Angeli, dite a Fabrizio che l'aspetto,
che s'ei tornasse lo vorrei per me solo.
Ditegli, angeli, ch'ho fatto un fioretto:
unico è lui con cui m'alzo in volo.
Prendo il vento e trovo la pace
quand'odo i suoi versi cantati in prosa.
Viv'egli ancora seppur sotto giace
la terra; né tempo né altro distrae la sua sposa.
Compito arduo è amar chi non c'è,
e quant'ho bisogno io di coraggio!
Del mio Fabrizio resto alla mercé.
Ninetta, appassita, rimpiange un bel maggio.