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Autore: Misatona    22/02/2018    3 recensioni
Fanfic legata a "il principe dei saiyan 2.0". Bulma e Vegeta sono diventati amici, colleghi di lavoro e amanti. Vorrei legare qualche episodio in cui i due iniziano a provare qualcosa di più rispetto alla pura attrazione che li ha legati all'inizio.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fine Maggio. Il caldo in città stava diventando sempre più afoso e i ragazzi in palestra erano già a torso nudo facendo ammirare alle ragazze il loro fisico scolpito.
“Accidenti Tenebra” disse Lazuli palpando il pettorale sinistro di Vegeta “hai più tette di me” proseguì sconsolata.
“Bhè, non che ci voglia molto bionda” ghignò il principe togliendo bruscamente la mano di Lazuli dal suo petto.
“Hey, voi due! Così sotto il mio naso?” disse Crillin raggiungendo fidanzata e amico con finto fare sospettoso.
“Non ti farei mai una cosa del genere, pelatino mio” Lazuli baciò dolcemente il suo uomo davanti a tutti i presenti e Crillin sembrò quasi prender fuoco, da quanto era diventato rosso.
“Un nano da giardino che s’intimidisce così non l’ho mai visto” disse Vegeta incrociando le braccia al petto.
“Tu sta zitto! Com’è che non ti ho ancora visto con una donzella?” Crillin tirò una gomitata ammiccando al suo amico.
“Tsk” Vegeta si tinse di rosso “perché non è mio costume urlare ai quattro venti dove infilo il mio uccello, caro il mio gazzettino di Satan City!”
“Che cosa? Non sono mica un pettegolo io” disse Crillin risentito.
“Ah no?” chiese sarcastico il saiyan facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.
“ma tu guarda che amici..” disse offeso il piccoletto.
“Ma vi allenate voi o battete la fiacca?” Bulma entrò in palestra con il borsone sulla spalla già in completo sportivo: shorts, tank top corto e calzettoni lunghi fino al ginocchio. Una dolce e piacevole visone per il principe.
“Proprio tu mi servivi, Bulma!” disse Crillin entusiasta “Allora quante donne si è già portato a casa lo scimmione qui?” disse indicando sornione l’amico.
Bulma arrossì e iniziò a sudare freddo “Che vuoi che ne sappia io?” disse abbassando lo sguardo proseguendo a passo spedito verso lo spogliatoio.
“Ma cosa ho detto?” Crillin rimase incredulo alla reazione dell’amica.
 
“Mi stai dietro per favore?” Bulma era intenta con degli esercizi pesanti con il bilanciere appoggiato sulle spalle. Chiese a Vegeta di seguirla nelle ultime ripetizioni, nel caso non fosse riuscita a risalire dalla buca. Il moro si avviò verso la ragazza.
“Vai” disse posizionandosi dietro di lei “Sai, non dovresti avere certe reazioni se non vuoi che ci scoprano”
“Mi ha colta alla sprovvista. Di che diavolo stavate parlando?” disse lei acida.
“Di dove metto il mio uccello” disse avvicinandosi all’orecchio della ragazza “Non appena vanno via tutti questi idioti, te ne do una dimostrazione” ghignò il principe palpandole una natica.
“Vegeta!” disse l’azzurra allarmata.
“Oh andiamo, sta tranquilla! Non ci vede nessuno” alitò sensuale sul suo collo provocando dei brividi di piacere alla turchina.
Bulma si girò mollandogli un pugno sui pettorali che fu prontamente fermato dal principe, stringendola delicatamente per i polsi.
“Che cosa vorresti fare?” disse sorridendo da bastardo.
“Accidenti!” disse dimenandosi per liberarsi dalla sua presa.
Lui le incrociò le braccia e la avvolse a sé in una presa letale che sapeva più di un dolce abbraccio.
“Non ce la farai mai a liberarti” disse sorridendo.
“Lasciamiiiii” Bulma implorava pietà mentre rideva come una matta.
La palestra si stava pian piano svuotando. Gli ultimi ad uscire furono Tensing e Crillin che si fermarono ad osservare i due amanti intenti a “giocare”.
“Che bambini che sono” disse Crillin scuotendo la testa “Ciao ragazzi, noi andiamo”
Vegeta e Bulma alla voce di Crillin si ricomposero e li salutarono “ciao, ci vediamo stasera Crillin” disse la turchina.
Tensing guardò Vegeta seriamente, con uno sguardo quasi di odio. Era molto amico di Yamcha e sicuramente avrebbe fatto la spia sui comportamenti dei due. Vegeta contraccambiò lo sguardo, alimentando i sospetti che i due amici avevano sulla relazione di amicizia del principe con la turchina.
“Hey, ma mi senti?” disse Bulma sventolando la mano davanti al volto di Vegeta. Quest’ultimo si ridestò dai suoi pensieri e sollevò la ragazza di peso allacciandosela alla vita.
“Wah, ma sei impazzito?” disse lei ridendo e poggiando le sue braccia al collo di lui.
“Andiamo, strega! Ti do una ripassatina” disse Vegeta ghignando e dirigendosi verso gli spogliatoi ormai vuoti.
 
