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Autore: mygooddays    03/03/2018    2 recensioni
[Victoria]
{ lord alfred x drummond }
❝ HE'S HALF
OF MY SOUL ❞
... ❝ was ❞
──
Perché sono una fangirl emotivamente distrutta e dovevo fare qualcosa, anche se questo mi avrebbe distrutto di più.
E perché Lord Alfred meritava di sapere che Drummond l'aveva perdonato e stava andando da lui.
Perché Drummond meritava di più. Loro meritavano di più.
Purtroppo, ciò che accade in questa storia è (quasi) tutto frutto della mia fantasia.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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──
The world was on fire and no one could save me but you
It's strange what desire will make foolish people do
I'd never dreamed that I'd meet somebody like you
And I'd never dreamed that I'd lose somebody like you
 
 

Dopo la Scozia, tutto era cambiato.

In realtà, era cambiato tutto precedentemente, quando le loro strade si erano incrociate e i loro occhi incontrati, forse inconsciamente lo sapevano già da quell'attimo e solo col tempo avevano iniziato a capirlo davvero. E nonostante i tentativi di allontanarsi e non pensarsi, non ci erano mai veramente riusciti.

E poi c'è stato quel momento. Il momento in cui il desiderio era stato più forte e aveva preso il sopravvento sulla ragione ─ o forse, anch'essa aveva smesso di cercare di combattere determinati sentimenti, quei sentimenti. E l'aveva baciato. Edward Drummond non era proprio riuscito a trattenersi ─ probabilmente, neanche voleva provarci ─ si era avvicinato, gli aveva messo una mano sulla spalla e l'aveva baciato. Era così semplice. Avrebbe potuto farlo ogni qualvolta l'avesse desiderato, fosse dipeso da lui. E l'aveva baciato nuovamente, poco dopo. La trovava una sensazione e un'emozione bellissima, così come Lord Alfred, che ─ doveva proprio dirlo ─ non aspettava altro, da tanto.

Forse, era esattamente stato questo a segnare un punto di non ritorno e a cambiare, effettivamente, ogni cosa. Non potevano, o meglio, non volevano tornare indietro, così come non potevano più stare lontani, almeno fra di loro e a loro stessi non potevano nascondere più quel sentimento ormai forte e che continuava ad aumentare.

Però erano tornati in Inghilterra e la Scozia era solo un bellissimo ricordo, se soltanto fosse stato possibile fermare il tempo o restare lì, insieme. Ora avrebbero dovuto fare molta attenzione, ma a nessuno dei due importava poi così tanto, sì, avrebbero preferito non fosse un problema, la loro storia o quello che era, anche se in segreto però, qualunque cosa fosse, l'importante era viverla.

 

Come stavano facendo proprio adesso, in quel luogo solitario e un po' sperduto anche, in modo da non essere visti e potersi baciare e carezzare senza alcun timore, sdraiati vicini sull'erba morbida, quasi abbracciati.

«Ti penti mai? Di questo, intendo. Del bacio.» aveva appena chiesto Lord Alfred, che nel frattempo guardava il suo viso di profilo, aggiungendo poi:«Di noi.» proprio nell'esatto istante in cui Drummond si voltò incontrando gli occhi dell'altro, con un'espressione confusa mista sorpresa, di certo non si aspettava quella domanda, nonostante sapesse già la risposta.

«No, assolutamente.» aveva infatti affermato subito dopo, provocando nel biondo la nascita di un mezzo sorriso mentre iniziava a giocherellare con le loro mani intrecciate.

«Ѐ lo stesso anche per me, è solo che temevo...» ma il resto della frase venne stroncato sul nascere, bloccato dalle labbra di Drummond che si posavano delicatamente su quelle dell'altro.

«Non temere.» gli aveva poi sussurrato, ancora vicinissimo al suo viso, nello stesso attimo in cui Alfred riapriva gli occhi e provava sinceramente a non trattenere il fiato a quella vista così paradisiaca per lui.

«Io ─» un secondo per prendere un po' di coraggio e: «Io credo di amarti, Edward.»

«Lo credi o lo sai?» aveva solamente chiesto il diretto interessato.

«No, lo so. Io ti amo.» l'aveva guardato con quei bellissimi occhioni chiari e lui, invece, non riusciva a dire o a fare nient'altro se non baciarlo ancora.

 

«Ci vediamo domani?»

«Certo, le ostriche ci aspettano.»

E, per quel giorno, si erano separati, sapendo che però si sarebbero rivisti presto e ripensando, intanto, a tutto ciò che era accaduto ed era stato detto quel pomeriggio.

 

E poi, senza che nessuno dei due lo volesse, avevano discusso, perché tenevano davvero troppo l'uno all'altro.

Drummond non poteva e non voleva andare avanti con il fidanzamento, per ovvie ragioni, e perché sapeva che sarebbe stato tutto finto e doveva già nascondere qualcosa di meraviglioso e puro, non avrebbe cominciato anche a fingere, no, non dopo quello che era successo ultimamente. In ogni caso, aveva Alfred e gli bastava lui.

Quest'ultimo però non voleva essere la causa che avrebbe potuto portare alla rovina del futuro dell'altro e pensava solo al suo bene, realmente.

