Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |       
Autore: Misatona    14/03/2018    7 recensioni
Fic legata al Principe dei Saiyan 2.0. Uno spaccato di quello che provano Bulma e Vegeta nel loro momento piu difficle: la loro lontananza.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Crilin, Radish, Vegeta
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Attenzione: BulmaxRadish. Vegeta ha abbandonato Bulma perché in crisi per le sue azioni. Con Bulma resta Radish a vegliare su di lei in uno stato non molto stabile mentalmente.
 
Gelido come
Fare l'amore
Però pensare a un'altra situazione
Una storia diversa
Che adesso non c'è più
(Gelido Alex Britti)
 
 
Erano passate tre settimane. Tre settimane da quando aveva deciso di piantarmi in asso come se nulla fosse. Non una chiamata, non un messaggio. Pensavo che almeno si sarebbe degnato di scrivermi e invece non l'ha fatto. Le uniche cose che mi restano di lui sono questo pacchetto di sigarette che, ironia della sorte, non posso fumare a causa del bambino che porto in grembo. Il suo.
Sono arrabbiata e delusa. Gioco tristemente con quel dannato pacchetto di sigarette mentre penso che ho una voglia matta di fumarle tutte d'un fiato. Non perché mi manchi cosi tanto la nicotina ma per ricordarmi il suo sapore.
"Forse dovrei restare con lei" 
Sento Radiz parlare con Goku nel corridoio dell'ospedale. Si, sono all'ospedale. Ho avuto una crisi di nervi, una sorta di black-out hanno detto i dottori. Io, Bulma Brief, nel panico. Incredibile. Non ricordo nulla di ieri sera. Ma so che la causa è lui.
"Si Rad, sono d'accordo. Se dovesse aver bisogno almeno ci sarai tu con lei"
I fratelli Son entrano nella mia stanza.
"Allora ce ne andiamo?" Faccio a Radiz.
"Si, ma niente più scherzi" fa finta di rimproverarmi, come se avessi fatto apposta a star male.
"Tsk" commento. Sono come lui.
La convivenza con Radiz è semplice: lui è un tipo alla buona alla fine, come Goku. Pensa solo a bere, fumare e alle belle donne. Le classiche esigenze di un ventenne. Peccato che abbia 10 anni in piu e il cervello sia rimasto fermo ai 12 anni. Tu dagli queste cose e lui ti vorrà bene per sempre, come un animaletto domestico.
"Dai maestà, andiamo a farci un giro fuori" vuole sempre uscire, peggio dei bambini.
"Sei peggio di un moccioso" commento acida.
"Vedi? Cosi fai pratica! Metti che ti esce un moccioso rompiscatole.. sei già pronta, no?" Ammicca. Ammicca in continuazione.
"E va bene. Ma voglio un gelato" se devo uscire con un bambino, mi adeguo.
"Andata" mi strizza l'occhio. E mi prende sottobraccio.
Tutto questo lo fa per dovere o perché è realmente mio amico? Inizio a pensare che tutto questo buonismo da parte sua sia solo una farsa per il rispetto che ha nella donna che una volta era la predestinata del principe del suo popolo. Mi guardo l'anello che mi ha dato quel giorno e mi fermo in mezzo alla strada.
 
"È un cimelio della mia famiglia. Vedi? è lo stemma della casata Vegeta, avrei dovuto ereditare questo oggetto alla mia incoronazione ma mio padre la sapeva lunga su come sarebbero andate le cose, quindi mi diede questo quando morì mia madreAvevo 16 anni e mi disse che avrei dovuto conservarlo finchè non fossi stato sicuro di aver trovato la giusta futura regina del pianeta Vegeta. Non ho più un pianeta da offrirti e non sono più il temuto principe dei Saiyan che ammazza chiunque trovi sul suo cammino. Non c’è bisogno di urlarlo ai quattro venti di noi, ma vorrei sapere se puoi accettare di andare in giro anche alla luce del sole con uno scimmione come me”.
 
"Qualcosa non va?" Mi chiede preoccupato.
Andiamo, è Radiz. Ok esser alla buona ma è Radiz. Il fratello di Goku venuto per uccidere Goku. Troppo buonismo. Persino io sono più cattiva.
"No, nulla" torno serena e lo raggiungo.
 