Nel tardo pomeriggio Bulma era d’accordo con la sua amica Hikari di prepararsi nella grande casa a Cupola per la festa in maschera organizzata da Jirobey, proprietario di un bar molto frequentato.
Drin.
Drin.
Drin.
Accidenti ma non c’è mai nessuno in questa casa? Pensò Vegeta con una tazza di caffè fumante tra le mani.
Drin.
“Dannazione!” a petto nudo si precipitò alla porta ad aprire: quel campanello gli dava sui nervi.
La ragazza, che si trovò di fronte un adone, ne arrossì alla vista.
“Chi diavolo sei tu?” chiese scortese il principe.
“Emh..ah…io..” scrollò la testa e si riprese dall’imbarazzo iniziale. “Piacere, io sono Hikari. Bulma è in casa?” disse civettuola.
Vegeta la squadrò da capo a piedi. Accettabile. Ma niente a che vedere con la turchina.
“Donna! È per te” disse lasciando aperta la porta e dirigendosi sul divano.
“Hikari? Vieni! Sono di sopra” urlò la turchina.
La giovane castana raggiunse l’amica lanciando occhiate furtive al principe: cavolo se era bello.
“Bulma tu vivi con quell’adone in casa?” chiese sognante Hikari.
“Stai parlando di Vegeta?” disse Bulma mettendosi il mascara appiccicata allo specchio del bagno.
“Quello… quello è Vegeta?” chiese incredula. Bulma parlava spesso di quel suo “amico” e collega di lavoro. Si era solo dimenticata di descriverlo come un figo pazzesco.
“Bulma! Ma è un figo assurdo” disse mettendosi il suo costume.
“E allora?”
“è impegnato?”
Bulma si girò di scatto allibita. Ma che razza di domande!
“Certo che è imp…” si bloccò. Che diavolo stava dicendo? Avrebbe voluto dirle che si, Vegeta era impegnato con lei, ma avrebbe rovinato tutto. E poi con Vegeta era solo sesso. Non c’era sentimento. Questi erano i loro accordi.
“In effetti no. Non lo è” si corresse la turchina.
Hikari si illuminò “Dice che ci viene alla festa con me?”
“Chiediglielo” tornò a guardarsi allo specchio.
Hikari pronta e vestita da sexy Belle de “la bella e la bestia” corse giù dalle scale per invitare Vegeta alla festa.
“Scusa, Vegeta giusto?” chiese cortese.
Il moro si voltò appena nella sua direzione squadrandola di nuovo: carina. Un po’ meglio rispetto a prima con quei vestiti. Ma nulla in confronto allo schianto che stava scendendo le scale con quell’espressione incazzata sul volto.
“Allora gliel’hai chiesto?” chiese Bulma quasi isterica.
“Stavo per farlo eheh”
“Che cosa?” chiese Vegeta alzando un sopracciglio.
Bulma scosse i capelli e chiusi gli occhi incrociando poi le braccia al petto, mettendo in evidenza la sua scollatura “Hikari vuole chiederti di accompagnarla alla festa”.
Vegeta guardò la turchina-coniglietta incredulo della sua reazione: era gelosa. E questa situazione la stava mandando in collera. Era tormentata nell’animo e questo il principe lo notò subito. Posò poi gli occhi sulla castana visibilmente in imbarazzo. Sorrise con il suo sorriso sghembo: questa situazione poteva tornargli utile in fin dei conti.
“Ok ma non ho un costume”
“Visto? Te l’ho detto che… COSA?” chiese Bulma incredula alla risposta del saiyan.
Vegeta sorrideva sempre di più: Bulma era gelosa. Era gelosa che lui potesse avere qualcun altro e questo lo rallegrava perché significava che anche lei era presa almeno quanto lo fosse lui. Non sopportava più che il ragazzo di Bulma fosse Yamcha e quella era un’ottima occasione per farle capire che era ora di porre fine a quel gioco che lui stesso aveva iniziato e di fare sul serio.
“Il costume da bestia non ti serve: mettiti dei pantaloncini strappati e vieni a petto nudo… Sarai perfetto” disse Hikari entusiasta.
Bulma sgranò gli occhi. Non era possibile.
