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Autore: themermaidwriter    21/02/2018    1 recensioni
Nathan Nichols è un uomo che ha sempre rincorso il successo e nelle vesti di leader di una band locale di musica anni '70 ci si è sempre trovato un po' stretto. Ha costruito per lui e per il suo pubblico una diva sfacciata che a lungo andare ha preteso sempre di più. Stephanie Savage invece, si trova a fare i conti con un divorzio improvviso; una vita che cambia e l'inizio di un nuovo amore che sconvolgerà la vita di entrambi. Una sfida, quella di innamorarsi sull'orlo della fama: Sarà Diana Jones a uscirne vincitrice?
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"Perché non si poteva amare Nathan, se non eri il suo pubblico, quando lui era Diana Jones."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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13.


Era lì già da un po' di tempo e mangiava silenzioso. Stephanie faceva avanti e indietro dal suo ufficio mentre Nathan si limitava a mescolare l'insalata con una forchettina di plastica. Neache lei potrà cambiarti, diceva. Eppure si sentiva diverso. Eppure stava cambiando per entrambe. 
S'erano dati un appuntamento fugace come non facevano da tempo, come non facevano da prima che Stephanie divorziasse. 
Nathan aveva insistito tanto per vederla, ma non ci parlava affatto. 
"Scusami! Oggi è una giornata frenetica." finalmente degnò la stanza della sua luminosa presenza e si diresse subito dall'altra parte della scrivania per scartare il suo pranzo. "C'è questo pezzo grosso, viene dall'America, che ha comprato un intero hotel. Oggi è il giorno dell'Inaugurazione." 
Stephanie lavorava in uno studio di design e si vedeva che ne era entusiasta a giudicare dall'enormità di bozze, disegni e tessuti colorati che ricoprivano la sua stanza. E non mancavano certo i disegni della figlia dare ancora più colore a quel grazioso studio. 
A proposito di pezzi grossi. "Com'è andato l'appuntamento? Non mi hai più detto niente." fece scivolare il cucchiaio fuori dalla bocca per rimetterlo nello yogurt alla fragola. 
Se non l'aveva chiamata prima probabilmente non era successo nulla di speciale. 
Nathan si schiarì la voce. "Non sono interessati ai Destination Moon.
"Lo immaginavo." si lasciò andare sulla grande poltrona nera imbottita. 
"Mia sarà su tutte le furie." sbuffò. 
"So che ci tenevi anche tu, mi dispiace." disse sincero guardandola negli occhi con estrema intensità. "Ultimamente non faccio che dire mi dispiace." 
"Non hai preso tu la decisione." 
Non ancora. 
"E di te? Che cosa ne pensano?" 
"Steph.." lasciò il contenitore dell'insalata sulla scrivania e si morse la lingua perché voleva dire qualcosa. "credo che dovrebbe finire qui." 
"Il pranzo?" vide Nathan alzarsi e dirigersi verso la porta vetrata. Lei lo seguì. 
Lo vide titubante mentre giocherellava con le dita. 
"Nathan, che cosa c'è?" gli prese un braccio per farlo voltare verso di lei, che non la stava guardando. "Cosa non mi stai dicendo?" 
Tentennò a lungo su quale delle due vie - a cui aveva pensato - intraprendere. "Non stiamo più bene insieme, Steph. E' inutile continuare." strinse i pugni. 
"Che cosa stai dicendo? Sei impazzito?" sgranava gli occhi mentre si chiedeva perché tutte le cose brutte le accadessero in quell'ufficio. 
"Insomma, guardaci: non riusciamo nemmeno a parlare di quello che proviamo l'uno per l'altra." 
Stephanie aprì la bocca per rispondere e lo avrebbe fatto, lo avrebbe fatto bene dicendogli di amarlo, ma stette zitta perché le sue sembravano tutte assurde giustificazioni. 
"Prima mi dici che la mia band non avrà un contratto discografico e pochi minuti dopo decidi di lasciarmi. " Alzò le spalle con le mani conserte 
"Sempre che questo si possa considerare lasciarsi." Piegò le dita per imitare delle virgolette e poi si allontanò per tornare a sedersi mentre si passava una mano sotto l'occhio destro credendo di aver già cominciato a piangere. "E sempre con il tatto che ti contraddistingue, Nathan." 
"Pensi che sia facile per me?" alzò il tono di voce posando entrambe le mani sulla scrivania mentre la guardava dall'altra parte, dietro una luce che dalle vetrate la mostrava ai suoi occhi come una figura eterea. "Gli Ages Of Divas si sono sciolti e hanno dato tutti la colpa a me." 
"Forse perché non ti farebbe male, ogni tanto, pensare un po' a come si sentono gli altri invece che a te stesso." 
Cadde del silenzio come neve e appiattì la loro foga. 
"Parto per Los Angeles." disse con tranquillità. 
"Hai già detto si." 
"No, non ho ancora detto di si." 
"E' per questo che stai facendo questa sceneggiata? Pensi che facendomi arrabbiare con te sentirei meno la tua mancanza?" 
"Se fossi in me lo capiresti." borbottò senza volere che lo sentisse. 
"Se fossi in te me ne sarei andato e basta. Infondo, non stiamo insieme. Noi non parliamo di queste cose, l'hai detto tu." le si annebbiarono gli occhi. 
"Non potevo andarmene e semplicemente non dirti niente. Cavolo Steph, stai straparlando." si battè le mani sulle cosce. 
Si resero conto di non aver mai litigato fino a quel momento e parve loro un segno; non sembrava che si stessero allontanando, tutt'altro, si sentirono così vicini e così legati da riuscire ad intraprendere una conversazione in cui finalmente si stavano dicendo tutto ciò che pensavano dell'altro. 
"Infondo c'è sempre qualcosa tra di noi." 
Stephanie si dovette mordere la lingua un'altra volta. Capì dal suo sguardo che non era più il caso di continuare, per non farsi del male. 
C'era di positivo che avevano capito entrambi quanto quella conversazione fosse stata importante al fine di realizzare che stavano amando anche i loro i difetti. Positivo si, se solo l'avessero capito un momento prima della catastrofe. Innamorarsi di lei, farlo adesso era proprio quello che Nathan temeva di più. 
Si voltò per andare verso la porta, non c'era altro da dire. La tenne con una mano mezza aperta guardandola seduta mentre era in attesa che lui se ne andasse, per avere un po' di pace. 
Non era stato capace di rispettare i desideri di qualcun'altro nemmeno questa volta. 
E proprio perché non era rimasto nulla dire le sue ultime parole suonarono tanto amare.

