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Autore: Gio_27    25/02/2018    2 recensioni
Parla di Anna, una tredicenne dal cuore d'oro che sta per fare un incontro che le cambierà la vita per sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta nella bella cittadina di Bolzano, una ragazzina di 13 anni di nome Anna. Anna era molto intelligente, allegra e sorridente, e non diceva mai di no alle persone che le chiedevano aiuto, e tutti per il suo carattere la definivano “un vero tesoro”. Anna aveva dei bei capelli castani, liscissimi e lunghi fino alla schiena, e due bei occhi castani come i suoi capelli, vispi e colmi di gioia. 

Un giorno, la mamma di Anna le chiese di andare a comprare delle uova per fare una torta per festeggiare il suo diploma di terza media, e allora Anna, sempre disponibile, le disse che era felicissima di poterla aiutare, soprattutto perché avrebbe avuto una bella torta da mangiare, pensò lei. La mamma diede 10€ alla figlia e le disse: «Se avanzano dei soldi compra anche degli zuccherini e magari comprati dei cioccolatini perché sei stata così servizievole!» Allora Anna le disse:«Certo mamma! Prenderò tutto. Tu aspettami per impastare però!». 

E uscì...

Per strada Anna incontrò molti suoi amici e alcuni suoi cugini che salutò con affetto. 
Oltre a loro, incontrò una graziosa ragazza, con dei capelli così biondi che sembravano dorati e dei grossi occhioni blu. Anna pensò fosse appena più grande di lei (forse aveva 14 anni). 

La ragazza aveva i suoi bei occhioni blu strapieni di lacrime probabilmente stava piangendo, e stava anche singhiozzando in modo disperato. 
Quello scenario di dolore distrasse Anna dalla sua missione, e allora, ormai dimenticatosi del suo compito, le chiese quale fosse il motivo del suo pianto melodrammatico (ma non con queste parole ovviamente) e la ragazza le disse tra un singhiozzo e l'altro che quello era il giorno del suo quattordicesimo compleanno e avrebbe voluto passarlo con i suoi amati genitori, ma loro erano dovuti andare in Africa per aiutare delle persone in gravi difficoltà, e per quanto potesse essere contenta di questo meraviglioso intervento le mancavano moltissimo.
 Anna la ascoltò senza interrompere e decise che doveva assolutamente invitarla a casa sua per farle mangiare un po' di torta, almeno per tirarle su il morale. 
Anna allora entusiasta della sua idea le chiese: «Ti va di venire a casa mia? Mia mamma sta facendo una torta e io le stavo giusto andando a comprare le uova!».
 La ragazza la guardò, fece un leggero sorriso e le rispose con gli occhi ancora lucidi: «Grazie mille, sei molto gentile con me, anche se non ci conosciamo. Comunque sono Monica, piacere!». 
Allora Anna comprendendo fosse il momento di presentarsi le disse:«E io Anna, ho 13 anni, piacere mio!».
 Monica chiese ad Anna se poteva accompagnarla a comprare le uova visto che non voleva restare sola, e ovviamente Anna le disse di sì. 

Le ragazze andarono al SuperMarket e comprarono due grandi confezioni di uova (due dozzine quindi 24 uova) e Monica, siccome era molto ricca insistette per pagare,e anche gli zuccherini e i cioccolatini per Anna, col suo malcontento, perché non le sembrava giusto, ma ormai era fatta e quindi si diressero verso casa di Anna.

Una volta a casa, Anna disse a Monica:«Nasconditi! Il tuo arrivo dev'essere una sorpresa!» Allora Monica andò dietro al marciapiede. 

La mamma apri e disse alla figlia:«Ciao tesoro! Sei tornata finalmente, pensavo ti fossi persa al SuperMarket!» Le disse in tono scherzoso, e la ragazza comprendendo la battuta della mamma, ridacchiò.
 La mamma cominciò a frugare dentro la busta della spesa e vedendo i cioccolatini Perugina, gli zuccherini Paneangeli e le uova freschissime chiese alla figlia con tono scettico:«Ma Anna come hai comprato tutte queste cose costose con solo 10€?!» 
Allora Anna non sapendo cosa rispondere disse: «Puoi entrare Monica!» Allora la mamma guardò verso la porta cercando di capire quale delle sue amiche fosse.

