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Autore: Lave444    14/03/2018    1 recensioni
Le strade di Ian e Mickey si incrociano nuovamente ma ora è Ian ad avere guai con la legge mentre Mickey è l'agente che segue il suo caso. Come è potuto succedere? riuscirà Mickey ad aiutare il suo ex senza farsi coinvolgere di nuovo?
Questa è la mia idea su come dovrebbe andare la nona stagione della serie
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
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‘Ripetimi di nuovo perché cazzo siamo stati assegnati a questo caso?’
‘A quanto pare c’è stata un esplosione in cui è coinvolto un esponente di una nuova chiesa e dobbiamo indagare’
‘Ma noi siamo dell’antidroga che ci importa se dei fanatici impazziscono?’
‘Perché Milkovich spesso queste nuove chiese sono in realtà sette e la droga va sempre a braccetto con le sette quindi non rompere più e fa il tuo cavolo di lavoro ci siamo capiti?’
‘Come vuoi, non ti scaldare’ dice con un ghigno svogliato Mickey mentre con le dita si stropiccia gli occhi, è stanco è stato un lungo turno a rincorrere dei stupidi drogati che avrebbero dovuto dare informazioni importanti, cosa che non è avvenuta, e ora proprio quando stava per staccare lo spediscono ad indagare su questa esplosione, fottuti religiosi. Ma è il suo lavoro e beh per quanto non lo abbia proprio scelto è tutto ciò che ha e se non stesse lavorando sarebbe comunque a casa a non fare niente e finirebbe con il pensare a…no meglio i drogati religiosi.
Il tragitto in macchina non è lungo, ben presto si ritrova ad entrare nella stazione di polizia che ha in fermo il criminale che dovranno interrogare. Non importa quante volte sia già successo ma ogni volta che entra in un commissariato non con le manette ai polsi ma anzi come quello che può arrestare qualcuno gli provoca sempre una sensazione strana come se stesse ingannando tutti e stesse aspettando che lo scoprano. Viene distolto quasi subito dai suoi pensieri da un uomo sulla cinquantina, molto probabilmente il detective assegnato al caso.
‘Voi dovreste essere gli agenti dell’FBI che stavamo aspettando, io sono il detective Russell’ dice stringendoci le mani con fare scocciato, ai poliziotti non piace mai la nostra intromissione nei loro casi, e chi può biasimarli anche lui non vorrebbe qualcuno che di punto in bianco venisse a togliergli il lavoro svolto ma è così che vanno le cose e tutti devono ingogliare il rospo.
‘Io sono l’agente Sanchez e questo è l’agente Milkovich’
‘Prego da questa parte, vi porto dal sospettato è già nella stanza interrogazioni e non sembra voler parlare’
‘Con noi lo farà’ dice Sanchez con un ghigno irriverente, Mickey alza gli occhi al cielo, il partner fa sempre così, adora far sentire la sua superiorità di grado, è uno sbruffone ma fa bene il suo lavoro e non da troppe noie, anche se lui preferisce rimanere in silenzio la maggior parte del tempo all’altro non importa e lo lascia in pace proprio come desidera, il suo egocentrismo funziona bene con il proprio voler essere invisibile.
Russell continua con tono imperturbato
‘Lo abbiamo cercato per tutto un giorno, abbiamo dovuto affrontare le reazioni dei suoi così detti discepoli prima di riuscire a trovarlo, è sotto accusa per aver fatto esplodere in mezzo alla strada un veicolo di un civile, il suo nome è Ian Clayton Gallagher e quando non incendia auto in nome di Dio è un paramedico, noi crediamo..’
Dopo quel nome Mickey non sente più nulla, è come paralizzato, riesce a stare dietro agli altri due solo perché i suoi piedi si stanno muovendo in automatico, ma per il resto non è più lì, come cazzo è possibile che sia lui quello che deve interrogare? è tutto sbagliato! Lui dovrebbe essere a vivere una bella vita con un buon lavoro e un ragazzo che lo ama, non qui, non in una cazzo di stanza da interrogatori pronto per una cella, che senso ha che sia stato lasciato al confine per una vita stabile, non da criminale, se alla fine è finito qua, riderebbe per l’ironia della situazione se potesse ma per ridere dovrebbe provare qualcosa e dentro non ha più nulla da molto tempo..
Come niente si ritrova a seguire Sanchez dentro la stanza, come sempre presenta entrambi e quando pronuncia il suo nome il sospettato alza di scatto la testa: quegli occhi verdi, che conosce fin troppo bene, incontrano i suoi e il tempo sembra fermarsi per un istante, tutto diventa più reale, quello che deve interrogare, incriminare, la persona che aveva intenzione di non rivedere mai più è davanti a lui con occhi persi e sbarrati per lo shock, è Ian fottutissimo Gallagher.
   
 
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