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"So long ago my heart without demanding 
informed me that no other love could do 
but listen did I not though understanding 
feel in love with one 
who would break my heart in two." 
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"Non innamorarti me, Steph." e sparì dietro un cascata di vetro deformante. 



PLAYLIST CHAPTER:
- Another Star/Stevie Wonder.

the mermaid's notesbentornati lettori. Questo breve capitolo descrive esattamente la tensione della nuova sfida che i nostri personaggi stanno affrontando e sopratutto il cambiamento così repentino del pensiero di Nathan sulla loro 'relazione'. Inoltre spero vi siano piaciuti i nuovi piccoli dettagli sulla loro vita e personalità. C'è ancora qualcosa sotto, qualcosa di non detto e penso ci voglia ancora un po' per scoprirlo. 
Come al solito ringrazio tutti i miei lettori silenziosi e non per i commenti, per le recensioni e anche solo per continuare a seguire questa storia.

P. S. |
ANGOLO PUBBLICITA' | come avevo annunciato anche nel precedente capitolo, ho iniziato a pubblicare diversi articoli su we heart it e come ho già detto: vi invito ad andarli a leggere (mi trovate come themermaidwriter) e farmi sapere cosa ne pensate; ma non volendomi ripetere, questa pubblicità riguarda una collezione che ho iniziato sullo stesso sito e che raccoglie alcune edits con delle mie frasi e poems (alcune di esse utlizzate anche in alcune mie storie). In conclusione se vi va di passare, leggerle e condividerle ne sarei più che felice.

See ya mercoledì!

 

   
 
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