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Autore: Donnasole    22/02/2018    3 recensioni
La gang sta organizzando qualcosa di grosso. Riusciranno i nostri eroi a non farsi scoprire?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Korra
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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« Un ultimo tocco...» Korra mosse le mani e terminò di plasmare l'acqua nella scultura di ghiaccio alla quale stava lavorando ormai da due ore buone. « Che ve ne pare?» domandò piegando la testa di lato con espressione critica.

Mako e Bolin, intenti a trasportare uno scatolone pieno di decorazioni, si fermarono a guardare.

« Che cosa dovrebbe essere?» chiese il dominatore del fuoco sollevando un sopracciglio perplesso.

« Ma non lo vedi? » lo rimproverò vigorosamente il fratello « E' un'anatra tartaruga con problemi di torcicollo.»

Il ragazzo batté le palpebre un paio di volte poi strizzò gli occhi e infine assunse una espressione meravigliata. « Hai ragione. Non lo avevo notato. Certo che è un'anatra tartaruga piuttosto brutta.» constatò riprendendo ad indietreggiare seguito dall'altro.

« Stupidi!» inveì con forza Korra minacciandoli a pugno chiuso « Siete ciechi? Non lo vedete il cigno pavone? »

« Dove? » fecero in coro i due.

« La scultura! La coda non la vedete?... eddai è proprio lì!»

I ragazzi strabuzzarono gli occhi prima di guardarsi l'un l'altro « Coda? Io pensavo fossero le rocce sulle quali stava deponendo le uova.» fece Bolin interdetto.

« Meglio che non dica allora cosa sembrava a me » rispose Mako serio.

Il sopracciglio di Korra prese a ballare furiosamente mentre un'ombra minacciosa le si condensava addosso.

I ragazzi impallidirono.

« Che succede qui.» intervenne la dolcissima voce di Asami. « Cos'è tutta questa confusione?»

Era entrata nella sala dei banchetti portando con se un vassoio carico di involtini vegetariani: l'ultimo di una lunga serie di leccornie ormai artisticamente disposte lungo i tavoli lucidati a cera.

Korra si volse animosa verso l'amica. « Quei due prendono in giro la mia scultura!» fece in tono querulo da bimbetta offesa.

Asami si volse nella direzione indicata.

« Quella bellissima anatra tartaruga? Perché?»

Bolin e Mako scoppiarono a ridere mentre la dominatrice di tutti gli elementi abbassava il capo avvilita.

« Scherzo.» rise la brunetta « E' un bellissimo cigno pavone, si vede lontano un miglio.» l'altra ragazza la gratificò di uno sguardo innamorato.« Piuttosto come siamo presi con i preparativi?»

Korra ridivenne seria osservando con occhio critico la sala. Al tempio dell'aria ormai era tutto in ordine: i cortili spazzati, le statue lucidate, le foglie raccolte. I nomadi si erano dati un gran daffare a mettere palloncini ovunque e centinaia di aquiloni, delle più svariate forme, solcavano i cieli festosi. Dentro la sala, i tavoli apparecchiati mettevano l'acquolina in bocca per quantità e qualità.

« Direi che ci siamo.» concesse pensierosa la ragazza.« Fra poco dovrebbero arrivare anche tutti gli altri. Si! Ci siamo finalmente. » spiegò entusiasta battendo un pugno sulla mano prima di rivolgersi torva verso il fondo della sala.« Sempre che quei due non incasinino tutto con le ghirlande!»

« Hei! Stiamo lavorando bene qui.» replicò in tono fintamente offeso Bolin arrampicato in cima alla scala, sorretta dal fratello. « Dimmi un po' Mako, perchè tocca sempre a me stare sopra?»

« Sei il più alto.» rispose laconico il ragazzo.

« Ah già! Dimenticavo.» disse il dominatore della terra riprendendo il suo certosino lavoro di annodamento. Asami vide il giovane del fuoco ghignare e sorrise, poi rivolgendosi all'Avatar chiese. « Siamo sicuri non sospetterà di niente? E' difficile tenerle nascosto qualcosa.»

« No! » esclamò l'altra sbruffona e soddisfatta di se. « Ho il diversivo perfetto. Tenzin ha portato Pema in città e tornerà all'ultimo momento. Tutto andrà secondo i piani»

« Lo spero tanto.» sospirò la brunetta sistemandosi una ciocca di capelli sulla chioma impeccabile.

« Vorrei davvero fosse una bella sorpresa.» e si girò a sistemare i fiori del centrotavola: un tripudio di rosa.

Korra rimase incantata ad osservare il profilo dell'amica prima che dei passi nel corridoio l'allarmassero.

I capelli color piombo, e la divisa metallica le fecero tirare un sospiro di sollievo.

« Capo!» Mako corse incontro a Lin Beifong prendendo il pacco regalo che questa aveva portato, piantando in asso il fratello che ondeggiò pericolosamente prima di cadere nel vuoto. Un mulinello d'aria lo tenne sollevato pochi secondi prima che questi rovinasse sul tavolo dei dolci, spostandolo e facendolo atterrare incolume.

