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Autore: biatris    19/02/2018    0 recensioni
Un nuovo anno è alle porte per Claire, giovanissima insegnante di un lussuoso liceo privato della capitale. Riuscirà la professoressa a farsi strada tra lezioni, scartoffie, verifiche e soprattutto nuovi alunni?
Un nuovo anno è alle porte anche per Giacomo, e con esso una nuova scuola dopo i fallimenti precedenti. Come sarà questo nuovo ambiente pieno di nuove lezioni, compagni, ma, più di tutto, nuovi docenti?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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I riferimenti a fatti, luoghi o persone sono puramente casuali. La storia è di mia invenzione.
Buona lettura


CLAIRE POV

Lo guardò. Poi lo riguardò. Era il ragazzo più bello che avesse mai visto: moro, capelli corti mossi, occhi scuri, ciglia lunghissime. Anche il fisico era proporzionato.
Si riscosse. Sarà anche stato il ragazzo più bello che avesse mai visto, ma sarebbe stato suo alunno. E nonostante la sua giovane età Claire era pur sempre un'insegnante con dei principi.
-Buongiorno. Sono Claire Biagiotti e sarò la vostra professoressa di italiano almeno fino alla fine dell'anno- esordì.
Notò che nessuno parlava. Le colleghe l'avevano già messa in guardia sulle abitudini poco scolastiche della classe terza D. Evidentemente almeno per il primo giorno avevano deciso di stare tranquilli.
-Gradirei che vi presentiate, così spero di imparare prima i vostri nomi- disse allora Claire
La prima a presentarsi fu una ragazza in prima fila
-Mi chiamo Silvia e ho sedici anni. Abito a Roma, ho due fratelli più grandi e...Devo dire altro?- chiese la ragazza.
-Come vuoi, se vuoi dire qualcosa sui tuoi gusti...- sorrise Claire.
-Mi piace sciare e andare a correre col mio cane- rispose Silvia.
-Bene, andiamo avanti- disse allora Claire.
Proseguirono nel giro di presentazioni. Quando arrivarono a lui Claire stette molto attenta a memorizzare il suo nome.


 
GIACOMO POV
 
Giacomo non amava la scuola. Era stato bocciato due volte al liceo classico più prestigioso di Roma, ma il padre avrebbe voluto che lui rilevasse la sua attività, perciò lo aveva iscritto in quella nuova scuola privata che ormai era sulla bocca di tutti. Sembrava fosse valida e sarebbe comunque stato più facile che in una statale.
Entrò in classe e si sedette in fondo. Tanto sapeva che sarebbe stato spostato davanti non appena i docenti avessero capito il tipo che era.
Entrò l'insegnante di italiano. Giacomo la guardò. Rimase un attimo di stucco. Era molto giovane. Gli era stato detto che nelle scuole private i professori erano spesso giovani, ma non si aspettava così tanto. La donna, o ragazza forse, avrà avuto si e no ventiquattro anni. Era bella, pensò Giacomo, molto bella. Non era particolarmente alta, ma aveva un fisico minuto ben proporzionato. I suoi capelli erano lunghi, ma non troppo, e mori e aveva due occhi azzurri con un taglio molto particolare. Era decisamente il suo tipo. Si chiamava Claire Biagiotti. Forse avrebbe studiato italiano almeno un po', pensò Giacomo.
Mentre pensava era arrivato il suo turno di presentarsi.
-Sono Giacomo e ho diciotto anni- disse -Frequento questa scuola da quest'anno, prima andavo al Giulio Cesare-
La donna sorrise e annuì.
-Vuoi dire qualcos’altro? - chiese
-Abito a Roma e mi piace dormire- aggiunse.


 
CLAIRE POV
 
Claire ascoltò le presentazioni dei ragazzi. Nonostante le descrizioni dei colleghi le sembrò che il potenziale fosse buono. Erano dei ragazzi normali con interessi vari. Le piacevano.
Dal momento che avevano due ore di lezione iniziò a fare un'introduzione al programma. Spiegò gli argomenti che avrebbero affrontato e in che modo.
-Domande?-chiese poi.
I ragazzi si guardarono e qualcuno scosse la testa.
Solo in quel momento Claire si accorse di una cosa: Giacomo dormiva.
Aveva la testa appoggiata sulle braccia conserte sul banco e dormiva. Si avvicinò al suo banco.
-Giacomo, cosa stai facendo? - chiese
Il ragazzo aprì gli occhi e alzò la testa. La guardò. Per un secondo fu quasi intimorita dal suo sguardo, poi si ricordò di essere l'insegnante.
-Se credi che le mie lezioni siano noiose puoi tranquillamente uscire già dalla prossima volta. A me non interessa che voi stiate zitti e non facciate baccano, a me interessa che voi siate attenti. Se devi dormire puoi farlo fuori dalla mia aula- lo sgridò.
Il ragazzo non sembrò particolarmente sconvolto dalle sue parole.
-Mi scusi- rispose solo.
  
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