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Autore: Adhafera    27/02/2018    0 recensioni
Sono passati anni da quando il continente fluttuante è stato salvato dai Guerrieri della Luce, la nube di oscurità è stata sconfitta per cui quando Refia, in procinto di recarsi a Sasune per il matrimonio di Ingus e Sara, si ritrova invece scaraventata in un mondo a lei estraneo, vede improvvisamente quella luce per cui ha tanto lavorato sgretolarsi di fronte a lei.
Si ritroverà improvvisamente sola, senza i suoi amici in un luogo che ha bisogno di essere salvato e per farlo avrà bisogno di Cid, un curioso pilota che porta il nome di un vecchio amico e che custodisce segreti più grandi di lui.
Genesis dal canto suo si sente stranamente intrigato da questa curiosa ragazza che farfuglia assurdità di continenti sospesi e città inesistenti, eppure la sua strana magia potrebbe essere la cura che cercava per fermare il suo codice genetico dal collassare completamente.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angeal Hewley, Genesis Rhapsodos, Sephiroth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Refia... Refia rispondimi!”


Luneth? Arc? Ingus? Siete voi vero?”


La giovane guerriera della Luce attorno a sé non vedeva niente...nè luce né oscurità, non vedeva suo padre, non vedeva Kazus circondata dalle montagne, non vedeva i suoi amici, il suo trio di scalmanati con i quali aveva salvato il mondo. Era sola in un limbo, sola a parte una voce calda e distante che continuava a chiamarla.


Refia, rispondimi ti prego... devi farlo!”
“Chi sei? Ti prego dimmi chi sei... dimmi dove sono... perché sono sola?”

Non ricordi Refia? Sei precipitata”

le orecchie le fischiavano da morire, la testa doleva assieme a tutto il resto, ma quello doveva essere un buon segno, se sentiva dolore allora era viva, e se era viva allora doveva capire dove diavolo si trovasse. I ricordi inizavano a riaffiorare era su un' aeronave... l' aeronave di Cid e stava andando a Sasune sorvolando i Monti Parmeni, Cid l' aveva avvertita che le eliche di quel nuovo modello gli stavano dando dei problemi ma lei non gli aveva dato ascolto, doveva necessariamente raggiungere il castelli di Sasune con largo anticipo in maniera tale da poter dare una mano al suo amici, ad Ingus che si doveva sposare...

Avrei dovuto controllare le eliche, avrei dovuto ascoltare Cid”
“Non avere paura Refia, ciò che è accaduto è accaduto per un motivo”
“CHI DIAMINE SEI TU? Io voglio andare a casa”

improvvisamente da quel nulla dal quale era circondata vide emergere una figura illuminata , lunghi capelli biondissimi, quali bianchi, un sorriso dolce coem quello di una sorella maggiore e due occhi tristissimi...Aria

Per qualche strano motivo la sacerdotessa del cristallo dell' aria la guardava e le sorrideva immersa anche lei in quel nulla che le stava togliendo il respiro.

Anche se tu avessi controllato le eliche non sarebbe cambiato niente Refia, tu sei qui perché ci devi essere, qualcuno ha bisogno del tuo aiuto, se la guerriera che rappresenta l' affetto e le persone che abitano qui hanno un disperato bisogno di affetto... ma ti devi svegliare”
“Cosa stai dicendo Aria? E dove sono gli altri... qualsiasi sia il problema di questo luogo avrò bisogno deli altri guerrieri della luce” ...avrò bisogno di Luneth.

Questa volta i tuoi amici non potranno stare con te, sono passati anni da quando avete salvato non solo il mondo ma anche il vostro continente nascosto, sei maturata e sei diventata forte, e questo mondo ha bisogno di te Refia”


Svegliati


Svegliati! Mocciosa svegliati che cavolo fai in mezzo alla strada?”

