Anime & Manga > Psychic Detective Yakumo
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Autore: Rox008    01/03/2018    0 recensioni
Un nuovo caso vede Haruka in pericolo. Yakumo proverà a proteggerla, ma riusciranno a restare uniti anche questa volta?
Questa è un'ipotetica continuazione, la mia personale versione, ed (ovviamente) in quanto tale non è ufficiale, i personaggi base appartengono a Manabu Kaminaga, mentre gli altri sono di mia invenzione.
Se i personaggi risultano lievemente OOC è perché penso che, dopo la morte di Ishiin ed i fatti che ruotano attorno a questo fatto, avvenga un cambiamento importante in ognuno di loro, soprattutto in Yakumo.
Questa fanfiction è stata scritta tenendo conto del manga e delle light novel (o almeno i primi 4 numeri dato che non sono stati pubblicati gli altri qua in Italia), che ho preferito all'anime ,da cui prenderò in considerazione solo pochi fatti. In ogni caso, verrà specificato nelle note se verrà fatto riferimento all'anime o al manga.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Ozawa, Kazutoshi Gotou, Un po' tutti, Yakumo Saito
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Era passato già più di un anno dalla morte di Ishiin.
Era stato un periodo difficile per tutti, da cui però ne erano usciti più uniti e con un'importante lezione: la vita è unica, e la si può perdere da un momento all'altro.

L'ispettore Goto e sua moglie Atsuko avevano adottato Nao, e tra loro andava finalmente tutto bene. 
Goto e Ishii avevano anche ricevuto una promozione, ma l'avevano rifiutata, non sentendosi pronti ad affrontare carichi di lavoro maggiori e desiderando invece pensare alle persone più care, almeno per il momento. 
Nao aveva trovato una madre in Atsuko, e questo l'aveva aiutata a superare la morte di Ishiin, per quanto le mancasse tanto. 

Haruka si era dedicata anima e corpo nello studio e nel tirocinio, ed ormai le mancava poco per finire l'università. 
Yakumo aveva iniziato ad aprirsi di più, ad accettare sia la luce che l'oscurità, pur continuando a sentirti ancora in colpa per ciò che accadeva attorno a sé.
I primi mesi erano stati difficili, aveva passato dei giorni chiuso in se stesso, ma lentamente si era rialzato ed aveva ripreso a camminare a testa alta e senza più problemi a mostrare il suo occhio rosso, ormai incurante degli sguardi terrorizzati o orripilati della gente.
Aveva inoltre capito quanto tutto potesse cambiare improvvisamente, quanto fosse facile perdere le persone care, e per questo aveva iniziato a mostrare maggiormente quanto tenesse a loro e addolcito il suo carattere schivo, seppur con qualche difficoltà.

Haruka posando i fiori sulla tomba di Ishiin sorrise, pensando che lui sarebbe stato felice di tutto ciò, dato che il suo desiderio più grande era vedere Yakumo sereno e finalmente libero dagli orrori del passato. 
Nonostante Yakumo le avesse detto che Ishiin era andato via, lei continuava a sentirlo nel vento, e dunque gli parlava.
Gli raccontava di come Yakumo battibeccasse con Goto, di come Nao imparasse a scrivere aiutata da Atsuko, e dei suoi studi all'università.

E gli raccontava anche del suo rapporto con Yakumo.

Nell'ultimo anno si erano avvicinati, e parecchio anche, nei momenti difficili lei aveva fatto forza al ragazzo e soprattutto lui si era fatto aiutare, aprendosi poco per volta con lei, nei momenti più duri Haruka lo aveva abbracciato ascoltando i suoi silenzi, gli ripeteva sempre che non era solo, che aveva tante persone che gli volevano bene e che lo sostenevano, e talvolta lui stesso l'aveva abbracciata. 
Lei andava ogni giorno a trovarlo, portandogli cibo di ogni tipo, soprattutto dolci, distraendolo e talvolta portandogli piccoli casi, che lui risolveva ormai con il sorriso. 

Yakumo aveva capito che quell'occhio rosso, che lui tanto aveva odiato, oltre ai molti problemi gli aveva anche dato dei doni, delle persone che lo amavano così com'era, ed era grazie a quell'occhio che aveva conosciuto Haruka, proprio lei lo aveva definito bellissimo, lasciando così un segno indelebile dentro Yakumo. 