Mi guardo di nuovo la mano senza anello. È strana. L'ho tolto solo quando lui è scappato.
È sempre stato al mio dito. Radiz mi raggiunge sul divano.
"Ah, ci voleva una bella nuotata" si butta a braccia aperte ed allunga i piedi sul tavolino. A petto nudo, con i pantaloncini corti e i capelli legati in una coda bassa.
Ha un bel fisico. È muscoloso ma non è difinito come lui.
Lo osservo accendersi una sigaretta. Chesterfield rosse. Come le sue.
Si accorge che lo sto guardando e mi sorride. Troppo buonismo.
"Che c'è?" Mi chiede spensierato.
Mi volto di scatto diventando rossa. Ho fatto molte confidenze a quest'uomo, siamo amici. E mi vergogno terribilmente di averlo guardato in questo modo e di aver potuto pensare ad una cosa simile.
"Dolcezza..hai.." è diventato serio tutto d'un colpo. Dolcezza. È cosi che mi chiama se non usa l'appellativo "sua maestà". 
"Perché?" Prosegue.
So che si riferisce all'anello. 
"Io.." mi guarda e sputa il fumo dalla parte opposta. Io abbasso lo sguardo. Non riesco a sostenere il suo.
"Rad, tu.. sei mio amico?" Chiedo.
"Certo che lo sono, che domande fai?" Spegne la sigaretta e si avvicina a me tirandomi in su il mento con pollice ed indice. "Hey" mi dice "perché l'hai tolto?"
Lo guardo. Ha la bocca sottile come la sua. E sa di quelle maledette sigarette.
"io.. voglio dimenticare" gli dico.
Lui sgrana gli occhi. Penso che non si sarebbe mai aspettato di sentire una cosa del genere, da me. Da me che lo amo ancora alla follia tanto da starci male ogni singolo secondo. Riabbasso lo sguardo ma lui riporta i miei occhi all'altezza dei suoi.
"Va tutto bene, ci sono io con te" mi rassicura. Credo che sia sincero. Forse non è solo dovere il suo. 
Lo guardo e sento il profumo di quelle stramaledette chesterfield rosse.
"Rad.."
"Mh?"
"Baciami" dico in un soffio. Tanto a bassa voce che non credo abbia sentito.
"Ma cosa stai dicendo?.."
"Ti prego. Voglio dimenticare."
Mi guarda serio. Non parla. Mi fissa dritta negli occhi. Poi abbassa lo sguardo e sbuffa esasperato tenendo le mani sulle mie spalle e scuotendo leggermente la testa.
"Dolcezza sai perfettamente che non mi tiro indietro, soprattutto quando una come te si offre di sua spontanea volontà. Io non sono uno da relazione stabile, nè tanto meno la voglio. Me ne infischio dei sentimenti della gente e soprattutto non mi faccio scrupoli se posso ottenere qualcosa." Ok, questo è il vero Radiz. Il Saiyan. "Quando inizio una cosa.." mi guarda e fa una piccola pausa "la porto fino in fondo. Lo so che lo fai perché sei ferita e non credo ti farà sentire meglio questa cosa, perciò ti chiedo..Sei sicura di voler giocare questo gioco con lui? Ammazzerebbe entrambi."
"Lui non è qui"
"Ma tu sei sempre sua"
Sento le lacrime scorrere sulle guance. Mi alzo di scatto e stringo i pugni lunghi i fianchi tanto da farmi male alle mani. Urlo con tutta la rabbia che ho ancora dentro e vomito un sacco di parole.
"Ma lui non è qui. Lui se n'è andato. Mi ha abbandonata senza darmi uno straccio di motivazione. Voglio solo che per 10 dannati minuti la mia testa non pensi a quell'uomo. Voglio solo dimenticare, perché ogni singolo giorno è una tortura e il mio cuore continua a spezzarzi in pezzi sempre piu picc.." si alza di scatto stufo delle mie parole, forse. Mi tira a sé mettendo una mano sulla mia nuca e mi bacia. Sgrano gli occhi e pian piano distendo i muscoli che si erano irrigiditi a quel contatto.
È incredibilmente delicato in questo gesto, sembra chiedere permesso con la sua lingua per intrufolarsi nella mia bocca. Eccolo, lo sento: il gusto delle chesterfield rosse mi pervade la bocca ed è in quel momento che anche la mia lingua prende a danzare. Si stacca e mi bacia sul collo, non mi guarda. Non ne ha il coraggio. "Sei ancora in tempo a fermarmi, dolcezza" dice alitando sul mio collo.