Improvvisamente non era più circondata dal nulla, poteva distinguere odori e suoni che si mischiavano in una caotica danza alla quale doveva dare ancora un significato, strabuzzò gli occhi cercando di mettere a fuoco il luogo che la circondava e nonappena iniziò a comprendere quanto grave era la sua situazione deisderò svenire di nuovo, per sempre magari, strani veivoli metallici sfrecciavano attorno a lei facendo un rumore assordante, era cirocndata da persone vestite in modo strano e tutt' attorno aveva una città dal cielo grigio e dalle case grigie illuminata da stranissime luci


Non ho mai visto la magia fare cose del genere... dove diamine sono?


Sentì una mano afferrarle il braccio e tirarla su e si rese conto di essere ancora mezza sdraiata su quella che doveva essere una strada, ma era sola, soltanto lei e le sue dage di Mythril rinfoderate, non vi era segno della sua aeronave e tanto meno dei monti Parmeni, la consapevolezza aveva iniziato a soffocarla... quello non era di certo il continente fluttuante, il sapore della bile le riempì la bocca e istinitvamente strattonò via il braccio dal quale la stavano sorreggendo per accasciarsi di nuovo in mezzo alla strada e permettere al suo organismo di sfogarsi su quella superficie granitica che stava occupando

Per Dio che schifo! Sei anche ubriaca mocciosa? I ragazzini al giorno d' oggi sono davvero dei perdenti, mi hai sentito? Devi levarti da mezzo alla strada adesso se non vuoi finire investita da qualcuno! Forza levati dai piedi!”

Refia fece per alzarsi, quell' uomo per quanto burbero aveva ragione, non poteva stare lì, ma non poteva neanche girare a vuoto senza una meta, non sapeva dove si trovava e non sapeva se c'era un modo per tornare a casa, non era sicura di cosa fosse successo e non era sicuro che la conversazione con Aria fosse avvenuta per davvero o fsse solo uno scherzo del suo subconscio per proteggerla dall' attacco di panico che avrebbe sicuramente avuto se si fosse svegliata senza prima vedere un volto amico, improvvisamente la folla attorno a lei iniziò a sciogliersi e arrivarono due individui divisa con uno strano casco e quelle che a giudicare dalle occhiate che ricevevano dovevano essere armi, ma che razza di armi erano? Non erano spade, non erano dage, sicuramente non servivano per praticare la magia eppure incutevano timore, lei stessa sentì la mano tremare, il suo corpo aveva già capito quello che il suo cervello doveva ancora elaborare, con ogni probabilità lei non era sicuro.

Che avete da urlare? Cosa diamine sta succedendo qui?”
“N-niente signore... è solo questa ragazza, crediamo stia male era svenuta sull' asfalto, non sappiamo se stia bene o meno... sembra parecchio convusa o parecchio stupida”

Refia stava per cedere al suo istinto di ripsondere a quell' uomo ma uno dei due in divisa le si piazzò immediatamente davanti, il casco copriva perfino gli occhi e leinon era sicuro in che modo avrebbe dovuto rapportarsi a quell' individuo.

Documenti prego”

C-che cosa?”

Ecco... contenta Aria? Adesso sono sì che sono fregata

Documenti signorina, nome, settore di residenza, occupazione...cose così”
“I-io mi chiamo Refia, vengo da Kazus e-”
“Forse sarebbe meglio portarla in ospedale, guardala è coperta di vomito e non capisce niente di quello che le dici”
“Come facciamo a portarla in ospedale se non sappiamo manco da quale settore provenga? Sono appena entrato in fanteria non voglio casini inutili perché una mocciosa ubriacona ha perso i documenti e farfuglia di cose inutili”

Refia rimase ad ascoltarli spaventata e anche leggermente arrabbiata, lei aveva salvato il mondo per diamine, come si permettevano a darle dell' ubriacona?

Hey ragazzina da quale settore vieni? Hai un contatto di emergenza? E che cosa tieni nascosto là?”
istintivamente la ragazza portò le mani verso le daghe con l' intenzione di mostrarle al suo interlocutore, sarebbe andato tutto bene se uno dei passanti non avesse iniziato ad urlarle contro mettendo in allarme anche le persone circostanti

Sono armi! Sono armi! È una terrorista di Wutai!”

Cos- NO! Non sono una terrorista!”