Arrivò Yamcha a prendere le due ragazze “Bulma, siete pronte?”
La ragazza adirata si avviò verso l’uscio “Sei di ottimo umore, vedo” disse ironico Yamcha che venne fulminato all’istante dalla fidanzata.
“Andiamo. È tardi!” disse isterica l’azzurra.
Hikari attaccata al braccio di Vegeta raggiunse i due fidanzati.
“Oh, ma guarda.. la bella e lo scimmione” disse Yamcha sarcastico.
Il principe alzò un dito medio allo sfregiato sorridendo da bastardo.
“Vegeta?” Crillin restò a bocca aperta nel vedere il suo scorbutico amico a quella festa. Non era proprio da lui. “Allora è qui che lo fai volare eh?” disse ammiccando verso la ragazza.
“Taci, imbecille” mollò la presa dal braccio di Hikari e andò verso il pelato “dov’è il bar in questo posto?”
Dopo qualche cocktail Yamcha, già su di giri, portò la turchina sulla pista da ballo “dai tesoro, balliamo un pochino”
“Yamcha sei già brillo?” cercò di allontanarlo da sé.
Vegeta alla vista di Yamcha che ispezionava il corpo di Bulma si infuriò, prese la castana che lo stava sfinendo con un straziante monologo e la baciò. Un turbinio di lingue senza alcun sentimento. Asettico. Un bacio che la castana corrispose immediatamente.
Bulma si girò proprio in quel momento, rimase di sasso. Non poteva essere. Faceva male ma non voleva darlo a vedere. In fondo tra lei e Vegeta non c’era nulla. Lui lo ripeteva in continuazione. Nessun sentimento, solo sesso.
“Perché non andiamo ad appartarci di là?” disse civettuola, mettendo le braccia al collo del suo fidanzato. Yamcha sorrise felice “ottima idea tesoro” prese per mano la turchina che diede un’ultima occhiata al principe. Lui la guardò allontanarsi con la coda dell’occhio senza staccarsi dalla sua amica. Un senso di nausea lo pervase: che diavolo succedeva? Quella gelosa doveva essere lei quella sera, non lui. Perché questa situazione gli si stava ritorcendo contro?
Si staccò da quel bacio. Hikari sorrise al moro che la guardò serio per qualche secondo e se ne andò, lasciandola senza parole.
“Hey, Crillin” Vegeta cercò il suo amico, aveva bisogno di sfogarsi “ho bisogno di fare due passi”
“Hai bevuto troppo? Non mi chiami mai per nome..ahah” disse sorridendo al moro. Quest’ultimo aveva un’espressione talmente seria da preoccupare il piccoletto.
“Che.. cosa succede amico?”
Si sedettero a bordo piscina, in un punto buio e appartato della festa sorseggiando una birra.
“Allora vuoi stare qui in silenzio per il resto della festa?” chiese Crillin rompendo il silenzio che si era creato.
Vegeta aveva lo sguardo basso a fissare i suoi piedi in acqua. La bottiglia di birra tra le mani. Sorseggiò il contenuto e tornò a guardarsi i piedi. “Crillin..” prese ancora un po’ di coraggio e poi si girò appena a guardare l’amico “ho fatto sesso con Bulma”.
Silenzio.
Silenzio.
Interminabili minuti di silenzio e poi una fragorosa risata “dai amico! Te l’ho già detto una volta al telefono: dovresti proprio andare in uno di quei programmi per comici” disse alzandosi e tirando una pacca sulla spalla di Vegeta. “è proprio bella questa.. e fa ridere ogni volta” si alzò ridendo e tornò in pista lasciando Vegeta a riflettere a bordo piscina guardando i suoi piedi a mollo. I suoi pensieri furono ridestati da una voce a lui famigliare.
“Non pensavo di trovarti qui solo” Bulma si sedette vicino al saiyan, togliendosi i tacchi vertiginosi e le orecchie da coniglietta. Immerse i suoi piedi in acqua e mise le mani sotto le cosce.
“Tsk. Mi annoiavo” disse senza guardarla.
“E tu che cosa fai da sola?” proseguì il principe.
 
