Era una giornata tranquilla e, nel quartier generale della Sezione 20, da qualche parte nel Regno Unito, i suoi principali operativi, ovvero i Sergenti Maggiori Damien Scott e Michael Stonebridge, i Sergenti Liam Baxter e Julia Richmond ed i Maggiori Oliver Sinclair e Rachel Dalton, avevano sbrigato in fretta le ultime scartoffie.

Infatti era San Valentino e tutti sarebbero andati a casa prima per poter festeggiare "Vado... Kerry mi aspetta!"

"Vai vai, altrimenti ti spacca il culo!" Rise Scott, divertito.

"E tu, Scott? Cosa farai?"

"Mi faccio un giro per locali! Vieni con me, Baxter?"

"Si... Ci sto!" Sorrise il giovane.

"Io vado." Disse Sinclair "Birmingham è lontana..."

"Lei, Maggiore?" Chiese Scott, fissando Rachel.

"Vado a casa dall'unico uomo della mia vita..." Rispose e tutti la fissarono "Mio figlio Anthony." Sospirò.

"Io casa, cena, film e letto!" Avanzò Julia.

"Ehi... Ma questo è triste!"

Julia fece spallucce "Su, Sergente, andiamo!"

La mora fissò Rachel "Prego, Maggiore?"

"Passerai questa cavolo di festa a casa mia. Che ne dici?"

La proposta stupì tutti, visto che Rachel era una stronza agli occhi di molti sottoposti, soprattutto Scott "Ehm... Va bene..."

Ognuno se ne andò e Julia salì sul taxi chiamato da Rachel "Dove vi porto, signore?" Chiese l'uomo sui quarant'anni.

"West London."

Il tassista partì a tutta velocità, visto che avevano davanti tre ore d'auto e, per tutto il tragitto, se non fosse stata per la radio, accesa su un canale di jazz, nessuna proferì parola.

Arrivate a destinazione, Rachel pagò il viaggio ed entrambe presero il rispettivo borsone, poi la castana dagli occhi ambrati andò a suonare ad una porta e le aprì una donna sui cinquant'anni "Rachel! Tesoro... Bentornata."

"Ciao, mamma!"

"Entra, tuo padre e tuo nonno stanno giocando con Anthony."

"Certo." Sorrise la castana "Vieni, Julia!"

"Si, Maggiore." Rispose la mora, non abituata a sentirsi chiamare per nome dal suo superiore.

"Rachel, che modi! Chi è la nostra ospite?"

"Il Sergente Julia Richmond. Lavora con me!"

"Piacere! Sono Eleanor Dalton, benvenuta." Disse la castana donna, tendendo la mano a Julia, che la strinse e si presentò, così come fece anche col padre di Rachel, Ralph Dalton e col nonno del Maggiore, ovvero il Tenente Colonnello Anthony Dalton.

Pochi minuti e, dal piano di sopra, scese un bambino di circa otto anni, che corse tra le braccia di Rachel "Mamma!"

"Amore mio!" Disse la castana, inginocchiandosi ed abbracciando il bambino, lasciandosi sfuggire qualche lacrima mentre lo baciava sulle rosee guance "Tieni. Per te!"

Anthony prese il pacco dalle mani della madre e lo scartò, tutto felice quando vide che era una macchinina radiocomandata ed abbracciò la madre "Vai a fare una bella doccia, cara..."

Rachel salì le scale ed andò al piano di sopra col suo borsone, mentre Ralph ed Anthony Senior parlavano con Julia.

La castana tornò di sotto una decina di minuti dopo "Vai pure tu, Julia. Il bagno è accanto alle scale!"

"D'accordo." Sorrise appena la mora, prendendo a sua volta il proprio borsone. Ed anche lei fu piuttosto rapida a fare la doccia.

"Mamma, non riesco a far partire la macchinina..."

"Ti posso aiutare io, piccolo." Sorrise Julia "Fammi vedere."

Anthony le passò la macchinina ed il radiocomando, nel quale erano state messe le batterie e la mora trovò subito il problema. Un filo non era ben collegato "Funziona! Grazie."

Julia sorrise, poi si misero tutti a tavola ed a Rachel cascò l'occhio sulla scollatura della sottoposta "Ecco qua. Arrosto e patate!"

"Allora..." Iniziò Ralph "Da quanto state insieme?"

Le due rischiarono di strozzarsi "Fatti gli affari tuoi!" Disse Anthony Senior "Sei peggio di una donna dal parrucchiere."

"Su su, buoni! Non facciamo brutta figura davanti alla nostra ospite!"

Julia si scoprì meravigliata da quanta spensieratezza ci fosse in quella famiglia ove, a parte Eleanor ed il piccolo, erano tutti militari.

Finita la cena, Rachel uscì per una passeggiata "Vieni con me?"

"Volentieri."

Misero la giacca ed uscirono "Grazie per aver aiutato Anthony."

"Di nulla. È un bravo bambino!"

"Logico. È mio figlio..." Ribadì Rachel, con lieve sorriso ironico, che colse Julia alla sprovvista.

"Non conoscevo questo suo lato..."

"Ed io non pensavo che tu indossassi camicette scollate!"

Julia non credette alle sue orecchie "Io..."

"Ti ho invitata apposta a casa mia." Sorrise Rachel "Io pianifico... Ormai dovresti saperlo."

"Già! Ed io che temevo di fare un passo falso..."

Rachel le sollevò il mento con due dita "Buona festa, Julia."

"Anche a lei, Maggiore!" Rispose la mora, prima che le sue labbra sfiorassero quelle del suo affascinante superiore.