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Autore: Fanta Gaia    18/02/2018    1 recensioni
Albus gli aveva consigliato di scriverlo, diceva che forse un giorno sarebbe tornato utile e nonostante Piton lo trovasse una cosa inutile lo fece
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Lily Evans, Petunia Dursley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era passata una settimana da quando Piton era stato portato ad Hogwarts, Albus Silente aveva deposto a suo favore e lo aveva portato nella sua scuola, Piton era rimasto per tutto il tempo chiuso nella sua stanza, Albus aveva provveduto perché un elfo gli portasse da mangiare ma da quanto ne sapeva non aveva mangiato nulla, lo aveva mandato a chiamare dicendogli di venire nel suo ufficio. Piton salì verso l'ufficio di Silente ed ad ogni passo si sentiva più stanco, busso ed una vice calda dall'interno disse << avanti >> Piton teneva la testa bassa, l'ufficio di Silente era più caldo della sua stanza dove teneva il fuoco a mala pena acceso, Albus con un gesto veloce invito Piton a sedersi, si sedette sulla poltrona più lontana dal caminetto, << come stai Severus ? >> Piton non rispose continuava a tenere lo sguardo fisso sul pavimento, << ti ho chiamato perché ho bisogno che tu faccia una cosa per me >> Piton continuava a non rispondere << ho bisogno che tu scriva un diario con tutte le tue memorie perché un giorno potrebbero servire >> poi Albus prese un diario da dentro uno dei casetti della sua scrivania << ho fatto un incantesimo così che soltanto io, tu ed un altra persona possiamo leggerlo per tutti gli altri sembrerà soltanto un diario vuoto, puoi farlo Severus? >> Piton annui debolmente stava per alzarsi ed andarsene quando Albus con vece dolce disse << mi dispiace per la tua perdita >> Piton appena in un sussurro ed a denti stretti disse << grazie >>. Si alzò e torno nella sua stanza appena entro il suo respiro si congelo in nuvolette, Piton posso il diario sopra la scrivania, si sedette e senti il debole calore del caminetto, guardo fuori dalla finestra e vide il lago nero, il sole era tramontato da un po' e nel cielo inziavano a comparire le prime stelle, resto per un po' a guardare fuori dalla finestra sentendosi completamente vuoto, con un gesto della bacchetta fece comparire una boccetta di inchiostro nero, scrisse sulla copertina: diario di Severus Piton, poi diede un altro sguardo al lago ed apri il diario alla prima pagina e scrisse: diario di un codardo, 7 settembre 1981, sono Severus Piton nato il 9 gennaio 1960 mio padre era un babbano di nome Tobbias Piton mentre mia madre era una strega Eielen Price, mio padre sebbene che mia madre era una strega soltanto dopo il matrimonio, sono nato e cresciuto a Spinnet end, mia madre aveva rinunciato alla magia, lei diceva che lo aveva fatto per amore di mio padre ma.io non li ho mi visti nella stessa stanza senza che litigassero, mio padre picchiva spesso mia madre e qualche volta anche me fino a quando non manifesti per la prima volta la mia natura magica e schiantai mio padre da allora lui non mi tocco più ma comincio a chiamarmi mostro, cerco di passare quanto più tempo possibile fuori casa amavo andare in un parco non molto lontano da casa mia, era pieno di bambino tutti ben vestiti, qualcuno di loro aveva anche un lecca-lecca, le loro mamme era sedute sulle panchine e li osservano, avevo smesso di cercare di unirmi a loro perché le volte in cui ci avevo provato erano scappati via inoriditi o spaventati, mi mettevo dietro una grande quercia e li ossrvavo mi faceva dimenticare come fosse a casa, oggi ripensandoci mi rendo conto del motivo per il quale quei bambini scappavano da me avevo i capelli lunghi fino alle spalle, una magia bianca tutta sporca dei pantaloni dismessi di mio padre è Delle scarpe un po' troppo grandi per i miei piedi e dovevo stare attento a non inciampare d'estate mentre l'inverno avevo un giaccone nero che era appartenuto a mio padre. La parte migliore della giornata dopo il parco era quando andavo a dormire, mio padre di solito si addoemtava su una poltrona vicino al cammino con una bottiglia in mano, mia madre cercava di dare una sistemata e dopo veniva in camera mia, la mia camera era piccola ci stava appena il letto che era costituito da un materasso logoro e da una coperta di lana che mi piazzicava io cercavo di non farci caso, lei si sedeva vicino a me ed inziava a raccontarmi di un mondo magico di cui un giorno anch'io avrei fatto parte mi parlava di quando ad undici anni ricevette una lettera che le diceva che era una strega e che era stata ammessa alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, mi raccontava di diagon alley ma anche dei dissenatori e di azchaban, quando cominciavo a sbadigliare lei mi dava un bacio sulla fronte ed usciva. Un giorno mentre ero al parco dopo pranzo, il parco era completamente vuoto e vidi due bambine arrivare mi nascosi dietro l'albero non volevo che mi vedessero e scappassero, una aveva i capelli rossi e probabilmente aveva più o meno la mia età mentre l'altra sembrava più grande e teneva i capelli castani raccolti in una coda, le due bambini di misero a giocare sulle altalene parlavano ma io ero troppo lontano per capire ciò che stavano dicendo, ad un certo punto la bambina con i capelli spicco un salto dal altalena e resto per un po' a mezz'aria prima di atterrare, io rimasi stupito, la bambina con i capelli castani in tanto era scesa dal altalena e con un tono più alto rimprovero la bambina dai capelli rossi << Lily mamma non ti aveva detto di non farlo >> la bambina con i capelli rossi era Lily Evans e l'altra bambina era sua sorella Petunia fu lì che vidi per la prima volta Lily Evans. Questa storia è un genere nuovo per me mi piacerebbe sentire cosa ne pensate
   
 
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