Forza fai vedere qua”
il Fante faceva saltare lo sguardo dalla daga a lei a lei alla daga, così per una buona manciata di secondi che alla guerriera della luce sembravano infiniti.

Dimmi tu se doveva capitare proprio a me dannazione.

Hai il porto d' armi?”
“Il cosa?”
“Dai smettila! Non ti sa dire da dove cavolo viene e secondo te sa dirti se ha il porto d' armi? Guardala vestita com'è e coperta di vomito questa qui può venire solo dai bassi fondi, rigettiamola lì e tanti saluti!”

Smettila di dire cazzate, una civile in possesso di armi in luogo pubblico non è una nostra competenza, te lo immagini se è davvero una terrorista e noi la ributtassimo nei bassifondi come se niente fosse? Anche io non ci tengo a perdere il lavoro, la portiamo da quei cazzo di Turk e vedranno loro cosa fare”
“Portarmi da chi?”
“Dai Turk mocciosa, sei davvero nei casini adesso, chi diamine va in giro con due cazzo di spade in pieno giorno in centro città? Credi di essere un cazzo di SOLDIER? Se perdo il lavoro a cusa tua il vomito sarà l' ultimo dei tuoi problemi”

In vita sua nessuno le si era rivolto in modo tanto scurrile, neanche suo padre nei suoi momenti peggiori, quel luogo era davvero uno schifo, puzzava più del suo vomito era grigio, inquinato e pieno di maleducati, neanche i quattro cristalli assieme lo avrebbero potuto salvare da tutto quel degrado, voleva solo tornarsene a casa e farla finita.

Sono daghe non spade... dove diamine sono capitata?”
i due soldati la osservarono forse addirittura più perplessi di prima e Refia non poteva dargli torto, le sue condizioni dovevano essere davvero pietose, una diciottenne mingherlina coi vestiti sporchi, i capelli rossicci appiccicati dal sudore e la faccia piena di vomito... sperava solo che almeno i suoi amici stessero bene, non si sarebbe mai perdonata di essersi persa il matrimonio di Ingus, cosa avrebbero pensato tutti? La stavano almeno cercando? Improvvisamente venne nuovamente afferrata da qualcuno i due in divisa la condussero via senza dirle una parola e più camminava piùlasciava che il suo sguardo vagasse allas coperta di quella bizzarra città, più grande di qualsiasi altra città avesse mai visto... e decisamente più tetra. Non c'erano piante accanto a lei, vedeva invece una miriade di luci artificiali, la testa le pulsava da morire e inizava a sentire lo stomaco contraersi, non sapeva se per paura o per semplice fame, ma le faceva paura.

Improvvisamente i due si bloccarono di fronte a un edificio incredibilmente imponente e luminoso, non aveva mai pensato che il vetro potesse essere usato per creare cose così meravigliose, vide i due parlare con qualcuno all' ingresso vestito nel medesimo modo che dopo qualche minuto permise loro di entrare, quel palazzo era un labirinto di corridoi e anditi bianchi, un via vai di persone in divise diverse, alcuni sembravano soldati come quelli che la stavano scortando, altri avevano degli strani completi bianchi e neri e altri ancora tute che variavano dal blu al viola spesso accompagnati da spade poderosissime... a Ingus e Luneth sarebbero piaciute così tanto.

Quando tornerò a casa gliene porterò due per farmi perdonare.

Si fermò di fronte a una porta che si aprì immediatamente dopo l' insistente bussare di uno degli uomini che la accompagnavano, dall' altro lato della porta li aspettava un uomo vestito con una delle divise che aveva visto entrando per la volta, un uomo alto e magrolino vestito di bainco e di nero anche se aveva un' aria molto più trasandata degli altri che aveva scorto in mezzo ai corridoi, quei capelli rossi erano davvero troppo lunghi e notò i due con lei fissargli di continuo gli orecchini... comprese che non dovevano essere un' usunza comune.

