Film > Moonacre
Ricorda la storia  |      
Autore: apollo41    29/06/2009    26 recensioni
Essendo insoddisfatta della fine del film Moonacre, ho approfittato di un momento di ispirazione per scrivere questa shot su Maria e Robin. Spero questo "nuovo finale" vi piaccia.
Tratto dalla shot:
Oh, avanti, chi è questo ragazzo che ti fa tanta paura?” chiese senza riuscire a trattenersi Loveday.
Di nuovo la giovane che le stava di fronte arrossì.
“Dalla tua espressione deve essere qualcuno che conosco...”
Maria la guardò negli occhi negando.
“Qualcuno che conosco molto bene.” aggiunse lei allora ghignando appena fingendo di pensare. “Che sia forse...” stava per dire un nome ma Maria la interruppe.
“Ti sbagli, io non sono affatto innamorata di Robin!” esclamò alzandosi ancora più rossa in volto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Piccola premessa di spiegazione: allora, ho visto il film Moonacre per ben 5 volte e continuo ad essere altamente insoddisfatta del finale. Detto questo devo dire che dopo un lungo meditare ho deciso che forse potevo mettermi all'opera e combinare qualcosa di buono per tutti coloro che concordano con me sul fatto che almeno un piccolo bacetto Maria e Robin potevano darselo alla fine della storia. Mi sono documentata un po' per sapere che età aveva più o meno Maria nel film quindi ho cercato di dedurre anche l'età del caro Robin visto che non c'era da nessuna parte e ho dedotto che un paio di anni di differenza c'erano sicuramente tra loro due. Quindi, Maria nel film aveva 13 anni e Robin sui 16. Detto questo posso lasciarvi alla lettura e rimandare il resto alla fine.

Lead On

A Volte è Necessario Far Credere Qualcosa di Sbagliato a Qualcuno


Era una bella giornata d'inizio autunno nell'incantevole e antichissima valle di Moonacre.
Da quando Maria Merryweather, ultima Principessa della Luna, aveva spezzato la maledizione quasi due anni prima, la pace era finalmente tornata a regnare in tutta la regione e le rivalità tra Noir e
Merryweather si erano lentamente affievolite fino a terminare completamente quando Loveday De Noir e Sir Benjamin Merryweather si erano sposati.
Ma sto divagando e non è ciò che in quei due anni è avvenuto che mi interessa narrare.
Tra le fronde della foresta che cresceva rigogliosa su gran parte del territorio della valle, la giovane Maria Merryweather camminava lentamente, fasciata in un lungo vestito turchese, osservando gli alberi e le creature che si muovevano nel fogliame al rumore croccante delle foglie secche che calpestava al suo passaggio.
In quei due anni aveva passato gran parte del suo tempo in sella al suo fedele unicorno, esplorando i luoghi più remoti della foresta e imparando velocemente a riconoscere gli alberi e i sentieri del bosco uno ad uno. Ma non aveva fatto tutto da sola. Ad accompagnarla la maggior parte delle volte era stato Robin De Noir, fratello minore di Loveday.
Da un po' di tempo a quella parte però aveva iniziato a evitare Robin e preferiva il passeggiare al cavalcare. Aveva infatti capito che camminando poteva riflettere meglio, e purtroppo in quel periodo non faceva altro che pensare...
Perfino suo zio Benjamin le aveva detto che il suo comportamento era strano -“Denti cadenti!” aveva tuonato quella mattina l'uomo quando aveva rifiutato la colazione “Maria Merryweather si può sapere che ti succede?!” Lei non gli aveva risposto e si era alzata uscendo dalla residenza e avviandosi verso la foresta.
Eppure per quanto si sforzasse di essere naturale, era preoccupata per quel batticuore che le prendeva ogni volta che qualcuno nominava Robin... non sapeva spiegarsi da dove arrivasse quella sensazione e quando aveva iniziato a provarla...
Stava di nuovo riflettendo su ciò quando, alzando il viso, vide il ragazzo che stava nei suoi pensieri avvicinarsi scendendo dalla bassa collina che le stava davanti.
E dannazione, la ragazza non riuscì ad impedirsi di pensare quanto fosse diventato bello con i suoi tratti del viso spigolosi, il suo sorriso furbo, i suoi occhi scuri che si scrutavano attorno vispi e quei meravigliosi capelli che sbucavano riccioluti dalla sua fidata bombetta.
Lui le sorrise avvicinandosi e Maria arrossì rendendosi conto di essersi incantata a fissarlo.

