Serie TV > Iron Fist
Ricorda la storia  |      
Autore: Midori No Esupuri    12/03/2018    1 recensioni
[ Danny Rand / Coleen Wing ]
"Una domenica mattina, quando fuori è tutto imbiancato dalla neve, Danny ricorda Khun-Lun".
[ prompt suggerito sul gruppo WhoLindtLock Drabble ]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Neve

Ancora non si era abituato alla vista di tanti palazzi tutti uguali fuori dalla finestra, al caos che ad ogni ora del giorno frizzava tra le strade, alle persone sempre di fretta. Il dojo di Coleen era la sua isola, in mezzo a tutto quel frastuono: poteva meditare, allenarsi, ritrovare se stesso, esattamente come faceva nella propria umile camera, nella lontana Khun–Lun. Quel villaggio montano disperso in Cina aveva finito per mancargli più di quanto si sarebbe aspettato da se stesso, è già sapeva di essere sentimentale più del dovuto, tanto che chiunque credeva non fosse altro che un ingenuo.
Rifletteva su tutto questo, Danny Rand, disteso nel letto, le braccia fuori dalle coperte, lo sguardo che vagava morbido dal soffitto fino alla figura di Coleen, ancora addormentata e completamente ignara di cosa lo tormentasse. Forse avrebbe dovuto parlargliene quando era il momento, una volta atterrati a Khun-Lun, ma aveva optato per non farlo, troppo preso dallo scopo di quella missione. E i Difensori, quante grane si erano causati a vicenda. . . Ora era passato, certo, ma si poteva davvero dimenticare?
Si alzò, incapace ormai di dormire, e percorse a piedi nudi i tatami del pavimento fino a raggiungere la finestra: era ormai giorno chiaro, una quieta domenica, ma le strade erano stranamente vuote. Facendosi più attento, Danny comprese cosa vi fosse di diverso dalla solita pace mattutina della città, a quell'ora del mattino. 

Neve.

Era ovunque, sui tetti, sulle auto, sugli ombrelli di qualche persona mattiniera, sulle strade. Persino sul davanzale della finestra. Bianchissima, quasi accecante, forse ancora morbida nel suo gelo. Curioso, come un bambino al suo primo Natale, il rampollo della famiglia Rand aprì la finestra, e posò una mano sulla coltre bianca che ricopriva il piccolo davanzale. Non credeva l'avrebbe mai vista lì, a New York, ma ora doveva ricredersi. Faceva freddo, il cielo era grigio, ma era temprato a certi cali di temperatura ormai, dopo il suo addestramento a. . . 
Si accigliò, la sua stupida emotività lo aveva riportato con la mente proprio lì, a Khu-Lun, dove era stato cresciuto, addestrato, privo di quell'affetto che ogni persona regalerebbe ad un bambino rimasto tragicamente orfano. Anche quando lui e Coleen vi avevano fatto ritorno, tutto era ricoperto dalla neve, ma per il monastero non era affatto un evento insolito, anzi era più che quotidiana, quella fredda coltre nivea.
Si portò un braccio all'altezza della fronte, posandolo poi sulla finestra aperta, ma ancora non guardò fuori, al di sotto del palazzo del dojo, preferendo invece fissare quella pallina gelata sul palmo della mano, che lentamente si scioglieva.

‹ Danny? ›

La voce di Coleen gli giunse assonnata, quasi buffa, era talmente avvezzo alla sua presenza che ormai se la figurava perfettamente, la ragazza: i capelli scaruffati, sciolti lungo le spalle, un mano che stropicciava il volto, nel vano tentativo di svegliarsi. Era come una bambina, talvolta, la sua Coleen.

‹ Ti ho svegliata. ›

Mormorò in risposta, abbassando la vetrata della finestra, non era il caso che la ragazza prendesse un freddo non necessario addosso, era pur sempre dicembre.

‹ No, figurati. Cosa guardi? ›

‹ La neve. . . Era da tempo che non la vedevo mangiare tutto quanto il panorama. ›

‹ Mh, sono certa di sapere dove ti porta questo discorso. ›

Si lasciò abbracciare da lei, sentendo piacevolmente il suo corpo caldo contro il proprio, e in un attimo si liberò dalla neve, prima di chiudere definitivamente la finestra.

‹ Già, proprio lì. ›

‹ Era un bel posto, te lo concedo. Ma ora- ›

‹ Lo so, Coleen. Ora vivo qui, è un capitolo chiuso. Ed hai ragione, ma io lo sento. . . Sarà sempre una parte di me, quel posto. ›

La ragazza non rispose subito, forse era ancora addormentata, o intenta a cercare le parole giuste da rivolgergli.

‹ E' una cosa normale, Danny. E' stata casa tua per decenni, nessun posto sarà mai come Khun-Lun per te. Voglio solo- Che tu non ti faccia troppo male nel ripensarci. ›

L'Iron Fist abbassò lo sguardo sul pavimento, lentamente, ancora preoccupato, turbato. Nessun posto sarebbe mai stato come il monastero in cui aveva trovato il suo scopo, eppure. . . Sentiva che non fosse troppo esatta, come affermazione. Si voltò verso di lei, stringendola a sè, e le accarezzò morbidamente i lunghi capelli scuri. Doveva dirglielo, la ragazza se lo meritava, dopo tutto ciò che aveva fatto per lui, andando contro la Mano che l'aveva cresciuta ed addestrata, solo per aiutarlo a scoprire la verità.

‹ Non devi sottovalutarti, Coleen. Finchè ci sarai tu, ovunque sarà casa. ›
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Iron Fist / Vai alla pagina dell'autore: Midori No Esupuri