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Autore: Aladidragocchiodiluce    27/02/2018    1 recensioni
Tratto dal testo:
“-Megatron, è un operazione sicura?-
-Certo, vecchio amico.-
Il mech si voltò per un attimo verso di lui.
Stava veramente per mentire al suo migliore amico?
No. Lui era un nemico.
-Certo, Vecchio amico.-
Il mech non lo guardò in faccia per paura che avrebbe intuito la menzogna."
Storia “what if” ambientata durante l'episodio “Orion Pax pt.1”
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Megatron, Optimus Prime
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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-E quanto durerà l'operazione?-Chiese Orion.

-Penso pochi minuti, il tempo per rimuovere quella microspia.-Rispose il leader Decepticon.

I due stavano proseguendo lungo i corridoi della Nemesiss verso l'infermeria.

Orion era tranquillo, in fondo cosa poteva temere dal suo vecchio amico?

Non poteva sapere che in realtà si stava dirigendo verso una trappola.

Megatron gli aveva mentito, dicendogli che gli Autobot erano i loro nemici ed era stato imprigionato da loro per molto tempo, mettendogli un chip di localizzazione nella sua corazza ma che bastava una semplice operazione per rimuoverlo senza rischi.

Ma la verità era che al posto di un anestetico gli avrebbero iniettato un potente veleno che nel giro di pochi secondi l'avrebbe condotto alla morte.

Rapido e indolore.

Ironico che dopo eoni di battaglia, Optimus si stia dirigendo, inconsapevolmente, al patibolo.

-Megatron, è un operazione sicura?-

Il mech si voltò per un attimo verso di lui.

Stava veramente per mentire al suo migliore amico?

No. Lui era un nemico.

-Certo, Vecchio amico.-

Il mech non lo guardò in faccia per paura che avrebbe intuito la menzogna.

Ma Orion sorrise tranquillo, e ciò fece sentire male il leader Decepticon.


 

-Sbrighiamoci!-Esclamò Arcee, rivolta a Rachet.

I due erano miracolosamente riusciti ad infiltrarsi a bordo della Nemesiss e avevano un solo obbiettivo in mente: portare via Optimus/Orion.

Non sapevano se Megatron lo tenesse in una cella o avesse approfittato della sua amnesia per portarlo dalla sua parte.

L'unica cosa che speravano, era che non fosse troppo tardi.


 

Oprion era seduto tranquillamente nell'infermeria di Knockout.

Anche Megatron era presente, in fondo, doveva assistere all'esecuzione del suo avversario.

Allora perchè più lo guardava, seduto su quel “letto” stava sempre più male?

Perchè le sue mani stavano cominciando a tremare al punto di dover incrociare le braccia per nasconderlo?

Aveva ordinato lui quell'inganno, per farla finita, per vincere.

Per sconfiggere definitivamente Optimus.

Perchè ora, mentre guardava Knovkout preparare il falso anestetico, se ne stava pentendo?

Il bot rosso, finito con i preparativi, guardò il proprio leader, come per chiedergli se fosse sicuro di ciò.

Era l'ultima occasione per cambiare idea.

Ma non lo fece, anzi, dopo un attimo di esitazione annuì, quasi automaticamente.

Senza dire una parola, il medico iniettò il liquido nel braccio di Orion.

Solo un leggero sussulto uscì dalla bocca del mech rosso e blu, causato dalla puntura, ma per il resto guardò semplicemente la siringa svuotarsi mentre il liquido in esso contenuta veniva iniettato nel suo apparato circolatorio.

Il bot rosso disse che ci avrebbe messo un paio di minuti per fare effetto, prima di lasciare la stanza, dicendo di dover fare una cosa ma sarebbe tornato subito.

Bugia, voleva solo lasciare Megatron e Orion da soli.

Ormai, impercettibilmente, tutto il corpo del mech grigio stava tremando.

Ma che gli prendeva?

Ormai era fatta, non si poteva più tornare indietro.

-Megatronus.-Lo chiamò Orion, facendogli sollevare lo sguardo.

-Addio.-Disse, semplicemente, con un sorriso triste.

Il mech spalancò gli occhi dalla sorpresa.

Lo sapeva!

Lo sapeva ma non ha fatto nulla per evitarlo.

Mentre gli occhi azzurri si spegnevano, il mech grigio capì.

Non aveva terminato un nemico, aveva assassinato il suo amico.

Ormai il suo corpo era preso da un tremore irrefrenabile mentre guardava il cadavere di colui che era stato come un fratello.

Non sentì le grida di Arcee e Rachet che avevano appena fatto irruzione nella stanza.

Avvertì a malapena un pizzico quando la lama del medico Autobot gli trapassò la scintilla, proprio dove vi era il simbolo Decepticon.

Il mech cadde a terra e mentre sentiva le sue ultime forze rimanenti scivolare via, scoprì che non gli importava di morire, anzi, dopo ciò che aveva fatto, era quasi un sollievo.


 

“Fratello”

Si sentì chiamare.

Era Orion, ma non era morto?

Davanti a sé sembrò materializzarsi una mano semi-trasparente.

“Torniamo a casa”


 

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Angolo autrice

Io...non sto piangendo non sto..* scoppia in lacrime*

E' la prima volta che pubblico una cosa del genere così triste e lasciati che vi spieghi il perchè.

Tempo fa, sognai proprio questa scena con i medesimi personaggi e per fortuna ho l'abitudine di segnarmi i sogni strani che faccio, così quando mi capitò di rileggerlo ho pensato che poteva nascerci una bella one-shot e così è stato.

Ultima nota, il titolo è dedicato alla canzone di FnaF 2 e l'ho messo poiché durante il sogno sentivo proprio quella canzone ^^”

Saluti da Ala

P.S. Per chi è interessato a cosa ho sognato.

Bè, la one shot è fedele fino al punto in cui Rachet e Arcee entrano in scena, poi nel mio sogno trovavano solo il corpo morto di Optimus e scoprono che hanno messo le sue conoscenze più qualche suo pezzo, in un nuovo corpo, tipo mostro di Frankenstein, ma...mi sembrava un po' troppo creepy come finale.

   
 
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