Ma... 
Ma Haruka non aveva ancora trovato il coraggio di dire a Yakumo ciò che provava, non tutto almeno, ed il ragazzo sembrava non capire che lei si fosse innamorata ormai da tempo di lui.
Né tantomeno Yakumo ammetteva quanto fosse in realtà irrimediabilmente legato alla ragazza, e lei sembrava non capire i piccoli gesti e le piccole dimostrazioni dietro cui il ragazzo nascondeva i suoi sentimenti.

Così, quando Goto faceva qualche battuta su una possibile storia tra i due, lei diventava rossa e negava tutto mentre il ragazzo rispondeva con un'altra battuta, possibilmente più tagliente.

Eppure era chiaro a tutti quanto quei due si amassero e non potessero stare lontani l'uno dall'altra. 
Solo loro due sembravano non vederlo. 

<< Così Yakumo e Nao hanno riso di Goto che non riusciva a levarsi il foglio con scritto "sono un'orso brontolone" dalla schiena>> raccontò Haruka alla foto sorridente di Ishiin << Adesso devo andare, Yakumo aspetta i suoi dolci. Pochi giorni fa sono arrivata in ritardo e lui ha borbottato "Sei arrivata in ritardo, credevo non venissi più" ma poi ha mangiato tutto felice la torta che gli avevo fatto. Avrei voluto approfittare del suo buonumore per dirgli finalmente ciò che provo per lui, ma è arrivato Goto con un caso di furto avvenuto, secondo una signora anziana, da parte di sua sorella morta. È stato divertente vedere Yakumo alle prese con un' ultrasettantenne con un bel caratterino e dei problemi di udito, lo ammetto, ma avrei preferito avvenisse un altro giorno, perché poi ho perso il poco coraggio che avevo raccolto per parlargli>> sospirò infine la ragazza.
Poi guardò il cielo, limpido dopo giorni di tempesta, si portò dietro l'orecchio una ciocca di capelli, adesso lunghi fino a poco sotto le spalle, e sorrise baciata dal sole. 
<< Tornerò presto Ishiin, così ti racconto delle novità di Yakumo, ciao >> disse con un sorriso.

Trovò il ragazzo dall'occhio rosso sdraiato sul divano, con la sua solita espressione annoiata sul viso ed una lieve ruga sulla fronte mentre leggeva un libriccino.
<< Ciao!>> lo salutò allegra
<< Ed anche oggi è finita la pace>> disse lui poggiandosi una mano sulla fronte e guardando in alto, mostrando in modo melodrammatico il suo ironico fastidio, per poi riprendere a leggere
<< Ehi!! Potresti essere più cordiale una volta tanto, sai?>> 
<< E tu potresti anche farti una passeggiata invece che venire ogni giorno qui>>
<< Ma a me piace venire qui!>> bisbigliò lei.
Lui la guardò, distogliendo finalmente l'attenzione dalla sua lettura e passando da sdraiato a seduto sul divano.
<< Avanti, parla. Devi chiedermi qualcosa, ormai ti conosco>> 
<< Non devo chiederti niente invece>> 
<< Io dico di sì. Hai salutato più allegramente del solito, ma senza la voce più acuta che hai quando c'è un problema da risolvere, questo significa che devi parlarmi di qualcosa che non c'entra però con i classici casi>>
La ragazza si stupì delle piccole cose a cui il ragazzo aveva fatto attenzione quando invece le sembrava totalmente distratto.
<< Io non ti devo chiedere niente, ma solo informare che tra una settimana è il mio compleanno e che l'ispettore Goto con Ishii passerà a prenderti per venire a casa mia. La mia non è una richiesta o una domanda, come vedi>> disse lei alzando il mento, felice di poterlo contraddire.
Lui si passò una mano sul viso.
<< Ma perché a me??>> sbuffò
<< Farò la torta al cioccolato aromatizzato alla cannella, come piace a te>> 
Lui la guardò per un po', attratto dalla luce di speranza che brillava nei suoi occhi e sperando che non si spegnesse mai.
<< Potrei esserci>>
Lei sorrise, capendo di averla vinta anche questa volta.

E lui non riuscì a trattenere a sua volta un sorriso, vedendola felice.
   
 
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