Entrò Monica molto timidamente dicendo:«Buongiorno! Sono Monica!» parlava con tono imbarazzato, era evidente che temeva che la madre di Anna non gradisse la sua presenza. 
Ma quando la signora esclamò: «Ciao cara! Non ti ho mai vista da queste parti! Sei nuova di quá?», Monica cambiò subito lo sguardo e sfoggiò un bellissimo sorriso con dei denti bianchissimi: era chiaro fosse ricca, sicuramente andava dal dentista una volta a settimana, pensò la mamma tra sé e sé; e disse :«No! Io sono nativa di questa città ma vado in una scuola superiore privata perché i miei genitori sono molto ricchi».
 Allora la mamma disse sorridendo:«D'accordo sei la benvenuta da oggi in poi, fa' come fossi a casa tua!».
 Monica entrò, pensando tra sé e sé:«Questa è una casa piccola e modesta in confronto alla mia megavilla! Però mi piace! Sembra molto accogliente!». 
Anna notando la distrazione dell'amica le disse:«Che succede Monica, non ti trovi bene nella nostra casetta?!» Ma Monica le rispose sorridendo:«No Anna, al contrario mi piace casa tua! È molto carina!» Allora Anna si tranquillizzò. La mamma allora continuando il discorso precedente chiese ad Anna:«Comunque Anna ti stavo dicendo... Come hai fatto a comprare tutto questo?!». 
 Allora subito Monica le rispose:«Ho voluto pagare io perché Anna è stata molto gentile a rivolgermi la parola mentre ero triste!». 
 E la mamma:«Anna! Ti sembra giusto aver fatto pagare la tua amica?!» Monica allora le disse in tono rassicurante:«Non si preoccupi signora! Ho voluto farlo io! E visto che c'ero le ho comprato delle marche più costose perché sono molto più buone!
 Quindi non se la prenda con Anna, lei in realtà non voleva!». 
Allora la mamma si tranquillizzò e finì di svuotare la busta della spesa.

 Nel frattempo le ragazze erano andate nella camera di Anna a giocare un po' con le sue Barbie. Anche se dopo cinque minuti Monica chiese all'amica:«Anna! Ma non hai un telefonino con cui andare sui social o comunicare con WhatsApp, o anche solo per fare un videogioco di quelli per passare il tempo?». 
Allora Anna le rispose:«Sapessi quanto mi piacerebbe ma i miei genitori non hanno abbastanza soldi per permettersi un telefonino! Perché mio padre ha perso il suo bel lavoro di cuoco e ora non sappiamo come fare! Ne abbiamo appena per mangiare e per la scuola!» Allora Monica sentendo quella storia così triste e non sapendo più che dire, si alzò in piedi e appoggiò la Barbie sul piccolo comodino rosa, dirigendosi verso le scale per scendere in cucina. 
Anna non capiva perché la sua amica se ne stesse andando, così corse per salutarla e per invitarla per un altro pomeriggio. 

Anna scese in cucina, ma quando vide quello che stava facendo, fu molto colpita: Monica era andata dalla mamma di Anna e le stava dicendo in tono molto serio, quasi da donna d'affari:«Signora le volevo fare una proposta!» Allora la mamma scettica le rispose:«Parla pure cara!». 
Monica tirò fuori dalla sua borsetta il suo iPhone 7S plus, ancora nuovo, e scorrendo le foto della galleria prese una foto di suo padre e le disse:«Questo è mio padre, ed è un importante ristoratore, ed insieme a mia madre hanno una catena di ristoranti a cinque stelle.» 
A quel punto la mamma avendo ascoltato tutto e non avendo capito cosa volesse farle capire le chiese:«Ho capito cara, ma perché me lo stai dicendo?! Non capisco!». Quindi Monica rispose:«Glielo sto dicendo perché credo che mio padre possa offrire un lavoro a suo marito in uno dei nostri tanti ristoranti!». 
La donna rimase a bocca aperta, non poteva crederci, in quel momento voleva abbracciare quella gentile ragazza in segno della sua gratitudine, ma invece le chiese:«Sei sicura che tuo padre voglia assumere mio marito?! Non so se è all'altezza dei gusti raffinati dei vostri clienti!».
Ma Monica era irremovibile e allora uscì dalla galleria, andò sui contatti e ne cliccò uno dove c'era scritto ”Papino“. 

Partì la chiamata e disse:«Ciao papino, scusa se ti disturbo durante la vostra missione ma devo chiederti una cosa molto importante!
Ho conosciuto una ragazza molto simpatica e gentile di nome Anna, che è più piccola di me di un anno, e suo padre avrebbe bisogno di un lavoro come cuoco. Che ne pensi potete assumerlo?!». 
Si sentì una voce in sottofondo che diceva:«Certo angelo mio, tutto per te!». 
Allora Monica le disse:«Perfetto papà allora quando torna a casa lo informerò della buona notizia e gli indicherò il ristorante più vicino». 
Detto questo Monica saluto il padre con un grosso ”smack“ è il padre ricambiò a sua volta. 
Monica chiuse la chiamata e spense il telefono, riponendolo nella borsetta di pelle nera. 

La mamma non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie: suo marito aveva finalmente trovato un nuovo lavoro come cuoco. 
Era felicissima, e non riuscendo più a trattenersi, venne in contro alla ragazza e la abbracciò teneramente, ringraziandola un ”milione“ di volte. 

Nel frattempo Anna che aveva sentito e visto tutta la scena, corse anche lei ad abbracciare la sua amica, che divenne rossa come un pomodoro dall'imbarazzo. 
La ragazza guardò mamma e figlia estasiate e affermò soddisfatta:«Ecco fatto il tuo papà ha un lavoro!» rivolgendosi ad Anna! 

