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Autore: Khailea    25/02/2018    1 recensioni
[][Star vs. the Forces of Evil]In guerra nessuno è completamente vincitore. Ciascuno deve sopportare numerose perdite per arrivare ad ottenere i propri obbiettivi, c'è però anche la timida voce di qualcuno che chiede la pace, anche se per arrivare a questa prima si dovrà dare prova della propria fiducia.
Il pensiero che un mostro alloggi nel palazzo della famiglia Butterfly sembra impossibile, ma attraverso i suoi occhi si potrebbe svelare quali siano le ombre e le luci al suo interno.
(Quarta ed ultima parte della storia riguardante un mio OC, questa sarà divisa in più capitoli, la parte precedente è Everything for you)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quasi non è passato nemmeno un giorno dal compleanno della principessa e nonostante questo il suo allenamento magico è già iniziato.
Ovviamente visto la promessa fatta non posso non assistervi per sostenere la ragazza, anche se devo dire che si tratta di un insegnamento piuttosto singolare.
Insieme alla bacchetta, tramandata di generazione in generazione, le è stato consegnato anche un gigantesco libro con dentro tutti gli incantesimi ideati dalle antenate di Luna, ed all'interno di questo libro è presente un minuscolo omuncolo barbuto dalla pelle blu e dagli occhi rosa a forma di rombo con una gemma magenta al centro della fronte. Ha anche la particolarità d'avere dodici dita.
-Salve principessa Luna, io sono Glossaryck, la istruirò a riguardo della magia aiutandola a diventare un adeguato modello di principessa.-
-Ti ringrazio Glossaryck.-
Per qualche motivo la ragazza ha preferito fare la sua prima lezione nella propria stanza, oltre al letto azzurro ed alcuni giocattoli però non c'è nulla che possa far pensare sia la camera di una bambina.
Ci sono anche molti scaffali con vari libri.
Mentre lei è seduta sul proprio letto io sono appoggiata alla porta.
-Avete già provato qualche incantesimo?-
-No, ho preferito aspettare.-
-Non siete molto curiosa allora, bene vediamo un po' da dove iniziare...-
Massaggiandosi la barba Glossaryck inizia a far girare le pagine del libro, sembra un individuo decisamente curioso.
-Possiamo provare da questo, è piuttosto semplice.-
Aprendo completamente il libro le mostra un incantesimo purtroppo però non ho abbastanza conoscenze della loro lingua scritta per capire ad una sola occhiata cosa c'è scritto.
-Grazie all'incantesimo levitato sarai in grado...beh di far levitare gli oggetti a tuo piacimento. Puoi provare con quella mela.-
-Quale mela?-
Dopo la domanda di Luna una mela rossa è apparta proprio sulla scrivania nella stanza.
-Quella mela.-
Prendendo un profondo respiro Luna fissò con serietà la mela alzando la propria bacchetta.
-Levitato.-
Ci fu una leggera luce azzurra ma niente di più.
-Levitato...-
Il tono della ragazza si è fatto più rigido ed ogni volta ripete l'incantesimo senza ottenere risultati peggiora.
-No no no ferma principessa, non deve esser così rigida e forzata.-
Interviene Glossaryck fermandola.
-Non esser così rigida, puoi rilassarti. La magia non è solo ed unicamente questione di concentrazione, prova a prendere un respiro profondo.-
-Non so se potrebbe aiutarmi...-
-Tranquilla, abbiamo tempo per capire quale sia il metodo migliore per insegnarti.-
Sono rimasta in silenzio per tutto il tempo ma non posso evitare di provar interesse per queste magie, se non ho bisogno di nascondere i miei poteri posso cercare d'imparare anche qualcosa.
Senza dire nulla muovo una mano verso la mela e pronunciando nella mia mente il nome dell'incantesimo tento di richiamarla a me.
Una strana aurea verde avvolge la mia mano e la mela, la quale ai semplici gesti delle mie dita inizia a muoversi.
-Forse dovresti solo calmarti principessa.-
Dico facendo arrivare la mela sul letto.
-Come hai fatto senza una bacchetta?-
Mi chiede Luna incuriosita.
-Ho sempre fatto così sinceramente, non mi sono mai trovata a mio agio con quelle cose.-
-Capisco...potrei anch'io imparare Glossaryck?-
-Ma certo principessa, ma prima devi capire come usare la bacchetta. Quello che fa lei è "andare a fondo".-
-E come funziona?-
Continua lei curiosa.
