scoparlo e basta?! Rendeva tutto più difficile in quel modo. Difficile, si… ma Dio, quanto gli piaceva…

Si voltò sulla schiena lasciando che l’aria fresca gli passasse sul ventre e il torace ancora nudi e sudati. Rabbrividì. Si voltò a guadarlo “Duff…” chiamò piano. Ma il respiro pesante dell’altro lasciava pochi dubbi. Si era addormentato. Avevano avuto una serata stancante, il concerto, l’intervista e tutto il resto. Erano tutti esausti. Anche lui, ma di dormire non ne aveva proprio voglia. La sua vita era davvero un casino. Sbuffò tirandosi seduto e coprendo quasi amorevolmente il compagno con il lenzuolo. Sul viso aveva stampato un sorriso soddisfatto – bello – e compiaciuto – sereno “Ah, McKagan…” scosse la testa. Più volte si era chiesto se Duff sarebbe stato con lui se non fosse quasi sempre fatto o ubriaco. Probabilmente no. Eppure anche quando era lucido non lo trattava mai con freddezza o sufficienza. Aveva il presentimento che si sarebbe portato appresso quel dubbio per sempre.

Si alzò andando subito in bagno per darsi una pulita. La sua immagine nello specchio appariva così strana… eterea, la pelle candida leggermente arrossata, i capelli arruffati e gli occhi ancora lucidi dopo il sesso. Si definiva bello, ma dopo quelle serate lo sembrava ancora di più. Sorrise compiaciuto, da arrogante quale era.

Dopo essersi lavato velocemente si infilò i pantaloni corti di una morbida tuta e una maglietta. Duff dormiva profondamente, non lo avrebbe svegliato. Ma non voleva nemmeno rimanere li fino a mattina. Prese una lattina di diet coke dal frigo bar ed uscì facendo attenzione a chiudere bene la porta, casomai qualcuno fosse riuscito ad oltrepassare la security ed infilarcisi dentro. Camminò lento per il corridoio, indeciso sul da farsi. Quella situazione andava avanti da qualche settimana, nessuno sapeva, e lui era sinceramente stufo di tenerselo dentro. Doveva dirlo a qualcuno, chiedere consiglio, un parere, o sarebbe scoppiato. Tanto lui avrebbe capito, insomma, erano stati sempre amici, e oltre… chi meglio di lui? Entrò senza neanche bussare, tanto sapeva che non ci avrebbe trovato nessun’altro li con lui, l’amico di sempre era in una delle sue fasi ‘solitudine mode-on’.

“Non si bussa?”

“E quando mai?” rispose andandosi a sedere comodamente sul letto sfatto, di fianco a lui, che stava rollando quella che aveva tutta l’aria di essere una canna

“Non dormi?”

“Non ho sonno” sempre di poche parole.

“Dovresti chiudere la porta, non puoi mai sapere chi potrebbe entrare”

Gli occhi del moro lo guardarono ironici “Davvero? Me lo ricorderò la prossima volta, almeno te ne rimarrai fuori”

“Sarei entrato lo stesso in un modo o nell’altro, lo sai”

“Già…” scosse la testa ridacchiando “Che vuoi?”

“Mmm… niente, non riuscivo a dormire”

“ Ah ah”

Ah ah… che?! Perché hai detto ah ah?”

“Spara Axl, che vuoi?”

Non lo avrebbe certo fatto fesso, lo conosceva troppo bene. Era andato da lui per quello in fondo, no? Per parlare, confidarsi, magari avere un consiglio… si sarebbe incazzato, già lo sapeva “Ho scopato con Duff” disse tutto d’un fiato, trattenendo leggermente il respiro in quei secondi di silenzio che passarono dopo la sua confessione.

“Oh Cristo….”

Tutto li?! Pensò… insomma, nessuna sclerata, urla, pugni? Niente? “Mi hai sentito? Ho detto…”

“Si, si! Ho sentito quello che hai detto, non ripeterlo, ok?!” ah ecco, allora almeno un po’ si era incazzato. Lo guardò mentre scuoteva il capo, cercando di finire quella canna al meglio, ma l’erba continuava a uscire fuori, si stava innervosendo “ma perché cazzo devi sempre incasinare tutto?!”

“E’ stato un incidente”!

“Immagino! Quante volte è successo?”

Non si aspettava quella domanda “Hemm… non molte… dure, tre forse… o quattro… be, non ricordo bene, qualcuna in più…”

“Un incidente?!” adesso iniziava davvero ad alzare la voce “Un incidente Axl, è una cosa che succede per caso, una volta, stop. Finito. Non…  tre, quattro, cinque o forse chissà quante altre volte!”

“Hey non l’ho violentato, guarda che lo voleva anche lui! Non ti incazzare dai… mi fai sentire uno stronzo così”

“Lo sei”

“La finisci con quella canna? Non posso parlare se continui a farti quella canna!”

“Credimi è meglio se me la faccio!” sbuffò “Ok, senti, perché l’hai detto a me? Che vuoi? La mia benedizione?”

“Gne, lascia perdere… avevo bisogno di parlare con qualcuno, ma se devi prenderla così me ne vado!”

Izzy alzò gli occhi al cielo. A volte gli sembrava davvero di avere a che fare con un bambino, tanto era alto il grado di infantilismo del rosso. Insomma, aveva tutto il diritto di non volere ascoltare le sue peccaminose confessioni. Eppure.. come sempre, lo fermò “Smettila dai, vieni qui e dimmi un po’ qual è il problema…” e come previsto Axl fece dietro front trotterellando di nuovo vicino a lui nel letto.