Finalmente ti ho trovata!” esclamò quando le arrivò di fronte. “Si può sapere perchè mi eviti?” chiese poi.
Maria lo oltrepassò tenendo la testa china.

Io non ti evito affatto.” borbottò nervosamente continuando a camminare.
Robin però la seguì ostinato.

Sì, invece. E non capisco il perchè.” disse afferrandole un polso per fermarla. “Posso sapere che ho fatto di male? Almeno posso chiederti scusa sapendo per cosa mi scuso.” tentò.
Lei però teneva la testa ostinatamente china.

Non è colpa tua.” sussurrò scocciata infine. “Voglio solo stare un po' da sola.”
Robin lasciò la presa sospirando.
Rimase incantato ad osservarla. Con quei suoi capelli rossicci raccolti come al solito in una treccia che col passare degli anni si era allungata di quasi venti centimetri, con quel suo abito semplice ma che evidenziava il corpo da quasi giovane donna e quelle mani che lentamente si stavano torturando l'un l'altra.
Per quella che gli parve la milionesima volta, la trovò bellissima.
Già, perchè per quanto avesse cercato di fingere con sé stesso, fin dalla prima volta in cui l'aveva intravista, l'aveva trovata immensamente bella.
E poi, conoscendola meglio, aveva finito per innamorarsene perdutamente.
Purtroppo però in tutto quel tempo che avevano passato insieme, Robin aveva compreso che i sentimenti di lei non corrispondevano ai suoi. Si era così sforzato di esserle vicino come un semplice amico ma ogni giorno lei diventava più bella e lui se ne innamorava di più.
Fu proprio ciò che provava che lo spinse a non andarsene.
Perchè qualcosa nel suo cuore gli diceva che Maria aveva qualcosa che non andava ed era deciso a scoprire cosa la turbasse.

No, Maria, tu non hai bisogno di restare da sola. Tu hai bisogno di parlare con qualcuno.” le disse improvvisamente con tono duro.
Lei alzò lo sguardo all'improvviso. Le loro iridi rimasero le une perse nelle altre per qualche istante.
Ma non era uno sguardo dolce quello che si stavano scambiando. Maria poteva benissimo vedere un pizzico di rabbia negli occhi del ragazzo così, amareggiata, puntò di nuovo le iridi a terra.
Lui sospirò per l'ennesima volta.

Se non vuoi parlare con me, fallo almeno con Loveday.” mormorò tristemente prima di andarsene ripercorrendo a ritroso il sentiero da cui era arrivato.
La giovane Merryweather rimase per qualche istante ferma dov'era riflettendo su ciò che lui le aveva detto. Ammise infine che aveva ragione. Doveva assolutamente parlare con qualcuno e Loveday era probabilmente la persona migliore con cui farlo.

*****

Loveday osservava perplessa la piccola Maria che seduta sul suo letto si torturava le mani cercando il coraggio per parlare.
Aveva sempre creduto che lei fosse molto coraggiosa ed impulsiva, ma in quel momento sembrava aver perso tutta la sua sicurezza.

Maria, smettila di torturarti a questo modo.” le disse gentilmente come se fosse sua figlia e stringendole le mani tra le sue mentre si inginocchiava di fronte a lei. “Avanti, cosa c'è che non va?”
La giovane Merryweather, non trovando più nelle mani uno sfogo al suo nervosismo, iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore e poi, dopo aver preso parecchi grandi respiri, parlò.
“Loveday, io... credo di essermi innamorata...” sussurrò solo.
La donna la osservò per un attimo con gli occhi spalancati e poi scoppiò leggermente a ridere.