-Vedi principessa, la magia è molto più grande e complessa di ciò che si può pensare, la bacchetta è uno strumento che gratta solo la superficie d'essa permettendone di far uso. Andare a fondo significa cercare la parte più profonda di sé ed usarla, per così dire, per diventare noi stessi la bacchetta che gratta la superficie o addirittura vi si immerge. E' qualcosa di molto avanzato per voi al momento.-
Provo una nota di fierezza nel saper questo, almeno per ora le mie conoscenze sono superiore perfino alla principessa.
L'allenamento è presto ripreso e dopo altri tentativi finalmente si sono visti dei risultati, anche se con fare tremolante Luna è stata in grado di far levitare la mela, almeno fino a quando uno dei suoi soldati non ha bussato alla porta distraendola.
-Principessa mi rincresce interromperla ma la regina ha richiesto la vostra presenta.-
-Capisco, arrivo subito.-
Senza lasciar la bacchetta la ragazza ha abbandonato la stanza ed ora siamo rimasti solo io e Glossaryck.
Rimango a fissarlo in silenzio, leggermente incuriosita dalle sue capacità, mentre lui si limita a star fermo sul libro.
Devo cercare d'approcciarmi con lui al meglio sperando di non dire qualcosa che mi faccia finire nei guai.
-Quindi tu hai addestrato tutte le regine passate.-
-Esatto.-
-Ed è sempre appartenuto solo a loro?-
-Mi spiace ma posso parlare di queste cose solo con il proprietario del libro, a meno che tu non abbia del budino.-
-Budino?-
-Corrretto. Il budino è un eccellente alimento, niente budino niente chiacchiere.-
-E non ti preoccupa che la regina o altri sappia che sei disposto a parlare per del budino?-
-Non particolarmente. Io ho un solo compito, quello di istruire le principesse o il proprietario del libro.-
Dalle suo parole è intuibile che esser principesse non è strettamente necessario, inoltre questa faccenda del budino potrebbe tornare utile.
Per il tempo restante rimaniamo in silenzio fino a quando la principessa non torna, il suo viso è leggermente insoddisfatto.
-Tutto bene?-
Chiedo guardandola, devo comportarmi a dovere seguendo gli ordini del generale, per questo cerco di mostrarmi interessata.
-Si...a breve dovrò solo far comporre la mia canzone.-
-Che significa?-
Chiedo confusa.
-Dopo aver ricevuto la bacchetta le principesse devono venir fatte conoscere al popolo in qualità di future regine, e la tradizione vuole si faccia attraverso delle canzoni.-
-Sembra...-
-Noioso.-
Ero alla ricerca della parola adatta ma Luna mi ha preceduta.
-Almeno manca ancora un po' di tempo, non pensarci.-
Dico cercando di sorriderle, anche se visti i miei denti alquanto affilati potrei sembrare minacciosa e non rincuorante, tuttavia lei mi risponde allo stesso modo con serenità.
-Si, penso tu abbia ragione, mancano ancora molti giorni e per il momento posso rilassarmi. Oggi dovrebbe esserci anche un'altra riunione con la famiglia di River quindi è probabile potremmo passare tutti del tempo insieme. Beh se va anche a te intendo.-
-Ma certo.-
E' forse l'unico modo che ho per passare la giornata, non mi ucciderà di certo trascorrerla con un altro nobile.
Le lezioni riguardanti la magia continuano almeno per un'altra ora, fino a quando non arriva il momento per Luna di riposarsi.
-Come prima lezione non è andata così male.-
Dico guardando la ragazza.
-Quale è stata la tua prima magia Syrh?-
-Io ho iniziato con il cercare di utilizzare l'energia che mi circondava, ho  imparato a modificare i rami degli alberi in modo nascondessero me e la mia maestra quando dei soldati erano nelle vicinanze.-
-Oh...capisco.-
Sembra essersi pentita della domanda, forse a causa del fatto che qualsiasi mio racconto servirà solamente a mettere in cattiva luce i mewmans.