Allora, lei deve essere la terrorista ubriaca che terrorizza Midgar con il suo vomito dico bene?”
“è stata trovata in mezzo alla strada in stato confusionale... era armata e priva di porto d' armi e documenti... non è una nostra competenza”

Sì, sì ho capito, adesso le facciamo un bell' interrogatorio così capiamo da dove diamine viene, bene signori grazie per rovinato la mia pausa pranzo da qui ci penso io”

Signor sì signore”

I due portarono una mano alla testa e Refia comprese dai toni che doveva essere una specie di manifestazione di saluto, non si erano inchinati per cui magari quell' uomo non era un loro superiore ma preferiva non dare niente per scontato.

Bene terrorista! Siamo soli adesso, io mi chiamo Reno e ti suggerisco di evitare di prendermi per il culo come hai fatto con quei due, allora dove sono i tuoi documenti, da dove vieni e perch<è vai in giro armata anziché andare all' università o uscire con i tuoi amici?”

la ragazza prese un respiro profond guardandosi attorno, forse farsi portare lì non era stata dopotutto una buona idea, era ancora scossa e confusa, magari avrebbe dovuto davvero fingere qualche problema di salute e farsi portare in ospedale, ora era bloccata lì con uno sconosciuto che aveva un' aria del tutto poco rassicurante e che sembrava aver perso la pazienza cn ancora prima di averla vista, fece un respiro profondo, decidendo di rispondere il più onestamente possibile, se fosse andata male al massimo l' avrebbero spedita da un guaritore o da un mago e avrebbe comunque avuto le sue risposte.

Mi chiamo Refia, vengo da Kazus e-”
“Sì sì questo lo hai detto anche a quegli idioti di Fanti, lo sai qual è il problema Refia?”

Refia sentiva il sudore freddo colarle dalle tempie, seguiva la mano dell' uomo che andava dritta nelle tasche dei pantaloni dalle quali tirò fuori una strana macchinetta piatta e sottile che si illuminò sotto il tocco delle sue dita, le cose bizzarre sembravano non avere mai fine.

Questo è il nostro continente e non c'è traccia di nessun luogo noto come Kazus, per non parlare del fatto che Refia è in assoluto il nome più strano che io abbia mai sentito..hey che cavolo fai?”
in uno scatto fulmineo la ragazza si lanciò contro l' uomo afferrando la strana tavoletta, con le dita muoveva e studiava la mappa che le mostrava, niente Ur, niente Kazus, niente Canaan, niente Susane, era come se il suo mondo fosse completamente andato, svanito senza lasciare traccia.

Dov'è? Dov'è il continente fluttuante?”

stava urlando, era disperata, gli occhi erano pieni di lacrime, le guance dovevano essersi arrossate per l' ira e l' uomo di fronte a lei la osservava sempre più sconvolto

Ora calmati, non vogliamo diventare violenti, metti il mio tablet giù e siediti”

Refia non se lo fece ripetere due volte, mise il tablet sul pavimento ma non appena Reno si chinò per raccoglierlo si lanciò verso la porta tentando di aprirla, come immaginava era chiusa a chiave, iniziò a colpirla ripetutamente mettendoci sempre più forza, quella situazione non le piaceva, quel posto non le piaceva

Ho detto che non dobbiamo essere violenti”

presa com'era dal suo tentativo di evasione non si accorse dell' uomo che la afferrò per le spalle impedendole di colpire la porta, cercò di sfruttare la situazione a suo vantaggio e facendo leva col bacino iniziò a sferrare dei calci poderosi alla porta.

Ti ho detto di smetterla! Si può sapere cosa ti ha fatto uscire così tanto di testa?”
ma lei non si fermava, quando finalmente riuscì a danneggiare la serratura della porta sferrà una testata al naso del suo carceriere, non era forte data la poca distanza e la posizione davvero scomoda ma era abbastanza per prenderlo alla sprovvista e fargli allentare la presa permettendole di sgusciare via dalle sue braccia e sfrecciare fuori dalla stanza dell' interrogatorio

HEY SOCIOPATICA! HAI DISTRUTTO UNA FOTTUTA PORTA A CALCI SCEMA? CHI DEVE PAGARE PER RIPARARLA ADESSO?”

si lasciò le urla di quell' uomo dai capelli innaturalmente rossi per sfrecciare in mezzo ai corridoi, non si ricordava da che parte era venuta e non sapeva dove diamine stesse andando

Devo uscire devo uscire devo uscire devo uscire …

Si guardava attorno spaesata e confusa, quei corridoio erano tutti uguali, il vetro e le superfici liscie riflettevano la sua immagine mostrandole quanto effettivamente apparisse confusa e fuori di testa

forse ha ragione quel tizio, magari sono davvero una sociopatica.