Passarono un paio di ore, e la bella torta al cioccolato era finalmente pronta per essere mangiata, e le due amiche la guardavano con ammirazione e con una gran voglia di assaggiarne una bella fetta a testa. Ma la mamma disse loro di aspettare che il padre di Anna tornasse dalla sua passeggiata che faceva spesso per non pensare ai problemi, anche se ora non sarebbe più servita visto che Monica le aveva trovato un lavoro. 

Si fecero le 19:30 e il padre di Anna non era ancora tornato e la mamma era un po preoccupata, finché... Toc toc, e la mamma disse:«Avanti!»: era il papà di Anna, e aveva uno sguardo mogio e pieno di sconforto, probabilmente neanche la passeggiata gli aveva sollevato il morale. 

Anna avendo notato lo sguardo triste del padre disse a Monica:«Penso sia il momento di dargli la bella notizia!» Il padre chiese alla moglie:«Chi è questa ragazza? Una nuova amica di Anna?!». 
Allora Monica disse al signore:«Proprio così! E c'è una bella notizia che devo darle!». 
Il papà non capiva, ma ascoltò in silenzio l'educata ragazzina. 
Monica le disse:«Io sono Monica, e mio padre è un importante ristoratore e l'ho chiamato per chiedergli se poteva offrirle un lavoro... E ha detto di sì!». 
A quelle parole il papà fissò la ragazzina con grande stupore e meraviglia, però era incerto che fosse così, allora guardò la sua famiglia come per avere conferma, e loro annuirono: non c'era più dubbio, era tutto vero. 
Il papà allora preso da un improvviso senso di gioia, la volle abbracciare subito, e lei, capendo di avergli dato la notizia più bella che potesse aspettarsi, si lasciò abbracciare. 

Alla fine di quella splendida giornata, una volta che della bellissima torta al cioccolato ne rimasero solo le briciole, Anna chiese ai suoi genitori se Monica poteva rimanere finché i suoi genitori non tornavano dal viaggio, e ovviamente loro ne furono entusiasti dopo tutto quello che aveva fatto per loro: e così rimase. 
Monica rimase tutta la settimana da loro e le ragazze andavano a scuola insieme, ognuna nella propria scuola, e dopo quella settimana, l'ottavo giorno, tornarono i genitori di Monica, e tutta la famiglia la accompagnò per andare ad abbracciare i suoi genitori all'aeroporto.

 Tutti e quattro arrivarono all'aeroporto, e una volta scesi dalla macchina, Monica corse subito incontro ai suoi genitori, che avendola già vista in lontananza avevano già spalancato le braccia, pronti per il caloroso abbraccio della dolce figlia.
 I genitori di Monica chiesero a quelli di Anna se volessero venire nella megavilla di famiglia per festeggiare il loro ritorno, e accettarono. 

Una volta giunti alla megavilla della famiglia di Monica, la ragazza disse ad Anna:«Sali in camera mia!, si trova al terzo piano, ti faccio vedere le cose che ho preso dai viaggi che ho fatto con i miei genitori! Ti piaceranno!». 

Anna salì insieme all'amica pensando tra sé e sé:«Wow! Che villa enorme, è ancora più grande all'interno!», ed entrarono nella camera di Monica: era gigantesca, sembrava l'atrio di un hotel a cinque stelle. 
Anna vedendo quell'imponente stanza esclamò:«Questa sì che è una stanza coi fiocchi!». 
E Monica:«A dire il vero questa stanza è piccola in confronto a come la volevo!». 
Anna guardava l'amica con sguardo stranito, se quella era piccola allora la sua era un bugigattolo. 

Monica mostrò ad Anna ogni cosa della sua camera, sembrava un tour da quanto era grande la stanza, e quando si fece l'una scesero nella grande cucina per mangiare quello che aveva preparato la brava domestica Berta, che era anche un'ottima cuoca. 

Al termine dell'ottimo pranzo che avevano degustato, il padre di Anna chiese un brindisi e disse:«Brindiamo alla gentile offerta di Monica e alla sua famiglia che mi hanno voluto prendere in uno dei loro meravigliosi ristoranti!» E tutti fecero un cin cin. 

Dopo un paio di giorni, il padre di Anna aveva già la sua bella divisa e lavorava allegramente in uno dei bei ristoranti a cinque stelle del padre di Monica, e questo lavoro permise alla famiglia di Anna di iscriverla in un'ottima e rinomata scuola di Bolzano.

 Passarono gli anni e le due amiche divennero delle splendide donne, Anna divenne un'ottima cuoca e Monica invece una ristoratrice di successo e insieme aprirono un ristorante che chiamarono ”L'amitié" (l'amicizia) dove ci lavorarono per molti anni finché non si sposarono e le loro due figlie femmine lo ereditarono.
   
 
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