Erano andate così le cose e, dopo poco, si erano già pentiti di quel che era capitato. Pertanto, Lord Alfred gli fece arrivare una lettera ─ perché non riusciva proprio a darsi pace, soprattutto in seguito all'incontro casuale avvenuto mentre erano a cavallo.

Drummond, 

Ripensavo alla nostra cena rimasta in sospeso.

Forse potremmo riprovarci. 

Capisco che non ho nessun diritto di decidere del vostro futuro,

ma sarebbe un peccato se non assaggiaste mai le ostriche da Ciros.

Vi aspetterò lì questa sera.

Vostro,

Alfred. "

Drummond non era riuscito a non sorridere nel leggere le sue parole, l'aveva già perdonato.

E l'avrebbe veramente raggiunto, se solo questa volta le cose fossero andate diversamente, se solo quella pistola e quel proiettile non ci fossero mai stati.

«Drummond!» aveva gridato Peel non appena aveva capito cosa fosse successo, avvicinandosi al ragazzo. «Oh, Dio! Rispondete!»

«Peel, ho bisogno─ voi dovete...» cercava di dirgli qualcosa, perché lui doveva sapere, non poteva non sapere.

«Ditemi, farò quello che mi chiederete.» 

«Per favore, dite a Lord Alfred... deve sapere che l'ho perdonato. Ditegli che ─ ditegli che mi dispiace, ma non riuscirò ad assaggiare quelle ostriche. Ma soprattutto, vi prego, mi fido di voi, Peel...» lo aveva avvicinato ancora di più a sé, mentre respirare cominciava ad essere così difficile e lottava per arrivare a quell'ultima, importantissima frase. «Fategli sapere che anche io lo amo.» e arrivò giusto in tempo a finire di pronunciare quelle parole.

«Drummond, rispondete! Rispondete!»

 

Nel frattempo, Lord Alfred aspettava. Ciò che invece non si sarebbe mai aspettato, successivamente era la Duchessa che gli chiedeva di accompagnarla, dicendogli quelle strane frasi, ─spero che siate in perfetta forma e temo proprio, che per voi sarà dura sopportare il contenuto di questa lettera, perché lei aveva capito, al contrario di altri quanto fossero legati i due ─ per poi fermarsi una volta accertatasi che non ci fosse nessun'altro, porgendogli il biglietto che portava quell'orribile e crudele notizia.

«Fate un respiro profondo.» gli stava consigliando, mentre lui non riusciva a farlo se non tremare, tremava così tanto. «Ed ora un altro. Ecco, bevetene un po'.» 

Dopo aver finito con la donna però, Robert Peel l'aveva visto e, seppur sconvolto da ciò che aveva appreso e dalla disgrazia capitata, gli si era avvicinato, cauto.

«Temo abbiate già saputo.» e il giovane aveva solo fatto un piccolo cenno con la testa, era disorientato, smarrito, scombussolato e addolorato, tutto insieme. Ma il dolore... era quello a predominare. «Prima che... be', sapete...» non sapeva come affrontare il discorso, così doloroso.«Le sue ultime parole... voleva che sapeste che lui vi aveva perdonato e gli dispiaceva di non essere stato in grado di provare le ostriche.» un altro passo per essergli un po' più vicino, perché quello che doveva dirgli adesso era qualcosa di straziante, in quella situazione.«Lord Alfred, mi ha pregato di dirvi che vi amava anche lui

Ed il suo respiro era così pesante e continuava a tremare così tanto, non ce la faceva più, la Duchessa gli aveva detto che non avrebbe potuto mostrare il suo effettivo dolore, ma davanti alla gente, quindi doveva solo allontanarsi in modo da potersi sfogare.

«Grazie, davvero.» e perfino la sua voce era rotta come lo era lui.

 

Da solo, mentre finalmente permetteva alle lacrime di uscire e ripensava a tutti i momenti che comprendevano Drummond, dalle conversazioni, alla nuotata in Francia, dagli sguardi ai baci, Lord Alfred capì che avrebbe portato quel lutto in segreto ed in eterno, così come lo avrebbe amato, in segreto ed in eterno. Sempre, perché lui era e continuerà ad essere metà della sua anima.

 

❝ Hold on to me

'Cause I'm a little unsteady

[...]

If you love me, don't let go ❞

 

──

Ho scritto questa piccola one shot perché non solo non riesco a superare ciò che è successo ai Drumfred, ma non riesco nemmeno a darmi pace perché Lord Alfred non saprà mai che Drummond l'aveva perdonato e che lo stava raggiungendo, stava andando da lui. L'ho scritta perché non sono arrivati mai a dirsi che si amavano e be', sono troppo romantica io. L'ho scritta perché una delle scene più sottovalutate della 2x09, è quella un cui si vede Lord Alfred con la fascia nera davanti allo specchio, perché lui porta davvero il lutto di nascosto e, secondo me, lo farà sempre, così come amerà sempre Drummond, andrà avanti sì, ma farà sempre parte di lui. In sostanza, l'ho scritta perché ─ per quanto schifo faccia ─ almeno sono arrivati a dirsi cose che nella serie non sono riusciti a dirsi. 

L'ho scritta perché meritavano di più.

ps. non so se devo specificarlo, comunque non è l'unico sito in cui l'ho pubblicata.
   
 
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