“Sai Izzy, non lo so cioè… mi chiedo se Duff lo fa perché lo vuole, perché è quasi sempre ubriaco, o che…”

“Sarebbe tutto più facile se ti facessi qualche ragazzino la fuori, invece che i tuoi compagni di band”

“Per il sesso ho le groupie, questo è…” cosa? Cosa doveva dire, cos’era quello? Sospirò “Non lo so perché Iz… mi attrae, che ci posso fare? Era come… come…” no, quello non poteva proprio dirlo. Non poteva fargli quello ‘come con te’ stava per dire, ma si morse in tempo il labbro.

Peccato che il moro non era mica scemo, e sapeva perfettamente cosa stava per uscire da quella bellissima ed invitante bocca “Non è la stessa cosa… e forse è meglio così…” o forse lui ci sperava, che non fosse la stessa cosa, che non ci fossero di mezzo dei sentimenti più profondi “ Duff è maggiorenne e sa benissimo quello che fa, se gli sta bene così non vedo perché tu ti stia facendo tanti problemi” ‘con me non te ne facevi così tanti’ pensò.

“Potrei rovinare tutto…”

“Non mi pare tu ti sia mai posto il problema”

“Cosa c’entra adesso questa storia?!” disse scocciato, afferrando al volo la frecciatina che gli era stata appena tirata “Ti da fastidio che io e Duff facciamo sesso?!”

Touchè  “Non mi da fastidio un bel niente!”

“Certo!” sbuffò incrociando le braccia la petto.

“Smettiamola ok? Non voglio tornare sull’argomento… è stato meglio così… sul serio… parla con Duff se ti mette a disagio questa situazione, sono sicuro che ti spiegherà anche il suo punto di vista, così non dovrai arrovellarti il cervello per capire cosa gli passa per la testa, e ora se non ti dispiace…” disse, riprendendo finalmente in mano la sua cara canna, accendendola, e tirandone immediatamente una lunga boccata. Ne aveva proprio bisogno.

“Izzy”

“mmm”

“Perché ogni volta che litighiamo per qualcosa, alla fine finiamo di nuovo a scopare?”

Accidenti a lui! Ma perché doveva ogni volta uscirsene con quelle frasi del cazzo?! Era vero. Avevano chiuso da un po’ la loro storia, eppure ogni qual volta che litigavano, finivano di nuovo insieme “Cosa vorresti dire?”

“Bè, l’ultima volta, te lo ricordi?”

“Non succederà più”

“L’hai detto anche quella volta…”

“E’ stato un incidente!” si trovò a ripetere quella stessa frase, detta poco prima anche dall’amico.

“Un incidente è una coxa che capita solo una volta… l’hai detto tu…” disse avvicinandosi a lui.

“Levati!”

“No”

“Axl!”

“No!” ribadì deciso, levandogli dalle mani la canna quasi finita – fumata con insolita voracità – e mettendosi su di lui a cavalcioni, per impedirgli di andarsene. Tanto aveva ragione lui, non lo respingeva mai, e non lo avrebbe fatto neanche quella volta.

“Levati o ti prendo a pugni!”

“Non lo farai Stradlin” e per sottolineare il concetto lo baciò, così prepotentemente da far sbattere la testa al moro sul muro dietro la testata del letto.

Oh, il sapore di Izzy, Era diverso da quello di Duff, più cupo, non definito, più aspro e pungente… lo adorava. E come sempre, sentì le braccia di Izzy cingergli la vita, e ribaltarlo poco elegantemente sul letto, tra le lenzuola ancora composte.

“Sei un bastardo” mugugnò, sentendo il rosso sorridere “Non dovremmo davvero più farlo…”

“Parla per te, io voglio farlo, ogni volta che ne ho voglia” ci teneva a sottolinearlo.

Che senso aveva, si chiese Izzy, aver chiuso quella storia se continuava a finirci a letto? Ma come poteva resistere? L’unico modo era andarsene , lontano da lui, lontano dal gruppo e da tutta la merda che ci girava attorno. Ci pensava da un po’ a dire il vero. E lo avrebbe fatto. Quella, si disse, sarebbe davvero stata l’ultima volta. Lo giurò, per la prima volta, a se stesso. Forse per quello affondare dentro di lui gli sembrò diverso, più profondo, come un’onda in piena che lo stava travolgendo, facendogli mancare l’aria, facendolo affondare… 

Axl dal canto suo adorava il modo che Izzy aveva di prenderlo, di possederlo. Sapeva che sarebbe sempre stato suo, in qualche modo. Anche quando non ci sarebbe stato più – perché sapeva che sarebbe successo – anche quando vecchio e stanco, avrebbe avuto la sua vita a cui pensare e i propri fantasmi con cui fare i conti. Anche se avesse avuto qualcun altro al loro posto – poteva essere Duff quel qualcuno? – Izzy avrebbe sempre fatto parte di lui. Gli artigliò o capelli tirandoselo contro, mentre l’altro non smetteva un attimo di sovrastarlo, finchè esausto gli crollò addosso. Si sentivano solo i loro respiri veloci nella stanza.

Gli accarezzò la schiena madida, facendolo rabbrividire “Anche questa era l’ultima volta, Iz?” sussurrò, vicino al suo orecchio.

“Lo è davvero… è stato solo…”

“Un incidente, si... l’hai già detto”

Izzy sorrise, perdendosi in quegli occhi verdi che conosceva ormai fin troppo bene “Gli incidenti possono capitare”

“Gli incidenti possono capitare” ripetè il rosso, sorridendo a sua volta, consapevole che dopo quella volta, probabilmente, di incidenti con Izzy non ne sarebbero davvero più capitati.
   
 
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