-Hai...avuto un'infanzia molto difficile...mi dispiace.-
-Non è stata colpa tua. Tu però puoi diventare una regina diversa da quelle del passato, puoi evitare che altri mostri vivano ciò che ho vissuto io.-
Rispondo sinceramente, personalmente non penso che crescendo possa diventare diversa dalle sue antenate ma devo farglielo credere. Personalmente ci son delle volte in cui potrei arrivare a detestarla, lei possiede tutto mentre altri non riescono nemmeno a mangiare, ma mi rendo conto che almeno per il momento lei non ha responsabilità particolari.
La mia attenzione però viene attirata da un minuscolo dettaglio viola sul viso della ragazza.
-Ti è comparso un altro rombo sul viso.-
-Che cosa?-
-Qui sulla tempia.-
Indicandole in punto lascio che si scosti i capelli per capire cosa intendo, trappa quel rombo con facilità ma il suo sguardo è tutto tranne che sereno.
-Oh no, la mewbertà.-
-Mewbertà?Intendi quella strana fase che attraversano le mewmans adolescenti?-
Ne avevo sentito parlare, è sempre importante infondo conoscere i propri nemici, ma non l'ho mai vista, dopo tutto in guerra non ci sono così tanti adolescenti.
-Calma...non c'è nessun problema, devo solo restare lontana dai ragazzi fino a quando non ce ne sarà più bisogno.-
-Perché devi stare lontana dai ragazzi?-
-Beh...da quanto mi è stato spiegato le ragazze in questa situazione assumono comportamenti pericolosi e dannosi. Ed io non voglio assolutamente creare scompiglio.-
-E quanto durerà?-
-Non ne ho la certezza. Glossaryck tu sapresti quanto dura?-
-Dipende principessa, potrebbe finire tutto in alcune ore o non finire.-
-Come non finire?!-
Se fino ad ora Luna era riuscita a mantenere la calma ora la stava perdendo, certamente la frase del suo maestro non l'aiutava, ed a quanto pare le erano comparsi cinque nuovi rombi.
-E' semplicemente la natura, ma tranquilla, andrà tutto bene. O forse no.-
-Glossaryck!-
-Luna calmati, sei lontana da chiunque ora, non preoccuparti resteremo chiuse qui.-
Dico avvicinandomi a lei, se veramente la situazione può diventare pericolosa è meglio controllarla.
La ragazza almeno sembra ascoltarmi ed annuendo va a sedersi in un angolo della stanza.
-Non pensavo arrivasse così presto...-
-Non sembra qualcosa che si può controllare purtroppo, fortunatamente non sono un maschio.-
-No hai ragione...-
Rimaniamo in silenzio per molto tempo e solo di tanto in tanto, in particolare quando sentiamo le voci dei soldati fuori dalla finestra, compaiono altri rombi.
Sembra andare tutto bene, o almeno così continuo a sperare, tuttavia il suono di qualcuno che bussa alla porta interrompe il mio esser positiva.
-Principessa, sono qui per portarla a cavallo.-
La voce del conte Mildew è ancora più irritante in questo momento, ed a quanto pare basta solo questa a creare una ventina di rombi sul viso della ragazza.
-Vada via per favore!-
-Qualcosa non va principessa?-
-Non voglio vedere nessuno!-
-Si sente male?Posso farle compagnia se desidera.-
-Ha detto che non vuole vedere nessuno, rispetti la sua scelta.-
Non riesco a trattenermi dall'aprir bocca, quel tipo è incapace di seguire dei semplici ordini, forse però avrei fatto meglio a tacere.
-Cosa state facendo alla principessa mostro!Non temete mia adorata vi salverò!-
Non ho la minima idea di cosa abbia capito quel tipo, ma sta iniziando a tirare dei calci alla porta pur di aprirla.
-Conte calmatevi!Non sta succedendo nulla!-
Pur d'evitare che la apra uso la mia magia per congelarla, ma la furia dell'uomo non cessa.
-Non dovete nascondere le sue colpe!Non temete tornerò con i rinforzi!-
-No conte!-
Le urla di Luna non servono a nulla, ormai i passi di lui sono già lontani ed è chiaro che tornerà con dei soldati.
-E adesso cosa facciamo!?-
-Rimani calma principessa, per il momento limitiamoci ad evitare che entrano, la magia basterà.-
Così dicendo mi occupo anche della finestra in modo da evitare che chiunque possa arrampicarvisi, non ho però tenuto conto di una cosa, o per meglio dire qualcuno...
