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Autore: EffieSamadhi    26/02/2018    0 recensioni
[Camera con vista]
#090.Vin rouge#
[George/Lucy]
Un anno dopo il primo incontro alla Pensione Bertolini, George e Lucy vi ritornano per il viaggio di nozze.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tutte le lacrime vanno baciate via.'
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Vin rouge.

#090. Vin rouge

 

 

La pensione Bertolini non è cambiata dalla primavera precedente: le tende sono sempre le stesse, ancora appese allo stesso modo, ancora fatte dello stesso panno color vino, ancora cariche di polvere. La carne sembra la stessa della primavera precedente, ancora poco saporita, e certamente Charlotte Bartlett la disprezzerebbe ancora una volta. Anche le bottiglie dell’acqua e del vino sembrano le stesse, ancora disposte nello stesso modo: messe insieme, formano ancora una trincea tra le due file di commensali.

I commensali! Persino i commensali sembrano gli stessi della primavera precedente: i soliti volti grigi e poco interessanti così tipici dei turisti che vanno in giro con il naso infilato tra le pagine del proprio Baedeker, mentre il volto che Lucy vede alla propria sinistra – affascinante, dai tratti regolari, più allegro della primavera precedente –, il volto che Lucy vede alla propria sinistra sorride cordiale, anche alle due anziane signorine – così simili alle precedenti miss Teresa e miss Catharine, ora lontane, forse ancora a Costantinopoli - , anche alle due anziane signorine che li osservano dall’inizio della cena, e che adesso hanno iniziato il loro terzo grado, curiose come soltanto due zitelle di quell’età potrebbero essere.

Da quanto sono sposati?

Da dove provengono?

È il loro primo viaggio in Italia?

Quali progetti hanno per il futuro?

Dove vivranno?

Lei è già incinta?

Il “fortunato signore”, come lo chiamano le due care pensionanti, sa esprimere i sentimenti che prova per la moglie in un modo, e in un modo soltanto – con un bacio. Un bacio casto, appoggiato sulla guancia, reso discreto per amore di lei – lei, che ha saputo mantenere viva in sé la minima consapevolezza dei limiti della decenza, e che più tardi lo rimprovererebbe, se adesso fosse tanto impudente da baciarla sulle labbra, come fece la scorsa primavera, tra le violette, e come fece lo scorso autunno, sul sentiero baciato dal sole, e come ha fatto la scorsa notte, tra le lenzuola della loro stanza.

Lucy, la “sposina”, come la chiamano le due rugose signorine, malgrado la castità del bacio sente le gote avvampare – come ogni notte, quando suo marito fa all’amore con lei e lei teme che dalle altre stanze qualcuno possa sentirli – e non sa a chi dare la colpa: è il bacio del suo grande amore ad agitarla così, o soltanto il vino rosso servito dalla pensione?

 

[389 parole.]

 

Note dell’Autrice

Mi sono innamorata del libro già al primo capitolo, la prima volta che l’ho letto.

L’ho riletto una seconda volta, e ho imparato ad apprezzarlo una volta di più.

Poi ho visto il film, e ho perso completamente la testa –

perché Julian Sands rende perfettamente l’idea di George.

   
 
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