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Autore: Soleil Jones    05/03/2018    2 recensioni
Personaggi: Scozia (Allistor MacAilpin) & Irlanda del Nord (Erin O'Connell).
Tipo di relazione: Implied/Het [ScotIre].
Estratto: [...] Scozia non l'aveva presa per mano quando i vichinghi avevano lasciato le loro terre dopo averli tenuti sotto assedio e separati per anni, né lo aveva fatto il giorno in cui Eirnin aveva voltato loro le spalle o... sì, insomma, non era nel suo modo di essere.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Irlanda, Scozia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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HOLDING HANDS
(duty of care)


˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙

 
into the woods, a long time ago. . .
 
Un sibilio stizzito e un piccolo tonfo fecero rallentare il passo ad Allistor.
La nebbia che aveva avvolto il bosco era molto fitta, tanto che quando si voltò dovette strizzare gli occhi per distinguere la figura della sorella; fortunatamente non era caduta – constatò – c'era voluto anche troppo tempo a procurarsi la legna da ardere che stavano portando.
"Di questo passo non arriveremo mai." affermò senza nessuna remora il rosso, e nonostante la nebbia gli parve di riuscire a sentire l'occhiataccia lanciatagli da Irlanda del Nord colpirlo dritto in fronte. Cosa che non lo scoraggiò affatto.
"Non riesci a tenere il passo, Eirnin?"
"Molto divertente, Alba." commentò la sua interlocutrice, con voce chiaramente scocciata e frustrata e, oh, giusto a due passi da lui. Finalmente.
Allistor sogghignò e, come se nulla fosse e stessero avendo quella conversazione stesi in mezzo ai fiori, scrollò le spalle e disse: "Ah, Irlanda sbagliata. Che dire, siete identici, e ti si potrebbe scambiare per lui anche senza avere la nebbia tra i piedi."
Dal canto suo, Erin soppesò per un istante la possibilità di ficcare la legna che teneva sottobraccio su per le narici del fratello, rametto dopo rametto: che lei e suo fratello Eirnin fossero quasi identici dal punto di vista fisico era vero, dopotutto erano parte della stessa isola, ma in quel frangente i commenti sagaci di Allistor a riguardo erano tutto fuorché tollerabili.
Inspirò a fondo, invocando pazienza, e fece per avanzare ulteriormente, con in mente il fuoco del loro accampamento improvvisato e il calore da esso emanato.
"Qua di annebbiato c'è solo il tuo cerv–"
Ma la radice di un albero decise altrimenti.
Allistor agì subito e d'impulso, e prima di rendersene conto Erin si sentì avvolta dal calore di un corpo umano. Le fastidiose e umide estremità del legname portato sia da lei che da Alba impedì loro di cullarsi nel tepore del momento più del necessario, fortunatamente.
Erin riprese a respirare a un ritmo costante, superata la sorpresa, e Allistor la allontanò da sé con insolito riguardo – per il bene della legna da ardere, ovviamente.
"Be', per mia fortuna tu sei molto più facile da sorreggere." concluse con fare quasi annoiato.
Senza dire altro, fece scivolare la mano libera lungo il braccio di Irlanda del Nord finché non arrivò a stringere le piccole dita piene di graffi tra le sue: erano entrambi gelati, ma dopo l'iniziale ritrosia Erin ricambiò il contatto, e anche se poco Allistor si sentì meno infreddolito. Non che l'avrebbe mai ammesso.
"Bene, così non ci perderemo di certo. Bella idea!" esordì Erin, spostando il peso da un piede all'altro per dissimulare il lieve disagio che sentiva.
"E sei anche un po' più sveglia." commentò alzando un sopracciglio Allistor, per poi fare dietro front e ricominciare a camminare, tirandosi dietro la sorella. "Molto bene."
"Sappi che ti lascio andare avanti solo perché in questo modo sarai tu ad andare a sbattere contro gli alberi, in caso."
"Mmh. Arbusto."
Tra un lieve strattone e un tratto percorso in relativa tranquillità, i due riuscirono a raggiungere l'accampamento dove avevano lasciato i fratelli; Galles fu l'unico ad aprir bocca come per domandare il perché i suoi fratelli si tenessero per mano, ma un'occhiata eloquente di Allistor lo fece desistere.
Un'ultima, quasi inesistente stretta ed Erin sentì Allistor lasciarla andare.
 
٠
 
Non camminavano mai mano nella mano, loro. 
Anche se le loro dita si sfioravano casualmente, di tanto in tanto, così come le loro braccia – data la vicinanza. Per Irlanda del Nord sarebbe stato strano il contrario: Scozia non l'aveva presa per mano quando i vichinghi avevano lasciato le loro terre dopo averli tenuti sotto assedio e separati per anni, né lo aveva fatto il giorno in cui Eirnin aveva voltato loro le spalle o... sì, insomma, non era nel suo modo di essere.
Ma ciò non significa che non esistessero quelle notti durante le quali le loro dita si intrecciavano, o che, per combattere il tedio, Erin non si mettesse a giocherellare con la mano guantata abbandonata sul suo grembo.
Inoltre, con gli anni era cresciuta abbastanza da non perdersi più in mezzo alla nebbia, ma in fin dei conti – considerava ogni volta che si ritrovava a cercare una certa testa rossa – era stato proprio Scozia a trovarla per primo, a non lasciare che lei e Eirnin restassero da soli; era giusto che se ne assumesse la responsabilità.


 


Note dell'autrice
Vi risparmierò i miei scleri da fangirl & studentessa universitaria a cui parte la ship ogni volta che va a studiare storia inglese.
DONC, inizialmente questo doveva essere il primo capitolo di una 30 Days OTP Challenge (hence il titolo, che è anche il prompt). Purtroppo per problemi di salute e mancanza di tempo mi sono resa conto che non sarei mai riuscita a stare al passo con la challenge stessa, ma avevo già questa Shot pronta e un altro paio di cosine avviate; per cui mi son detta: "What the hell!" xD
Btw, niente, questi due sono tra i miei pairing preferiti da anni. Fine della storia. Adieu.
SOLEIL
 
  
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