Mina, quell'idiota di un conte oltre ad aver chiamato i soldati ha chiesto aiuto anche a lei, e non è sconosciuto che tipo di sembianze è in grado d'assumere.
Ho creduto che una magia base bastasse per dei mewmans ma così facendo non ho tenuto conto di lei, alla quale dopo la trasformazione è bastato un semplice pugno per distruggere buona parte del ghiaccio.
-Pagherai per ciò che hai fatto mostro!-
Mi urla da dietro l'ultimo e sottile strato, mi chiedo in verità di quali colpe mi sia macchiata, non sanno nulla se non che qualsiasi cosa accadrà sarà colpa mia, le urla di Luna però mi riportano alla realtà.
-Fermatevi vi prego!Lei non ha fatto nulla!-
Prima che possa fare altro un intero squadrone di soldati irrompe nella stanza, capitanati dal conte.
Non posso evitare che questo corra verso di lei a causa della stessa Mina che, senza perdere tempo, mi attacca con tutta la sua forza frantumando il pavimento.
-Sono qui mia cara, andrà tutto bene.-
-No!-
Il mio urlo è l'unico suono che si può percepire dopo che Mildew afferra entrambe le braccia di Luna, la ragazza immobile spalanca entrambi  gli occhi mentre davanti a tutti il suo corpo si riempie completamente di rombi, talmente tanti che stanno perfino iniziando a sovrapporti.
Spaventato il conte sembra cercar di fuggire ma quelle cose sono abbastanza appiccicose da non permettergli di staccarsi, in pochi attimi un guscio si è formato attorno alla ragazza e le braccia dell'uomo sono all'interno di esso.
Nessuno, nemmeno la guerriera si muove, forse hanno capito ciò che sta accadendo...
Non ci rendiamo conto del tempo che passa, anzi tutto sembra quasi immobile, almeno fino a quando sul guscio azzurro attorno a Luna non compaiono ben sei mani.
Il conte urla spaventato mentre il guscio si frantuma ed una nuova Luna appare, il corpo è completamente viola ed i suoi capelli sono raccolti in un grosso chignon, sulla schiena sono inoltre comparse delle ali grazie alle quali è in grado di volare ed i suoi occhi hanno assunto la forma di due cuori.
Quasi devo dire che così sta meglio.
-Ragazzo...-
Con fare inespressivo attacca  il conte ricoprendolo con una strana sostanza viscida che lo blocca al suolo.
-Soldati andatevene!-
L'urlo di Mina è arrivato in ritardo, ormai la principessa ha bloccato la maggior parte di loro che non riescono nemmeno più a parlare a causa di quella cosa.
-Ragazzi...-
Lei è il pericolo maggiore al momento, dubito che i soldati continueranno ad attaccarmi, mentre Luna è impegnata a guardarsi intorno io cerco di trovare qualcosa per fermarla, la magia potrebbe sembrare la scelta migliore ma potrei rischiare di ferirla con l'incantesimo sbagliato.
-Ragazzi...-
Sembra l'unica cosa che può dire, camminando molto lentamente riesco ad avvicinarmi alle sue spalle e ad afferrare la coperta del suo letto, la mia idea è quella di fargliela cadere addosso per poi congelarla all'interno.
Sono ormai a pochi passi da lei quando qualcosa fuori dalla finestra attira la sua attenzione.
-River...-
Senza dire altro Luna scatta verso la finestra con tutte le mani protese in avanti, il mio piano ormai è inutile ma nonostante ciò seguendo i miei riflessi riesco comunque ad aggrapparmi al suo piede sinistro, finendo così trascinata nel suo spericolato volo.
-Luna!-
Urlo cercando di farla riprendere, ma non sembra rispondermi, eppure sembra comunque l'unica cosa che posso fare.
Pochi istanti prima di uscire ho visto Glossaryck appollaiato sul libro con fare calmo, un suo aiuto sarebbe stato ben accetto ma a quanto pare sperarvi è inutile.
Improvvisamente iniziamo a scendere in picchiata e sento il vento graffiarmi il viso, nel frattempo il suolo si avvicina sempre di più e con esso anche il povero River che ignaro stava passeggiando per le strade esterne del palazzo.
Non ho idea di cosa potrebbe fargli ed anche se non ha una gran importanza per me sono obbligata ad evitare accada qualcosa di irreparabile, per questo alzando una mano combattendo contro quell'assurda velocità canalizzo le mie energie per poter creare un getto di vento abbastanza forte da contrapporsi al suo volo ed allontanarci.
