Cara Maddy,

Come va? Tutto bene? Hai iniziato la scuola? Scommetto che ti sei fatta tanti amici. Papà sta lavorando questi giorni. Faccio un lavoro importante. Il mio compito è aiutare le persone a stare meglio. Sono come un supereroe della gente comune. Milano è carina, piena di  auto e moto. Un giorno me ne comprerò una e ti porterò ovunque vorrai. Ti piacerebbe una bella macchina nera lucida come tutti quei ricconi che vediamo? Le ragazze farebbero la fila per esserti amica. Fidati di me.  Un peccato che tu non sia con me. Se volessi potrei farti conoscere molta gente di dove lavoro. Pensa che abbiamo un ufficio amministrativo tutto nostro. In poche parole sono delle stanze dove lavoriamo a documenti burocratici, roba noiosa per te. Sono sicura che ti interesserà sapere che abbiamo una cucina gigantesca con tanti forni. Ti devo far assaggiare la torta al cioccolato che ho imparato qua, cosi la mamma non potrà più lamentarsi di me. Poi dopo la torta ti porterò  in un bel parco giochi dove ti comprerò tutto quello che vorrai. Cmq qua ci sono tipi bizzarri, ogni giorno arrivano persone nuove. L'altro giorno un tizio è entrato piangendo dalla disperazione. Crede che di essere in prigione. Ti devo parlare di jean, un uomo più o meno della mia età che non fa altro che dondolarsi tutto il giorno in un angolo. Non ti preoccupare, ci pensa papà a prendersi cura di lui. Io sono un supereroe. Piccola mia, vorresti qualcosa dal mio ritorno in Italia?  Se vuoi un bel libro sugli animali te lo porto. Ne ho visti parecchi alla biblioteca. Ora devo andare mia Maddison. Recentemente ho dei mal di testa strani. Mi sembra di sentire un dolore alle tempie fortissimo. Come avere la febbre alta per pochi secondi e poi non averla più . Mi risveglio nel mio letto e mi sembra tutto normale. Sento solo un leggero fastidio. Mi raccomando mentre sono via non far arrabbiare la mamma, va bene? Non ti preoccupare per me, io sto benissimo.

Alla prossima lettera piccola meddy

17 giugno 1934

Da milano a Londra “

La giovane donna  con l'abito bianco posò l'ennesima lettera sulla scrivania del suo ufficio. Tirò un sospiro di rassegnazione.

“Povero uomo. Ha perso la testa.  Sono passati due anni da quando ha perso la figlia durante una gita in alta montagna. La ragazzina, che all'epoca dei fatti aveva 7 anni, picchiò violentemente la testa su un masso alla riva del fiume sotto gli occhi del padre. Ovviamente la bambina è stata portata urgentemente in ospedale, ma al suo arrivo è morta tra le braccia del padre che si dà la colpa di cosa è successo. L'uomo ha cominciato a perdere il senno ed è stato portato qua in Italia nel Manicomio Di Mombello nella speranza di poterlo curare. La moglie si è suicidata poco dopo il suo trasferimento.”

La donna aggrottò le ciglia alle parole “ mal di testa strani”. Erano la causa delle terapie elettroshock a cui l'uomo veniva sottoposta con regolarità  per curare la sua malattia mentale. Disapprovava certi metodi barbari.

“È comunque un essere umano, non erano ai tempi del medioevo in cui si credeva che ci fosse Satana dietro tutto ciò.”

« che stupidità» disse la donna ad alta voce.

La giovane prese la lettera delicatamente e con premura, apri un cassetto e vi appoggiò la lettera insieme a molte altre che non furono mai spedite in quanto il loro destinatario non esisteva più da molti anni.