Tutto qui?” le chiese divertita.
Maria annuì rossa in viso.
Le risate lasciarono ben presto il posto a un sorriso gentile.

Non devi essere preoccupata o spaventata da quello che senti.” iniziò. “Anzitutto devi essere sincera con te stessa. Poi devi essere sincera anche con la persona che ami.”
La ragazza la ascoltava attentamente sorridendo appena.

Sei una persona coraggiosa e sono sicura che riuscirai a confessare al fortunato ragazzo di cui sei innamorata i tuoi sentimenti.”
A quest'uscita però Maria ritornò a mordicchiarsi il labbro.

Oh, avanti, chi è questo ragazzo che ti fa tanta paura?” chiese senza riuscire a trattenersi Loveday.
Di nuovo la giovane che le stava di fronte arrossì.

Dalla tua espressione deve essere qualcuno che conosco...”
Maria la guardò negli occhi negando.

Qualcuno che conosco molto bene.” aggiunse lei allora ghignando appena fingendo di pensare. “Che sia forse...” stava per dire un nome ma Maria la interruppe.
Ti sbagli, io non sono affatto innamorata di Robin!” esclamò alzandosi ancora più rossa in volto.
Io non avevo minimamente detto il suo nome. Anche se in realtà ero sicura si trattasse di lui.” ammise Loveday sedendosi sul letto.
Maria si mise accanto a lei sospirando.

Ho paura che mi veda solo come un'amica.” aggiunse dopo qualche istante di silenzio.
La donna che le stava accanto mugugnò meditando.

Io credo che tu abbia paura più che altro che lui ti rifiuti...” sussurrò più tra sé che a Maria. La ragazzina però si sentì punta sul vivo e arrossì di nuovo confermando le parole della De Noir.
Forse un modo per verificare i suoi sentimenti senza scoprire troppo le tue carte, c'è. Ma devi essere molto abile a leggere negli occhi di Robin le sue emozioni...” aggiunse Loveday dopo un paio di attimi di silenzio.
Bhè, credo di essere in grado di riuscirci.” borbottò insicura Maria.
La donna che le stava accanto sorrise iniziando a spiegarle la sua idea.

*****

Maria quella mattina scese a colazione molto presto. L'unica persona seduta al tavolo della sontuosa sala da pranzo decorata di fiori qua e là, era Loveday, che beveva tranquillamente un bicchiere di latte.
Vedendola entrare, la donna le aveva sorriso invitandola con un gesto del capo a sedersi accanto a lei per mangiare qualcosa. Eppure in quel momento Maria sentiva lo stomaco estremamente chiuso e la sola idea di ingurgitare qualcosa le faceva ribrezzo.
Con un sospiro aveva salutato la De Noir che, mentre stava varcando la soglia, le aveva augurato un lieve buona fortuna.
Uscendo dalla casa aveva incontrato Rolf che passeggiava tranquillamente in giardino osservando però guardingo verso la foresta alla ricerca di un movimento sospetto. Gli aveva dato una carezza sulla lunga criniera nera e poi aveva proseguito verso la fitta vegetazione.
Camminando il più lentamente possibile, si era recata a quello che era di solito il posto in cui lei e Robin si incontravano per poi passeggiare insieme tra gli alberi.

Ad accoglierla come al solito, furono i forti raggi del sole che, in quella piccola radura priva di alberi, illuminava ogni più piccolo particolare, dal vecchio tronco caduto e ormai secco, alle foglie portate dal vento che coprivano il manto verde scuro dell'erba.
Si sedette sul tronco, sperando che, nonostante fossero settimane che non andava lì per vedersi con Robin, il ragazzo si presentasse.
Attese per quelle che le parvero delle ore, poi, dei lievi rumori alle sue spalle, la indussero a voltarsi e vide la figura del giovane De Noir avvicinarsi con passo sicuro nonostante la grande quantità di rami caduti a terra. Aveva un espressione piacevolmente sorpresa in volto e le sorrideva come un bambino di fronte ad un fantastico regalo di Natale che tanto aveva desiderato.
Sentì le gote arrossarsi leggermente ma si impose di non abbassare lo sguardo e di fingere di essere a suo agio.
Quando le fu più vicino lo salutò e lui ricambiando si sedette accanto a lei.