Fly me to the moon
And Let me play among the stars

 
Come in ogni festa ben riuscita, un lento era d’obbligo per permettere alle coppiette un momento più intimo. Il deejay chiamava a raccolta donne e uomini a suon di “momento del limone”.

Let me see what spring is like
On a-Jupiter and Mars

 
“Alla fine… restiamo sempre soli noi due” disse dando una spallata al principe che si voltò a guardarla.
 
In other words, hold my hand
In other words, darling, kiss me

 
Vegeta la guardò intensamente sorridergli, poi posò la sua fronte sulla sua e chiuse gli occhi.
 
Fill my heart with song
And let me sing for ever more
You are all I long for
All I worship and adore

In other words, please be true
In other words, I love you

 
Bulma posò una mano sul volto di Vegeta e lui si aggrappò con la sua al suo polso. Aprì gli occhi e vide una lacrima sul volto della ragazza. Decise così di alzarsi e porgendole una mano la invitò a ballare.
Bulma si asciugò la lacrima sorridendo “Stai scherzando?” disse ridendo.
Vegeta le sorrise “potrei stupirti”
 
Fill my heart with song
Let me sing for ever more

 
Portò una mano di Bulma sulla sua spalla, le cinse un fianco con una mano e con l’altra fece intrecciare le dita con quelle della ragazza. Il principe iniziò a ballare e a condurre l’azzurra che si stupì della sua bravura.
“Allora non solo i principi delle fiabe sanno ballare” disse lei guardandolo negli occhi.
“mh” annuì impercettibilmente lui.
La fece volteggiare allungandosi e guardandola sempre intensamente, tenendola per una mano.
 
You are all I long for
All I worship and adore
In other words, please be true

 
La riportò a sé ed entrambi sentirono una scossa che li percorse in tutto il corpo al loro impatto. I volti vicinissimi e il loro respiro affannato l’uno sulla bocca dell’altro.
 
In other words, in other words
I love... you
(“Fly me to the moon” – Frank Sinatra)
 
Si baciarono in un bacio passionale, colmo di amore che nemmeno loro sapevano di provare l’uno per l’altra.
Un bacio dolce e durato un’eternità sotto la visione attenta di quell’immensa luna piena. Solo loro due estraniati dal mondo intero.
Sciolsero quella dolce effusione facendo entrare in contatto le loro fronti.
“Bulma..” Vegeta mise le mani sul collo della turchina.
Lei scosse la testa “sh”.
Si lasciò scappare ancora qualche lacrima sorridendo e poggiando le su mani sui polsi di Vegeta “non dire nulla”.
Vegeta sorrise amaramente.
“Restiamo così ancora per un po’” disse guardandolo negli occhi felice.
“D’accordo” sorrise lui asciugandole le lacrime “ma smetti di piangere”.
Bulma annuì e si adagiò meglio tra le sue possenti braccia che la abbracciarono. Proseguirono con una lenta danza in solitaria, in quella posizione, lontani dal rumore della vita. Nel loro mondo perfetto, fatto di piccoli e semplici gesti. Fatto solo di loro due.


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Buongiorno ^^' Avevo finito la raccolta martedì ma ero molto indecisa sul rating. L'ho alzato a rosso, per sicurezza.
Spero che questi momenti di intimità vi siano piaciuti.
Ho cercato di far capire come i due fossero già innamorati l'un l'altro.
Ringrazio Summer ed Elema che hanno commentato la storia e tutti voi che l'avete letta e messa tra le seguite! <3
A breve riprenderò con l'altra fic, basta "zucchero". L'ho esaurito per ora XD

Un abbraccio
la vostra Misato :*
  
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