Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: maryjay    22/02/2018    6 recensioni
Correva il mese di febbraio del 1785. La regina di Francia, Maria Antonietta, ha deciso di organizzare in occasione del Carnevale, una settimana di feste e di balli di corte, rigorosamente in maschera, ispirate al... Carnevale di Venezia! (Per chi avesse letto la mia storia precedente, tranquille), stavolta Oscar è la vera protagonista della storia! Quali insidie si nasconderanno fra maschere, pizzi, merletti e champagne? Buona lettura!
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti e scusate per il ritardo con cui pubblico il seguito! Come dicevo nell'ultimo capitolo, può andare peggio di così?
Buona lettura, grazie a chi legge e un doppio grazie a chi recensisce.
 
 
 
  

Padre, devo risolvere la questione dello scandalo prima, non ho tempo nè energie da sprecare per un matrimonio o simili baggianate! E poi io non voglio sposarmi per ora!"-urlò.
"Se vai a civettare con un uomo e viene a saperlo tutta Versailles allora ne paghi le conseguenze!- tuonò lui- e poi, sei pure fortunata, promessa a un uomo che già ti piace. Pensa alle tue sorelle ad esempio; loro hanno sposato degli sconosciuti."
"Ma io..."- E mentre avvertiva gli occhi riempirsi di lacrime, Oscar si rese conto della gravità della situazione in cui si era cacciata, per la cupidigia di coloro che avevano architettato tutto e per il suo piccolo peccato di vanità.
 

 

 

"Allora potreste lasciarmi sola col mio promesso?"- sussurrò tremante al generale.
Lui la fissò esitante, poi- "Va bene, non vedo perchè no."- e senza aggiungere altro li lasciò soli.

 

"Che cosa è accaduto esattamente in questa stanza?"-bisgbigliò minacciosa non appena la porta dello studio fu chiusa.

"Oscar, io..."

"VOGLIO SAPERE ESATTAMENTE COSA è ACCADUTO! E soprattutto, perchè adesso mi trovo promessa ALLA VOSTRA MANO!"- urlò fuori di sè.
Il suo sottoposto la fissava timoroso, poi si decise a parlare-

"Vostro padre è venuto a sapere dello scandalo che vi ha coinvolto... era furibondo, e... mi ha chiesto se effettivamente voi foste in mia compagnia."

"E voi, avete risposto..."

"Cosa avrei dovuto rispondere Oscar? Avevo alternative?"

"Perchè allora non avete rifiutato la proposta di matrimonio?"-sussurrò lei.

"Sia per proteggere voi, sia perchè...io... sono innamorato di voi."

Oscar sgranò gli occhi allibita.

"So che non è il modo migliore nè il momento più adatto per una simile proposta ma..."

"Un momento...-disse lei ancora incredula- voi... voi avete architettato tutto questo solo per assicurarvi la mia mano?"

"Ma cosa dite..."

"Siete voi che avete messo in piedi questo scandalo? Siete voi la mente diabolica che ha concepito tutto ciò per portarmi a... per ricattarmi?"

"No Oscar, questo mai!"-esclamò sconvolto.

"Torna tutto, torna ogni singolo particolare! Girodelle, io vi credevo uno dei miei uomini più fidati e invece..."

"No Oscar ve lo giuro sulla mia vita, non avrei mai organizzato una simile diavoleria solo per..."

Oscar era scoppiata in singhiozzi, mentre la testa le pulsava incessantemente.

"Oscar vi prego, mi si stringe il cuore a vedervi così!"- esclamò sinceramente costernato.

"ANDATE VIA, voi che un cuore NON LO AVETE!"- uscì sbattendo la porta e correndo come una saetta fino al salotto dove erano ancora i due uomini irrompendo fragorosamente.

Andrè e il conte sobbalzarono, voltandosi di scatto.

"Oscar!"- esclamò Andrè mentre ebbe un sussulto vedendola in quelle condizioni.

Si alzò, correndo da lei.

"Che è successo?"- le chiese terrorizzato.

"È stato lui, è stato lui a..."- cercava di dirgli, impastando le parole in preda al panico com'era.