Opal, con una graziosa piroetta si raddrizzò sorridendo.

Bolin le corse incontro con le lacrime agli occhi. « Grazie! » esclamò stringendole entrambe le mani e tirando rumorosamente su con il naso « Se non ci fossi stata tu sarebbe stata una tragedia.»

Imbarazzata la nomade tentò di ritirare il contatto « Niente di che...» nicchiò arrossendo.

« Sei un angelo. Altro che quel disgraziato di mio fratello.» abbaiò Bolin

« Quante storie. Se tu fossi stato più in allenamento non sarebbe accaduto.» soffiò l'altro in risposta.

« Potevo ammazzarmi!»

« Sei più duro tu di una roccia... Si sarebbe rotto il pavimento.»

« La volete piantare di battibeccarvi come due bimbi piccoli?» intervenne severa il capo Beifong. Korra la raggiunse. « Grazie per essere venuta Lin. Non ci speravo viste le circostanze.»

La dominatrice del metallo sorrise ammorbidendosi appena. « Anche se non fosse stato l'Avatar a chiederlo, sarei comunque venuta. Mancare era impensabile.»

« Grazie comunque.»

« Posso fare qualcosa?»

« Tenere d'occhio quei due prima che combinino un disastro.» sospirò l'altra grattandosi la testa. « Per il resto stiamo solo aspettando che arrivino tutti. »

« Saranno in molti?» domandò Opal educatamente.

« Un esercito!» rispose Bolin spalancando le braccia. « Ci aspettiamo una festa in stile Movento.»

« Per forza, con tutto quello che ha fatto saranno un'infinità a volerla festeggiare.» aggiunse Korra.

« Ma ci staranno tutti? » intervenne Lin preoccupata « Potrebbero esserci problemi di sicurezza. Posso chiamare i ragazzi...»

« Non preoccuparti.» la tranquillizzò Asami fissandola schietta con i suoi occhi verdi da gatta « Abbiamo pensato a tutto. A proposito come siamo messi con i fuochi artificiali?»

« Direttamente dal regno del fuoco. Iroh li sta facendo allestire proprio in questo momento. Saranno spettacolari.»

« Allora non ci resta altro che attendere la sera.»


§§§


La sala dei banchetti era immersa nell'oscurità più fitta quando Tenzin condusse Pema al suo interno.

« Posso togliermi la benda ora caro?»

« Non ancora Pema.»

« Ho paura d'inciampare.»

« Ti reggo io cara, sono qui per te.»

Un brusio nel silenzio fu il segnale convenuto e la benda fu tolta.

Una dopo l'altra le candeline presero magicamente fuoco e un torta gigantesca a forma di gatto tigrato acciambellato su una strana scatola grigia con schermo e tasti, venne rischiarata dalle fiammelle crepitanti.

Pema al colmo dell'emozione si avvicinò per leggere la scritta che correva lungo tutto il bordo.


TANTIAUGURILANCETHEWOLF.


Le luci si accesero tutte insieme e le grida di gioia rimbombarono nella sala gremita di gente.

Bolin strinse Hikari e si avvicinò per primo.

« Auguri Lance » fece imbarazzato grattandosi il viso e fissando le decorazioni sul soffitto.« Sai che non sono un gran parlatore ma penso tu capisca lo stesso quello che... insomma tu sei...» Hikari gli mise un dito davanti alla bocca. « Quello che voleva dire questo ragazzone è che non sappiamo come esprimerti i nostri ringraziamenti per tutto quello che hai fatto per noi. Insomma raccontare le nostre storie è come farci vivere. Io, in particolare, non sarei nata senza di te.»

« Ragazzi!» intervenne Korra portando dei flute contenenti succo di cactus in mano, il miglior succo di cactus in circolazione « volete monopolizzarla?» distribuì i bicchieri e poi alzò il proprio. « Direi che un brindisi è d'obbligo per questa nostra carissima amica, diventata autrice per amore e un po' madre di tutti noi. Tu sai cosa sentiamo Lance. Ti vogliamo bene. Per Lance Hip Hip... »

« HURRA'!» gridarono tutti in coro.

« HIP, HIP!»

« HURRA!»

Fuori dalla finestra i fuochi d'artificio esplosero come se l'intero cielo e tutta la laguna volessero tingersi del colore dell'arcobaleno. Draghi, farfalle bisonti volanti comparvero e scomparvero nell'aria facendo impallidire il firmamento e riempiendo le orecchie e i cuori di tutti i partecipanti con i loro botti festosi. In città i clacson e le urla accompagnavano la parata in onore di Lance mentre le guardie del metallo facevano comparire enormi striscioni colorati con gli auguri per lei.

Sul dirigibile Varrick e Zhu-li fecero l'occhiolino e continuarono a dirigere i festeggiamenti in terraferma.

Jinora, Kai e Meelo furono raggiunti rapidamente da Rohan e Bumi che planando sull'acqua fecero cenno alle imbarcazioni dove Desna, Eska e Kya stavano usando il proprio dominio per giungere più in fretta.

Ormai la festa non poteva più essere contenuta dentro l'edificio del tempio e la torta era stata portata all'aperto.