Eppure qualcosa di familiare comparve davvero di fronte a lei, da una delle stanze adiacenti venne fuori una lunghissima chioma argentea e lei sapeva bene quanto quel colore di capelli fosse raro, conosceva una sola persona che lo avesse e anche se erano più lunghi ti quanto ricordasse voleva crederci, voleva credere che in qualche modo i suoi amici erano venuti a prenderla, che l' avessero trovata.

Luneth!”

gli corse incontro pervasa finalmente da un sentimento di calore e sicurezza, doveva essere lui per forza

Luneth non hai idea di quanto io sia contenta di vederti”

gli afferrò la mano ma il volto che si ritrovò di fronte non era quello che si aspettava, era più freddo di quello del suo amico e privo dei suoi profondi occhi viola... non era lui, non era Luneth e lei era ancora sola, sola e in trappola perché il tizio che l' aveva interrogata fino a quel momento era di nuovo partito alla carica

Signorina si fermi per amor del cielo! Sephiroth... Generale tienimela ferma lì per favore”

istintivamente cercò di riprendere la sua corsa ma veloce come un lampo l' uomo coi capelli argentati che aveva erroneamente fermato le piazzò davanti la lama più lunga e affilata che avesse mai visto

Stai ferma se non ti vuoi fare del male e smettila di fare tutto questo casino”

fece per cambiare direzione ma Reno, l' uomo dai capelli innaturalmente rossi e alcuni dei Fanti che aveva visto entrando le sbarravano la strada e non avevano alcuna intenzione di lasciarla passare.

Si può sapere che diavolo ti è preso? Fai sempre così? Cielo se fossi tuo padre ti sculaccerei dalla mattina alla sera, mascalzona che non sei altro!”

suo padre, il suo burbero maniscalco, chissà se sapeva che era scomparsa, chissà se la stava cercando, era svanito tutto, il suo continente, i suoi amici, la sua città

ho perso ogni cosa...è tutto sparito”

le lacrime inizarono a scendere nuovamente, non le sarebbe pesato granché se gli altri fossero stati con lei, ma così da sola, non sapeva cosa fare.

Cosa è sparito signorina? Cerchi d darsi una calmata e un contegno, respiri e...CAZZO NO!”

una scossa elettrica le pervase le viscere, sentì le ginocchiasciogliersi e i sensi abbandonarla un' altra volta.


Refia? Refia puoi sentirmi?”

Oh non di nuovo... non di nuovo!”
“Refia devi stare svegliarti!”

Aria...dove sono, ti prego dimmi dove sono, dimmi come faccio a contattare Luneth, Arc Ingus, io non posso stare da sola, non sono abituata a..a...a...”

A prenderti cura di te stessa e non degli altri? Refia questa è la tua missione per adesso, non sei sola, ma devi stare attenta... trova il pilota! Sarà lui ad aiutarti”

Pilota? Quale pilota? Non so manco dove sono il continente è sparito! Casa è sparita”
“Tu sei a casa Refia, quello è il tuo mondo, solo in un tempo distante, ha bisogno di te, ha bisogno del tuo affetto e ne ha bisogno adesso, non puoi mollare senza neanche aver iniziato! Tre persone hanno bisogno della tua luce oppure per il mondo sarà la fine”

Non lo posso fare da sola ti prego, rimandami a casa, tornerò con gli altri e sistemeremo assieme quello che vuoi Aria... non lasciarmi qui da sola”
“Sii forte guerriera della luce... questo è il tuo destino per ora, trova il pilota!”

Che cosa aveva in mente professor Hojo? Poteva ammazzarla con quel taser dannazione!”

