Memory

È il karma, tesoro
Monroe gli aveva teso un agguato e loro ci erano cascati come degli allocchi!
Una persona normale che conosce la storia del branco McCall è portata a credere che all’alba dei trent’anni, di cui quasi la metà passati a combattere e a scappare da dei fucili, Scott abbia imparato a riconoscere i pericoli per portare a casa sana e salva la pelle una volta di più, e così godersi la moglie e i figli. Soprattutto visto e considerato che il branco ha perso il suo più abile pianificatore, Stiles Stilinsky.
Il figlio dello sceriffo è ormai esso stesso un agente, visto che senza troppa fatica Stiles ha rapidamente conquistato tutta l’F.B.I. diventandone un membro operativo in meno tempo del previsto. Purtroppo però, la promozione ha anche significato un trasferimento in una delle sede operative. Perciò ora Stiles è sì un agente ma della sede di New York. Il branco ha così perso due dei loro membri più importanti, visto che Derek ha seguito Stiles nella grande mela con la scusa di proteggere la città. Nessuno gli ha davvero creduto.
Con Stiles e Derek così lontani tutti si aspettavano che Scott imparasse a cavarsela di più da solo, visto che Lydia ha un bimbo piccolo a cui pensare, e invece no. Così Monroe e la sua squadra non avevano avuto molte difficoltà ad intrappolarli in quell’edificio abbandonato, da dove non sembrano esserci via di fuga. Erano spacciati.
Durante la battaglia che è seguita alla trappola un cacciatore spara verso Theo con l’intento di ucciderlo, ma Liam, per proteggerlo si lancia verso di lui togliendolo dalla traiettoria del proiettile, trovandosi così, però, ad essere lui nella traiettoria dello sparo. E così il proiettile destinato a colpire Theo al petto, per la differenza di altezza, e per la posizione piegata di Liam dovuta allo slancio, colpisce il beta alla testa.
Il boato causato dal corpo di Liam che cade per terra viene coperto dai ruggiti di Theo e Scott che non reagiscono troppo bene alla cosa.
L’alpha e la chimera perdono completamente il controllo e aggrediscono i cacciatori incuranti del pericolo. Questi non aspettandosi un contrattacco così rapido e violento non riescono a reagire, infatti molti restano feriti, anche gravemente. Quello a cui va peggio è il cacciatore che aveva fatto il grosso errore di sparare a Liam, a lui Theo strappa la gola con gli artigli. E nessuno si azzarda a mettersi in mezzo per provare a fermarlo perché sanno cosa lega Theo e Liam.
Questa inversione della situazione convince Monroe a dichiarare la ritirata per non perdere altri uomini.
Ripreso il controllo, coperto di sangue non suo, Theo si volta convinto che non ci sia più niente da fare e che la sua amata metà sia morta. E, invece, Liam è seduto che si guarda intorno stranito. Theo non sa come sia possibile ma il beta è vivo e, per il momento, solo questo è importante.
 
Dopo lo sparo Liam è caduto a terra e sarebbe morto se non fosse stato per Charlie, la loro folle amica soldato. Lei, incurante di ciò che le accadeva intorno, si era lanciata su di lui per fargli il massaggio cardiaco necessario a mantenere irrorato il cervello di sangue fino a quando la guarigione lupesca non avesse curato la ferita.
Purtroppo il proiettile aveva colpito Liam alla testa e questo diminuiva le possibilità di sopravvivenza. Diciamo pure che se lui, invece che un lupo mannaro, fosse stato un normale essere umano sarebbe stato spacciato. Per fortuna, però, il colpo non era centrale ma laterale, e questo dava più speranze. Qualche funzione celebrale poteva essersi salvata. Per quello Charlie si era mossa rapidamente, il cervello non aveva subito tutti questi danni e la guarigione lupesca era abbastanza veloce da sistemare in fretta la situazione, doveva solo continuare a fare battere il cuore abbastanza a lungo.
Charlie aveva conoscenze varie ma era specializzata in addestramento e sopravvivenza, perché lei, prima di conoscerli, era un sergente dell’esercito. Negli ultimi sei anni, però, era stata più che altro la baby-sitter del branco McCall. Come sergente quella, all’apparenza fragile, ragazza era abituata a dover tenere duro in battaglia e ad affrontare questo genere di situazione con la sua squadra cercando di farle volgere verso il meglio.
Mentre Charlie si adopera per tenere Liam in vita Malia, sentendo che il cuore del beta batte ancora, anche se molto lentamente, li aveva raggiunti per cercare di velocizzare la guarigione privandolo del dolore.