"E' stato lui a fare cosa?"

"Il tutto per chiedermi in sposa! Oh Andrè sono atterrita!"- esclamò in lacrime mentre respirava affannosamente.

Fu in procinto di abbracciarla, ma si irrigidì, ricordando il suo grado e il fatto che non fossero soli.

"Conte, pensate voi a lei, io torno subito"- disse, puntando la porta e andando via.

Il conte si avvicinò alla sua amica e la strinse forte a sè.

Andrè si recò a colpo sicuro nello studio del generale, dove infatti trovò il tenente con lo sguardo smarrito-

"Che storia è mai questa tenente Girodelle?" -digrignò l'attendente.

"Andrè, non farei mai una cosa simile!"

"Oscar sostiene che siete voi l'artefice di tutto questo scandalo, che avete messo in atto tutto ciò al fine di potervi assicurare la sua mano!"

"MAI! Non farei Mai una simile vigliaccata!"- si difese lui.

"E allora perchè Oscar sostiene una simile opinione?"

"Perchè è stravolta Andrè! Perchè è stata investita dallo scandalo che tutti conosciamo ormai." -chinò il capo rattristato.

"E perchè voi avete accettato di sposarla?"

"Tu cosa avresti fatto al posto mio Andrè?"

E anche il giovane attendente chinò il capo in basso.

 

"Io non voglio credere che il tenente Girodelle abbia tradito così meschinamente il suo comadante -intervenne il conte di Fersen che era entrato silenziosamente- Andrè, io credo che... ma sono solo supposizioni."

"Parlate pure conte"- rispose il giovane.

"Io credo che dovremmo spostare la nostra attenzione sul duca d'Orleans. Casualmente lui era presente nel momento in cui la regina ci ha sorpresi. Sapete bene che lui non la tollera in realtà, ma qualcosa mi fa pensare che volesse essere in prima fila per assistere alla sua reazione e godersi la riuscita del suo folle spettacolo."

"Effettivamente, non avete tutti i torti-cercò di riflettere Andrè- ed è risaputo che il duca oltre ad essere sadico e senza scrupoli non tollera neppure Oscar."

"Tenente, siete pronto a giurare che voi non c'entrate nulla con la storia dello scandalo?"

"Lo giuro sul mio onore" -rispose fermamente.

"E siete pronto a collaborare con noi affinchè questo caso venga risolto?"

"Per Oscar questo ed altro."

"Bene - concluse il conte- dobbiamo elaborare un piano, ma non credo questo sia il frangente più adatto. Vediamoci a Versailles, lì potremo parlarne meglio, convenite Girodelle?"

"Va bene"- annuì lui.

"Con permesso"-si congedò l'adone, uscedo dallo studio.

Andrè lo seguì rapido, e sbattendo la porta dietro di lui lo chiamò ad alta voce.

"Conte!"

"Non urlare Andrè, ti sento benissimo."- rispose lui voltandosi.

"Ma... ma avete compreso la gravità della situazione?"

Il conte lo fissò per qualche istante, poi-

"Andrè,dobbiamo tirare fuori Oscar da questo scalpore, certo che ho compreso."

"Conte io mi riferivo a..."

"Il matrimonio esula dalle nostre opinioni Andrè. Se l'ha deciso il generale suo padre, allora è deciso."

"Ma Oscar non ha avuto la facoltà di scegliere!"

"Che dici Andrè, se ha scelto lei di appartarsi col tenente? E dato lo scandalo era ovvio che il generale volesse salvare la reputazione della figlia!"

"Ma..."

"Torno da Oscar, è ancora stravolta"- concluse Fersen con tono pacato, dandogli le spalle. Un sospiro silenzioso si liberò dalle sue labbra; aveva visto negli occhi di Andrè lo stesso dolore che affliggeva anch'egli ogni volta che vedeva la sua amata regina in compagnia del suo legittimo consorte, ricordandogli che quello era un amore impossibile.

E Andrè comprese che le menzogne hanno sempre un conto da pagare, e Oscar, per un piccolo peccato di vanità, ne avrebbe pagato il duro prezzo.

  
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