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Autore: Lucy_Caleidoscopio    23/02/2018    0 recensioni
Tempo fa scrissi una fanfiction (che trovate ancora nel mio profilo) su, appunto, i Beatles. L'ho ritrovata qualche giorno fa e ho deciso di riscriverla! Avrà un po' le sequenze del film Nowhere Boy dato che sto prendendo come riferimento proprio quello.
Spero vi piaccia,
Lucy_Caleidoscopio
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maggie Mae.

Casa Lennon, ore 08:30

 
-John... Dai svegliati, devi andare lì e suonare! Dimostra a zia Mimì che non hai sprecato tempo!- quelle parole, dette in un sussurro, bastarono per svegliare un ragazzo di nome John Winston Lennon.

-Lucy... Non voglio andare.- replicò lui, con la voce impastata dal sonno.

-Non esiste “non voglio”, ti sei preparato molto per questo, non puoi rinunciare ora- cercò di incoraggiarlo la sorella. Aveva assistito alle prove, non ne aveva saltata una, e conosceva il potenziale del fratello.

-Dai, che ti aiuto a vestirti.- continuò la ragazza, cercando di alzare John prendendolo per un braccio.
Vedendo tutti gli sforzi della propria sorella, lui decise di alzarsi. I capelli erano un po’ appiccicosi per via della cera messa il giorno prima e non tolta, la canottiera bianca che stava un po’ larga, e un paio di pantaloni messi a caso. Era sicuramente andato a bere la sera prima. Però grazie all’aiuto di Lucy tornò come nuovo, la camicia a quadri arancione e giallo canarino messa dentro i pantaloni neri. E non potevano mancare i suoi occhiali neri grossi. Adesso era pronto. Lucy si vestì con un semplice vestito verde chiaro lungo fino alle caviglie e indossò delle ballerine bianche. In meno di venti minuti erano lì, John si esercitava con la chitarra mentre Lucy sistemava le ultime cose. I Quarryman erano pronti ad esibirsi. Erano tutti visibilmente nervosi, John più di tutti, ma riusciva a nasconderlo egregiamente. Insomma, nascondere i sentimenti era la sua specialità. Infatti Lucy si chiedeva come riuscisse anche nei momenti peggiori.

-Ciao a tutti! Pensavo di avervi perso…- disse John, appena aveva adocchiato la madre. Quella che era così odiosamente vera, era lì, per vederli, solo per loro, dopo che li aveva abbandonati. E poi li aveva ritrovati. E poi li aveva abbandonati di nuovo.

-Oh no, eccovi qui!- l’ironia, un pregio o un difetto su John? Non si riusciva a capire.
Lucy scosse la testa, con un piccolo sorriso sulla bocca, divertita dalla scena. E si mosse a ritmo quando iniziarono a suonare una canzone popolare di Liverpool, Maggie Mae. La divertì di più sapere che stavano parlando di una prostituta nel retro di una chiesa ad una festa di beneficienza. Ma a nessuno sembrava importare. Non fece nemmeno troppo caso alla folla, infatti non si accorse di un ragazzo che li guardava interessati, insieme ad un loro cugino, e che ogni tanto scambiava delle parole con questo amico. La loro esibizione finì, e si recarono in una stanza dietro la chiesa per potersi riposare con una meritata birra. Lucy però preferiva del succo, così si scusò e uscì a prenderne un po’. Nel frattempo tutti parlavano, contenti della loro esibizione, soprattutto John, che ringraziò mentalmente la sorella per averlo convinto ad uscire dal caldo e sicuro letto. Qualche minuto dopo entrò nella stanza un ragazzo, con il cugino. Aveva il viso dolce, i capelli simili a quelli di John, cerati e tirati, ma meno folti e un po’ più chiari, gli occhi verde petrolio e il naso a patata che lo rendeva ancora più dolce e, perché no, attraente. Aveva una giacca bianca con un fiore e una chitarra in mano. Lucy non aveva seguito il discorso, entrò nella stanza appena il ragazzo con sguardo sicuro iniziò a suonare e cantare Twenty Flight Rock di Eddie Cochran. Aveva una tecnica impeccabile, sembrava quasi Elvis Presley quando si esibiva e lei e John andavano al cinema per vederlo dato che era troppo lontano. E anche se John in un primo momento lo respinse, lei sapeva che lo avrebbe cercato di nuovo. Così, quando il ragazzo uscì, lei lo seguì senza pensarci due volte. La band aveva bisogno di lui.