Devi aver parlato con Loveday se oggi hai deciso che non ti va più di stare da sola.” aggiunse Robin.
Maria arrossì ancora un po' ma si impose di nuovo di mantenere la calma e proseguire con lo stratagemma che aveva pianificato con la De Noir.

Sì, in effetti ho parlato con tua sorella.” disse dopo un profondo e silenzioso sospiro liberatorio.
E ovviamente non vorrai raccontare anche a me ciò che vi siete dette....” mormorò il ragazzo fissandosi le punte dei piedi.
Di nuovo la giovane Merryweather sospirò silenziosamente.

In realtà non c'è molto da raccontare. Le ho solo confessato che... che mi sono innamorata.” borbottò con finta noncuranza osservando la reazione di Robin.
Lui ora aveva alzato lo sguardo e la guardava negli occhi.
Rimase così per qualche istante, senza dire nulla, solo osservandola. Maria aveva le gote leggermente arrossate ma continuava a tenere i loro sguardi incatenati.
Poi, con un movimento brusco il De Noir spostò di nuovo la sua attenzione sulla punta delle sue scarpe sussurrando un lieve “Ah...”
Maria rimuginò su ciò che aveva letto nelle iridi del ragazzo. Era perplessa.
Non riusciva a capire perchè in quei fantastici occhi scuri si combattessero un insieme discordante di emozioni.
La prima di queste che vi aveva letto era sicuramente la sorpresa. E questa era anche comprensibile. Infondo aveva confessato una cosa del genere senza nessun preavviso...
In seguito però quello stupore si era tramutato velocemente prima in speranza, poi in delusione. E infine, celato sotto la delusione, c'era un misto tra felicità e rassegnazione.
Loveday le aveva detto di cercare nei suoi occhi principalmente la delusione. Pensava che il fratello fosse un gran pessimista e per questo, se fosse stato innamorato di lei, sentendo della sua infatuazione, avrebbe escluso a priori di essere lui il fortunato ad aver conquistato il suo cuore.
Solo che ora, vedendo quella serie confusionaria di emozioni, Maria non aveva la più pallida idea di che fare o pensare.
E infatti Loveday aveva assolutamente ragione a pensare che Robin fosse un gran pessimista. Infatti, dopo qualche istante in cui aveva sperato che Maria contraccambiasse i suoi sentimenti, aveva escluso quella possibilità. Infondo lui non trovava in sé nulla che lo potesse rendere amabile.
Aveva un abbigliamento alquanto eccentrico e i capelli sempre scompigliati semicoperti dalla bombetta. Odiava il suo naso, a suo parere aquilino come il becco di un'aquila, e i tratti spigolosi del viso che credeva non creassero armonia col resto del suo corpo, sopratutto con i suoi crini castani.
Eppure, per quanto fosse rassegnato al fatto di non essere lui l'amato di Maria, non poteva non essere felice per lei, perchè sapeva che qualsiasi uomo avrebbe potuto innamorarsi di una ragazza bella e amabile come lei ed era sicuro che ,chiunque fosse il fortunato per cui lei provava un sentimento così profondo, lui l'avrebbe fatta felice perchè a sua volta innamorato.
L'unico infelice sarebbe stato lui.
Una vocina nella sua testa, una voce che credeva di aver seppellito quando aveva aiutato la giovane Merryweather a trovare le Perle, gli borbottò in testa che tutto ciò non era giusto, che era lui l'uomo di cui lei doveva innamorarsi. Perchè non era vero che non era attraente. Perchè era figlio del capo della casata dei De Noir, una delle due famiglie più importanti della regione. Perchè...
Interruppe all'improvviso ciò che la voce dell'orgoglio gli stava dicendo e per un attimo lasciò che la ragione tornasse a prendere il sopravvento.
C'era qualcosa che non andava. Perchè all'improvviso si era di nuovo sentito orgoglioso di sé?
Rimuginò per qualche istante su tutto ciò che era successo nell'ultimo periodo, raccogliendo tasselli che inizialmente sembravano non avere alcun legame. Infine però trovò un piccolo filo di legamento tra tutto... e capì.
Sorrise.
Maledetta Loveday. Aveva pianificato tutto. Sapeva che lui avrebbe capito se aiutato in qualche modo.
Gli dispiaceva solo per Maria che purtroppo quella volta aveva fatto la figura dell'ingenua.

