Note:
questa raccolta di drabble è nata per poter dare un pensiero
ai personaggi
principali di “Juno”. In tutto saranno cinque e
avranno lo scopo di
ripercorrere degli avvenimenti importanti del film. Il titolo della
storia
deriva dalla prima strofa della canzone “Anyone else but
you” cantata dai due
protagonisti.
Spero che
possiate
gradirle quanto a me è piaciuto scrivere. E se non conoscete
questo film… beh,
che aspettate a guardarlo? ^^
Enjoy
it.
300
parole
You’re
a part-time lover and a Full-time friend
Destino
Quanti anni
erano passati?
Tanti, forse
troppi da poter contare.
Ed ogni giorno
lei si fermava davanti a quella casa,
sperando di poterlo vedere anche solo per un secondo, per caso.
Perché lei non
voleva assolutamente incontrarlo.
La casa era
rimasta immutata da quando, quella sera,
aveva lasciato un bigliettino all’entrata. Anzi no: un
piccolo canestra da
basket era stato posizionato in alto, tra l’entrata dei due
garage.
L’irrigatore
automatico la destò dai suoi pensieri;
sospirò e riaccese il motore.
In quel momento
sentì una botta sopra i vetri
dell’automobile e si voltò verso il giardino.
Uscì dalla macchina infuriata e
gridò: << Cazzo, fa che non sia graffiata!
>>
<<
Mi scusi, signora >>
Juno si
voltò e vide un bambino sull’erba. Aveva i
capelli castani e gli occhi chiari, non molto alto e con la divisa da
basket.
Il pallone arancione che aveva sbattuto contro le vetrate si trovava
tra le sue
mani, come se avesse paura che qualcuno glielo rubasse.
<<
Ehi, ma tu giochi a basket? Oh, beh, allora
è tutta un’altra storia. Chi è il tuo
giocatore preferito? >>
<<
Shaquille O’Neal! >> disse il
bambino, sorridendo e capendo che quella signora non ce
l’aveva con lui e con
il suo pallone.
<<
O’Neal, eh? Vai sul sicuro con lui >>
<<
Lui è il migliore! >>
Juno
guardò ancora per qualche secondo quella
piccola faccina felice, per poi voltarsi ed avviarsi alla macchina.
<<
Bevi tanto latte se vuoi diventare come
lui! >> gridò mentre apriva lo sportello.
Accese nuovamente il motore e
scomparve tra le vie desolate della città.
Quando
arrivò a casa si soffermò a guardare la
portiera anteriore.
Quando
sarai grande verrai tu a cercarmi, non devo preoccuparmi
pensò la donna, mentre con le dita accarezzava il segno
lasciato dal pallone.
Fine
Fine
Note Autrice: e con
questa siamo all’ultima!
Ecco a voi come
credo (anzi vorrei che accadesse) il
primo (e forse unico) incontro tra Juno e suo figlio… o
figlia. Che ne dite?
Ringrazio Eryp92
per le sue
recensioni (se la farai anche a questa la potrò leggere solo
tra tre settimane,
scusa ^^). Spero che questa tri-drabble ti piaccia.
A
proposito… secondo voi esiste una tri-drabble? Io
volevo scrivere una drabble pura all’inizio, ma quando ho
letto che erano 300
parole esatte beh… non ho resistito °°
Sono graditi
commenti, critiche e quello che vi
passa per la testa!
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