Vedo River accorgersi si noi e guardarci tra il sorpreso ed il spaventato, nell'attimo in cui creo quella raffica di vento purtroppo viene spinto via ma riesco comunque nel mio intento.
-River...ragazzo...-
Dopo il primo fallimento cerca molte altre volte di raggiungerlo ma riesco sempre ad impedirglielo, purtroppo il ragazzo non sembra voler scappare e si limita a guardarla.
Ad ogni fallimento però lei inizia ad arrabbiarsi sempre di più e cerca con ogni mezzo di liberarsi di me, proprio come in questo momento che volando verso una parete all'ultimo secondo si volta in modo che io sia l'unica a sbatterci contro, ma non per questo lascerò la presa.
Per qualche istante sento un vuoto nella testa a causa del colpo ed i miei polmoni perdono tutta l'aria, socchiudendo gli occhi la vedo osservarmi senza modificare la propria espressione.
Dopo questa brevissima pausa i suoi tentativi di liberarsi di me si mischiano a quelli per arrivare a River ed inizio ad esser leggermente intontita a causa dei suoi bruschi movimenti.
-Luna calmati!-
Non so esattamente perché continuo a parlarle ma sono certa che anche se non mi ascolta mi capisce.
-Luna!-
Urlando a pieni polmoni sprigiono quanta più magia possiedo per creare un vento abbastanza forte da farla andare ancora più in alto nel cielo, almeno lì non potrà fare nulla a nessuno.
Non ho calcolato la forza magica e riesco solamente a sentir d'esser spinta con violenza verso l'alto, presto superiamo i tetti delle torri del castello e raggiungiamo le bianche nuvole.
Riesco a vedere buona parte del regno da quassù, le verdi colline, le infinite montagne dalle cime ghiacciate, i meravigliosi laghi le cui superfici luccicano colpite dal sole, perfino il mio accampamento è visibile tant'è l'altezza.
Vorrei poter volare da loro, esser libera di tornare, vedere il mio generale, sentirmi ancora una volta parte di qualcosa.
Senza pensarci allungo una mano verso quel luogo ma presto Luna mi riporta alla realtà strattonandomi.
-Basta!-
Stufa della situazione creo attorno a noi delle raffiche di vento che da quassù ci impediranno di fare altro se non aspettare che questa situazione finisca, capendo ciò che ho fatto la ragazza con uno strattone riesce perfino a sollevarmi ma ciò mi da modo di aggrapparmi alle sue spalle ed infine abbracciarla.
-Luna va tutto bene, sei circondata dalle nuvole. Sei una farfalla che vola in alto nel cielo e va tutto bene, non c'è alcun male quassù e niente da catturare.-
Le sue ali volano con più intensità e cerca ancora di farmi cadere, ma c'è qualcosa di diverso, due delle sue mani infatti sono immobili.
-Sei...sei la regina di questo cielo ora. Ci siamo solo noi due, sono la tua preda ed hai vinto, non hai bisogno d'altro che di questo cielo dove mostrare te stessa.-
E' solo una ragazzina, cosa sarebbe successo se avesse fatto del male a qualcuno?
Odio i mewmans ma non per questo devo essere una bigotta come loro e non comprendere il diverso o addirittura il nemico, inoltre non condannerò mai quelli che ancora non dimostrano Posso cercare di sfruttare la sua gentilezza, di scoprire le debolezze dei suoi soldati o di trovare sbocchi grazie ai quali Toffee ci porterà alla libertà ma non calpesterò mai il suo essere in maniera immotivata.
Ora si è quasi del tutto calmata tenendo lo sguardo fisso verso l'alto, non è tuttavia facile starle aggrappata.
Per puro caso il mio sguardo si sposta verso il basso e vedo uno di quei rombi cadere nel vuoto.
Dopo il primo ne seguono molti alti ed interrompo la magia in modo non ci circondano, i capelli di lei iniziano a tornare normale ed i suoi occhi si socchiudono.
-Luna!-
Prima di poter dire altro iniziamo a precipitare, lei è ancora priva di coscienza e stavolta temo di non riuscire a frenare la caduta, tutto ciò che posso fare è stringerla a me sperando basti.