Era nuovamente cirocndata da voci ovattate, sentiva sotto di sé una strana senzazione di morbido e di pulito, e ancora una volta le voci che sentiva non erano quelle dei suoi amici, stava davvero per impazzire.

oh no, questo non è come quello di cui sono muniti i fanti, lo usiamo sui Chockobo in fase di addestramento è estremamente delicato”
“Delicato un corno! Siamo qui da mezz' ora e non ha ancora ripreso conoscienza, e come se non bastasse ha distrutto la serratura di una porta a calci, che giornata di merda... a proposito grazie Generale! L' abbiamo inseguita per sei piani, sguscia via come un' anguilla questa dannata mocciosa”
“Si può sapere chi è?”

Refia riconobbe le voci dei due uomini incontrati precedentemente... il carceriere e il rovinapiani con katana e capelli argentati, ne dedusse che doveva ancora trovarsi in quel bizzarro edificio.

Non ne abbiamo idea, due Fanti l' hanno trovata stamattina mezza svenuta in mezzo alla strada armata, ubriaca,senza documenti e senza porto d' armi, ha passato tutto il tempo a farneticare di continenti fluttuanti e città inesistenti”
“E anziché portarla in un ospedale voi l' aete portata qui?”
“Ma che ne so! Hanno detto che poteva venire da Wutai e così abbiamo pensato di portarla qui per interrogarla, non sappiamo manco di quale settore sia”

Refia iniziò a respirare normalmente, e strabuzzò leggermente gli occhi, mise a fuoco una stanza bianca quasi quanto il resto dell' edificio e un' altra strana macchina che produceva delle ondine colorare proprio accanto a quello che doveva essere il letto dove era posata.

Ben svegliata miss!”

si girò verso le tre figure che la stavano osservando, due note e una che doveva essere il professor Hojo nominato all' inizio

I suoi parametri ora sono regolari ma nel giro di una giornata ha avuto due attacchi di panico quindi le consiglio di starsene buona e seduta qui”

ma anziché dare ascolto alle parole dell' uomo in camice bianco Refia scattò immediatamente in su rendendosi subito conto che qualcosa teneva le sue braccia saldamente legate al lettino.

Non si preoccupi, è solo una piccola precauzione...sa nel caso in ci dovesse decidere di distruggere qualche altra porta.

Le abbiamo fatto dei prelievi di sangue, e le analisi usciranno tra qualche giorno, fino ad allora devo chiederle di stare distesa e di non creare ulteriori problemi... bene, Reno, Sephiroth io torno ai miei esperimenti... fate in modo che di questa storia si parli il meno possibile”

La ragazza seguì con lo sguardo la figura del medico che si allontanava per poi ricominciare a studiare l' ambiente circostante.

Hai fatto un gran be trambusto sai?”
“Mi dispiace... ero spaventata”

Il mio naso non la pensa allo stesso dannata mocciosa”

Sono desolata, sono davvero dispiaciuta... ero veramente confusa oggi, non so bene cosa mi sia successo e anche a te...”

si voltò verso l' uomo dai capelli argentati sperando che il suo sguardo fosse abbastanza per espirmere profonda desolazione

Ti ho scambiato per qualcun altro, se questo dovesse averti creato dei problemi mi scuso ancora di più”

Sephiroth osservava quella strana ragazza con tutto il disprezzo di cui era capace, non solo aveva turbato la pace dell'edificio dove lavorava ma aveva turbato anche la sua e lui quello non lo poteva proprio tollerare, una matta scalmanata ecco cos'era.