-Allora caro cugino, fai conoscere persone solo a John?- lo stuzzicò lei, ridacchiando un po'.

-Non prendertela con me, non eri dentro al momento! Comunque, Paul lei è Lucy. Lucy, lui è Paul. Si è trasferito qui da poco.- il ragazzo misterioso, che adesso poteva essere identificato come Paul, tese la mano a Lucy, che la strinse appena. Poteva sentire i suoi calli, era uno che ci dava dentro con la chitarra, pensò lei.

-Piacere di conoscerti Lucy, adesso il mio numero di persone che conosco qui a Liverpool è appena salito!- rise, per rompere il ghiaccio, e per nascondere un po’ l’imbarazzo.

-Comunque, credo che tornerò a casa, i ragazzi staranno festeggiando e non mi piace vederli ubriachi, quindi… Ci si vede in giro!- Lucy venne però fermata da Paul, non poteva permettere di far andare da sola a casa una ragazza, e non poteva di certo farsi scappare una possibile amica.

-Ti accompagno volentieri io, devo tornare presto oggi.- disse Paul, e si assicurò di farlo sapere al fratello.
Non sarebbe stato contento, ma da ubriaco non capiva molto. Quindi si incamminarono verso casa di Lucy, e i primi minuti furono un completo disastro. Nessuno dei due era deciso ad aprire bocca: Lucy stava cercando di studiare il nuovo arrivato, e Paul cercava qualcosa di carino da dire. Ma cosa poteva dire?

-Quasi dimenticavo, hai suonato molto bene. Vedrai che entrerai a far parte dei Quarryman.- a quelle parole gli occhi del ragazzo si illuminarono, lei avrebbe potuto aiutarlo a coronare il sogno di suonare in una band?

-Beh, ti ringrazio… Ma tuo fratello non sembrava molto felice…-

-Oh avanti, mio fratello non ha voce in capitolo! E poi, gli sei piaciuto. Credi a sua sorella!- ridacchiò lei, forse lo aveva fatto sciogliere un po’.
Era un bravo ragazzo, e sarebbe stato un ottimo membro per la band che doveva emergere in quel tempo. E chissà, forse sarebbe stato anche un bravo amico. E così iniziarono i vari discorsi sul futuro della band, la passione che aveva Paul nei confronti della musica colpì molto Lucy, sembrava di sentire suo fratello. Arrivati ormai a casa della ragazza scoprirono che abitavano vicino, lui stava qualche isolato più avanti. Sarebbe stato un punto molto vantaggioso per il ragazzo!

-Grazie mille per avermi accompagnata, non dovevi.- Lucy fece un piccolo sorriso, portando i capelli scuri dietro l’orecchio. Si era sentita bene con Paul, e solitamente non stava bene quasi con nessuno. Come potersi fidare della gente dopo che i tuoi genitori ti avevano abbandonata e lasciata con la zia?

-E invece sì, mai lasciar andare in giro una ragazza da sola.- sorrise anche lui, infondo si stava trovando bene in quella nuova e piccola città, e adesso stava anche iniziando a trovare delle persone che potevano diventare importanti per il suo futuro. E così, dopo essersi salutati, si lasciarono mentre la luna stava iniziando a farsi notare nello scuro cielo. John poi tornò la notte tarda, ubriaco, ma felice. Per fortuna la zia Mimì non se ne era accorta!

*Spazio Autrice*
Eccomi tornata su EFP dopo tanto, finalmente ho un mio pc dove posso scrivere le mie storie!
Comunque, come ho già scritto nella descrizione, questa era una mia vecchia Fanfiction (è ancora presente nel mio profilo sotto lo stesso nome) che ho deciso di riscrivere. Avrà un po' le sequenze del film Nowhere Boy dato che sto prendendo come riferimento proprio quello. 
E niente, se vi è piaciuto lasciate una recensione, soprattutto per aiutarmi a migliorare! 
Al prossimo capitolo,
Lucy_Caleidoscopio
  
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