"Non voglio che ti fermi" dico sicura con l'immagine di lui che si sbriciola nel mio cervello. Ora mi guarda serio e riprende a baciarmi. Mi fa sdraiare sul divano e io ispeziono il suo corpo con le mie mani che sembrano ancora piu piccole su quel torace immenso. Sento la sua eccitazione premere su una mia coscia e capisco che con lui non è mai stato solo sesso, no. C'era elettricità tra noi dal primo giorno che ci siamo visti e quando quel giorno mi ha fatta sua in quello spogliatoio schizzavano lampi di passione come se fossero trucioli che balzano via dalla saldatrice a contatto con il ferro. 
Senza mai staccare la sua lingua dalla mia, sento che con una mano si abbassa i pantaloni e i boxer scoprendo il suo membro in erezione.
I Saiyan sono molto ben dotati e Radiz non è da meno, anzi.
Mi abbassa i pantaloncini e infila l'indice nell'elastico del perizoma, pronto a far scivolar via ogni impedimento.
Non provo assolutamente nulla, mi sento vuota di ogni emozione. Si stacca dalle mie labbra e mi guarda senza imbarazzo alzandosi.
"Non posso farlo"
Lo guardo sistemarsi i pantaloni, mi alzo e mi metto seduta composta sul divano guardandolo interrogativa.
"Pensavo mi avresti fermato" prosegue.
"Non volevo ti fermassi, pensavo mi avresti fatto un favore da amico".
"Proprio perché ti sono amico mi sono fermato. Uno dei due deve avere un pò di buon senso e finché non recuperi il tuo, sarà meglio che ce l'abbia io" mi guarda dall'alto con aria di rimprovero.
"Mi dispiace, credevo che distraendomi.." mi si fermano le parole in gola, la verità è che non mi sarei distratta ma avrei continuamente cercato qualcosa che mi ricordasse lui. Come il gusto delle chesterfield rosse che ora mi sento addosso.
"Bulma, basta piangersi adosso ora. Rimettiti quel dannato anello! Che ti piaccia o no lui non c'è" sgrano gli occhi e lo guardo quasi strillarmi addosso quelle parole.
"Non è scappato da te ma da se stesso. Lo vuoi capire? Che senso avrebbe avuto darti quell'anello? È la cosa più preziosa che gli sia rimasta della sua famiglia, se tu fossi stata una qualunque non te l'avrebbe dato. Sei la regina dei Saiyan e una regina deve saper comandare il suo popolo e non farsi abbattere dalle difficoltà della vita.  E tu hai tutte le carte in regola per essere un'ottima regina, anche senza di lui. "
Mi bruciano le guance, sto piangendo.
"Porti un erede al trono in grembo, torna in te. Fallo per quel bambino Bulma se non vuoi farlo per te." Mi lascia da sola su quel divano a riflettere tra le lacrime.
Le sue parole mi hanno scossa. Mi tocco la pancia quasi a volerla abbracciare. Radiz ha ragione: devo essere forte per il mio bambino. Se deve crescere senza padre, io dovrò essere forte e Bulma Brief è forte.
Scatto in piedi determinata, vado nella mia camera a farmi una doccia per lavare via il profumo di quelle sigarette e l'errore che stavo per commettere, poi mi rimetto l'anello. La mia mano non è piu strana, è cosi che deve essere. Io sono la regina dei Saiyan. Questo è il mio destino. E quando vedrò Vegeta, si pentirà di non avermi dato alcun tipo di spiegazione.
"Bentornata, sua maestà" non mi accorgo che Radiz è sull'ingresso della mia stanza che mi osserva sorridente.
Dopo un attimo di smarrimento, gli sorrido e mi avvicino a quell'omone per abbracciarlo. Mi abbraccia e mi da un bacio sulla testa. "Perdonami, non volevo arrivare a calarmi le braghe ma avevi bisogno di una lezione" scrollo la testa "non importa" Se non fosse stato per la sua strigliata non sarei mai tornata in me. "Grazie, amico mio".
 
.
.
Si, l'ho fatto. Non ho mai immaginato e mai letto qualcosa che fosse una Vegetaxchiunque o una Bulmaxchiunque. Mai. Sempre rifiutata. E invece mi sono ritrovata a scrivere una cosa simile. Complici delle immagini viste su tumblr, mi sono buttata in questo scempio. Spero possiate perdonarmi. Ma come avrete capito Bulma cerca solo un pretesto per ricordare e mantenere vivo Vegeta in lei, in realtà non vuole affatto dimenticarlo.
Il prossimo capitolo parlerà della situazione di Vegeta, narrata da una persona a lui molto cara nella mia Au. :)
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Misato.
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Misatona