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Autore: Ella_Sella_Lella    30/06/2009    1 recensioni
Così capì, perché non riusciva ad essere felice per lei.
Perché era innamorato di lei.

Sequel di Every now and come Back.
Scritto per ECA90,Mommika & KissyKikka.
Spero vi piaccia anche questo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Our Love'
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affffff

Ho deciso di pubblicare oltre a questa storia altra due, one-shote,  poi si vedrà(Sicuramente) se scriverò ancora su di loro. Però altra due storielle ci vogliono.

*

After I realized that was Love

E poi ho capito che era amore.

Era una mattina, spenta, di metà novembre, ma presto si sarebbe accesa, Ryan, era appoggiato al suo armadietto, guardava la gente passare tranquillamente per i corridoi e qualche bella ragazza salutarlo. Il liceo, non l’aveva mai frequentato, ma l’avrebbe voluto tanto, così un giorno chiacchierando con la sua migliore amica non che cacciatrice di ricordi,  questo suo piccolo desiderio era uscito fuori ed in meno di un mese era già iscritto ad una classe in un liceo di Tokyo, l’unico senza divise, insieme a Pam, lei in un'altra classe, ma almeno la vedeva la mattina, a pranzo e nelle attività pomeridiane, a si, anche in ginnastica, quanto  si divertiva a guardarla giocare o fare sport, sentiva spesso dei suoi compagni di classe fare commenti pesanti su di lei, di quanto fosse bella, per non usare termini volgari e quanto sarebbe stato bello, passarci una notte. Lui li ignorava.

Per Ryan, Pam era l’acqua e l’aria, era fattore importantissimo, senza di lei non sarebbe riuscito a vivere, l’adorava quando lo svegliava la mattina, con le chiacchiere, i fiadoni, i biscotti e i cioccolati, oppure quando entrava di straforo canticchiando. Pam non era mai stata una ragazza allegra, ma da quando avevano parlato, oppure da quando era andata in America, era diventata serena, o almeno lo era con lui, con le latre era sempre la solita. Pam era la sua migliore, non che unica, chi sa cosa avrebbe fatto se si fosse allontanata anche di pochi centrimetri?

Il suo peggiore incubo, o almeno, la cosa che ci assomigliava di più si stava realizzando, perché a passo angelico, com’era, con uno sfavillante sorriso, Pam si stava avvicinando vertiginosamente a lui, non che a Ryan dispiacesse, ma il luccichio negli occhi dell’amica non lo rassicurava. Pam era stranamente allegra, non era ne come al solito serena, ne felicissima, era allegra, come normalmente una comune liceale dovrebbe essere, ma visto che lei di comune non aveva niente, doveva preoccuparsi.

“Cos’è quello strano sorriso?” domandò lui, mettendosi dritto, la ragazza li sorrise, poi disse: “Sapessi, Mon ami!” toccandoli con il dito, il naso, il ragazzo ridacchiò, poi disse: “Dai vuota il sacco!”, “Ok!Ok!” disse la ragazza, poi aggiunse: “Come vuoi ti dirò tutto anche se la cosa è estremamente semplice!”, “Qualcosa di semplice, che ti riguarda?”  disse incredulo lui, poi aggiunse: “Quindi parla Pam, che sono curioso!”, Ryan era veramente curioso, ma anche spaventato, la ragazza li si avvicinò pericolosamente, quasi quello che volesse dire qualcosa di estremamente privato, Pam prese un respiro, stava per parlare, ma scoppiò a ridere, “Scusa … non … riesco ad … essere seria …” disse lei, giustificandosi, il ragazzo le sorrise e le sussurrò: “Ricordati che di me ti puoi fidare!”, la violetta annui.

“Mi sono innamorata!” sibilò Pam, nell’orecchio di Ryan,  sul volto del ragazzo si stampò una bizzarra espressione, era sconfortata, eppure doveva essere felice per lei, ma non ci riusciva, fintamente disse: “Sono contento per te!”, Pam l’abbracciò, era veramente felice, innamorarsi per lei era sempre stata una cosa allucinante, da non fare, una cosa che nuocesse alla salute, eppure ora eccola qui bella innamorata che euforica lo diceva a Ryan, invece perché lui non riusciva ad essere felice per lei?

“Sta sera, vieni alle 7:30, al Lost Angel, per cena, offro io. Così te lo faccio conoscere, o almeno vedere!” disse la ragazza, seria, con un tono durissimo, “Ok!” disse il ragazzo, quasi spaventato, la violetta gioiosa disse: “Grazie! Mi raccomando non far tardi!” poi aggiunse: “Sono certa che ti piacerà!” li diede un bacio sulla guancia ed andò via.

Ryan, posò una mano sulla guancia, dove prima c’erano le morbide labbra di Pam. Così capì, perché non riusciva ad essere felice per lei. Perché era innamorato di lei.

 

Ryan era innamorato di Pam, questa inverosimile teoria, era la pura e semplice realtà, era la verità. Che pazzia che era l’amore e lui per la seconda volta c’era finito in mezzo e traumaticamente la situazione era la stessa.


*

 

Alle dannate sette e trenta, di quel giorno, Ryan Shirogane, era davanti al Lost Angel, era tutto rivestito, il locale dove doveva andare era di classe, non poteva presentarsi in giacca e cravatta, sarebbe stato imbarazzante. Entrò nel locale con un profondo respiro, doveva semplicemente cenare con l’amore della sua vita ed il suo futuro fidanzato, doveva stare tranquillo, molto, tranquillo.

Diede un occhiata all’intera sala di Pam, neppure una traccia, una Metre corse verso di lui, “È il signor Shirogane?” domandò la donna, Ryan annui, la donna continuò: “Vieni con me! La signorina Fujiwara è leggermente in ritardo! ” il biondo la seguì, la donna li sorrise, mostrandoli il tavolo dove avrebbero dovuto cenare. Tavolo per due. La donna andò via, Ryan si sedé, sul tavolo c’era uno specchio,  Ryan non capiva.

 

“Non ci arrivi vero?” lo canzonò una persona alle sue spalle, Pam, il ragazzo si voltò sconfortato, lei si sedé di fronte e gli alzò lo specchio davanti, poi sussurrò: “Cosa vedi?”, “Me!” rispose automatico Ryan, guardando la sua immagine, lei sorrise poi disse: “Quanto ti conosci? Se per capire di amarmi ci hai messo tanto?” , il ragazzo scosse il capo, Pam abbassò lo sguardo, “Ora hai capito?” domandò lei, Ryan sorrise, poi disse: “Si e No. Come …”, “Mi sono innamorata di te?” domandò retorica, il ragazzo annui.

“Chiacchierando con le ragazze innamorate, Straw o semplici compagne di classe. A ginnastica mi sorridevi sempre, venivo canticchiando nella tua stanza. Mi batteva forte il cuore quando di vedevo …” sospiro poi aggiunse: “E poi ho capito che era amore!”

Si protese verso di lei e la baciò. Forse il loro amore non sarebbe durato, forse la loro amicizia sarebbe sparita, ma se non avessero tentato non avrebbero avuto più ricordi da condividere.

*

ECA90: Grazie mille. Se quello di prima era dolcissimo, questo, troppo sviolinato ... Non è il mio genere.

Mommika:  Spero che anche questo ti piaccia ... Ho fatto più attenzione alle cose, anche se questo capitolo, a mio parere non è bello come gli altri e troppo sdolcinato.
KissyKikka: Spero che sta volta sia tutto più conesso, che anche questa one-shot ti piaccia. Sono curiosa di sapere come troverai questo capitolo.

   
 
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