Potrei chiedere dove sono le mie daghe? E se potrei riaverle indietro?”
“Le tue daghe sono in armeria, le abbiamo fatte analizzare, che razza di metallo straordinario hai usato per forgiarle?”
“Mythril..è abbastanza comune nel luogo da cui vengo”
sia Reno che Sephiroth la osservavano perplessi e assoluatemnte stralunati quella matta che aveva la colpa di aver distrutto oltre alle porte di Shinra anche i loro piani per la giornata

Il luogo da cui vieni? Il continente fluttuante?”
“Esatto!”
“Per la miseria ragazza, devono averti colpito in testa veramente forte, forza riposati, io devo andare a fare rapporto, cerca di non rompere nessuna porta mentre noi non ci siamo”
Refia osssrvò i due allontanarsi, quel luogo era davvero strano, e la gente che lo abitava lo era ancora di più, gelidi, ecco com' erano, gelidi e quell' bellimbusto argentato ne era la rpva lampante ancora non riusciva a credere di averlo scambiato per Luneth, stava di fatto che doveva necessariamente uscire da quel posto, casa o non casa, continente fluttuante o meno se ciò che aveva detto Aria era vero lei doveva mettersi necessariamente al lavoro. Non sapeva neanche da dove iniziare ma di certo non poteva starsene incatenata a un letto, iniziò a studiare le manette che la tenevano ferma, se avesse avuto la magia sarebbe stato tutto più semplice.

Io non mi agiterei tanto se fossi in te”

la ragazza levò lo sguardo sul suo interlocutore rendendosi conto per la prima volta non non essere la sola ad essere in cura, un giovane uomo la guardava di sottecchi dall' altro lato della stanza con il volto mezzo nascosto da un libro, riuscì a leggerne solo il titolo : Loveless

Come diamine sei finita in una clinica per SOLDIER? Sembri una civile”

Sono stata rinvenuta in mezzo alla strada in stato di shock, armata e senza documenti... e ho fatto a pezzi una porta e il naso di un, come diamine si chiamano, di un Turk... ho sentito due Fanti che lo chiamavano così, e poi sono stata messa ko da una scossa elettrica”

il ragazzo abbassò il libro cheteneva in mano e iniziò ad osservarla con più attenzione, a Genesis non era mai capitato di avere gente interessante nelle stanze delle sue analisi, e visto il tempo che ci passava dentro la cosa gli pesava parecchio, già in missione doveva sopportare gente taciturna come Sephiroth e ignorante come Angeal, due individui che non capivano il valore della cultura, di Loveless per essere chiari, ma da quando anche la compagnia delle sale mediche aveva iniziato a deluderlo aveva praticamente smesso di parlare con coloro che non fossero Hojo o Hollander

Aspetta tu sei quella che farneticava di continenti fluttuanti! Ho sentito Reno parlarne prima, fingevo di dormire per evitare Sephiroth ma ho compreso qualcosa, devi aver preso una bella botta!”
Refia ripensò all' incidente in aeronave e al bizzarro luogo nel quale si era risvegliata e istintivamente sorrise

Non immagini neanche quanto!”

Comunicazione a tutte le unitò militari in ascolto, informiamo che: la rivolta in Wutai è stata in parte sedata grazie al lavoro costante e impeccabile di uno dei nostri migliori piloti

Piloti?”

La ragazza scattò immediatamente prestando subito attenzione alla voce che usciva da degli strani apparecchi neri installati sui mur

Non dirmi che non sai niente neppure della guerra!”
“No io-”
La professionalità di Cid Highwind ha permesso di sedare aprte della ribellione, questo è un giorno importante per la Shinra e per il continente Orientale!

Trova il pilota... ma certo!”

Cosa è certo?”

Genesis come faccio a chiamare un medico?”

Se continui ad agitarti così oltre al medico chiamerai qui anche l' esercito... rilassati mocciosa”

Niente succede mai per caso, e il fatto che Aria le avesse comuicato di trovare un pilota e che in quel mondo assurdo e pieno di grigiore ci fosse non solo un pilota, ma un pilota che si chiamasse Cid, come il suo Cid era il segno che cercava per cominciare a darsi da fare, il suo flusso di pensieri fu interrotto da un' infermiera che entrò di corsa nella sua stanza

Che succede qui? Miss non avrà mica cercato di levarsi le manette? Guardi che polsi?”

Io volevo dire che in effetti avrei un contatto di emergenza”
“Oh davvero?”
“Sì avrei bisogno di incontrare subito Cid Highwind... il pilota”

A sentire quel nome Genesis per poco non si soffocò con i versi di lovless ancora impastati nella lingua.

A che cavolo pensa questa socnsiderata?

   
 
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