03/03/2018
1 recensioni
Non sarà mai un addio
Era lì, seduto da ore su quella sabbia che scottava fin troppo, che bruciava la pelle, ma era come non sentirla. Il dolore che stava provando era troppo forte per far davvero caso a della semplice sabbia.
Stava pensando a come spiegare almeno a se stesso cos'era Newt per lui.Non avrebbe saputo dirlo a parole, quantificarlo in qualche modo, perché Newt era, semplicemente, il suo tutto.
E ora era lì, seduto su quella spiaggia, con quella fiala azzurrognola stretta tra le dita, consapevole di non aver fatto abbastanza. Aveva sempre cercato di salvare tutti e non era riuscito a farlo proprio con lui.
Non ci era riuscito e invece, per farlo, sarebbe bastato il suo sangue. Qualche stupida ed insignificante goccia di plasma che a lui non cambiava niente, ma che avrebbe potuto salvare la vita di Newt.
Era come se adesso avesse la sua vita stretta tra le mani e non il siero; era la possibilità di salvezza che non gli era stata concessa.
Per un attimo si era sentito uno stupido per non averci pensato. Aveva lavorato con la WICKED per così tanto tempo, eppure non aveva notato i segnali di ripresa che aveva avuto Brenda e quanto quella potesse essere la soluzione a qualcosa di più grande.
Quello che non riusciva a capire anche adesso era che non poteva colpevolizzarsi, però.
Minho tentava di farglielo entrare in quella caspio di testa ogni giorno da quando erano arrivati a Porto Sicuro; non aveva ottenuto mai nulla.
Thomas sospirò ed abbassò lo sguardo, con la brezza marina che gli scompigliava i vestiti.
Avevano sepolto Newt quando lui era ancora incosciente e sapeva che, prima o poi, avrebbe dovuto fare quel passo, ma non era ancora riuscito ad avvicinarsi a quella parte di spiaggia, fino a quel momento. Sapeva di non essere pronto.
Probabilmente non lo sarebbe stato mai.
Non sarebbe mai stato pronto a dirgli addio completamente, non finché la cura sarebbe rimasta stretta tra le sue dita.
Quella cura che era destinata a Newt e che continuava ad essere invece tra le sue mani.
Non si era accorto di essersi alzato e di aver camminato, e alla fine era arrivato in quel punto di Porto Sicuro così temuto.
Quando il suo cuore era ancora troppo fragile.
Quando il suo dolore era ancora troppo forte.
Era come se ci fosse un vuoto, ovunque. Quell'enorme ed insopportabile vuoto che era la mancanza di Newt, e Minho era l'unico che poteva almeno avvicinarsi a poter capire quanto era profondo.
Si era seduto vicino a Newt, vicino alla sua _tomba_, e aveva appoggiato quella fiala lì accanto, come se potesse ridarglielo in qualche modo.
La sua ancora, il suo tutto. Stirò le labbra in un sorriso triste a quel pensiero.
Sentiva il suo Tommy rimbombargli nella testa, con quella cadenza strana e quella voce appena graffiata, ogni volta che chiudeva gli occhi.
Strinse la collana, che ormai portava sempre al collo, in una stretta tenera delle dita; non poteva fare a meno di pensare che quella lettera, quelle parole, erano state al collo di Newt.
Era tutto ciò che gli restava di lui, oltre ai ricordi. Addio, pive.
Sorrise ancora, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
«Ti amo.»
Addio non sarebbe riuscito a dirlo mai.