Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ely_Dan_Potter    21/02/2018    2 recensioni
L'abbraccio a volte può trasmette emozioni che nemmeno si possono immaginare. Anche tu, come Harry, lasciati trasportare dalla magia di un'abbraccio e potrai così capire quello che davvero trasmetti.
Siamo nella quinta estate di Harry e solo ora Albus e Severus si accorgono di come viene trattato Harry dai Dursley.
Harry e Severus vivranno insieme e entrambi scopriranno qualcosa dell'altro. E' la mia prima FF dedicata a JKRowling e a tutti gli amanti di Harry Potter; i personaggi che sono stati utilizzati non intendono violare il Copyright della saga.
Buona Lettura!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mattino seguente Harry si svegliò presto, in punta dei piedi uscì dalla stanza e si diresse in guferia, per scrivere a Severus. In poche righe chiese al professore quando avrebbero potuto vedersi, magari negli alloggi del pozionista, per parlare in modo più informale. Piegò il biglietto, lo pose nel becco della sua fidata civetta, Edvige, e la vide scomparire nella nebbia che avvolgeva l'esterno di Hogwarts.
Tornò alla Torre e, una volta rientrato in camera, notò che nessuno dei suoi amici si era ancora svegliato, così decise di recuperare qualche prezioso minuto di sonno: si lanciò sul letto ancora vestito, provocando non pochi scricchiolii, e cadde in un sonno leggero.

***

Purtroppo, il sonno sembrava disturbare Harry più del dovuto. Cominciò a sentire una presenza estranea nella sua testa: il corpo di Harry cominciò a tremare, i nervi si fecero più tesi sulla superficie cutanea e piccole gocce di sudore avevano cominciato ad imperlare la sua fronte. Tuttavia, i suoi amici non essendosi ancora destati non avevano notato i movimenti del ragazzo.
"Harry Potter.. ci rivediamo" disse una voce gelida nella sua mente.. Sarebbe stata riconoscibile fra mille, era Voldemort. "Ah, riesci ancora a stare dentro le mura di questo castello con una coscienza sporca? Macchiarsi dell'omicidio di un altro studente è una grave colpa.. E Silente cosa ne dice? Oh, sicuramente per il suo pupillo questo ed altro.. quel vecchio sciocco!" E una risata pervase la mente di Harry come una doccia d'acqua fredda. Le immagini che invasero la mente di Harry gli stavano facendo rivivere gli orrori di quella notte al cimitero, durante la terza prova del torneo tremaghi. 
Il corpo del Grifondoro ora era pervaso da tremiti ed Harry aveva cominciato anche a biascicare frasi che ad un ascoltatore esterno avrebbero potuto apparire senza senso: "B-basta.. N-non n-n-ne hai il di-diritto.. S-smettila ora" 
E proprio con queste parole Ron si era destato ed era accorso al letto del suo migliore amico, notando il sonno agitato. Cominciò da subito a scuotere l'amico per svegliarlo, ma Harry continuava a contorcersi come se ciò in cui era coinvolto fosse qualcosa di più di un semplice incubo. Ron chiese a Neville, il quale nel frattempo si era svegliato e stava osservando la scena, di andare a chiamare la professoressa McGranitt. 
Intanto Harry continuava a combattere con la voce nella sua testa..
"Ma Harry.. dimmi una cosa.. come sta Severus?.. Da ciò che vedo sembra che il mio amato e fedele servitore sia diventato la balia del nostro ero del mondo magico.. Non è così?.. Ah, Severus non te l'aveva detto?.. Harry, Harry.. Dovresti cominciare a pretendere di più da chi ti circonda.. Ti trattano come un bambino piccolo.. Ti nascondono la verità.. Ma non temere, Potter, tornerò presto per informarti di altro e anche se ora devo andarmene, mi vorrei assicurare che tu non debba sentire troppo la mia mancanza.. Crucio!" 
Il corpo di Harry aveva cominciato a contorcersi in maniera copiosa, tanto da cadere quasi dal letto, se Ron non lo avesse contenuto in tempo. Quando entrò nella stanza la professoressa McGranitt, seguita a ruota da Neville, trovò il ragazzo in condizioni tremende, aveva capito subito che fosse opera del Signore Oscuro. Tuttavia non fu necessario alcun incantesimo, perchè il ragazzo si stava già svegliando, madido di sudore e tremante. 
La vista era un pò annebbiata, ma non più del dovuto poichè notò con piacere che gli occhiali con cui si era addormentato erano ancora al loro posto. 
"Ch-che ore sono?" chiese Harry notando una certa folla attorno a sè. E che cosa ci faceva la McGranitt accanto al suo letto?
"Sono le 7.30 della mattina, Potter, e sì, sono qui perchè sono stata chiamata dai tuoi compagni di stanza.. Era un incubo, vero?" chiese la professoressa al suo alunno.
"Credo.. Credo di sì. Anche se questa volta sembrava essere qualcosa di più profondo." disse Harry con un velo di paura nella voce. 
"Bene.. Potter, alzati da qui, andiamo dal Professor Silente, vorrà essere informato a riguardo. Weasley, posso chiederti di scendere nei sotterranei e informare il Professor Piton dell'accaduto? Ah, e chiedigli di raggiungerci nell'Ufficio del Preside."
"Ehm.. Professoressa.. io.." balbettò Ron.
"5 punti a Grifondoro possono bastare per convincerla, Signor Weasley?" 
"Oh, beh.. vado e vengo, professoressa." disse allegramente Ron, e uscì alla volta dei Sotterranei.

***

Come ogni dannato giorno passato dentro quelle mura, Severus si era svegliato presto per preparare delle pozioni che servivano per la sua scorta personale. 
Dopo un paio di ore, era piombato nel suo ufficio un gufo - che poteva riconoscere essere quello di Potter - ed aveva lasciato un messaggio. 
Quel ragazzo ogni tanto sa usare quel piccolo cervello che si ritrova si disse il professore fra sè. Era molto soddisfatto che Potter avesse capito il messaggio che aveva voluto dargli Severus con la punizione. ovviamente un gesto simile sicuramente non l'avrebbe cancellata, ma era già un bel passo avanti. 
Dopo quella che sembrò essere un'ora, bussò nel suo ufficio Weasley, il migliore amico di Potter, che tra un respiro affannato e l'altro cercava di spiegargli l'accaduto. 
Diamine! Il Signore Oscuro sta cercando un modo più efficace per avvicinare il ragazzo.. Dovevo immaginarlo. 
"Weasley, tu hai capito qualcosa di ciò che il Signore Oscuro stava dicendo al Signor Potter?" chiese Piton con tono autoritario. "Sempre che gli stesse solo parlando, i metodi che utilizza il Signore Oscuro non sono tra i più ortodossi." aggiunse.
"Mi dispiace, signore, tutto quello che potevo sentire erano i lamenti di Harry, era come se mi stesse supplicando di far finire tutto." disse il rosso brevemente.
"Capisco. Bene, può tornare alla sua sala comune, del Signor Potter ce ne occuperemo noi." disse il pozionista, e lo congedò, dirigendosi verso l'Ufficio del Preside.

*ANGOLO AUTRICE*
Capitolo brevissimo, ma spero vi piaccia lo stesso! Dal momento che gli aggiornamenti sono più frequenti qualche capitolo sarà sicuramente più breve :)
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ely_Dan_Potter