Redamancy
[the act of loving the one who loves you;
a love returned in full]
#01
[the act of loving the one who loves you;
a love returned in full]
#01
"Le panchine custodiscono
migliaia di storie meravigliose, ricordi di mani che si cercano,
promesse mai mantenute, baci improvvisi. Tutti ne abbiamo una sulla
quale il cuore è ancora seduto". (Michelangelo
Da Pisa)
«Non ti piace?».
È la pizza più buona che io abbia mai assaggiato, avrei voluto risponderti, ma mi si era letteralmente chiuso lo stomaco.
Doveva essere il caldo afoso di fine giugno o forse l'ansia per gli esami di maturità.
O magari era il tuo volto
arrossato di sole, imbarazzo e incontenibile allegria.
Mi hai portato alla villa comunale e insieme abbiamo percorso il viale che dal cancello verde arrugginito si snoda tra alberi e altalene, lampioni e panchine. Mi tenevo a distanza di sicurezza per paura che tu sentissi quanto forte mi battesse il cuore. Era buio e quasi non riuscivo a vederti, ma ti sentivo - piano - camminare al mio fianco.
Ti sentivo - piano -
entrarmi nel cuore.
Ci siamo seduti su una panchina malconcia, scarabocchiata. Stavamo ridendo e poi, d'improvviso, è calato il silenzio ed io non ho più avuto fiato.
È stato quasi come ridare il mio primo bacio e questa volta sentirlo davvero, volerlo davvero.
«Mi sto innamorando di te».
Ho guardato il tuo volto illuminato dalla luce del lampione, così vicino al mio che mi ci sono persa.
Così
diverso dal
mio che poi mi
ci sono ritrovata.
Ti ho sorriso. Diventò la nostra panchina.
25
giugno 2016