Loveday ha pianificato bene le cose... Ma non a tuo favore, Maria.” disse all'improvviso alzando lo sguardo e sorridendo.
C-cosa?! Ma di che parli, Robin?” chiese lei preoccupata arrossendo incredibilmente.
Ora capisco perchè ti comportavi a quel modo con me ultimamente. E sopratutto capisco il tuo continuo arrossire.” mormorò ridacchiando vedendola sempre più colorata in viso. “Mia sorella ti ha fatto una gran carognata a mandarti così allo sbaraglio confessandomi i tuoi sentimenti. Però sapeva che tu non avresti mai fatto il primo passo e che se non fossi stato aiutato non lo avrei fatto neppure io. Ma ora...” le prese il volto tra le mani e vide gli occhi di Maria spalancati per lo stupore delle sue parole.
Non le era certo sfuggita quell'ultima frase. Nessuno dei due avrebbe fatto il primo passo...
Questo significava che...
Non terminò il pensiero, bloccata dall'incredibile vicinanza del viso di Robin al suo.

Ora so cosa provi per me. E voglio che tu sappia che è esattamente ciò che io sento per te.” sussurrò sfiorando il naso di Maria con il suo continuando a tenere le loro iridi fisse le une nelle altre.
La giovane Merryweather lo vide chiudere leggermente le palpebre spostando la sua attenzione sulle sue labbra e un istante dopo Robin aveva annullato la distanza tra loro.
Maria per un momento rimase immobile, impietrita da ciò che stava accadendo, poi lentamente si lasciò andare, chiudendo le palpebre e rispondendo al bacio del giovane De Noir.
Un bacio dolce e lento.

Mi sono innamorato di te.” le sussurrò prima di baciarla di nuovo, questa volta con più passione e avidità di scoprire ogni angolo della sua bocca che sapeva di biscotti allo zenzero e miele.
Maria rispose con altrettanto vigore, passandogli le mani tra i capelli e facendo cadere inesorabilmente la bombetta a terra.
Il momento intenso venne interrotto però quando la giovane Merryweather si staccò dal bacio ridacchiando.

Le piume che hai al collo mi fanno il solletico...” sussurrò guardandolo negli occhi.
Con un lieve cenno di diniego e un'immensa felicità nel cuore, le strinse di più il viso tra le mani.

Sei incorreggibile Maria.”


Spazio dell'autrice: Ok, ora che ho scritto questa cosa estremamente smielata mi sento decisamente più soddisfatta. In realtà non so quanto bene mi sia venuta perchè ho un leggero mal di testa quindi non mi va di rileggere e se ci sono errori sapete che è perchè non l'ho corretta. Provvederò quando mi sarà passato questo dannato ronzio che ho nel cervello. Tornando a questa ficcy, sinceramente è solo la seconda shot che scrivo quindi non pretendo nulla da questa cosuccia che ho buttato giù per passare il tempo (e anche cercando ispirazione per scrivere il capitolo della mia long fic). Il titolo non mi convince affatto ma non mi veniva altro, quindi accontentatevi.... Comunque se volete fare qualche critica io sono aperta a qualsiasi giudizio. Si può sempre imparare dalle nostre esperienze quindi, dateci dentro con i commenti! XD
Baci, Lizzy!

   
 
Leggi le 26 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Moonacre / Vai alla pagina dell'autore: apollo41