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Autore: Soleil Jones    19/02/2018    1 recensioni
[kind of] historical Hetalia
Dal testo :
Quando si voltò, si ritrovò davanti la bandiera danese eretta in tutta la sua magnificenza, una bottiglia di brandy ai suoi piedi e un cartello.
"Benvenuti nell'isola danese." lesse ad alta voce America.
Al suo fianco, a Canada quasi cascarono le braccia. Specie quando suo fratello si mise a ridere ed esclamò: "Looks like you've got a neighbor, Mattie!"
A quel punto fu guerra.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Canada/Matthew Williams, Danimarca, FACE Family/New Continental Family, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'it's a silly world, isn't it?'
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DI BOTTIGLIE DI WHISKEY E BANDIERE DANESI

 
America aveva un vero e proprio talento naturale nell'ignorare la tensione del momento; sul serio, non era incapace di notarla, ma a un certo punto ignorarla di proposito era diventato più di un optional.
Eppure fu lui a guardare di traverso il fratello, seduto alla sua sinistra, e a chiedergli: "Mwedgi, kwella evuappa occofa?" — ovviamente con la bocca piena.
Seduto di fronte a lui, Inghilterra gli lanciò una sfilettata, mentre Francia si limitò ad adocchiare interessato la bottiglia imbracciata da Canada, prima di tradurre, almeno in parte: "Mon cher, quella è grappa?"
Il ciuffetto di Canada sobbalzò appena, e le sue nocche sbiancarono nello stringere il collo della bottiglia. Ciononostante Matthew sorrise e annuì. "Sì, ne volete un po'?"
"I do!" esclamò America, per l'orrore di tutti i presenti.
"No, you don't." disse lapidario Inghilterra, ma a vuoto: Alfred fece pressione sulla mano di Canada — ancora sconvolto — e una volta avuto il bicchiere mezzo pieno schizzò via da tavola.
Arthur e Matthew rimasero a fissare il punto in cui l'americano era sparito in silenzio, finché la voce di Francis non li riscosse.
"Diable, è davvero ottima! Davvero, non sapevo producessi alcolici cos—"
Canada lo guardò male.
E quando Canada guarda male qualcuno, che sia entro i limiti di un campo da hockey o meno, c'è da sudare freddo.
"Ma ho bevuto di meglio." si affrettò ad aggiungere il francese – con compostezza, s'intende. Affianco a lui Inghilterra fece per favorire, ma si vide soffiare la bottiglia da sotto al naso prima che potesse anche solo tentare di afferrarla. "Ehi!"
"A parte gli scherzi, Matthew, di' un po': da chi l'hai avuta?" domandò Francia, allungando il braccio fuori dalla portata di Inghilterra per tenerlo lontano dall'alcol.
Canada sospirò pesantemente e rispose: "Da Danimarca."
"Quoi?"
"Malibu Cola!" irruppe America, tornando con il bicchiere ricolmo di non si sa bene che miscela e una lattina di Coca Cola (vuota) in mano.
Incredibilmente, nessuno ci badò.
 
 
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"Ed eccoci qua! Questa è l'isola di Hans!" esclamò a viva voce Danimarca.
Groenlandia si allontanò di un paio di passi da lui per il bene dei suoi timpani, ma la nazione più grande le circondò le spalle con un braccio, riacciuffandola.
"È poco più di un chilometro quadrato di terra, perché ti interessa tanto?" domandò la ragazza, scivolando via dalla morsa del biondo alla prima occasione. Quest'ultimo ghignò, osservando il primo ministro che era venuto con loro saltare da una parte all'altra come un bambino.
"Be', è tua!" fu la risposta. Gli occhi di Groenlandia si ridussero a due fessure, comprendendo ciò che implicitamente Mathias le stava dicendo (e le disse): "E quel che è tuo è anche mio, no?"
"Sognat–" Tumpf. "Ma che sta facendo?!"
Il ministro rise gioviale, sorpassando le due nazioni per dirigersi alla barca che li aveva condotti lì e lasciandole ad ammirare il suo operato.

*

"E così è questo che mi volevi mostrare, bro?"
Canada, impegnato ad assicurare l'imbarcazione a riva e dunque voltato di spalle, annuì tutto contento. "Sì! Non è fantastico? Finalmente anche io ho–"
Quando si voltò, si ritrovò davanti la bandiera danese eretta in tutta la sua magnificenza, una bottiglia di brandy ai suoi piedi e un cartello.
"Benvenuti nell'isola danese." lesse ad alta voce America.
Al suo fianco, a Canada quasi cascarono le braccia. Specie quando suo fratello si mise a ridere ed esclamò: "Looks like you've got a neighbor, Mattie!"
A quel punto fu guerra.

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In sua difesa lui aveva provato a farseli piacere entrambi, ma la verità era che il piccolo Hans era sempre più confuso.
Non appena i militari se ne furono andati, uscì allo scoperto e si avvicinò alla bandiera impiantata poche ore prima: aveva una grossa foglia sopra, abbastanza carina a suo dire.
Ai suoi piedi v'erano una bottiglia e un biglietto, ma la piccola isola si limitò a guardarli per pochi istanti prima di scrollare le spalle e tornare a correre e giocare per conto suo; perché il whiskey non faceva per lui e perché, anche se avesse saputo leggere, non avrebbe saputo come interpretare la parola "Canada".