L'impatto è tremendo, credo abbia perfino aperto un cratere nel terreno, sento le ossa della schiena frantumarsi e sono certa d'aver rischiato di perder conoscenza per un secondo o due, i suoni sono ovattati ma riesco a sentire le urla di numerosi soldati avvicinarsi.
-Syrh?-
La voce della ragazza è forse l'unica nitida ma presto viene sovrastata da quella degli altri, c'è un improvviso accumularsi di mani e polvere ma in tutto questo io mi limito a guardare il cielo, chiedendomi come sia possibile che in qualsiasi occasione, anche nelle peggiori, sia così bello...
 
 
E' notte ormai e nel castello tutto tace, non un passo, non un respiro se non il mio.
Dopo ciò che è successo oggi pomeriggio sono stata riportata semplicemente nella mia stanza, penso fosse chiaro a tutti non necessitassi di chissà quale cura e devo dire è stato soddisfacente vedere l'espressione contrariata di Mina quando la regina è venuta a ringraziarmi per essere intervenuta, ed ancor più esilarante è stato vedere il conte alle prese con quella roba viscosa tra i capelli.
Non riesco però a togliermi la sensazione provata nel cielo e la nostalgia verso il mio accampamento, anche ora che il cielo è cosparso di meravigliose e lucenti stelle io le baratterei tutte solo per rivederlo.
Non è passato molto nemmeno da quando ho visto Toffee ma come ogni volta sono stata costretta ad allontanarmi fremo per tornare, la mia vita è affidata alle sue decisioni e non c'è mai stata una volta in cui per me non ne sia valsa la pena.
Molti ricordi tornano nella mia mente accompagnati dalla sua voce fino a quando un timido bussare non li interrompe.
-Avanti.-
Dalla porta lasciata aperta entra la principessa, indossa una vestaglia azzurra da notte e sembra stare completamente bene, l'unica cosa che è cambiata in lei è la presenza di due minuscoli ali rosa sulla schiena, praticamente invisibili a causa dei capelli e troppo deboli per essere usate.
-Come stai?-
-Bene, tu?-
-Anche io...volevo ringraziarti per oggi pomeriggio...so di aver causato molti problemi e mi dispiace.
-E' stata solo colpa del conte, la mewbertà è una fase della vostra vita che dovete obbligatoriamente vivere, lui è stato uno stupido a non ascoltarti.-
-Lo so, ma ho comunque apprezzato ciò che hai fatto.-
Si forma un pesante silenzio tra noi, io non vi do molto peso ma lei al contrario sembra quasi non reggerlo.
-Non pensavo che voi mostri foste così.-
-Che intendi?-
-I soldati hanno sempre detto siete delle bestie senza sentimenti e senza pietà verso il prossimo. Incapaci di pensare e senza valori, ma non è così. Tu hai sempre dimostrato buone maniere ed al banchetto con i Johansen sei stata abbastanza abile da superare tutti. Quando poi il tuo generale è venuto al castello si vedeva quanta ammirazione e dedizione provavi, ed anche quanto fossi felice. Ed oggi soprattutto mi hai aiutata.-
-Purtroppo la gente vuol vedere solo ciò che desidera.-
-Io...se non ti disturba vorrei restare qui a parlare con te stanotte, per conoscerti e conoscere la tua cultura.-
-Non sono certa di quanto potrebbe essere vantaggioso per te.-
-Voglio semplicemente capire. Per favore.-
Sono alquanto interdetta per la sua richiesta, ma se veramente è ciò che desidera non mi cambierà nulla parlarne.
-Molto bene.-
Picchiettando con la mano sul letto la faccio sistemare accanto a me iniziando a parlare, raccontandole delle leggende che mia madre mi raccontava, di alcuni tratti della mia cultura, ed infine di ciò che è accaduto durante la mia vita, ovviamente senza dir nulla che potrebbe ritorcermi contro.
Ho continuato a parlare forse per tutta la notte, anche quando il viso della ragazza ha iniziato ad esser sofferente, ma nonostante ciò che poteva sentire lei non mi ha mai fermato, anzi mi rispondeva raccontandomi aneddoti riguardanti il suo stesso regno e sulla sua vita.
In quei momenti non mancava di rivolgermi un sincero sorriso ed è stato lì che ho incominciato a pensare con fermezza che lei al contrario mio e d'altri non centra nulla in questa guerra, che poteva essere una vittima esattamente come lo sono stati altri mostri.
   
 
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