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Autore: piccina    02/03/2018    3 recensioni
Harm e Mac si amano, ma non come abbiamo sempre immaginato.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albert Jethro 'A.J.' Chegwidden, Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sei sicuro che non ti dispiaccia?”
“Divertiti”
 
“Ok, grazie. Oggi sarò a Norfolk per un interrogatorio, mi porto il bagaglio dietro, così partirò direttamente da li. Le ragazze mi passeranno a prendere verso le 18.00. Sarò a casa fra quattro giorni, martedì per cena, ok?”
 
Lo salutò con un bacio sulla guancia e prese la 24 ore, quasi sulla porta sentì i suoi occhi su di lei, si voltò:”Sei sicuro? Posso sempre disdire...” dimmi di si, dimmi che ti dispiace dimmi di disdire, ti prego una parte di lei pregava così.
 
“Ho del lavoro da sbrigare, probabilmente sarò impegnato anche sabato ...
Vai pure Sarah, divertiti. Ti aspetto martedì.”
 
“Allora vado. Ti chiamo quando arriviamo” disse mentre varcava la soglia di casa.
 
Quasi in un sussurro, la voce di lui:”Ti amo Sarah.... ti amerò sempre, qualunque cosa succeda...”
Avvampò di vergogna, fece finta di non aver sentito, non si voltò e si diresse alla macchina. Suo marito non meritava quello che stava per fargli...
Perchè continuo a pensarci, perchè? Come se non fossero passati 10 anni da quel dialogo?
Il senso di colpa che non mi fermò quel giorno perchè continua a tormentarmi? Dovrei aver accettato il fatto che sono una moglie infedele, che lo inganno anche se gli voglio bene.... che gli permetto di continuare a far finta di non sapere, ma lui lo sa, lo sapeva dalla prima volta .... quelle parole,ti amerò per sempre, qualunque cosa succeda”. Aveva capito tutto e mi stava dicendo che in un qualche modo lo accettava ...,con quel gesto, con quelle parole, con il suo amore che non pretende, ma offre, che non chiede, ma  si dona, che non parla, ma ascolta, mi ha anche costretto a tornare a casa, allora e sempre in questi 10 anni.
 
Questi i pensieri di Sarah mentre riponeva nel cassetto della stanza d’albergo, gli indumenti del suo amante, insieme ai suoi... in un gesto quotidiano e intimo.
“Sarah, hai finito? Dai lascia stare, finiremo dopo di sistemare. C’è una fantastica piscina con idromassaggio... Dai Mac, vieni andiamo a provarla. Non voglio perdere neanche un  minuto di questi preziosi 4 giorni da passare insieme a te, come se lui non esistesse e ci fossimo solo noi...” la prese da dietro e la baciò.
Erano passati 10 anni e ancora un suo bacio le faceva venire la pelle d’oca ... si voltò e gli fece capire che la piscina poteva aspettare, anche lei non voleva sprecare neanche un minuto... e lo trascinò verso il grande letto.
 Undici anni prima, dopo giorni di inutili ricerche, era stato dichiarato morto. Era stato abbattuto, mentre era in missione nei cieli bosniaci...
Alla cerimonia funebre era quasi svenuta, non poteva essere vero, non poteva averla lasciata per sempre ... non prima che lei gli avesse detto quanto lo amava, che lo amava da sempre e per sempre.
Per mesi fu il fantasma di se stessa, mise a repentaglio la sua carriera e la sua salute, fu a un passo dal ricadere nella spirale dell’alcool.
Se non fosse stato per lui, se non ci fosse stato lui si sarebbe persa, non ci sarebbe più stata una Sarah Mackenzie, ma solo una donna sola, disperata, alla deriva...
Si era aggrappata a lui e piano era tornata a vivere.
Da quando era entrato nella sua vita era stato importante, per tanti anni una figura presente, paterna, vigile ... gli voleva bene e sapeva di essere ricambiata.
Un giorno si accorse che non la guardava come un padre guarda una figlia...
Lei lo amava? Credette di si e forse era vero, forse è vero, ma in un modo diverso.
Lo accolse nella sua vita e nel suo letto. Pochi mesi dopo venne una bella cerimonia e un buon matrimonio. Stava bene, era contenta.
Lui la amava e la faceva sentire protetta... a lei piaceva avere cura di lui, condividere la sua vita e le sue passioni con quell’uomo serio e burbero, ma tenero, intelligente, profondamente buono e retto.
Ma non era morto! Tornò e lei era sposata.
Lesse la disperazione nei suoi occhi... e vi lesse amore, amore per lei. Non aveva mai smesso di amarlo, mai. Non aveva saputo rinunciare a lui e così aveva accettato... quando glielo aveva proposto aveva detto si. Mentì ad AJ, dicendo che sarebbe andata via con le amiche del corso di teatro e invece si rifugiò con lui in un piccolo albergo di montagna, lontano da tutto e da tutti. Solo loro due, solo un amore che non sapevano e non potevano più rinnegare.
 Ricorda ancora le parole che gli disse dopo aver fatto la prima volta l’amore con lui:”Ti amo, ti amo Harm, ma non posso lasciarlo. Non lo farò mai, non posso fargli questo. Non possiamo fargli questo”. Harm l’aveva stretta e le aveva detto:” lo so... mi farò bastare quello che potrai darmi. Lo so che non avremo mai una luna di miele, ma solo, ogni tanto, una luna di marmellata.”
  
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