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La risata fragorosa e chiassosa di Danimarca riempì ogni angolo della sala conferenze.
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Mi spiace, vecchio mio," esclamò, puntellando insistentemente la guancia dell'altra nazione. "ma sono arrivato prima io! È dall'800 che punto quell'isola, quindi spetta a me. Fattene una ragione!"
Affianco a lui, Islanda si sbatté una mano in fronte, mentre Norvegia si limitò a commentare quanto fosse rumoroso il danese.
"Sbagli, è stato un esploratore britannico a trovarla per primo." obiettò con voce tenue Canada, guardando l'altra nazione con decisione per poi voltarsi verso Inghilterra. "Non è vero, Arthur?"
Il suddetto, perplesso com'era, riuscì solo a biascicare un: "Ehm..." – perché francamente non ne aveva la minima idea.
"S-suvvia, Tanska!" cercò di intervenire Finlandia. "Ormai è storia vecchia, e poi tecnicamente parlando Hans è di tutti e due!"
Nemmeno finì di parlare che Canada diede una forte pacca sulla schiena a Danimarca – probabilmente cercando di dislocargli qualche vertebra senza neanche accorgersene.
"Sentito? Mi spiace deluderti, Denmark."
"Oh – ahahahah! Però la mia grappa la bevi lo stesso, eh? Tu, piccolo. . .!"
"E tu il mio whiskey!"
Era uno spettacolo surreale vedere i due sorridersi in maniera tanto (inquietantemente) amichevole mentre cercavano di slogarsi una spalla a vicenda, tanto era forte la presa dell'uno sull'altro.
"Tsè, ma guardali: litigare per un'isolotta tanto piccola..." commentò con aria di disapprovazione Inghilterra.
La risata cristallina di Spagna gli solleticò le orecchie, prima di dargli sui nervi. "Vaya, a quanto mi risulta tu non puoi proprio venirci a parlare di proporzioni, Inglaterra."
"Che vorresti insinuare, you fucker?" sibilò l'inglese, solo per vedere Francia affiancarsi all'amico e spalleggiarlo con un sorriso sornione stampato in viso.
"Espagne ha ragione, piccolo bruco. Come va quella questioncina a quattro per la contesa di Rockall?"
Al solo menzionare quel nome Danimarca smise di dare buffetti alle guance di Canada, Islanda rizzò la schiena con una nuova luce negli occhi, Inghilterra trasalì e Repubblica d'Irlanda si mise sull'attenti.
"Allora," dissero tutti e quattro, parlandosi sopra. "parliamone. Quello scoglio è mio."
Le altre nazioni rinunciarono ufficialmente alla causa, e Canada, rimasto in disparte, improvvisamente si sentì un po' evanescente. Niente di nuovo.
"Su con la vita, Mattie!" esclamò America, accalappiandosi una sedia su cui prendere posto, un grosso caffè da asporto in mano e l'aria da bambino spensierato. La tensione asfissiante che aleggiava per la stanza non lo scalfiva nemmeno, evidentemente. "Potrebbe andare peggio di così!"
"Tu dici?" chiese sconsolato il canadese.
"Nahahahahah, sure! Almeno tu non fai il diavolo a quattro per uno scoglio. E per di più ci guadagni della grappa."
Ah, be', questione di punti di vista.




Note [serie] dell'autrice:
  1. Secondo la Legge Internazionale, tutti i paesi hanno il diritto di rivendicare territori che siano entro 12 miglia di distanza. L'isola di Hans sta esattamente in mezzo a Canada e Danimarca. Tecnicamente è di tutti e due.
  2. La Danimarca rivendica l'isola affermando di averla scoperta nel 1852, mentre secondo il Canada è stata scoperta da un esploratore britannico, dunque geologicamente appartiene al suolo canadese. Insomma, a ognuno la sua versione!
  3. La scena in cui compaiono Danimarca e Groenlandia è ispirata a un fatto realmente avvenuto. Nel 1984 il ministro danese della Groenlandia visitò l'isola di Hans; ci piantò la bandiera e lasciò una nota: "Benvenuti sull'isola danese", insieme a del brandy.
    Lì è iniziata questa sottospecie di contesa (assolutamente amichevole).
  4. "Quando i militari danesi ci vanno, lasciano della grappa; quando ci vanno i canadesi, del whiskey e un biglietto con su scritto, 'Benvenuti in Canada'." (Peter Takso Jensen)
  5. Rockall è uno scoglio emerso isolato, situato in pieno oceano Atlantico, attualmente conteso da Danimarca, Islanda, Inghilterra e Irlanda. Considerando che ha un diametro di 27 metri circa, tutto quel che possiamo fare è riderci su.

 
Note [non serie] dell'autrice:
Prima di tutto, Rockall meriterebbe una One-Shot a parte, cavolo!
E trovo esilarante il fatto che a Inghilterra e Islanda non basti bisticciare solo sui merluzzi e che dunque si mettano anche a discutere di uno scoglio (con Danimarca e Repubblica d'Irlanda, poi!). :'D
Stendiamo un velo pietoso, ho bisogno di crearmi dei veri hobby.
Anyway, spero vi abbia fatto sorridere! Questa "cosa" aspettava di essere finita già da un po', per cui oggi l'ho fatto: l'ho finita.
Mi mancava troppo scrivere in questo fandom, e riguardare l'Anime mi ha ispirata a fare qualcosa più tendente al tradizionale, per così dire (come ho fatto con Poudlard).
Penso proprio che, pian piano, arriverà altra roba! **
Anche perché c'è così tanto su cui potersi basare. . .! E un po' di sana autoironia non guasta mai, right? ;)
A parte i miei sproloqui, non mi resta che salutarvi.

 
Hasta luego,
SOLEIL
  
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