« Anche noi volevamo porgere i migliori auguri.» disse Tahno con un inchino galante « I piccoletti qui volevano ringraziare.»

Lune, Kija e un ragazzino con i colori del regno della terra si avvicinarono timidamente tendendo le mani sporche di dolciumi.

« Bellissima festa!»

« Ci stiamo divertendo un mondo signora!»

« Ci inviti anche alla prossima?»

« Scusali! Sono dei ragazzini in gamba ma con poca creanza. » intervenne Tahno spingendoli via e perdendosi tra la folla.

Korra giunse di corsa.

« Hei! Le sorprese non sono ancora finite! C'è ancora la torta da tagliare! »

Il gazebo sul promontorio era diventato il centro dell'attenzione. Nel mezzo troneggiava la golosissima torta e Asami con l'aiuto di Mako e di Lin si apprestava a porzionarla. Il gatto era appena sparito nei piatti dei commensali, quando il coperchio di quella strana scatola con i pulsanti esplose e dall'interno uscirono di fila spintonandosi Eirien, Mokuren, Donnasole, un paio di Fabrizi e molti altri.

« Ciao Lance Augurissimi.» fecero in coro.

« »Si aprirono a ventaglio intorno.

« Ciao Lance, amica mia.» cominciò a dire Donnasole muovendo un passo avanti « Sapevo che il tuo compleanno si stava avvicinando e non sapevo davvero cosa regalarti. Probabilmente, dolce come sei avresti apprezzato anche solo una telefonata ma a me non bastava. Purtroppo la lontananza inibisce determinati gesti. Avrei potuto comprarti qualcosa e spedirtelo tramite corriere ma quest'atto, seppur gradito, mi sarebbe sembrato freddo, decisamente non avrebbe interpretato appieno il mio sentimento. Così eccomi qui, con un gesto umile, quale può essere lo scrivere una one-shot di poche righe, eppure pensata e ripensata. Mi sono seduta al computer come fai tu, scrivendo di getto senza troppi ripensamenti e rileggendola solo una volta per correggere eventuali orrori ortografici ( probabilmente me ne sarà sfuggito più d'uno e porta pazienza con la santa punteggiatura); ho fatto tutto ispirandomi a te, usando i tuoi personaggi come omaggio ad una donna con un cuore di bambina, però così grande da accogliere tutti. Ti avrò anche regalato questa fanfiction ma tu mi hai donato la tua amicizia e questo fa di me la più fortunata. Grazie di tutto. Sempre. »


« E io avrei tanto voluto incartarti uno spogliarellista e mandartelo a casa - sorrise Eirien con l'aria di chi avrebbe messo tutta se stessa nell'impresa - ma sai, non corro più come una volta. Così, per dimostrarti il mio imperituro affetto e ricompensarti in minima parte per la tenerezza che mi riservi tutti i giorni, nei prossimi giorni ti arriverà un pacco di due metri per due, il cui contenuto non posso rivelare in pubblico per motivi di decenza e, soprattutto, copyright. Quando lo spacchetterai, ricordati solo di rammentare al tuo biondo dono che la mia penna ferisce più della spada. O, nel caso specifico, dei raggi solari.
Mille di questi giorni, Lance. E vedrai, l'anno prossimo te ne manderò uno in carne e ossa.»


Tutti si misero a ballare. Wu, Tahno e l'orchestra erano scatenati come non mai con i loro strumenti. La festa ormai era all'apice ed era chiaro a tutti che aveva avuto un gran successo. Per molto tempo ne avrebbero parlato, nei bar, per le strade, sui rotocalchi giornalistici in tutte le terre emerse e nessuno lo avrebbe dimenticato.

Spintonando a destra e a manca qualcuno si fece strada.

Era Kim giunse trafelata tergendosi la fronte imperlata di sudore, Donnasole le passò un bicchiere d'acqua che venne svuotato di colpo.

« Eccomi. Eccomi.» bofonchiò riprendendo fiato « Scusate il ritardo! Ci volevo essere anche io. Auguri Lance! Con tutto il cuore. »

La musica sommerse le conversazioni, Mokuren si appiccicò al fianco di Iroh e non lo mollò più ma, dall'espressione, non sembrava che a lui dispiacesse. Korra rimase a braccetto di Asami e di Mako e Bolin e Hikari si sussurrarono qualcosa all'orecchio ridacchiando.

Opal prese il coraggio a due mani e parlò.« Auguri da parte mia Lance. Sicuramente te lo hanno già detto che quello che fai per noi è inestimabile però... Scusa l'ardire... Ora che non ci sente nessuno... In confidenza... Potresti avere un po' più di pietà per me?» e sorrise congiungendo le mani davanti al viso e con i luccichini negli occhi.






P.S.

Si oggi 22 Febbraio è il compleanno della nostra cara Lance, prolifica autrice di questo fandome e commentatrice infaticabile. Se qualcuno dei lettori volesse unirsi alla festa per farle gli auguri anche se in ritardo può utilizzare lo spazio  messo a disposizione delle recensioni.
Ricordate che siete tutti  benvenuti.

  
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