Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.4
Insieme a Parigi
La
luce bluastra degli schermi
olografici di Tony illuminava Rogers seduto a una scrivania, intento a
disegnare. Notò che Stark lo fissava di sottecchi e
arrossì.
"Dopo
quello che è successo mi
sento sottosopra" ammise.
Tony
sogghignò, scrollò le spalle
continuando a guardare gli schermi olografici.
"È
completamente normale. Ti
consiglio di andare da uno dei miei psichiatri, fanno miracoli se non
si tratta
di me".
Steven
incassò il capo tra le spalle.
"Posso
fidarmi di uno di loro per
Bucky?" s'informò.
Tony
voltò il capo verso di lui, tra le
labbra sporte teneva un pezzo di liquirizia.
"Mnh? Forse" disse.
Fece
scorrere la sedia fino alla
scrivania di Rogers, gli sorrise.
"Sai
che appena sveglio mi hai
chiamato, Steve?".
Rogers
tornò a guardare il disegno, era
fatto con un carboncino nero.
"I
postumi?" tentò.
Tony
rise, gli poggiò il mento sulla
spalla.
"Cap.
Non ti farò nulla di quel che
t'avrebbe fatto mio padre. Mi rendo conto che hai un trauma da 'Stark'
ma
credimi: ce l'ho anche io".
Steve
si rilassò.
Il
suo disegno raffigurava la statua di
un dio in riva al mare.
Tony
lanciò un'occhiata al disegno,
tracciò con la punta dell'unghia il profilo del dio.
"Sei
bravo. Non come soldato, fai
schifo come soldato. Sei bravo come persona".
"Mi
piacerebbe fare l'artista.
Visitare Parigi e dipingere. Però...
Stark,
è importante servire il proprio
paese" si lamentò Rogers.
Tony
ridacchiò, gli ticchettò sulla
guancia.
"Prendiamoci
una settimana. Il
paese sarà ancora lì".
Steve
lo guardò negli occhi, dicendo:
"Resteresti al mio fianco in una settimana sfrenata di arte, negozi e
musei?".
<
Vorrei crederci. Però c'è Bucky, i
ragazzi... >.
Tony
si portò una mano al cuore.
"Giuro
solennemente di portarti a
tutte le mostre di Francia per almeno una settimana di fila".
Steve
si mordicchiò le labbra.
"La
Francia è il paese
dell'amore" rispose.
Deglutì.
"Non dovresti andarci con
Pepper?".
Tony
scrollò le spalle.
"Pep
non vuole venirci, né lì e né
a Venezia. Troppo lavoro".
Steven
sospirò.
<
Forse dovrei essere più diretto, ma
avrò una settimana per riuscirci > pensò.
Tony
sogghignò, si alzò in piedi e girò
attorno alla scrivania.
"Allora
Francia, anzi, Parigi
sia!"
Socchiuse
gli occhi, le iridi
scintillarono.
<
Vediamo quanto impiegherai a
dichiararti, Capitano > pensò.