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Autore: shira21    16/02/2018    2 recensioni
Quando passi più di nove ore al giorno tutte le settimane da anni in un ufficio arrivi a conoscere i tuoi colleghi meglio della tua famiglia. Le cose si complicano però se ti prendi una cotta per uno di loro.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sweet Bunny'
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La porta dell'ufficio si apre e, anche se non sto facendo nulla di male, sobbalzo. Senza farmi notare alzo lo sguardo dal computer solo per vederlo entrare; non serve altro al mio stupido, stupido cuore per sobbalzare a sua volta e lanciarsi in una folle corsa. Neanche quando sono in palestra batte così tanto da farmi male al torace.
So cosa dovrei fare, me lo ripeto ogni volta che lo vedo ma è più forte di me, non riesco proprio a distogliere lo sguardo.
Un paio di Ray-Ban gli coprono gli occhi e mettono in ombra il volto, lo stesso di ogni mia erotica fantasia. Ma quei capelli scuri, del colore della cioccolata calda, con quel ciuffo sempre disordinato... oddio, mi venderei un rene per poterci passare in mezzo le mani. Magari durante un bacio infuocato.
Mi sfugge un piccolo, minuscolo gemito e abbasso gli occhi colpevole, sperando con tutta me stessa che nessuno mi abbia sentito.
Valentino si ferma a parlare con alcune colleghe e io fingo di essere tremendamente occupata anche se neanche le vedo le email. Si toglie la giacca scura, quella con la pelliccietta intorno al cappuccio, la mia seconda preferita dopo quella di pelle nera e si siede al computer di fronte al mio.
Sospiro.
Per lui io non esisto. Non è una cosa che dico per cercare compassione ma per pura verità. Forse ci sono come collega ma come donna? Proprio non mi vede.
Due anni di questa dannata, sciocca cotta senza speranza. Due anni in cui gli basta guardarmi per farmi tremare, due anni in cui basta che mi parli per farmi arrossire come una scolaretta, due anni di sogni e fantasie.
Poi lo sento parlare del week-end che ha passato con la sua ragazza e quel mostro dagli occhi verdi chiamato gelosia mi fa male dentro facendo scoppiare la mia piccola bolla. So che è impossibile che uno come lui sia ancora single ma sono invidiosa di chiunque ragazza possa essere sfiorata da lui.
E baciata.
Ed è meglio se mi fermo qui se non voglio rischiare di spezzare qualcosa!
Alzo brevemente gli occhi, stamattina non sono un granché produttiva, e mi mordo le labbra mentre la maglietta bianca gli fascia le spalle e lasci intravedere una leggera peluria bruna.
No, dai. Devo davvero iniziare a lavorare o se il capo mi chiede cosa sto facendo non avrò nulla da rispondergli!
Prima però rubo un ultimo pezzetto di paradiso in quei suoi occhi così scuri. Altro che occhi azzurri o verdi, i suoi sono del colore migliore del mondo, caldi come quelli di un cucciolo... un coniglietto che quando ride arriccia la punta del naso e gli brillano le iridi.
Occhi a cui non potresti mai negare nulla!
Sarà da maniaci il fatto che potrei descriverlo alla perfezione anche senza guardarlo?
A distrarmi dalle mie turbe psichiche è l'arrivo di una nuova email e decido di iniziare sul serio a lavorare, cercando di ignorare sia il mio corpo traditore sia la mia mente dispettosa.
La giornata passa, ore passate a dividermi tra il lavoro e far finta di non avere una cotta per il mio collega. Come al solito, la prima cosa mi riesce meglio della seconda.
Spengo il computer e alzo lo guardo sul mio quadro preferito: lui! Stanco si passa le dita tra i capelli mentre parla a bassa voce con Jack, l'altro nostro collega. I miei occhi ribelli sfiorano quella pelle olivastra, il torace ben definito e snello, la vita stretta e... oddio! Io adoro i jeans che fasciano le gambe di un uomo anche se preferisco gli uomini che indossano i completi scuri. Ma la verità è che quando Valentino mette quei pantaloni della tuta grigio chiaro potrebbe sfilarmi davanti Wall Street e neanche me ne accorgerei!
Sento che le mie guance sono rosse e faccio scivolare la testa sulle braccia incrociate.
Non ce la faccio più.
Non posso più andare avanti così.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a quello che credo sia il mio ragazzo anche se non ce lo siamo mai detti. Stasera mi toglierò Vale dalla testa, in un modo o nell'altro!
   
 
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