Nel giro di un quarto d’ora circa Liam riapre gli occhi, anche se il suo sguardo è molto offuscato.
- Come ti senti, Wolfie? - chiede Charlie, che è molto affezionata al piccolo Liam.
- Io … non so dove mi trovo - dice Liam, guardandola come se non la vedesse davvero.
- È normale, Wolfie - gli dice lei stringendogli una mano tra le sue.
Liam è stranito, ma Charlie non ci fa caso giustificando le sue reazioni come post trauma. Tutto questo mentre, con l’aiuto di Malia lo mette seduto per permettergli di guardarsi intorno. In quel momento Theo si gira con un espressione tra il funereo e il rabbioso poi si specchia negli occhi chiari della sua metà.
- Oddio! Stai bene! - Theo si butta su di lui per stringerselo al petto ma un pugno in faccia non glielo permette.
- Non ci provare, Theo. Dopo tutto quello che abbiamo passato a causa tua, che diritto hai di avvicinarti a me? Se poi scopro che tu centri qualcosa con il modo in cui mi sento in questo momento, sei finito! - sfuria Liam dopo aver colpito la chimera al volto.
Theo lo guarda sconvolto non capendo cosa gli è preso mentre Charlie si avvicina e lo stringe dolcemente sussurrando - Non so cosa è successo ma è vivo, Puppy. Pensa solo che è vivo - Theo annuisce tristemente e lei gli bacia la fronte.
Vedendo il rapporto dolce che c’è fra loro, Liam si sente in dovere di mettere in guardia la ragazza. - Stai attenta, ragazza, lui è pericoloso - dice Liam e Charlie lo guarda come se avesse tre teste. Lui non l’ha mai chiamata ragazza. L’ha chiamata mummy, wonder woman, army girl, psycho girl, ma mai semplicemente ragazza.
- Che ti prende, Liam? Sei strano. Sono anni che non ti comporti così con Theo e non hai mai chiamato Charlie ragazza. E sai bene che per lei Theo non è un pericolo, anzi di solito è vero il contrario - spiega Scott stupito dall’uscita di Liam.
Charlie sorride al commento dell’alpha perché sa che è tutto vero. Lei può piegare Theo al suo volere e se vuole sa anche come farlo soffrire.
- Non c’è niente che non va … credo … Sono solo confuso … non so dove mi trovo … non so cosa è successo … Ho aperto gli occhi e ho visto lei. Ed io nemmeno la conosco! - Ora tutti lo guardano come se avesse tre teste. Charlie gli ha permesso di essere padre!
Scott rimpiange la decisione di lasciare Lydia a casa al sicuro a fare la mamma perché lei avrebbe saputo cosa dire. E invece ora tocca a lui fare l’alpha e cercare di capire cosa non va in Liam senza spaventarlo ulteriormente.
- Liam non è importante dove siamo, soprattutto visto che non riconosci Charlie. E ti assicuro che lei è piuttosto importante per te. Comunque, alla luce di questo, torna anche il fatto che rifiuti di farti avvicinare da Theo. Liam credo che tu abbia perso parte della memoria -
- È impossibile. Sono un licantropo! - commenta Liam convinto che siano gli altri quelli strani e non lui.
- Un licantropo a cui hanno appena sparato alla testa. Ammettiamolo, è un miracolo che tu sia vivo! -
- Facciamo la prova del nove - dice Charlie che nella sua carriera militare ne ha viste di tutti i colori - In che anno siamo, Wolfie? -
- 2017 - dice Liam senza fermarsi nemmeno a pensare. Ma questa risposta, per il beta semplice, sconvolge la chimera.
- Stupendo. Ora capisco perché mi respinge e si comporta come se mi odiasse. Liam ha dimenticato dieci fottuti anni. Dieci anni della nostra fottutissima vita! - Malia e Charlie stringono Theo per contenerlo e aiutarlo a calmarsi.
- Non pensarci, Puppy, sistemeremo tutto - gli dice Charlie e lui risponde con la voce rotta dalle lacrime che si trattiene dal versare.
- Non voglio perderlo, sergente -
- Non accadrà, Puppy -
Scott nel frattempo ha aiutato Liam a mettersi in piedi, Charlie veloce li raggiunge per controllare come sta il piccolo beta. Infondo lei ne sa più di chiunque altro lì di sopravvivenza!
Mentre loro escono Malia resta indietro con Theo prendendogli la mano - Mi dispiace -
- Cosa devo fare, Mals? Lui non si ricorda di noi. Perché succedono tutte a me … -
Malia sorride tristemente dicendo - È il karma, tesoro -